Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Novembre 2017

"Se un sacerdote, un teologo, un catechista, eccetera,
parla pur nella sua alta eloquenza di teologia ma non vive ciò che insegna,
le sue sono parole al vento che non portano che buio.
Nel Cuore di Maria in voi c'è l'Incarnazione della Sapienza divina, che fa nascere vita"

 

 

Ave Maria!

 

1 novembre 2017
"Figli miei, fatevi amici coloro che vi hanno preceduto e vi hanno accompagnato per un tratto nella vita: se siete stati in Me, continuerete sempre il vostro rapporto nella Beatitudine"

Mia piccola Maria, oggi nel giorno della Solennità dei Santi che inneggiano nel tripudio di gaudio nel Regno, voi unite la Celebrazione anche dei vostri defunti, di cui molti di essi fanno già parte della gloria dei Santi. In Cielo avrete grandi sorprese: quante anime sconosciute e dimenticate occupano posti si alti in essa, poiché hanno vissuto storie nascoste di grande eroismo e amore. Coloro che entrano in Paradiso non possono essere che Santi, dato che non vi si accede se solo si possiede un pulviscolo di polvere o l'ombra di ogni minimo peccato; sono tutti coloro di cui parla la S. Parola: coloro che si sono lavate le vesti dell'anima nel Sangue dell'Agnello, che hanno fatto il loro percorso di redenzione nella sofferenza della vita, nelle loro opere, nel transito del passaggio alla morte e, per i molti, il percorso di purificazione in Purgatorio, che li hanno resi trasparenti in uno spirito che si è innalzato sino a Dio.

Il vostro stato di esistenza umana sulla terra è strettamente unito a quello purgante e a quello celestiale; uno è concatenato e prescinde dall'altro. Gli uomini pregano e offrono Sacrifici Eucaristici, opere di carità in suffragio per le anime purganti; esse le attendono con brama e desiderio, e donano a voi la loro assistenza e protezione, la loro preghiera; e sapeste da quanti pericoli vi salvano! I Santi in Paradiso vi guidano, intercedono per voi per ottenere grazie dal Padre Santissimo, vi accompagnano per condurvi a giungere a santificazione. La vostra preghiera per essi innalza la loro gloria e dà maggiore potere di aiutarvi. Siete uniti dal collante, che è la catena santa del mio Preziosissimo Sangue, della mia S. Persona che vi fa un tutt'uno, un unico popolo, un unico corpo, un'unica mia figliolanza. Tutti quelli che giungono al Regno dei cieli si fanno Santi, anche se ognuno ha un suo grado di elevazione verso l'Altissimo e il suo trono, a secondo della misura dell'amore che egli ha vissuto.

I Santi, come le anime purganti, vi sono vicini: conoscono le vostre vicende, vi vedono e partecipano del vostro vissuto; vi aiutano, ma attendono da voi il vostro che si esplicita nel vostro rapporto con Dio e nella carità attuata. Voi non potete vederli poiché la materia della vostra corporeità non lo permette, ne ostruisce la visione; ma ci sono state creature che si sono innalzate si nello spirito, oltre la propria dimensione umana, da poter entrare e partecipare con più intensità nei Misteri divini, che hanno potuto già dalla terra averne visione e intrattenersi con loro. Questo accade spesso quando la creatura è agonizzante e l'anima sta nel distacco del corpo da poter recepire ed avere allo sguardo i propri cari defunti o i Santi o la Madre del Cielo, eccetera.

Figli miei, fatevi amici coloro che vi hanno preceduto e vi hanno accompagnato per un tratto nella vita: se siete stati in Me, continuerete sempre il vostro rapporto nella Beatitudine. Pregate e invocate i Santi! Essi vi soccorrono, fanno piovere la manna delle grazie per voi, e vi sostengono nella via che conduce alle altezze più sublimi dell'Eden, aiutandovi a santificarvi. Ti benedico.

 


2 novembre 2017
"Figli miei, operate per le anime Sante! Essi sono i viventi di ieri e voi siete i defunti di domani, ma se avrete operato in Dio, se avrete amato, voi in lui siete sempre uniti coni i vostri cari, è solo un breve distacco, un arrivederci che vi farà di nuovo incontrare insieme per essere i viventi in eterno"

Mia piccola Maria, dalla tua genealogia e da quella di tuo marito non ci sarà più niente che nel male possa nuocere nella tua discendenza. Oggi celebrate la commemorazione dei defunti, che in questo giorno in purgatorio vivono una situazione gioiosa pur nella loro pena; gioiosa poiché tutti i defunti vengono ricordati, nessuno escluso, anche quelli di cui non c'è più una tomba, il cui corpo è andato disperso, non sussiste più nemmeno la polvere e di cui non c'è più ricordo. Per la preghiera, per il Sacrificio Eucaristico e le opere di pietà e carità offerte per essi, vengono tutti confortati, sostenuti ,e molti, molti di essi liberati.

Oggi le porte delle prigioni si aprono e le anime si librano verso il Regno, e in questo giorno, per le altre che rimangono nella loro pena, vengono visitati dagli Angeli, dai Santi, dalla Madre Santissima; nel portare il loro ristoro e la loro speranza, si apre nella fitta nebbia lo squarcio della luce del Paradiso che inebria e infonde nuovo coraggio e letizia alle anime. Voi possedete le chiavi per aprire queste prigioni con la vostra intercessione, la vostra prece, la carità offerta in loro vece; potete di molto abbreviare il percorso di purificazione, dato che in questo luogo e stato, il tempo non è come da voi, esso nel tempo della sua espiazione e dolore è lungo: un giorno diviene un periodo che non ha tempo nella sua attesa, e voi, accelerandone, potete aprire prima la prigione e dire: "Vai, anima santa, vola! Sei libera di andare verso l'eterno godere!".

