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Ave Maria!
1 maggio 2016
"Date la mano alla vostra Mamma Celeste! Guardatela negli
occhi, a Lei rivolgetevi!
Ella vi renderà agibile, vi faciliterà, il cammino
"Mia piccola Maria, Io guardo queste creature; in te Io
guardo loro, e ti dico che ci vorrà del tempo, ma sarà una
rinascita. "Ecco, Io vado al Padre, dico agli Apostoli,
siatene felici poiché la mia Ascesa vi condurrà lo Spirito
Santo, lo Spirito Paraclito che verrà a fare attecchire,
fecondare e fruttificare il mio Insegnamento, la mia Parola
data a voi, e l' Opera della mia Redenzione. Per far sì,
però che si attui, c'è bisogno che la porta del vostro cuore
sia aperta, che trovi in voi l'amore e l'obbedienza, dato
che obbedisce ai divini Comandi chi ama.
Se trova l'adempienza al mio Insegnamento lo Spirito ne è
attratto: si riversa in voi e viene ulteriormente ad operare
una nuova creazione nella santità. Egli forma in voi la
casa, l'abitazione degna, in modo che non solo lo Spirito,
ma la mia Persona e il medesimo Padre Santissimo, possano
venire ad abitarvi: in voi viene a vivere la stessa
Santissima Trinità. Così, come sono asceso al Cielo ne
discendo e mi ricongiungo allo Spirito e al Padre mio anche
nella vostra anima. Credete questo? Non vi riuscite, figli,
poiché non adempite ai divini Comandi, e non amate.
Torno ad invitarvi ad usufruire oggi, nel quale ha inizio il
mese mariano, del tesoro inestimabile, il diamante che
rifulge della Persona luminosa e purissima nel Cielo della
Madonna. Andate da Lei! Date la mano alla vostra Mamma
Celeste! Guardatela negli occhi, a Lei rivolgetevi! Ella vi
renderà agibile, vi faciliterà il cammino, vi darà la Luce
che esce dalla sua Gemma in modo che venga adornata e
impreziosita questa vostra dimora, illuminata del suo amore
e della sua obbedienza, perché non solo il suo Figliolo, ma
lo Spirito e l'altissimo Padre vengano a vivere in voi. Ti
benedico".
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2 maggio 2016
"La persecuzione verso i cristiani si farà sempre più
sfrontata e aperta:
giungerà a colpire Roma, quel che rappresenta.
Il suo suolo sarà bagnato dal loro martirio poiché la sua
luce si è fatta fievole"
"Mia piccola Maria, sono Io che vivo nei cristiani
perseguitati, Io che in loro soffro: Io muoio nel loro
martirio. Chi mi segue fa il mio cammino, chi mi ama viene
perseguitato. Non vi ho promesso su questa terra plausi,
onori e corone: esse sono per il Cielo. Ai miei Apostoli lo
ribadisco: "Verrete cacciati dalle sinagoghe, traditi, messi
a morte. E verranno tempi in cui si crederà di rendere onore
a Dio, dandovi la morte". Questo è accaduto in ogni secolo
ed anche in questo periodo storico. In quante parti della
terra i miei cristiani vengono vilipesi, le chiese
abbattute, oltraggiati, tolti ogni diritto umano e la stessa
dignità per la mia Causa: la terra cosparsa e bagnata dalle
loro lacrime e dal loro sangue. Ma Io sono in essi. La loro
fede è eroica e perseverante e, per questo sacrificio
d'amore, il Cielo è aperto ad accoglierli nel grande
trionfo.
Sappiate però che pure qui, nei vostri Paesi ove il martirio
non è di sangue, quante sofferenze e martirii nascosti
nell'interno delle case da parte dei miei piccoli che mi
amano, perseguitati dai loro stessi familiari: quante spose
vessate dai mariti, quanti genitori oltraggiati e derisi dai
loro figli a motivo della loro fedeltà alla fede;
innumerevoli offese, ingiurie e molestie da parte dei
colleghi sul posto di lavoro per il mio Nome; quanti legami
di amicizia e familiari interrotti per mia cagione! Ma Io vi
dico: "Perseverate, invocate lo Spirito Santo, che vi dia la
fortezza e la gioia in queste tribolazioni!". Io sono con
voi, e la ricompensa che vi attende è immensa.
La persecuzione verso i cristiani si farà sempre più
sfrontata e aperta: giungerà a colpire Roma, quel che
rappresenta. Il suo suolo sarà bagnato dal loro martirio
poiché la sua luce si è fatta fievole: ha perso le sue
difese, ed è diventata la nuova Babilonia dell'idolatria e
del peccato; non ha più muraglia di fede a cingerla, non più
baluardo di una vita santa, non più recinti spessi,
avamposti di grande preghiera; per questa debolezza i demoni
l'assalteranno e molti in essa perderanno la vita.
Ma non temete! Tale devastazione non sarà per la sconfitta,
ma purificazione della Chiesa che, da questo sangue, tornerà
a risorgere. Io sono il Condottiero che avanza con il suo
esercito di prodi. La Madonna è la Condottiera con i suoi
piccoli, che abbattono ancora il nemico. E, se Io sono con
voi, chi potrà egli sconfiggere? A coloro che saranno i miei
martiri lo Spirito Santo darà fortezza e gaudio nel momento
cruciale e l'ascesa istantanea alla vittoria del Regno. Per
quelli che dovranno proseguire sarà il martirio della
sofferenza e il sacrificio della ricostruzione, ma anche la
gioia di poter vedere sorgere l'alba di un nuovo giorno, di
una nuova umanità. Questa purificazione non è una perdita,
ma l'aurora di una novella Era, di un cristianesimo
rinnovato, più luminoso, forte e vero. Ti benedico".
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5 maggio 2016
"Per quanto riguarda la lettera sulla famiglia
(Amoris laetitia n. d. r.)
Io ti dico che il Santo Padre è sì un uomo di carità e
misericordia,
ma non un fine teologo: si lascia trasportare"
"Mia piccola Maria, ti porto la pace, figlia mia, e con
la Confessione ne avrai ulteriore conferma. Non si turbi il
tuo cuore! Il demonio cerca, pur tra i miei eletti, di
colpirti, di recarti l'angoscia in modo tale che tu ti
demoralizzi e smetta di scrivere Gocce di luce. Tu devi
dire, a mio nome, che non ti vengano richieste risposte su
quesiti sullo stato della Chiesa, sul Santo Padre, o su
statuti, ecc… nel quale, quando non è mia diretta parola ma
richiesto da altri, può entrare il nemico, dato che non è
tuo compito soddisfare tali curiosità. Basti loro ciò che ti
viene detto ed è scritto, e nel quale ho già risposto, ne
tratto ed insegno. Essi non devono affannarsi dello stato
della Chiesa o guardare al fratello, ma pensino a sé stessi,
al proprio comportamento e alla propria coscienza. Quando
pur ne attestino un male possono solo pregare, offrire e
riparare. Non possono pensare di sanare tutto il male dello
stato della Chiesa e del mondo, al quale ormai solo Iddio
può accorrere e salvare.
