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Ave Maria!
1 settembre 2017
"Figli miei, onorate il mio divin Cuore, e avrete in eredità
il Cielo! Pregate!
Onoratelo nell'Eucaristia! Fate i 9 venerdì in riparazione,
non solo per voi,
ma per ogni altra anima, amico o nemico: un defunto, un
figlio..."
"Mia piccola Maria, è cosa buona, e più che santa, che in
questo giorno, dedicato al mio Cuore, lo offri per tuo
figlio; in questo modo lo leghi per sempre ad Esso e alla
mia Salvezza.
Oggi la Chiesa, nel primo venerdì del mese, ricorda il mio
Cuore e i nove primi venerdì in riparazione alle offese che
riceve, e le promesse date a chi li attua. Il mio Cuore è
fatto di Carne, come tutti i cuori umani: è un organo, ma è
proprio lì che risiede la centralità dello spirito dove
vive; ove voi sentite il dolore, i sentimenti e le emozioni.
E ove provate l'amore se non nel cuore? E quando in esso lo
spirito più non vibra, non pulsa tutto il suo habitat,
l'intera funzione spirituale tende a morire.
Se sapeste quanti cuori, che ancora battono, sono però
agonizzanti, o vagano morti nell'intimo loro. Gridano questi
spiriti esanimi: a Me gridano per riavere vita; ed è per
questo che Io vi indico il mio divin Cuore. Come farlo
vivere il vostro cuore se non fondendosi ad Esso, che lo
alimenta di Sé, sicché lo spirito si rianima, si espande, e
ne porta il suo circolo, irradiandosi nell'intera persona?
Ugualmente, come avviene nelle funzioni fisiche, perché
sussista: se cessa il battito cardiaco, il corpo muore. Lo
stesso accade quando, distaccandosi dall'Energia dell'amore
puro di cui è infuso il Cuore mio, il vostro si spegne.
Accendetelo alla fiamma della mia Carne, che è l'Eucaristia:
è proprio un lembo del mio Cuore.
Siate carne della mia Carne, sangue del mio Sangue, spirito
del mio Spirito! E nel mio Cuore che pulsa, voi accenderete
la vita. L'uomo va contro sé stesso e contro il suo bene,
rifiutandomi e colpendomi; per questo solo alle vergini
sagge, di cui parla il Vangelo, si apre la porta del Cielo.
Cosa è questa porta se non il mio Cuore? E cosa le fa
accendere se non la fiamma che vivono di Esso, per cui ne
rincontro il battito, e parte di Me, mentre le altre, che
non mi hanno vissuto, non possiedono la mia natura e,
nonostante esse bussino poi alla porta, non c'è entrata: non
le conosco!
Figli miei, onorate il mio divin Cuore, e avrete in eredità
il Cielo! Pregate! Onoratelo nell'Eucaristia! Fate i 9 primi
venerdì in riparazione, non solo per voi, ma per ogni altra
anima, amico o nemico: un defunto, un figlio, eccetera.
Finiti i 9 primi venerdì per una creatura, iniziatene per
un'altra. É davvero un tesoro che, sulla mia Parola e la mia
Promessa, non vi verrà tolto; e voi così legate le anime per
sempre a Me, ed alla sua Salvezza. Ti benedico".
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2 settembre 2017
"Ricordate! Iddio non lo si conosce, non lo si ama, e non lo
si segue, se non con il cuore;
non è la ragione, né la logica, né la cultura, a farvi
conoscere Dio:
potreste conoscere tutta la Bibbia a memoria, avere solcato
mille terre e oceani per evangelizzare,
e partecipare a tutte le funzioni, ma se non vi incontrate
con il cuore,
se non vi fondete con il Cuore di Dio, non lo conoscete, non
lo amate, non lo servite.
Il cuore conquista il Cielo!"
"Mia piccola Maria, la Madre Santissima ha sempre il suo
sguardo su F. anche se egli si è allontanato, ma Io ti dico
che ritornerà. Oggi ricordate, nel primo sabato del mese, il
Cuore della Madre per riparare alle offese fatte ad Esso,
come ieri si è ricordato il mio Divin Cuore. Questi due
Cuori sono fondamentali e vitali, dato che nasce da Essi la
Redenzione e la Salvezza degli uomini. Il Cuore della Madre
nasce forgiato dal Mio che già viveva, nella sua Vibrazione
d'amore, partecipato nelle Tre Santissime Persone, e il Mio
prende forma nel suo Grembo materno. Cuori distinti in Due
Persone diverse, ma simili e complementari, poiché pensano,
amano e agiscono allo stesso modo.