Per i defunti che sono in Paradiso, esso è il tutto che è bastante alla loro pienezza e felicità, ma la vostra preghiera fa sì che con maggiore intensità essi accorrano in aiuto per le anime sofferenti. Ci sono anime purganti che vivono la loro prigionia nell'oblio senza luce al loro percorso, né cognizione persino della loro salvezza, voi ridate chiarore alla loro oscurità, sì da far intravedere loro di nuovo il sole di Dio; altre sono incatenate nel loro Purgatorio nei luoghi ove sono vissuti e sono rimaste legate alla loro storia: voi le aiutate ad uscire dai loro limiti e ristrettezze per viaggiare nell'infinito della libertà divina.

Per i dannati con la vostra preghiera voi fermate la loro azione che, divenendo dannati, si fanno demoni, che cercano anche essi di far perire i loro familiari nei loro abissi. Il Sangue di Cristo offerto risana e non permette che possano nuocere con la loro maledizione passata.

Figli miei, operate per le anime Sante! Essi sono i viventi di ieri e voi siete i defunti di domani, ma se avrete operato in Dio, se avrete amato, voi in lui siete sempre uniti coni i vostri cari, è solo un breve distacco, un arrivederci che vi farà di nuovo incontrare insieme per essere i viventi in eterno. Ti benedico.

 


3 novembre 2017
"Quando non ci fosse più l'effondersi dei cuori finisce il rapporto: è finito l'amore! Gli uomini non sanno più amare. Si sono fatti duri, gelidi, ricoperti di coltri di cemento, la cui luce di Dio non riesce a filtrare; ma cosa può sciogliere tanta durezza, tanto gelo se non l'Amore mio?"

Mia piccola Maria, nel primo venerdì del mese voi onorate il mio Sacratissimo Cuore per riparare a tante offese e oltraggi che gli vengono rivolte. Il mio Cuore vive! Non è apatico, fermo, spento: è un motore sempre acceso in perenne funzione, che genera amore. Vive i vostri stessi stati d'animo, gioisce ed esulta coni i Beati in Paradiso, ove il mio battito si fa unico rintocco. Geme, compatisce le anime purganti e consola esse che anelano nella pena di raggiungere e unirsi completamente al mio divin Cuore; vive il suo spaccato di dolore sulla terra con gli uomini: alcuni lo amano, la massa o è indifferente o lo colpisce e rifiuta. Ma dove vuole stare il cuore se non accanto all'amato? Solo nel mio Cuore si può trovare conversione, salvezza e guarigione. Il cuoricino di un bimbo si sforza e prende vita nel grembo sotto il cuore grande della madre. Gli sposi si amano fondendosi nell'unico palpito. Gli amici si scambiano la loro partecipazione affettiva nell'incontro dei loro cuori.

Quando non ci fosse più l'effondersi dei cuori finisce il rapporto: è finito l'amore! Gli uomini non sanno più amare. Si sono fatti duri, gelidi, ricoperti di coltri di cemento, la cui luce di Dio non riesce a filtrare; ma cosa può sciogliere tanta durezza, tanto gelo se non l'Amore mio? E come sarà possibile? Pregate voi, figli miei! Onorate il mio Sacratissimo Cuore particolarmente dinanzi al Santissimo Sacramento e, goccia dopo goccia, respiro dopo respiro, nell'anelito della mia ricerca e del mio desiderio, e per voi io dileguo le barriere, dissolvo i muri, infrango ogni recinto per far sì che entri il pulsare del mio battito, che riporti allo spirito: la vita che riprenda il suo ritmo e si riapra la via del cielo. Ti benedico.

 


4 novembre 2017
"Sulla cattedra di Mosé si sono seduti i scribi e i farisei", lo stesso avviene negli alti seggi della Chiesa. Quanti teologi affermati che cercano di oscurare la Verità, di travisare il mio Insegnamento, e né contorcono il pensiero; ne consegue di conseguenza anche errato il comportamento nell'uomo. Come mai accade questo?"

Mia piccola Maria, anche quest'altro tuo figlio ritorna alla fede; da voi il tempo sembra lunghissimo, qui è un battito di ciglio. Oggi offri la comunione riparatrice al Cuore Immacolato di Maria nel primo sabato del mese: un Cuore tutto offeso e ricoperto di grandi piaghe che sanguinano non solo per il peccato, per il rifiuto dei figli da Dio e da Lei, ma pure per quello che dice il Vangelo stasera: "sulla cattedra di Mosé si sono seduti i scribi e i farisei", lo stesso avviene negli alti seggi della Chiesa. Quanti teologi affermati che cercano di oscurare la Verità, di travisare il mio Insegnamento, e né contorcono il pensiero; ne consegue di conseguenza anche errato il comportamento nell'uomo. Come mai accade questo?