Per quanto riguarda la lettera sulla famiglia (Amoris
laetitia n. d. r.) Io ti dico che il Santo Padre è sì un
uomo di carità e misericordia ma, a volte, si lascia
trasportare dal pensiero di altri teologi attraverso il
quale il nemico può entrare e portare confusione. E per
questo la lettera non ha chiarezza.
Il peccato sussiste e, ricevermi in stato di peccato è un
ulteriore danno per chi viene a ricevere la Comunione. Io
sono venuto sì per i malati, per i peccatori, ma per
sanarli: dare l' Eucaristia nel peccato non è una medicina,
non li guarisce, non li libera, ma arreca all'anima
ulteriore male.
Coloro quindi che, se pur umanamente sono comprensibili nel
loro nuovo stato d'unione, vengano sempre accolti nella
carità dalla Chiesa, ma non accedano ai Sacramenti, se la
stessa non ha decretato la dichiarazione di nullità al
precedente. C'è poi la preghiera e l'attesa nel tempo che
Iddio plasma gli eventi e le persone. E chi mi ama
obbedisce. La Misericordia non supera la Verità! Ci sono
però anche disposizioni buone in quanto possono aprirsi
prospettive nuove per una rinascita alla vita matrimoniale e
sacramentale nella dimensione del consenso della Chiesa, che
è unita alla Verità rivelata della mia Persona. Ti
benedico".
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6 maggio 2016
"Per un po' sarete tristi ma poi gioirete di un nuovo mondo
che viene a rigenerarsi a Risurrezione. In questo tempo
siate desti e vigilanti nella preghiera"
"Mia piccola Maria, oggi, dedicato al mio divin Cuore nel
primo venerdì del mese, Io ti dico che Esso è tutto forato:
non ha pausa tra un lembo e l'altro, tanto è ferito e
lacerato. Se lo vedeste! Tutto ne è travasato del mio
Sangue: viene attaccato senza tregua, viene colpito
continuamente per il peccato perpetuato; prendo riposo solo
dalle mie piccole anime amanti che fanno riparazione al mio
Cuore sì oltraggiato. Eppure è da questo Cuore che viene la
salvezza. É il vostro rifugio e la vostra protezione. Io vi
raccomando: consacratevi ad Esso, consacrate le persone, le
famiglie, i malati, i moribondi, ecc…. Fate fare i primi
venerdì in suo onore ai bambini appena ricevuta la Prima
Comunione: li predestinerete all'eternità! É ancora dal mio
Cuore che nascerà un'umanità nuova: dalla sua sofferenza che
si unisce alle vostre pene il parto di un rinnovato genere
umano.
Ecco, lo dico nel Vangelo di stasera ai miei Apostoli: "Per
un po' sarete tristi, mentre il mondo si rallegrerà, ma poi
riavrete la gioia". M'appresso alla mia Passione e Morte, e
la mia perdita causerà loro l'oppressione di tale tristezza,
ma la visione della mia Persona risorta sarà poi per loro un
gaudio che non gli verrà più tolto. É proprio dalle pene
dei miei inenarrabili dolori che nasce la mia Risurrezione
che sarà poi la vostra. Ne faccio una similitudine nel parto
della donna, che geme per il travaglio, ma è proprio a suo
merito che viene alla luce una nuova creatura, e la gioia
della sua nascita fa dimenticare le pene vissute.
Ora state vivendo, in questo periodo storico, la grande
tribolazione: siete oppressi dalle sofferenze, dalle
ingiustizie, da ogni genere di affanno, e ne siete mesti,
pensosi e addolorati, se non giunge addirittura la
disperazione. Ma Io vi dico: esse sono sofferenze non per la
perdita ma per la nascita di una nuova Era. Le pene
s'approssimano e si faranno maggiori: vi aprono alla grande
Purificazione per il peccato commesso, ma saranno il
travaglio per il parto di una nuova umanità: un'umanità
buona, pacificata, che vivrà del primato dell'adorazione a
Dio ed una sincera carità fraterna.
Per questo dico anche a voi: per un po' sarete tristi ma poi
gioirete di un nuovo mondo che viene a rigenerarsi a
Risurrezione. In questo tempo siate desti e vigilanti nella
preghiera: confessatevi spesso e ricevetemi, fate opere
buone e Cenacoli oranti in riparazione al mio divin Cuore e
al Cuore della Madre mia, che divengono veri parafulmini
contro il male e la sua diffusione. Pregate per riparare
alle offese e il vilipendio contro l'Eucaristia e
l'innocenza violata. Sono queste le colpe che attirano il
maligno e gli danno potere, e ne scaturiscono sofferenze e
purificazioni.
Abbiate un cuore ilare che sa vivere quest'attesa e speranza
che ricrea a nuove tutte le cose. Pregate per quei poveri
figli miei, che non hanno la consolazione, né la fede di
questa mia speranza per far sì che, pur essi, possano
giungere alla salvezza, o in questi tempi di dolore, oppure
dopo, nel gaudio di un mondo rinnovato. Ti benedico".
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7 maggio 2016
"Coloro che mi ricevono nella colpa e non sono nello stato
di grazia, che Io desidero,
e mi pretendono, mi uccidono!"
"Mia piccola Maria, è uno stillicidio quello che viene
compiuto sulle mie Sacre Specie: la mia sofferenza è
immensa, più di tutti i martirii che sono presenti tutt'ora
sulla terra. Chi pensa al mio dolore? Chi si ricorda che
sono vivo e partecipo? Chi pensa a Me? Ricevere Dio è un
dono e non un diritto preteso, per cui non solo coloro che
vengono ad oltraggiarmi direttamente e a dilaniare le mie
Carni, ma pure quelli che mi ricevono nella colpa, e non
sono nello stato di grazia che Io desidero, e mi pretendono,
mi uccidono! E non sanno che Io sono il Signore Dio della
purezza e della Grazia che non può assimilarsi a ciò che è
contro la sua natura? Io entro nella melma e patisco: chi
pensa alla mia offesa, al sacrificio che subisco e, come
nell'ultima agonia dell'orto, mi abbevero del vomito
dell'anima, nel peccato nel quale vengo immerso.
Quanti sono i sacerdoti che si preoccupano di Me, al dolore
che subisce il loro Maestro? Dov' è il loro amore? Ecco, Io
salgo al Cielo, ritorno donde sono venuto, e dinanzi agli
Apostoli che contemplano la mia Ascesa dico loro che la
visione di cui godono è frutto del giorno della mia grande
tribolazione, del giorno del pianto e dell'attesa che ha
fatto sì che scaturisse il giorno della mia Risurrezione,
che fa dono dello Spirito Santo, che viene a santificare.
Così sarà per voi, figli miei! Giungerà il giorno della
grande tribolazione, quello del pianto e dell'attesa da cui
scaturirà la Risurrezione di una nuova umanità che verrà
ulteriormente fecondata a santità dallo Spirito Santo.
Io salgo al Cielo per aprirvi la strada in modo che voi vi
possiate accedere, ma per elevarvi bisogna salire, e per
salire bisogna alleggerirvi dei pesi e dei fardelli della
carne che vi portano a terra. Dovete elevarvi con una natura
che si trasforma e si fa spirituale: solo lo spirito vola!