Il Padre Celeste vi si compiace e vi si glorifica, e lo
Spirito Santo vi alberga: composti e irrorati dell'Amore
divino e di santità. L'Eterno va sempre alla ricerca, nelle
sue creature, del battito di questi Cuori, e lo Spirito ne è
alla perenne ricerca per dimorarvi; e ove ne trova, ne viene
attratto, e vi si tuffa con tutti i suoi doni. Il Padre se
ne rallegra, ed offre piogge di benedizioni alla terra.
Ma come poter avere tali Cuori, se quello umano è così
fallace, variabile, e tende a decadere? Il Cielo vi è venuto
in soccorso, richiamandovi al modello dei Sacratissimi
Cuori. Onorateli, pregateli, con preci, invocazioni, Sante
Messe e Comunioni!
Fate i primi nove venerdì del mese, e diffondeteli, e i
cinque primi sabati del mese in onore a Maria. Iddio vi ha
donato, per mezzo di Essi, un mezzo, un viatico sì semplice
per raggiungere il Regno. Maria è discesa per soccorrervi e
darvi il suo Cuore, che è tutto forato per i colpi del
peccato umano, sì da travasare lacrime di sangue, e chiede
riparazione ed offerta per la salvezza del mondo. Beati
quelli che offrono tale balsamo, per chi avrà cura di
onorare e riparare al suo Cuore Immacolato: Ella prenderà il
vostro e lo immergerà nel Suo nutrendolo della sua Sostanza,
come fa la mamma al suo bambino nel grembo materno: Sostanza
benedetta, amalgamata di Spirito Santo, che vi forgia a
trasformarvi dalla vostra materia decaduta per innalzarla a
Dio, plasmandola a Sé.
Vi fa divenire una particella del Suo e, conquistato il suo
Cuore, voi avrete la vittoria. Cosa è la vittoria del Cuore
di Maria, ancor prima di quello dell'umanità, se non
precedentemente quello vostro personale?
Ricordate! Iddio non lo si conosce, non lo si ama, e non lo
si segue, se non con il cuore; non è la ragione, né la
logica, né la cultura, a farvi conoscere Dio: potreste
conoscere tutta la Bibbia a memoria, avere solcato mille
terre e oceani per evangelizzare, e partecipare a tutte le
funzioni, ma se non vi incontrate con il cuore, se non vi
fondete con il Cuore di Dio, non lo conoscete, non lo amate,
non lo servite. Il cuore conquista il Cielo!
E la Madonna vi offre il Suo. Consacrandovi a Lei! Ella vi
dona una parte di Sé: lo innesta, dato che solo per mezzo
suo vi viene tolta quell'ombra che non permette che
recepiate cosa sia l'Amore di Dio: ve lo fa assaporare, ve
ne dà coscienza, ve lo fa recepire nell'anima vostra, e vi
introduce nell' interiorità delle viscere del Cuore mio. E
possederlo, è entrare in Paradiso. Ti benedico".
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3 settembre 2017
"Le Sacre Scritture parlano di Me: annunciano il Servo di
Javé,
il Servo sofferente, l'Agnello Immolato.
Iddio non viene per porsi sul trono del potere, ma su un
trono di croce:
non si innalza per dominare, ma per servire, nella sua
profonda umiltà,
e che si annulla nella morte di ogni uomo, per trasfondere
la sua Vita.
"Mia piccola Maria, è vittoria, piena vittoria per G.! Tu
avrai tutto il tempo di gustare un figlio nuovo. Oggi nel
Vangelo io preannuncio la mia Santissima Passione e Morte, e
ciò arreca scandalo tra i miei Apostoli: ‘Ma può il Figlio
di Dio, l'Eterno, conoscere il patimento come ogni misero
uomo, e persino la morte…?'. Pietro mi si pose innanzi
gridando: "Non sia mai, Signore! Dio non voglia che ciò ti
accada!". Io lo rimprovero aspramente: "Vai dietro me
Satana, poiché tu ragioni come gli uomini e non secondo
Dio!". É la tentazione che viene posta ad un Dio che
dovrebbe imporsi con la potenza, con la grandezza e il
dominio! Ma i piani dell'Altissimo sono per la Redenzione,
che è salvezza per tutti gli uomini. Le Sacre Scritture
parlano di Me: annunciano il Servo di Javé, il Servo
sofferente, l'Agnello Immolato. Iddio non viene per porsi
sul trono del potere, ma su un trono di croce: non si
innalza per dominare, ma per servire, nella sua profonda
umiltà, e che si annulla nella morte di ogni uomo, per
trasfondere la sua Vita.