Perché non si ama più la Madonna! Ah se la Chiesa intera l'amasse, l’ accogliesse nel cuore! La Madre che ha generato Me, che sono Via, Verità e Vita, è sempre Lei che è la Matrice della mia Nascita, che è la nascita, il mantenimento e la propagazione della Verità che si fa via e vita. Dinanzi alla caligine delle tenebre che si diffondono nell'ipocrisia o nella menzogna sui dettami di fede, Ella soffia, soffia nella potenza della sua Maternità creatrice, datale dal Padre Celeste, lo Spirito Santo che dissolve l'oscurità e riporta alla luce la Sapienza divina nella sua trasparenza e nel candore della sua origine.

Pregate figli miei! Onorate il Cuore della Madre, fate i primi sabati del mese in riparazione; consacratevi a Lei che vi incarna la Parola che è Verità: ha incarnato Me, la Parola, aiuterà voi ad assimilare in voi stessi, carne e spirito, il mio Vangelo; e con Lei voi diverrete testimonianza vissuta della Parola. È con la Madre, che ne è l'artefice, voi spargerete luce dal vostro vissuto, dato che se un sacerdote, un teologo, un catechista, eccetera, parla pur nella sua alta eloquenza di teologia ma non vive ciò che insegna, le sue sono parole al vento che non portano che buio. Nel Cuore di Maria in voi c'è l'Incarnazione della Sapienza divina, che fa nascere vita. Ti benedico.

 


5 novembre 2017
"Amatevi, fissi al mio Sguardo, e nel mio Amore avrete discernimento dei cattivi pastori per non lasciare le vostre anime alle loro mani, ma per accogliere solo l'insegnamento autentico della Parola di Dio"

Mia piccola Maria, non turbarti, non si turbi il tuo cuore: Io ci sono! lo so, la prova è dura ed estenuante, ma Io sono presente nella stessa prova. Sono venuto per sollevarvi dai pesi, per sostenervi dalle vostre durezze; lo affermo nel Vangelo: "Venite a Me, voi che siete stanchi ed affaticati, ed io vi ristorerò! La croce non vi è tolta, figlia mia, ma Io sono con voi nel condividerla. Credete in Me! Io vi sono presente più che a voi stessi. Voi cercate nella vita solo le dolcezze e le gioie, ma questo percorso sulla terra si vive per il riscatto; e se, partecipato con Me, si vivrà nella pace e nell'amore; senza di Me cosa vi rimane? Siete spesso appesantiti da precetti gravosi, e riguardo alle direttive, date dal pulpito dell'altare, spesso ne siete scandalizzati poiché venite a conoscenza che coloro che vi insegnano non lo vivono, come dice il Vangelo stasera; sulla cattedra di Mosé ci sono quelli che dicono, ammaestrano, ma non vivono le loro stesse direttive.

Io vi dico: "Guardate a Me, fisso a Me, e improntate a un rapporto intimo: amate con la mia Persona! Amando, ne avrete i precetti che vi vengono dati leggeri, e avrete compassione di chi non li testimonia. Amatevi, fissi al mio Sguardo, e nel mio Amore avrete discernimento dei cattivi pastori per non lasciare le vostre anime alle loro mani, ma per accogliere solo l'insegnamento autentico della Parola di Dio.

Io sono il vero Maestro, la vera Guida, il vero Pastore! Solo Io vi amo teneramente e sinceramente: voglio per voi tutto il vostro bene e la vostra salvezza. Ti benedico.

 


10 novembre 2017
"A voi tutti che siete alla scuola di Gesù dico: nella misura in cui mi cercate e desiderate, Iddio infonde la ricchezza della sua conoscenza"

Mia piccola Maria tu vedrai come da soli si apriranno gli eventi e come il tuo Signore opera. Il salmo di stasera vi dice: "La bocca del giusto medita la sapienza". Il giusto vive di rettitudine e verità, le sue opere sono la conseguenza del suo vissuto, opere di sapienza che sussistono già nel suo pensiero. Gli insipienti sono coloro che vivono nel peccato e operano nel male: credono di essere vittoriosi dato che, con la loro furbizia, posseggono il mondo, e non sanno poveri stolti che perderanno tutto.

Nel Vangelo agli Apostoli a cui chiedo: "Chi dite che Io sia?". San Pietro mi risponde: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!". Ed Io affermo: "Non la carne ma lo Spirito te l'anno rivelato". Lo Spirito Santo è scienza infusa della sua luce. San Pietro è alla mia scuola e cerca, ha desiderio di Me, e lo Spirito soccorre con la sua Sapienza.

A voi tutti che siete alla scuola di Gesù dico: nella misura in cui mi cercate e desiderate, Iddio infonde la ricchezza della sua conoscenza; e cos'è la Sapienza divina, se non la conoscenza delle cose divine che si dilatano al tutto: essa si inoltra e si diffonde anche ad ogni aspetto umano, sicché la vivrete sia nella gioia come nel dolore, nel lavoro come nei rapporti con le creature, eccetera, per far sì che ogni cosa porti il sapore di Dio e il frutto del suo bene. Sarete così i sostenitori del mondo, i conquistatori del Regno, e indicherete agli altri la via del Cielo. Ti benedico.

 


12 novembre 2017
"Siate saggi e avveduti: vivete della sapienza del Cielo! l'unica cosa che vi appartiene è la volontà di venire alla luce per essere luce"

Mia piccola Maria, senti i morsi nell'anima come se venisse mangiata, scavata, e nel suo morso vengono portate via le scorie sia proprie che quelle altrui. In questa sofferenza tu partorisci di nuovo tuo figlio. Nel Vangelo vi ricordo: non sapete né il giorno, né l’ora che il Signore busserà alla vostra porta e la richiesta della vostra vita, eppure la moltitudine delle persone ne vivono dimentichi, smemori e indifferenti, credendosi eterni: vedono familiari e amici morire, ma essi non si danno pensiero che il tempo ha il suo termine e viene tolto; viene dato in prestito e poi richiesto.