La materia vi appesantisce, e voi dovete compenetrarla dei
doni della mia Persona perché si modifichi, si plasmi a Me e
si possa innalzare verso il Cielo. E come lo potrete se
prima non vivete l'adorazione a Dio, vostro amore primario,
colmandovi delle sue altezze, e portare questa fiamma della
carità alle vostre membra, e alle carni dei vostri fratelli,
perché s'irradino, si compenetrino, si fondino all'amore e
si santifichino?
Il Cielo, figli miei! Il Cielo! Il vostro sguardo si fissi
al Cielo! Le mani si riempiano di Cielo, il cuore e l'anima
vivano il Cielo! Anelate, sospirate, desiderate il Cielo!
Camminate sulla terra, ma protesi all'alto, con le ali dello
spirito. Il Cielo, figli miei! Poiché se perderete il Cielo
cosa vi rimarrà? Ti benedico".
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9 maggio 2016
"Molti che prima erano devoti, fervorosi,
dichiarando di credere in Me,
fuggiranno o mi rinnegheranno
per timore di perdere sé stessi.
Dissi allora, e dico
adesso: "Non temete! Coraggio, Io ho vinto il mondo!"
"Mia piccola Maria, a Dio si può chiedere tutto: possiede e
contiene tutto! Mentre voi ponete argini e limiti, Iddio vi
dona l'infinito. I miei Apostoli in questo Vangelo di oggi
mi dicono: "Signore, ora noi crediamo che conosci tutto". Ed
Io rispondo: ora credete? Eppure, giungendo l'ora della
prova e di dare testimonianza, dinanzi al mio martirio, essi
fuggiranno per timore di perdere la vita.
Gli eventi della storia si ripetono, e ugualmente gli eventi
della salvezza in ogni epoca; e giungeranno pure per voi i
tempi della testimonianza e di dare la vita per Me. Ma molti
che prima erano devoti, fervorosi, dichiarando di credere in
Me, fuggiranno o mi rinnegheranno per timore di perdere sé
stessi. Dissi allora, e dico adesso: "Non temete! Coraggio,
Io ho vinto il mondo!". Chiedete, pregate lo Spirito Santo
di non aver paura, di non farvi prendere dall'angoscia, dato
che è essa che dà la massima angustia e afflizione nella
prova. Siate fiduciosi in Me! Dio non può essere sconfitto,
ed Io ho vinto anche come uomo. Chi crede in Me è vincente,
è una persona libera, risorta ed eterna.
Sì, sono venuto per dare guarigione, liberazione, salute,
ecc… ma lo posso nella misura della vostra fede in Me. Se
aveste tale fede, ove il grido di violenza? Ove il vento
della guerra? Ove l'afflizione, i dolori, ed ogni sorta di
male? Ma poiché questa fede che vi rende vittoriosi non
sussiste, giungerà la tribolazione, la purificazione con la
sua sofferenza a causa della vostra salvezza. Nell'eterno
niente decade se non chi vuole andare perduto; il Padre
Santissimo evolve continuamente ogni cosa che gli
appartiene, e detiene, e non può essergli tolto il tempo e
lo spazio, il creato, e ciò che è increato e vive nel suo
Pensiero, e che Egli ricrea e dà vita perennemente. Niente
muore, ma si riforma nell'eternità. Se gli uomini muoiono
alla terra, Egli fa nascere altrettante e più creature al
mondo; se la natura viene distrutta, Egli la fa rifiorire
più rigogliosa e fruttuosa; se un'Era decade per il suo
male, ne inizia già l'aurora di una nuova. Se la morte
corporale vi porta via le vostre spoglie da questo mondo,
Iddio le trasforma in una nuova natura per l'esistenza del
suo Regno.
Nell'altissimo Signore i vostri limiti e angustie si aprono
nello sconfinato che non ha orizzonti, la materia cambia e
si riforma nel suo Pensiero, nel suo Alito e nelle sue Mani
a rinnovata creazione. Nel Sovrano vittorioso, nell'Eccelso,
che è Potenza di vita, prende sempre nascita, forma e
colore, sostanza e natura che crea, risorge: che è eternità!
Di che temete? Giungerete a Me e, guardando indietro,
direte: "Signore, di che abbiamo avuto paura? Quanto invano
ci siamo tormentati, arrovellati nei timori! Se avessimo
avuto fede nella tua Persona, quante meno pene! Ma sarete
giunti al porto delle mie Braccia, ormai al sicuro. Ti
benedico".
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12 maggio 2016
"Solo dopo la grande Purificazione il mondo
ritroverà Unità e Pace nel mio Amore
ritrovato per divenire
ad essere un unico popolo di un unico Credo, ma non solo:
un
solo intento sotto un unico Cielo nella guida dell'unico
Pastore"
"Mia piccola Maria, prendi pace! Gocce di luce sono
autentiche: mi appartengono. Come avresti potuto scrivere sì
tanto? Da dove viene tanta Sapienza?
Per il Santo Padre ti confermo che è Uomo di Dio, Uomo di
carità, seppure le tenebre sono pronte a ricoprirlo e a
darne anche errate indicazioni. E come è possibile? Il
demonio ha invaso pure i Sacri Palazzi con la sua potenza:
il suo male si è diffuso ed è penetrato nelle menti più
eccelse. Il Papa ha intorno a sé menti oscure e forti, che
ne invadono il pensiero. Ma Io ti dico che la Verità si farà
strada da sola.
Ecco, Io dico nel vangelo che sono una cosa sola con il
Padre mio: che siamo un'Unica Entità, e l'Unità tra il
popolo e Dio sono stati per Me un desiderio, un anelito, e
una preghiera costante. Sono venuto al mondo per portare
l'unione, per essere quest'anello di congiunzione tra le
terra e il Cielo, tra gli uomini e il Padre, ed Io sono il
punto che li unisce, il collante che, nella Rivelazione
della mia Persona, ne porta a compimento: l'Unita'".
Sono nato da un Popolo che era stato preparato perché
potesse accogliermi e riconoscermi, che fosse culla per far
sì che la mia Luce da esso si propagasse al mondo intero e
condurre ad abbracciarlo nell'Unità dell'unica vera Fede. E
cos'è l'Unità se non la partecipazione nell'amore dell'altro
che porta pace? Ed Io ne sono l'essenza, la Rivelazione che,
della mia natura, ne è segno e nutrimento in modo che dia a
voi forza e significato nel vostro vissuto.
L'Unità è nell'amore, nella carità partecipata, nella pace,
che ne è il frutto. E come ottenerla se non ricreando
l'unione con Dio, che riforma in voi l'Unità con voi stessi
e con l'altro, con l'intera umanità?
Come mai non si è attuata questa unione completa nel corso
di tutta la storia della salvezza? Perché non si è
assimilata l'interezza delle proprietà della mia natura, non
si è fusi alla sostanza di ciò che sono: l'Amore, che vi
avrebbe unito, e nel percorso di questa Carità vissuta,
avrebbe dato luce alla piena verità in tutte le genti.