La parabola vi presenta le vergini sagge e quelle stolte. In essa vi viene ricordato di essere continuamente pronti e vigilanti all'incontro con il Signore, e lo potrete se avrete sempre accesa la lampada della vostra anima con la fede, la speranza e la carità, che vengono alimentate con la preghiera, i sacramenti, la partecipazione; allora irradiati, avrete luce al percorso che vi conduce a Dio, e saprete riconoscere il Signore che viene: Egli, guardando l'anima vostre radiosa la congiungerà a Sé. Poveri stolti quelli che, dimentichi, vivono nel buio, non si preparano e si arricchiscono di dispersione del nulla: non riconosceranno né la strada, né il Volto dello Sposo divino che chiama; non entreranno nel Regno, ma rimarranno nelle loro tenebre.

Se voi sarete sempre desti e pronti non temerete del tempo, né del suo termine, dato che vivete in Dio. Io vi chiamo ad essere luce pure per coloro che, alla vostra lampada, sappiano riconoscere la loro vita errata, la loro disperazione, la confusione del buio ove essi sono, in modo che se ne rallegrino e vogliano anche essi porsi alla sua ricerca. Figli miei, arricchite il vostro tempo che si impreziosisca dei miei beni: di tesori divini che danno chiarore al senso della vostra esistenza. Venite a me che sono la Luce che filtra all'infinito: tutto vi verrà ripreso, niente vi appartiene. E ove sono i miliardi di creature che hanno varcato il suolo terreno? Essi qui sulla terra più non sono, e nei prossimi tempi anche voi non ci sarete: ci saranno altri ad occuparla.

Siate saggi e avveduti: vivete della sapienza del Cielo! l'unica cosa che vi appartiene è la volontà di venire alla luce per essere luce. Ti benedico.

 


13 novembre 2017
"La Madonna va e raccoglie ovunque, soprattutto nei paesi cristiani, le grazie, le preghiere, le Sante Messe, le offerte eccetera: goccia a goccia, per farne il suo piccolo mare, che fa ancora da baluardo, da scudo all'assalto del nemico"

Mia piccola Maria, sento il grido e il pianto dei sofferenti, e mi chiedi dei feriti nel terremoto dell'Iran. Perché? Altre volte ho risposto a questa domanda: è il peccato sì grande che fomenta e devasta con la sua furia la natura, però Io poi accorro con il mio aiuto per portare soccorso. Nel vostro paese, l'Italia, la Santa Messa ancora vi difende e tutela, e le preghiere ancora si elevano e vi riparano da catastrofi maggiori, finché ci saranno. L'Iran, come altri paesi non cristiani, non possiede il medesimo scudo spirituale a loro difesa. La Madonna va e raccoglie ovunque, soprattutto nei paesi cristiani, le grazie, le preghiere, le Sante Messe, le offerte eccetera: goccia a goccia, per farne il suo piccolo mare, che fa ancora da baluardo, da scudo all'assalto del nemico. Ti benedico.

 


16 novembre 2017
"Come ottenere la Sapienza? Ricevendola con il desiderio: il già desiderarla è iniziare ad averne la percezione e il gusto, ottenuta non tanto con gli studi, ma con la preghiera"

Mia piccola Maria, sono Io che mi pongo dinanzi a te, dato che se così non fosse, il nemico ti aggredirebbe: egli può sbraitare, rompere, gridare, inveire, ma non può colpirti. Senza di Me ti distruggerebbe, e usa questo tuo povero figlio: giunge però la sua completa liberazione. Non prenderti pena: Io soccorro alle tue necessità come sempre hai potuto fino ad ora.

Ecco, nel Vangelo di stasera i farisei mi interpellano: quando si compirà, quando giungerà il Regno di Dio? Ed Io rispondo: "Il Regno di Dio è già in mezzo a voi!". Quando un'anima crede, spera, ama Dio, egli nel suo cuore, nell'intimo suo, già vive tale Regno; mentre per coloro che non credono, non sperano, non amano, non lo vivono e non lo possiedono, e ciò perché non l'hanno ricercato. Per possedere il Regno divino bisogna viverne la fede, la speranza, la carità che hanno attuazione nel loro compimento, senso nella loro realizzazione; già dal suolo terreno esso si compie, e sino all’ eternità.

Coloro che non posseggono tali virtù vivono nel vuoto, nel fatuo, nel provvisorio, mentre il salmo vi dice: "La Parola di Dio è stabile, è fissa in eterno!". Per poter possedere le virtù teologali bisogna acquisire la Sapienza; come insegna la prima lettura. È la sapienza che vi fa vivere la fede, la speranza, la carità, e che dà attuazione al loro compimento, senso alla loro realizzazione. La Sapienza è il Pensiero del Padre Santissimo: il suo modo di amare, la sua luce che insegna; è lo specchio della sua Natura. Essa è il dono sommo e mirabile che dà preziosità e rivelazione dell'entità del bene nella sua attuazione: dal perno del discernimento della magnificenza della conquista del cielo e misura delle cose terrene nel loro limite, innalzandole per elevarle nei beni divini.

Come ottenere la Sapienza? Ricevendola con il desiderio: il già desiderarla è iniziare ad averne la percezione e il gusto, ottenuta non tanto con gli studi, ma con la preghiera: è il dono, la grazia celestiale, che il Santissimo Signore infonde ai suoi umili, alla sua sequela. La Sapienza vi penetra, e s'infonde soprattutto tramite la sofferenza, che è scuola che, nel suo dolore, affina lo Spirito, dà percezione all'ascolto, scava e fa spazio alla luce, che s'irradia penetrandovi; è l'acqua che lava, con le sue lacrime, dalle sozzure e dagli intralci; libera dalle durezze, e ve ne feconda, colmandovene: è l'assimilazione alla partecipazione divina, che si inonda e vi alberga; si espande verso l'altro ed ama.

Io ho conquistato il Regno per voi su un seggio di Croce, l'ho dato a voi, conquistandolo con la Redenzione: la vostra croce amata e offerta sarà la sapienza che conquista il regno di Dio. Ti benedico.

 


17 novembre 2017
"Continuano a peccare, pensando di essere impuniti; credono che Iddio non badi a loro, e pensano di poter essere intoccabili; ma sopraggiunge poi improvviso l'arrivo del Signore"

Mia piccola Maria, la prima lettura stasera vi evidenzia come molti uomini, pur ammirando la bellezza del creato, i suoi astri e i suoi satelliti, il sole e la luna, ne contemplano le meraviglie, ma non ne sanno riconoscere l'Autore che ne ha dato compimento nella loro creazione per darne lode alla sua magnificenza. Il peccato più grave è proprio quello di escludere Dio dalla propria vita, dalla stessa esistenza; come dice il Vangelo: gli uomini si affannano a soddisfare se stessi, corrono, comprano, vendono, prendono moglie e marito, si accaparrano di tutto ciò che la terra possa offrire per appagare solo la propria vita e non condividere il loro rapporto con Colui che gliel'ha donata.

Continuano a peccare, pensando di essere impuniti; credono che Iddio non badi a loro, e pensano di poter essere intoccabili; ma sopraggiunge poi improvviso l'arrivo del Signore alla porta della propria morte, che recide le radici dell'esistenza con la sua ascia. Come era ai tempi di Noè e di Lot, le creature pensavano a mantenere ciò che erano e possedevano, non ascoltando i richiami Divini, estromettendo il Padre Celeste dal loro vissuto. Mentre Noè e Lot erano ubbidienti e sottoposti al suo santo volere; e nell'attesa del suo progetto operavano tra inni di lode e preghiera, mortificazione e penitenza, mentre invece la massa si dava alla dispersione e alla dimenticanza.

E cosa ne è venuta fuori se non che quelli che hanno pensato di salvare la propria vita, godendo nella disobbedienza, che l'abbiano persa; ed invece i fedeli che l' hanno persa, donandola a Dio, siano stati preservati dal suo castigo, e l’ hanno ottenuta di nuovo. Chi vorrà vivere per sé stesso, non riconoscendo l'Autorità divina, sono condannati, attorniati da avvoltoi che sono i diavoli che li sbraneranno.

Figli miei, ponete tutto nelle mie mani: non pensate più al passato, poiché ormai è custodito solo nella mia memoria. Vivete con Me nel presente: ciò che vi circonda è mio dono affinché siate pronti ad operare nel bene ora e per il futuro. Io sono il detentore del tempo e della vita: tutto è deposto nelle mie mani. Ti benedico.

 


19 novembre 2017
"Cosa ho provato nel Getsemani se non la desolazione, il tormento portato all'estremo? La tua è una goccia, figlia, il mio è stato un oceano di sofferenza. I figli si partoriscono solo con la sofferenza"

Mia piccola Maria ti ribadisco ciò che hai sentito durante la Santa Messa: la tua solitudine è la mia, la tua paura è stata la mia; cosa ho provato nel Getsemani se non la desolazione, il tormento portato all'estremo? La tua è una goccia, figlia, il mio è stato un oceano di sofferenza. I figli si partoriscono solo con la sofferenza. Stasera nel Vangelo vi presento i talenti che Iddio offre a tutti gli uomini, e tutto è suo dono: la vita, il tempo, ciò che avete, anche i talenti per cui operate per la gloria di Dio, l'evangelizzazione, la preghiera, l'apostolato, le opere di carità; tutto è utile e necessario per l'edificazione del Regno divino. Ma su di essi spicca un talento sublime, l'eccellenza, il gioiello supremo che brilla di luce pura, che è la sofferenza.

Chi vuole questo talento? Gli uomini fuggono, l'aborriscono; lo so, fa male, è duro, incomprensibile. Si fa fatica ad amalgamarsene, ma è il più fruttuoso: è il dolore che lava, che dà vita. Così come per venire al mondo lo potete tramite il suo travaglio, lo stesso per nascere alla vita dello spirito ci vuole il suo patire. Esso costa, ma vi appartiene, vi è proprio, perché vi aderiate con il vostro sacrificio, che così quindi è più prezioso.

Nessuna creatura viene al mondo senza i suoi talenti: il Padre Celeste ad ognuno offre i suoi doni, anche alla creatura che è giudicata dalle creature. Il dolore scava e porta alla luce la trasparenza della sua bellezza, e se è offerto nell'amore, amandolo in Me, voi santificate e nobilitate tutti gli altri talenti che, nel dolore, vengono lubrificati, uniti dalla sua presenza, che li maggiora e li fruttifica.