Mentre invece vedo i cattolici divisi e contesi fra loro in
gruppi, Movimenti, Associazioni, ed altro, che producono
rivalità e chiusure, diventando a volte settari. Divisioni
tra i cristiani e i cattolici per problemi di dottrina che
nascondono voglia di Primato e di non soccombere
all'autorità dell'altro. Tra i cristiani e gli ebrei, che
vogliono continuare a credersi sempre il popolo eletto,
detentore della preferenza divina e quindi superiori. Tra i
credenti nel Dio Celeste e le altre Religioni, che spesso,
in nome di Dio, combattono guerre, fomentano violenza e
oppressioni, nonostante che i veri motivi siano nel potere e
nel danaro.
Come riportare Unità? Il male si è sì tanto propagato, ed ha
preso sì tale potere che dovrò intervenire Io stesso per
lavare questa invasione di melma in modo che lo Spirito
Santo possa, nella Purificazione e apertura, penetrare e
infondere all'umanità la mia Luce. Solo dopo la grande
Purificazione il mondo ritroverà Unità e Pace nel mio Amore
ritrovato per divenire ad essere un unico popolo di un unico
Credo, ma non solo: un solo intento sotto un unico Cielo
nella guida dell'unico Pastore. Ti benedico".
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13 maggio 2016
"Quando assimilerete questa Madre e capirete che si passa
attraverso il suo Cuore
per conoscere e amare Dio?"
"Mia piccola Maria, quanto ti attendeva la Mamma Celeste! Ti
chiamava, ed ora sei qui; e desidera che tu ritorni, che tu
venga a condurre di nuovo il Cenacolo. Ciò è bene, dato che
Iddio ti ha donato una scintilla del Cuore di Maria, e nel
Cenacolo non bastano solo le parole, ma la stessa persona
che, con la sua presenza porta ed arricchisce della grazia
che Dio gli ha dato. Mediante te vengono trasmessi i suoi
sentimenti, il suo modo di amare, la sua donazione.
Qui (*) verrà costruita una Chiesa in onore del Cuore
Immacolato di Maria, e qui sempre la Madre Santissima
desidera che sorga un Seminario perché sia luce e fonte di
educazione pedagogica al suo Cuore. La Madonna vuole
trasmettere e infondere la sua Sapienza, che è la sua
capacità d'adorazione a Dio, e la conoscenza, mediante di
Lei, della sua natura. V'insegnerà ad amarLo e porvi al suo
servizio secondo la Grazia, che vive in Lei.
Quando la Chiesa e gli uomini comprenderanno che l'Eterno
Padre, attraverso Maria, offre una fortezza, una via, un
carisma tanto grande e prezioso, seppur sempre piccolo e
umile, per seguirlo e viverlo?
Quando assimilerete questa Madre e capirete che si passa
attraverso il suo Cuore per conoscere e amare Dio? Ti
benedico".
(*) A Roma
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15 maggio 2016
"E cosa è lo Spirito? É l'Amore profuso e infuso tra il
Padre e il Figlio:
è Energia creatrice santificante che genera perennemente;
è simile ad un Motore che è sempre acceso,
una Fiamma che accende continuamente vita"
"Mia piccola Maria, i tuoi desideri sono i miei desideri:
anch'Io desidero la salvezza e il bene per l'intera umanità,
e per questo opero. Oggi la Chiesa celebra la Pentecoste, la
discesa dello Spirito Santo. E cosa è lo Spirito? É l'Amore
profuso e infuso tra il Padre e il Figlio: è Energia
creatrice santificante che genera perennemente; è simile ad
un Motore che è sempre acceso, una Fiamma che accende
continuamente vita. Così come gli sposi si uniscono, e il
loro amore dà vita al figliolo, ugualmente l'Amore nello
Spirito, che posseggono il Padre e il Figlio, forma un'altra
Persona.
Lo Spirito Santo è Persona a Sé, che pensa, ama, agisce:
un'Entità che è Potenza infinita nel suo Essere; e nel
Pensiero crea, nell' Amore conduce gli uomini a Redenzione,
nell'azione agisce santificando per condurre a salvezza.
Egli è sempre stato presente ed ha operato con il Padre
Celeste nella Creazione, dando esistenza ad ogni essere e
cosa. É lo Spirito che scende ed entra nelle Viscere di mia
Madre e m'intesse le membra con la sua sostanza, che apre al
mio parto senza toccare o violare il suo Corpo verginale,
Egli che mi accompagnerà nel cammino nel sostenere e dare
soccorso alla mia Redenzione.
É lo Spirito che discende per dare origine alla Chiesa: nel
Cenacolo con gli Apostoli e con la Madre Santissima, che ne
dà nascita e ne dà continua sussistenza. É lo Spirito che mi
fa venire e discende in ogni Eucaristia e nei Sacramenti: vi
offre la Divinità. Egli è la Scintilla di ogni nascita al
mondo e ne riapre la vita per il Cielo. É Colui che
sostiene l'evolversi della natura e dei suoi cambiamenti, e
mantiene gli equilibri dell'universo. Niente è possibile
senza lo Spirito Santo!
Come riceverlo? Cosa facevano gli Apostoli con Maria nel
Cenacolo? Pregavano! Attendevano la sua discesa adempiendo
la Volontà di Dio e obbedendo ai divini Comandi. Pure voi
siate uniti in orazione profonda con la Madonna, uniti alla
Chiesa e ai suoi Sacramenti, adempiendo la Volontà divina e
vivendo i suoi Comandamenti; e lo Spirito discenderà su di
voi, ricolmandovi dei suoi Santi Doni. Non sarete più
sottoposti alla materia, non più schiavi della carne, e alla
sua morte, ma esseri spirituali. E se avrete lo Spirito ne
avrete il pensiero, l'amore, l'azione: diventerete così
creature amanti, santificanti.
Pregate e invocate spesso: "Vieni, Spirito Santo! Vieni,
Padre d'amore! Vieni e rinnova la faccia della terra perché
sia rinascita di una nuova umanità e di una rinnovata vita!
Ti benedico".
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16 maggio 2016
"Se sapeste quanti oggi sono posseduti da spiriti muti e
sordi,
che non si agitano nemmeno più, né vanno in escandescenze,
e si camuffano in persone talmente normali:
essi coabitano con il maligno, cooperano con lui"
"Mia piccola Maria, sei qui dinanzi a Me nel tuo amore: non
sei incredula, ma credente e amante. Stasera nel Vangelo una
folla si appressa, con i miei discepoli, dinanzi ad un
ragazzo posseduto da uno spirito muto e sordo che si agita,
soffre, ha atti di violenza, che vogliono annientarlo, e ciò
gli accade da quando è infante. Il padre mi dice che ha già
cercato l'aiuto dei miei discepoli per liberarlo, ma non
hanno avuto nessun esito, ed Io, preso da dolore, intimo: "O
generazione incredula e perversa, fin quando dovrò restare
in mezzo a voi?", dato che è con la fede, con la preghiera,
e con la sofferenza offerta, che ci si libera da questa
specie di demoni, e l'avanzata del loro potere. Suo padre,
accorato, mi chiede: "Se tu puoi, salvalo!". "Se Io
posso?... Tutto è possibile in chi crede!". Ed egli mi
attesta la sua fede: "Credo, ma aiutami nella mia
incredulità!".