Chiedete fortezza e sostegno per viverlo, uniti alla preghiera e ai sacramenti, e state accanto alla Madonna! Io l'ho voluta con me fino alla fine per avere fortezza e amore, per tenere salde le braccia e il cuore al mio Sacrificio. Voi vi farete forzieri dei beni acquisiti e di multiforme gemme, che dinanzi allo sguardo del Padre Celeste, che li rimirerà compiaciuto, si centuplicheranno per essere tesori di cui vivrete per l'infinito. Ti benedico.

 

19 novembre 2017, alla sera
"Pure a Me è stata rubata la vita, ma il mio servizio e sacrificio l'ha ridata agli uomini!"

Mia piccola Maria, piccola figlia, la veemenza, il desiderio, l'impeto d'amore nel ricevermi è un dono celeste. È grazia. La creatura ha solo il merito di corrispondermi, e nella corrispondenza il Signore ne accresce l'amore; ma tutto viene da Dio. Io sono in te, e tu sei partecipe di Me. Non rammaricarti se ti viene rubata la vita, se vivi dando solo il tuo servizio e il tuo sacrificio, ma offrilo, dando vita: nella tua applicazione e offerta c'è già il premio, e in Cielo ciò che non avrai potuto vedere e godere ti verrà totalmente donato. Pure a Me è stata rubata la vita, ma il mio servizio e sacrificio l'ha ridata agli uomini! Quanto più grande sarà il dolore per quelli che non ne avranno voluto usufruire! Dai la tua vita! E per quelli che ingiustamente ne hanno prevaricato dovranno poi un giorno rispondere al mio Giudizio delle loro ingiustizie! Per questo dico: date anche il vostro mantello a chi vi chiede e offrite l'altra guancia a chi vi percuote.

Solo nella risposta d'amore si neutralizza la violenza: si risana dal male. Rinnegando se stessi con la rinuncia e il dono di sé, si fa opera di educazione e si offre al malvagio la possibilità di riavere coscienza alla verità. Dio in persona provvederà poi a ricoprirvi di nuovi mantelli e rinsaldare le guance, ma non c'è altra strada se non quella del sacrificio e dell'amore dato che è la medesima strada di Gesù Cristo. Accolgo nel mio cuore le intenzioni che mi porti, e per Me vanno dritte sino in cielo! Ti benedico.

 


20 novembre 2017
"Mio piccolo resto, mi siete rimasti solo voi che ancora mantenete un cuore sincero: gridate voi a favore del prossimo, per l'umanità: "Gesù figlio di Davide, abbi pietà di me!". Ancora con la vostra intercessione, per la luce della fede che vive in voi, al mio passaggio possa Io ancora operare e portare il chiarore alle coscienze"

Mia piccola Maria, il Cenacolo andrà bene, e non temere per le tue mancanze, poiché è giusto che Io accorra in tuo aiuto. Ecco, dice il Vangelo stasera: passa Gesù, il Nazareno! Al mio passaggio si fa rumore, c'è frastuono, e un mendicante cieco chiede, cosa accade? Gli rispondono,: "Passa Gesù, il Nazareno!". La mia fama mi aveva preceduto, ed egli da tempo pregava per il mio incontro e per la sua guarigione. Il cieco gridò forte, senza ritegno: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me che sono peccatore!" Egli riconosce la sua povertà di uomo e la mia autorità divina: la luce che vive nel suo spirito opera già la grazia che riceve, nella luce della vista acquisita, sì che Io gli dico: "E’ la tua fede che ti ha salvato!".

I miei passi non si sono mai arrestati, il mio cammino prosegue, e ancora oggi Io passo per le strade del mondo alla ricerca dei miei figli ciechi e dispersi: cammino su una terra fattasi oscura e densa, e quanto chiamo e busso alle porte delle case! Ma non mi fanno entrare: la moltitudine non mi ricerca, né chiede il mio aiuto, non si riconosce peccatore e né accoglie la mia autorità; le tenebre in cui vive l’uomo oggi non permettono che si veda per quel che è; persiste nel suo errato agire e nel suo male. Tanta è la tenebra nello spirito degli uomini da non avere vista alla preziosità, al valore della fede, che non è ricercata.

Cosa fare? Mio piccolo resto, mi siete rimasti solo voi che ancora mantenete un cuore sincero: gridate voi a favore del prossimo, per l'umanità: "Gesù figlio di Davide, abbi pietà di me!". Ancora con la vostra intercessione, per la luce della fede che vive in voi, al mio passaggio possa Io ancora operare e portare il chiarore alle coscienze, guarigione nell'intimo e nel corpo. Siate voi, figli miei: siano i vostri occhi a guardare per Me, per far sì che la mia luce in voi s'infonda ai tanti ciechi, spenti nella loro morte, che si sono fatti anche muti nella loro parola di testimonianza, perché ancora Io possa, al mio passaggio, trovare figli non sconosciuti ma amanti, figli non prigionieri della notte, ma viventi nella vista del mio giorno. Ti benedico.

 


21 novembre 2017
"La Madre viene portata al tempio, e sale gli scalini per accedervi; pure voi, salendo gli scalini nelle prove della vostra esistenza offerta, ascendete alla vita spirituale che si affina e si fa più profonda. Vi prende per mano Lei, ancora piccola Bambina con l'abito puro, per condurvi verso l'alto"

Mia piccola Maria, oggi, nel giorno della Presentazione al tempio di Maria, non è casuale che tu sia qui: pure tu oggi vieni presentata dinanzi al Padre Santissimo, ricevendo nella consacrazione il santo scapolare. Esso è abito, è mantello che vi avvolge della Madre, è viatico per il cielo, e in purgatorio coloro che vi andranno ma saranno stati devoti dello scapolare, avranno sostegno e preghiera, via breve di uscita: usufruiranno della preghiera e dell'Eucarestia dei Carmelitani a cui è stata data la promessa dei suoi doni.