Tutto è possibile nella fede, nella preghiera, e nella
sofferenza offerta, poiché essa fa luce: illumina
l'interiorità dell'uomo e smaschera, rivela, la presenza del
demonio che è in sé, e non può così occultarsi. Essa diviene
verga che scaccia il diavolo, si fa medicina che risana la
persona.
Se sapeste quanti oggi sono posseduti da spiriti muti e
sordi, che non si agitano nemmeno più, né vanno in
escandescenze, e si camuffano in persone talmente normali:
essi coabitano con il maligno, cooperano con lui. Il peccato
commesso diviene male concretizzato in loro: si è fatto
alleanza, si ché il demonio non li molesta, ma dalle loro
opere si rivelano per quel che sono: nelle malvagità, nelle
violenze, nelle menzogne che diffondono. Non cercano il mio
aiuto, stanno bene con il loro padre oscuro, che ne ha preso
dimora sino a condurli al suo regno di tenebra eterna.
Quando dei casi giungono dagli esorcisti, spesso ci vogliono
anni per liberarli, o non c'è liberazione, e questo perché
il demonio ha preso un potere tale perché non c'è una Chiesa
intera che, con la sua vita santa e con la sua invocazione
incessante sostenga; non ci sono più Comunità diffuse che
preghino e intercedano per questi poveri figli.
La Chiesa è divenuta, nella sua dimensione totale, un
flebile lamento sicché Io ancora grido: "Sino a quando,
generazione incredula e perversa, dovrò sopportarvi ? ".
Pregatemi e invocate come questo buon padre nel Vangelo: "Io
credo, Signore, aiutami nella mia incredulità!". Ed Io
intervengo. Ti benedico".
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19 maggio 2016
"L'inferno, figli miei, è un luogo dove la morte vive
sempre:
tutti i dolori e i tormenti insieme della terra non hanno la
medesima entità
nella pena che li supera, ed è inestinguibile"
"Mia piccola Maria, Io busso al cuore di tuo figlio, ma non
ascolta. Ci vorrà tempo, anche se questa situazione in cui
vive, sottoposto a questo uomo malsano, gli sarà di
esperienza e crescita. Non ti crucciare, Io non ti farò
mancare il sostentamento anche per le spese che te derivano.
Io ci penso, figlia mia, Io ci penso! Non ti prendere pena
per le parole del parroco che sono errate: non è vero che
gli uomini e le situazioni non cambiano; questo vuole dire
bloccare l'azione delle possibilità della fede e della
preghiera, l'azione dello Spirito Santo, l'opera di Dio a
cui nulla è impossibile e che può cambiare i cuori e le
situazioni. Non credere al cambiamento vuol dire perdita di
senso e di speranza all'opera di bene che si sta attuando.
Quanti Santi che, pur prima vivevano una vita nel peccato,
sono poi cambiati, convertiti ad una vita santa e lodevole,
anche per intercessione dell'opera e dell'orazione altrui!
Stasera nel Vangelo Io vi confermo l'esistenza dell'inferno
di cui la Chiesa ormai non parla più; e pur sussiste! É un
luogo e uno stato che esiste da quando gli angeli ribelli
sono decaduti ed hanno perso la loro battaglia, precipitando
nel luogo che essi stessi si sono creati con la loro
dannazione, e che accoglie tutti coloro che, come loro, si
fanno demoni. Come pure era presente il Regno divino, e fino
a quando non è giunta la Redenzione con il suo riscatto, un
altro luogo benedetto che non era però ancora il Paradiso,
ove riposavano i giusti in attesa di entrarvi.
L'inferno, figli miei, è un luogo dove la morte vive sempre:
tutti i dolori e i tormenti insieme della terra non hanno la
medesima entità nella pena che li supera, ed è
inestinguibile. La porta si chiude, e non varca più la mia
Luce; per questo do' tempo a molti malvagi, per far sì che
abbiano modo di ravvedersi. Giunti in esso, ove più la
speranza? Chi li potrà aiutare, dato che non muoiono, ma l'
esistenza è perenne supplizio? Chi cade agli inferi? Lo dice
la mia Parola stasera: "I ricchi! La maggioranza dei
ricchi", poiché la ricchezza nasce quasi sempre dalla
disonestà e dall'ingiustizia, dalle privazioni e dal
soffrire altrui, anche quando essa è donata o ereditata,
porta con sé il segno del sangue delle lacrime di altri; e
Iddio, pur se un uomo vive nella correttezza, chiama alla
condivisione con il fratello, con gli indigenti, i poveri,
perché la ricchezza chiusa in sé conduce all'idolatria, alla
celebrazione del proprio io, all'egoismo".
Precipita nel baratro eterno chi dissacra, colpisce,
scandalizza, fa abominio degli innocenti, se non si
emenderanno: le fauci dei suoi abissi si apriranno per
cadervi direttamente. Vi entrano coloro che hanno disperso
la Sapienza, il sale dello Spirito Santo, che hanno disperso
e reso inutile per essi la Redenzione e il mio Sangue
divino, rimasto calpestato a terra.
Figli miei, ravvedetevi! Emendatevi! Pregate, dato che,
finché siete su questo mondo, c'è sempre la possibilità di
ritrovare il giusto sentiero e le mie braccia pronte ad
accogliere. Ma passata questa scena terrena, c'è la via
senza ritorno. E chi potrà salvarvi più? Si lasciano i beni,
i possessi, la vita mortale, il prestigio e la fama, lo
sapete. Vedete morire gli altri, ma quanti non demordono e
persistono nella loro cattiva condotta, nel loro male: si
aprono da soli le porte della Geenna! Come dice il mio
Vangelo: "A che vale che l'uomo acquisti il mondo intero se
poi perde l'anima sua? Ti benedico".
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20 maggio 2016
"Il Matrimonio è trinitario: non si sposa solo in
coppia ma: uomo, donna e Dio!
Simile al Santissimo Padre che si diffonde nel Figlio,
e che insieme alimentano la Terza Persona nel Fuoco del Loro
Amore che dà vita"
"Mia piccola Maria, se sapessi come Io opero su tuo
figlio! Continuamente è la mia opera su quelli per cui mi
preghi: Io sono come un motore sempre acceso per dare vita e
condurre a salvezza. Ecco, la mia Parola è valida sino alla
fine dei tempi sulla terra, e poi eterna nei Cieli. Essa è
fedele a sé stessa in ogni periodo storico: ieri, oggi e
domani, e vi invito a viverla nei suoi divini Insegnamenti
che sono la Verità e il massimo bene per ogni uomo. Chiamo
voi a vivere la vostra di parola perché sia parca, casta e
contenuta: evitate le lungaggini inutili, le futilità o
addirittura la trivialità, e ogni volgarità; in essa penetra
il demonio che conduce a critica malsana, condanna, ed al
peccato.
E la parola inquinata corrompe la mente: esce dalla bocca
ciò che è nel cuore, e la parola, nella sua trasparenza e
utilità, alla sua opera, rende trasparente e retto il
pensiero, cosi come un pensiero limpido dà purezza alla
parola. E nella mia Parola si purifica la vostra. Essa vi
esorta ad essere vissuta nel vostro matrimonio: ancora Io
nel vangelo ribadisco l'indissolubilità delle nozze, che
vanno custodite, protette, curate, per mantenere l'unità. E
quel che dico oggi non va a contrastare in ciò che vi ho
detto altrove, quando solo nei casi che vi ho elencati,
nella loro gravità e incapacità di ritorno, se la Chiesa ne
dà la nullità, può dare, per Misericordia divina, un'altra
possibilità di un nuovo Sacramento, ma mai per futilità,
poiché Iddio non offre e non chiede ciò che l'uomo non
potrebbe vivere.
Come mai allora tanti matrimoni decadono e si dividono? Chi
è che pensa alla sua tutela? Chi prega, la cura con le Sante
Messe, con il perdono, con la carità'? Chi ancora prima ne
comprende la grandezza del Sacramento e la sua
responsabilità, ed opera per la sua preservazione, non solo
con la catechesi, ma con la preghiera e con l'Eucaristia,
consacrando al divin Cuore di Gesù e di Maria? Ci si occupa
solo delle esteriorità, si dà priorità ad ogni futilità ed
ostentazione per dar gloria alla fiera di ogni vanità e non
ad unirsi a Dio e chiedere il suo aiuto e la sua
partecipazione sì che, ai primi temporali, un matrimonio,
fondato solo nella umanità, si disperde nel nulla.
Il Matrimonio è trinitario: non ci si sposa solo in coppia
ma: uomo, donna e Dio! Simile al Padre Santissimo, che si
diffonde nel Figlio, e che insieme alimentano la Terza
Persona, nel Fuoco del Loro Amore, che dà vita. Ugualmente
così avviene nella fusione trinitaria di voi sposi, uniti al
Padre Celeste, siete irrorati da un motore di fuoco acceso,
perenne nel suo Amore, che è da collante, che alimenta e
genera il vostro; che sa cambiare il suo modo di amare, il
suo porsi e il suo calore, nell'alternarsi dei suoi tempi,
che dà forza nelle prove e nei suoi sacrifici, misericordia
e cura nelle varie stagioni, perdono alle sue mancanze, per
mantenersi nella sua unità.
Una coppia, nel suo solo umano, soccombe, e chi ve ne dà il
sostegno? Se tutti vivreste quest'Amore trinitario tutte le
nozze sarebbero ben vissute e salde; e se accade che una
parte di esse venga ferita e abbandonata, se è mia amante e
se rimane fedele al Sacramento, Io ne divengo lo Sposo, e
supplisco. E se il suo amore non è un amore risorto, ma è
crocifisso: per questo sarà più meritorio; salverà l'altro.
E molti, per suo merito, avranno il loro ritorno: condurrà
l'anima alla santità. Ti benedico".
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21 maggio 2016
"E cos'è la Santissima Trinità, se non le Persone
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che sono fusi
nella Loro Unità e Amore?"
"Mia piccola Maria, strapperò dalle mani del nemico questo
tuo figliolo, e ne farò mio servizio santo, ma ci vorrà del
tempo. Questa prova per lui però, pur in una situazione così
disastrosa, gli sarà di esperienza. I tuoi nipotini si
riprenderanno. Padre S. riprenderà lesto il suo cammino.
La Chiesa celebra la Santissima Trinità. E cos'è la
Santissima Trinità, se non le Persone del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo, che sono fusi nella Loro Unità e
Amore? La Santissima Trinità è un Mistero per voi, e proprio
perché un Mistero è imperscrutabile e irraggiungibile la sua
comprensione piena per le vostre menti limitate e razionali,
che non possono contenere l' Irrazionabile infinito. Alcuni
Santi sono riusciti , per la loro vita di Grazia e il dono
dello Spirito, ad avere alcune luci della sua conoscenza, ma
sono state solo delle scintille di ciò che è.
Le Tre Santissime Persone vivono in Unità e Amore; e questa
Loro fusione fa scaturire l'Energia creatrice che dà vita
alla Loro Sussistenza perenne, e dà vita a tutto ciò che
hanno creato in Cielo, in terra e nel luogo di attesa e
purificazione. Ognuno di Essi è comunque Persona a Sé
stante, con la propria identità e con le sue proprietà
simili ad una pianta che possiede la medesima radice ed ha
un unico tronco, ma cui i suoi Tre rami si protendono
distinti nel Cielo con il proprio frutto. Il Padre è
personificato nel Pensiero che crea; il Figlio nella Parola
e nel Sangue che redime, lo Spirito Santo nell'Energia
d'Amore che è Fuoco che santifica, per cui la
compenetrazione delle loro Essenze dà una perfetta Opera di
Creazione, Redenzione e Santificazione, che dà vita
illimitata e inesauribile.
Cosa potete fare voi, non sondare le sue viscere a voi non
possibilitati alla sua compressione perché solo quando
entrerete nell'altra dimensione il vostro spirito sarà atto
alla sua ascesa di assimilazione eterna, sempre più
arricchita, ma inestinguibile: tanto più si entra e si
assimila la sua conoscenza e tanto più si ha gaudio,
maggiormente cresce la sua comprensione e acquisizione tanto
più se ne gode, ma che prosegue e si protende però per
l'eternità nel suo infinito.
Iddio è una Potenza incontenibile e inesausta. A voi il
compito, sulla terra, però di viverla: di prendere e
ricevere, in quel che potete, nella vostra natura umana, il
succo, il nucleo, la sostanza di ciò che è, per divenire
parte della Santissima Trinità, sua natura e proprietà. E
come lo potrete? Se assorbirete il Pensiero del Santissimo
Padre con i suoi Dettami, se praticherete la mia Parola e vi
abbevererete del mio divin Sangue, se vi lascerete plasmare
l'anima vostra allo Spirito nel suo Amore che vi santifica.
Vi farete così voi stessi creativi, redentivi,
santificatori: vi innesterete in Loro, divenendo voi stessi
Vita nella Santissima Trinità. Ti benedico".
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24 maggio 2016
"Com'è difficile per un ricco distaccarsi dai suoi
possedimenti ed entrare nel Regno!
E molti di essi vengono in Chiesa, si considerano credenti
e credono di essere nella rettitudine, ma non condividono
ciò che posseggono"
"Mia piccola Maria, Io sono con te, ricordati: Io sono con
te! Dai a questo figlio: è solo carità, figlia mia, che Io
non ti farò poi mancare; cosa puoi fare se non soccorrerlo?
Ecco, un giovane ricco s'approssima accanto a Me e mi chiede
come avere la vita eterna, ed Io rispondo: seguendo la Santa
Legge di Dio, adempiendo ai suoi divini Comandi, e glieli
elenco. Egli mi afferma di assolverli dalla sua
fanciullezza. Allora gli intimo: "Se vuoi essere perfetto
vai, vendi tutti i tuoi beni e il ricavato dallo ai poveri,
e poi seguimi!". Ma egli si fece buio sul volto e se ne andò
poiché era molto attaccato alle sue ricchezze.