Maria vi protegge e vi fa scudo contro il nemico; ma è anche vita offerta di santificazione, data a Lei per la salvezza del mondo. Non è che le vostre sofferenze vengano maggiorate, ma la vostra vita passata, presente e futura viene interamente da Lei santificata: tutto si fa tesoro celestiale e redentivo.

La Madre viene portata al tempio, e sale gli scalini per accedervi; pure voi, salendo gli scalini nelle prove della vostra esistenza offerta, ascendete alla vita spirituale che si affina e si fa più profonda. Vi prende per mano Lei, ancora piccola Bambina con l'abito puro, per condurvi verso l'alto; e il Padre Santissimo, in un cammino che è trasformazione, da adulti vi porta a ritroso, vi forma a bambini con un cuore innocente: l'abito della vostra anima si purifica sì da farsi immacolato, perché Iddio, compiaciuto, riveda in voi la primitiva creazione appena nati dal suo pensiero e dalle sue mani: vi fa creativi, redentivi e santificanti, per far sì che a voi siano legati e ricoperti dal santo scapolare la salvezza di molti. Ti benedico.

 


23 novembre 2017
"Oggi che ricordate il giorno dedicato a San Pio: di cosa ha vissuto? Egli ha vissuto inabissato da ogni genere di incertezze, vissute saldamente nella fede. Gli uomini cercano ogni tipo di bene terreno per arricchirsi, ma la più grande ricchezza è la fede che dà motivazione alla loro esistenza".

Mia piccola Maria, è bene per G. che vada. Ha bisogno di un ambiente sicuro che lo accolga, nel quale fidarsi, e che lo ricostruisca alla vita, che lo rieduchi per avvicinarlo ad essa. Ti mando M. proprio per far sì che ti aiuti se riesce per questo inserimento. Lo so, vivi nella paura dell'incertezza, ma la tua saldezza sia la fede. Oggi che ricordate il giorno dedicato a San Pio: di cosa ha vissuto? Egli ha vissuto inabissato da ogni genere di incertezze, vissute saldamente nella fede. Gli uomini cercano ogni tipo di bene terreno per arricchirsi, ma la più grande ricchezza è la fede che dà motivazione alla loro esistenza: sia essa nello scrigno dell'anima vostra la perla preziosa e rilucente che dà luce al possesso di Dio. Nelle incertezze, la fede è la vostra certezza. Ti benedico.

 


24 novembre 2017
"La chiesa è sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo e per questo non può decadere con i suoi attributi santi, ma la dissacrazione fatta, l'offesa arrecata al Signore Santissimo, richiede la sua riparazione. E come riparare al peccato se non con le virtù? Riparare al male se non con il bene? Fate ritorno alla sacralità del luogo e al suo silenzio, alla sua adorazione"

Mia piccola Maria, sento il tuo grido, figlia mia! Non preoccuparti: al maltolto che ti è stato estorto, Io ti soccorro. G. avrà una liberazione dalla quale inizierà il suo primario cambiamento. Stasera nel Vangelo io entro nel tempio, e la mia santa ira si accende, poiché esso non è più casa di preghiera ma di commercio: è divenuto un covo di ladri. La mia mano si alza per scacciare con la verga i suoi mercanti. È il gesto che anticipa quello che sarà il mio dolore, è l'onta alla mia Casa nella Chiesa, nel corso dei secoli, fatta dagli uomini che fanno baratto delle cose divine, delle cose sante, per piegarle ai propri interessi umani.

Si ripetono continuamente il tradimento di Giuda che per 30 denari mi vende! Quante lotte interne nella Chiesa nel proseguo delle generazioni per susseguire ad alte cariche, per nomine, possedimenti, per ottenere posti ambiti, ma mai come in questi ultimi tempi della storia nella Chiesa si è fatto commercio: per ottenere, al suo interno, privilegi, onori, potere, lussi e piaceri. Se sapeste quante Eucarestie vendute, persino da Prelati, a sette sataniche per denaro! Ci sono organizzazioni potenti, a Me nemiche, che con grossi quantitativi di denaro pagano e comprano per sovvertire l'ordine all'interno della Chiesa, nei suoi sacri fondamenti.

Si cerca di fare vendita e scambio per modificare nel tempo la S. Parola, per privarla della sua sacralità e renderla uniforme al mondo: di cambiare i suoi arredi, le sue strutture, per darne fisionomia, in modo celato, del nemico; lo stesso si cerca il modo di cambiare la Liturgia con la scusa di renderla più vicina al popolo. Ci sono Cammini che dicono di professare il mio nome, ma vogliono modificare il mio Spirito e portare il loro, che non ha le mie sembianze: non mi rappresenta e in questo modo di Me viene fatto commercio.