Com'è difficile per un ricco distaccarsi dai suoi
possedimenti ed entrare nel Regno! E molti di essi vengono
in Chiesa, si considerano credenti e credono di essere nella
rettitudine, ma non condividono ciò che posseggono, non
danno, non frammentano i tesori e l'abbondanza della quale
si sono ricoperti. E non sanno che tale chiusura porta
all'avarizia, alla cupidigia e all'idolatria, al suo egoismo
e, decaduti in questi peccati, viene oltraggiata e offesa
l'intera Legge? Ne viene offeso l'Altissimo Signore! E come
si può dire di amarlo se non si ha cura dei suoi figli e
loro fratelli, se si lasciano morire nell'indigenza e nella
disperazione i molti che hanno bisogno?
Io vedo abitazioni stipate di ogni superfluo in cui inneggia
la fiera di ogni ostentazione per dare risalto alla propria
vanità. Vedo casseforti chiuse in casa e banche colme di
denari, ori e ogni possedimento, tenuti sigillati per anni e
mantenuti nascosti senza darne nessuna utilità per il bene
dell'esistenza del prossimo: frigoriferi e ghiacciaie colme
e straripanti di cibo in eccesso, e spazzatura che ne
racchiude il rifiuto, pur se ancora buono. E guardo,
addolorato, le molte creature che hanno le dispense vuote e
la sofferenza negli occhi per il pianto dei loro figli, come
i curvi della tarda età, che si lasciano spegnere poiché non
hanno sostegni e né possibilità di cura.
Quale grave responsabilità per chi ha e non ha dato: egli ha
già ricevuto la sua ricompensa sulla terra! Chiedo però
anche che diate di voi, dei beni della vostra persona, dei
vostri carismi che sono sempre un dono di Dio, il vostro
tempo, il vostro conforto e cura, per ricoprire l'ignudità
della miseria dell'altro in ogni suo bisogno, la stessa
consolazione, l'accompagnamento, l'amore. Perché se un seme
dato non fruttifica, rimane sterile; se vive per sé non ha
utilità per il bene comune; a cosa servirà se non a gettarlo
via?
Date, figli! Date quel che potete, e sarete i ricchi del
Cielo! Le vostre sostanze date verranno ricordate: anche un
obolo e il bicchier d'acqua non verrà perso. Iddio li
raccoglie per deporli nei forzieri celesti, e l'eccelso
Banchiere li evolverà, li centuplicherà per maggiorarli
nell'infinito amore. Ti benedico".
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26 maggio 2016
"E come si fa ad essere allegri se si è nel dolore, nel
tempo della prova?
Chi è in Me, pur nella sofferenza, Io ne sarò il sostegno e
la consolazione"
"Mia piccola Maria, questa situazione di G. non sarà per il
male, ma servirà per crescere e finalizzarla al bene. Ne
uscirà! Senza di Me non potete far nulla, dice il Vangelo di
stasera: non potete proprio nulla! Voi vi agitate, correte,
operate ma, senza essere uniti alla Vita della mia Persona è
girare a vuoto e operare nel nulla. La vostra esistenza sarà
solo un bagliore di un attimo che si smemora nel tempo che
non avrà tracciato solco nel bene, non ne rimarrà impronta
nel ricordo.
Rimanete uniti a Me! E vi rallegrerete, come dice la prima
lettura. E come si fa ad essere allegri se si è nel dolore,
nel tempo della prova? Chi è in Me, pur nella sofferenza, Io
ne sarò il sostegno e la consolazione. E chi vi potrà
sussistere per sostenerla e superarla dato che gli uomini,
che pur vi amano, la loro azione si ferma alle loro
possibilità e limiti? E cadete nella disperazione. Nel
vostro Signore e Salvatore voi potete rallegrarvi della mia
presenza, che finalizza alla massima potenza l'utilità della
vostra offerta, data a Me, della vostra santità, e che in Me
la prova sulla terra, prima o poi termina, e vi conduce al
Regno. Nel tempo della gioia, se Io sono presente, in voi
diviene gioia che non si disperde nel vuoto del mondo o vi
distrugge: essa nelle mie mani si fa operosa ed è vissuta
per la donazione e la salvezza.
Figli miei, siate uniti alla mia Vita, dato che solo in Me
non è sprecata, non si dissecca il vostro frutto che diviene
sì abbondante e rigogliosa uva, da poter rallegrare la mensa
di Dio e abbeverare la vostra sete e quella di molti
fratelli. Con Me uniti e innestati alla mia vite, la vostra
esistenza è un raccolto per la vostra stessa glorificazione.
Ti benedico".
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27 maggio 2016
"Ancora nella mia Chiesa avviene commercio:
si
baratta l'amore di Dio con il denaro e il potere,
e ancora mi accendo di dolore e sdegno"
"Mia piccola Maria, Io guardo questo figlio: lo preparo e lo
attendo al varco. Non temere! Tutto ciò che hai dato non
andrà perduto. Stasera nel Vangelo, incamminandomi con i
miei Apostoli, si è presi dalla fame e, incontrato un fico,
ci approssimiamo a mangiarne i frutti, ma lo ritroviamo
completamente spoglio e quindi inutile alla sua funzione per
cui è stato creato, e per questo la mia mano si alza per
maledirlo, ma non perché la pianta ne avesse colpa, ma per
dare un esempio, una similitudine ai miei Apostoli. Anche
voi siete delle piante nelle anime vostre che dovete
fruttificare nella vostra vocazione e mansione, nella vita
data.
Quando mi approssimerò a voi per richiederne il raccolto
come troverò le anime vostre? Ricche di copioso frutto o
inaridite, spoglie, sterili, ormai inutili? Se sapeste
quante anime vagano nel mondo, sopravvivendo nelle spoglie
mortali, ma ormai agonizzanti o morte, che girano senza
mèta, senza un senso alla loro esistenza; ed Io le guardo
addolorato e cerco di alimentarle alla mia Vita finché ci
sarà il tempo. Perché muoiono? Perché hanno fatto commercio
della loro anima, barattandola con i piaceri del mondo,
facendo compromesso con il potere del diavolo che inietta
loro il suo veleno, che uccide.
Entro nel tempio con i miei Apostoli e vi ritrovo gli uomini
a fare commercio di valuta e cose, e il sacro sdegno si
accende in Me, poiché la Casa del Padre mio viene resa, in
questo modo, spelonca di ladri e non luogo sacro dovuto
all'onore di un Dio. Pensate che sia cambiato qualcosa?
Ancora nella mia Chiesa avviene commercio: si baratta
l'amore di Dio con il denaro e il potere, e ancora mi
accendo di dolore e sdegno, poiché vendete per poco, per
delle nullità, il mio divin Sangue che rimane calpestato e
sparso in terra. Barattate le lacrime di mia Madre, che
rimangono non raccolte, per lavarvi. Fate commercio del
sacrificio di tanti miei figli che per voi si sono offerti.
Ove troverò ristoro, consolazione, nutrimento? E cosa ne
sarà di voi se non la morte?
Figli miei, tornate a rifiorire! Tornino i germogli della
fede a ricoprirvi: una ricca fioritura di opere buone ad
ornarvi, un copioso frutto di santità a darvi merito e
ragione della vostra esistenza, dato che Io passerò,
m'incontrerò con ognuno di voi: mi appresserò alla pianta
della vostra anima per cercare ristoro, riposo e nutrimento
nei vostri frutti, e se ne troverò, sorriderò di voi e vi
benedirò per trapiantarvi nei giardini celesti dell'eccelso
Sovrano. Ti benedico".