La chiesa è sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo e per questo non può decadere con i suoi attributi santi, ma la dissacrazione fatta, l'offesa arrecata al Signore Santissimo, richiede la sua riparazione. E come riparare al peccato se non con le virtù? Riparare al male se non con il bene? Fate ritorno alla sacralità del luogo e al suo silenzio, alla sua adorazione: Casa di preghiera che si eleva al Cielo, lode all'Altissimo nel quale l'unica offerta che si innalza è il Sangue preziosissimo del vostro Salvatore al quale si unisce l'offerta del vostro sacrificio, il dono della vostra persona, della vostra vita in riscatto. Esso lava e ripara, santifica e vince; e la mia mano non si alza a colpire ma, come una carezza, si alza sulla Chiesa e su di voi a benedizione. Ti benedico.

 


25 novembre 2017
"Sono io il Re della vostra vita?". Se vi esaminate in coscienza la risposta vi è presente: se nel cuore la vostra priorità è la vostra persona, i vostri interessi, le creature, i vizi, eccetera, pure se celata da una certa devozione, Io non regno, non ci sono!

Mia piccola Maria, ti lasci prendere dalla paura, figlia, e l’agitazione attacca il tuo organismo; ma poi vengo Io in tuo soccorso. Presto questa situazione si libera: non la croce, ma ti viene tolta una via tanto dura e oscura. Stasera la Chiesa celebra la mia Regalità: io sono Re! Sono Re dell'universo: di corpi celesti, di terre e pianeti a voi ancora sconosciuti, di cui non sapete i confini e i limiti. Sono Re di ogni cosa creata, e di tutte le creature: di ogni regno spirituale. Ma la mia Regalità non è come quella terrena, che vive del possesso, nel dominio e nella schiavitù degli uomini, dato che tutto è già mio e mi appartiene, e vi è stato dato da Me in dono: la mia Sovranità si attua nell'amore, la mia Corona regale e il mio Trono è nel Cuore,;essa si esplica e si concretizza nella Carità.

Per questo vi domando: "Sono io il Re della vostra vita?". Se vi esaminate in coscienza la risposta vi è presente: se nel cuore la vostra priorità è la vostra persona, i vostri interessi, le creature, i vizi, eccetera, pure se celata da una certa devozione, Io non regno, non ci sono! Quando Iddio è posticipato da altro non vive la sua Maestà poiché, come dice il Vangelo: "Ove è il tuo cuore, lì e il tuo tesoro!". Come sussiste quest'amore se non con una carità partecipata al prossimo che ne dà testimonianza? Il Giudizio finale sarà proprio sulla Carità: se avrete sfamato chi aveva fame, abbeverato chi aveva sete, vestito chi era ignudo, visitato l'ammalato e il carcerato, eccetera, dato che, quando si vive l'alleanza al mio amore, esso si fa più forte: è un input di carica che si estende al bene del prossimo.

Come si può dire di possedere l'amore mio, se pur venendo ai riti celebrati nella chiesa, si è poi indifferenti al dolore altrui? Se godete delle vostre gioie e non avete pietà e soccorso di chi patisce? I cuori si sono fatti duri, incapaci di amare. Per questo vi esorto: "Venite a Me, a Me Re dell'amore, venite a nutrirvene. Io vi sfamo di tale fame, vi abbevero, vi ristoro dell'amore, vi visito di esso, perché voi possiate vivere di questa mia alleanza che, donata a voi, voi ne possiate ricambiare al vostro Signore, e siate capaci di infonderlo sui vostri fratelli. Allora nella Carità data, voi glorificate la mia Sovranità, ed Io sarò vostro Re. Ti benedico.

 


27 novembre 2017
"Cosa fanno gli uomini? Trattengono tutto a sé: se sono devoti danno la rimanenza, lo scarto, il superfluo, pure se l'offerta è umanamente rilevante; ma non danno la priorità, l'eccellenza di cui il Signore ha diritto"

Mia piccola Maria, credi nella mia Provvidenza: che Io vengo in tuo soccorso. Medita della povera vedova del Vangelo di stasera, come ella si abbandona a Dio, ed offre tutto ciò che possiede: due povere monete date al tesoro del Tempio, e come Dio la loda per un gesto, che non verrà dimenticato per i secoli nella lettura di tale brano. Iddio non guarda, non valuta secondo il valore umano delle cose, ma nella generosità dell'amore, valutata dall'intensità del cuore. Richiede la vostra primizia, l'eccellenza del vostro dono nell'offerta della vostra persona, e di ciò che avete e già da lui proviene e vi viene donato perché venga sublimato e santificato nell'amore. Cosa fanno gli uomini? Trattengono tutto a sé: se sono devoti danno la rimanenza, lo scarto, il superfluo, pure se l'offerta è umanamente rilevante; ma non danno la priorità, l'eccellenza di cui il Signore ha diritto.

Quanti nascondono fino alla fine dei loro giorni denari e ori senza utilizzarli che potrebbero curare tanti malati! Quanti sono quelli che invitano alla loro tavola i poveri? Mentre invece offrono prelibatezze solo ai loro propri cari. Ed offrono ogni sovrabbondanza, invitando a mensa le persone di prestigio che possono eccellere per essi e darne vanto. Quanti sono coloro che si ricordano di andare a fare visita e soccorrere all'anziano solo in casa, di cui io solo ascolto il pianto accorato? E si dichiarano cristiani. Figli miei siete chiusi, non sapete dare: abbandonatevi senza paura ad aprire le mani, il cuore, il tempo, e ciò che potete! Il Padre vostro non si fa superare in generosità. Se avrete svuotato ceste per nutrire i poveri, Io ve le ricolmerò di nuovo in abbondanza; e se avrete donato voi stessi per la mia gloria Io vi arricchirò, rivestendovi dei miei doni divini. Ti benedico.