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28 maggio 2016
"Venite a Me, ad abbeverarvi nel mio Corpo e
Sangue!
Io sono l'Amore purissimo, gratuito, infinito: sono
l'Incommensurabile,
l'Incontenibile, l'Inesauribile Amore che si dà a voi"
"Mia piccola Maria, Io guardo G.: è nelle mie mani!
Si ricorda oggi il Corpus Domini, il Corpo e Sangue di Dio,
che viene celebrato ogni giorno nelle Sante Messe, e dato a
voi, deposto nelle Sacre Specie in tutti i tabernacoli del
mondo, e che viene nei vostri cuori. Nelle Sante Messe ove
vi viene dato il Pane Santissimo perché vi facciate voi mio
pane santo, pur una cellula del mio Corpo e una stilla del
mio Sangue. In attesa continua in tutti i tabernacoli ove
attendo la vostra adorazione, la lode, le invocazioni e le
preci nell'intimo e confidenziale colloquio con Me nei
vostri cuori, per far si che batta un rintocco del mio e ne
portiate il suo battito ovunque.
L'Eucaristia è il Santissimo Sacramento dell'Amore, è
impastato nell'Amore, i suoi ingredienti sono l'Amore. A voi
è richiesto di viverlo poiché solo nell'Amore ci si
santifica. Come si riconosce che siete divenuti questo mio
Pane? Se amate. Se la vostra vita non gira solo attorno a
voi stessi, ma si spezza come Io mi lascio spezzare
nell'Eucaristia: se vi lasciate mangiare come Io mi lascio
mangiare, se vi fate dono nel donarvi al prossimo nelle
situazioni e vocazione che siete chiamati a vivere. E farvi
dono e spezzarvi costa sofferenza, figli miei, e la pena
viene accolta e si fa offerta quando si è nell'amore.
Venite a Me, ad abbeverarvi nel mio Corpo e Sangue! Io sono
l'Amore purissimo, gratuito, infinito: sono
l'Incommensurabile, l'Incontenibile, l'Inesauribile Amore
che si dà a voi e che scorre continuamente come le
trasparenti sorgenti dell'alta montagna che, senza posa,
scorrono per giungere a valle, e giungere alle genti per
poter colmare la loro sete. Ma se voi non venite a ricevermi
nella Santa Messa e in stato di grazia, se non venite ad
adorarmi, a stare con Me dinanzi al santissimo, se non vivo
nei vostri cuori, siete i poveri dei poveri: la vostra vita
scorrerà sprecata e inutile, legata al povero limite del
tempo, e a che è valsa?
Passate dinanzi a Me spesso indifferenti, incuranti e
dimentichi: sono lasciato sempre più solo. Invece voi, per
poter parlare con gli uomini dovete prendere appuntamenti,
fare file, chiedere udienze: Io sono lì sempre presente nel
Santissimo Sacramento, pronto ad ascoltarvi, ad amarvi e
sostenervi. Spesso sono ritenuto una particola che è segno
di un ricordo, di ciò che sono stato, mentre: "Io sono!".
Sono vivo, sono Persona, sono presente: sono Pensiero,
Sangue, Cuore che ama e dà perpetua Vita.
Non valorizzate l'immenso Tesoro, la Gemma d'immenso valore
dato in Me, in un Sacramento che non vi lascia mai soli, e
vi può dare ciò che le creature non possono. Venite a Me!
Colmatevi! Prendetene! Ed Io vi farò ricchi, vi darò Me
stesso: vi dono Dio! Ti benedico".
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30 maggio 2016
"Il Padre Celeste ancora manderà suo Figlio, Me,
ma non più come Creatura nella Carne, ma nello Spirito:
uno Spirito di Fuoco, che purificherà, bruciando ciò che è
secco,
marcio o ormai corroso, ma sanerà ciò che, pur malato, è
curabile"
"Mia piccola Maria, e come non posso essere contento di te?
Io ti amo nelle tue miserie, e ne hai, ma vedo la tua buona
disposizione a seguirmi e ad amarmi.
Stasera il Vangelo vi propone la parabola della vigna e dei
vignaioli omicidi. Il Padre Creatore ha forgiato la sua
vigna agli albori di ogni nascita, e la sua vigna è il
mondo: è la vigna dell'umanità, di Israele, della Chiesa, è
l'anima di ogni uomo. Egli gli ha dato vita, l'ha curata,
coltivata, l'ha recinta tutt'intorno, gli ha dato i mezzi
per far sì che sussista, in modo che la sua personale opera
gli dia santificazione, il suo frutto ne dia lode a
glorificazione a chi gliel'ha donata.
Nel corso della storia, nell'intercalarsi dei tempi il
Santissimo Signore ha mandato i suoi diletti, i benedetti, i
Profeti, a guardarne lo stato di salute e il suo prodotto,
ma i vignaioli ne hanno preso possesso, e percuotono e
uccidono i mandati del Signore. Allora mandò suo Figlio,
pensando che avrebbero avuto rispetto per Lui, per ciò che
rappresentava, ma essi, con maggiore ferocia, vi si
scagliarono contro, trattandolo da maledetto e
martirizzandolo poiché temevano che l'erede togliesse loro
il diritto della vigna.
É sempre la cupidigia, l'invidia, la gelosia, il possesso,
la rivalità, l'odio a fomentare gli omicidi e le guerre. Ed
Io vedo ovunque la vigna del mondo nella natura uccisa nella
devastazione della mano dell'uomo, vedo la vigna
dell'umanità perire prigioniera del male, vedo la vigna, che
era la prescelta d'Israele, uccisa per la bramosia del
potere e l'idolatria del denaro.
Vedo la vigna della Chiesa agonizzare per cercare di
estromettere Dio e porre a suo Signore l'uomo. Vedo la vigna
dell'anima, di ognuno, perire per il peccato che lo fa
morire. Si muore, uccidendo, estromettendo Me, Cristo
Signore, Linfa della vigna che ne dà lo scorrere della Vita
e la fecondità al suo raccolto; senza Me tutto perisce, e
innanzi allo sguardo del Padre è la desolazione. La vigna è
per di più disseccata, avvizzita, sterile, se non riarsa,
bruciata, marcia o corrosa da animali predatori e insetti
voraci che sono i diavoli che la divorano. Per fare in modo
che non tutto perisca il Padre Celeste ancora manderà suo
Figlio, Me, ma non più come Creatura nella Carne, ma nello
Spirito: uno Spirito di Fuoco, che purificherà, bruciando
ciò che è secco, marcio o ormai corroso, ma sanerà ciò che,
pur malato, è curabile, poterà ciò che è ancora vitale
perché cresca e fortifichi, agirà nella sua azione per far
sì che la Vigna rinverdisca, nuovi virgulti ne nascano, i
filari si allunghino e il frutto della vite dia grappoli
d'uva ricchi, abbondanti e gustosi, belli allo sguardo e
saporosi al gusto, sicché il Padre Creatore li rimirerà,
gustandoli e, compiaciuto , dirà: "Sì, questa è la mia
Vigna!". Ti benedico". |
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