Anche a voi è richiesto il vostro personale tassello: che
viviate la vostra di croce, per essere redentivi, e vivere
la vostra Redenzione. Non rifiutatela! Essa è la chiave che
vi apre al Regno dei Cieli: è la tunica regale che vi fa
accedere, e il forziere che vi ricopre dei beni che ve ne
rendono degni. Siete venuti al mondo per pagare il tributo
del vostro peccato con la vostra croce, e qual è la moneta
se non la vostra sofferenza? Cosa potete voi offrire per il
riscatto? Tutto è dato da Dio: la vita, il corpo, il tempo,
cioè quel che possedete, eccetera; solo il dolore è vostro:
vi costa, ed è prezioso. Con esso voi lavate il vostro
peccato, e quello di molti.
Dovete rinnegare voi stessi per accoglierlo e viverlo;
dovete farvi violenza, e non accogliere il vostro istinto e
il vostro desiderio a cui è incline la natura umana, poiché
essa si chiude a se stessa, e vi fa perire; mentre la croce
non è sterile, non è chiusa; si apre al bene del mondo, è
feconda, e si fa diffusiva con la sua salvezza: chi
l'accoglie salva la propria vita!
Iddio ne ha fatto mezzo di purificazione, di redenzione e
d'amore: innestandola nella sua, ne ha fatto un dono, un
dono d'amore gratuito e potente. Come potrete rinnegarvi e
accettarla, e persino amarla? Guardate a Me, al Crocifisso,
io sono il segno, il modello; e voi non siete chiamati a
vivere lo stillicidio delle mie tribolazioni e patimenti, ma
ad accettare la vostra che vi appartiene.
Chiedete a Me! Io ve ne darò forza, luce, sapienza, amore:
ve ne darò anche il gusto, pur nel pianto, della sua
letizia. Ti benedico".
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4 settembre 2017
"Lo Spirito dell'Eterno è sopra di Me, ed anche sopra di
voi, figli miei?
Dato che se così fosse, ne sareste testimoni nelle sue
opere:
evangelizzando, sanando malati, consolando gli affitti, e
portando il frutto del suo Amore.
Lo Spirito va ovunque: si dirama, e cerca coloro che Lo
invocano e Lo desiderano:
va in ogni luogo sperduto e sconosciuto, nelle creature più
anonime,
nei posti più impervi e dimenticati.
Ciò che Egli vuole è un cuore che Lo accolga e Lo racchiuda
in Sé,
come in una casa, ove Lo si adora e Lo si serve".
"Mia piccola Maria, ti confermo che e già vittoria! Non
perderti d'animo: la grazia l'hai già ricevuta. Ora egli
deve fare il percorso della sua liberazione, che avviene
tramite gli avvenimenti, gli incontri, e le persone, che Io
dispongo al suo cammino. Non attenderti la risoluzione dagli
uomini! Essa nasce e viene attuata da Me.
"Lo Spirito è sopra di Me!". lo dico, aprendo il rotolo
delle Sacre Scritture nella sinagoga di Nazaret: sono venuto
per liberare gli oppressi, dare libertà ai prigionieri,
vista ai ciechi, eccetera. Ma le persone di Nazareth si
scandalizzarono di Me, cercando perfino di uccidermi: ‘Ma
come può nascere lo straordinario da povera gente di questo
sconosciuto paese?'. Gli uomini pensano, sempre errando, che
lo straordinario non possa essere nella consuetudine della
vita semplice. Invece lo Spirito è sopra di Me: sono l'Unto
di Dio, suo Figlio; e non solo lo Spirito è dentro, fuso a
Me: ne irradio e travaso della sua Energia santificante e
creativa di Dio, e ne do' testimonianza nelle opere che Gli
appartengono.
Lo Spirito dell'Eterno è sopra di Me, ed anche sopra di voi,
figli miei? Dato che se così fosse, ne sareste testimoni
nelle sue opere: evangelizzando, sanando malati, consolando
gli affitti, eccetera, e portando il frutto del suo Amore.
Lo Spirito va ovunque: si dirama, e cerca coloro che Lo
invocano e Lo desiderano: va in ogni luogo sperduto e
sconosciuto, nelle creature più anonime, nei posti più
impervi e dimenticati. Ciò che Egli vuole è un cuore che Lo
accolga e Lo racchiuda in Sé, come in una casa, ove Lo si
adora e Lo si serve. E lo Spirito che vi dimora vi possiede,
chiama, chiama gli altri spiriti; e le anime vanno presso
chi Lo possiede per ricevere le grazie di Amore che sono
carità e santificazione; grazie che ricreano e, rigenerando,
fanno nuove tutte le cose: ne porterete la sua Immagine
impressa, e ne attuerete la Sostanza. Ti benedico".
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6 settembre 2017
"La mia Energia creativa e perennemente vitale, opera
sempre, ma attende il richiamo, il desiderio della creatura.
Ove sono le masse, le moltitudini che pregano, che
supplicano per la guarigione in mio Nome? Dato che, se così
fosse, piogge di grazie pioverebbero, dando liberazione e
sanità ad ogni malattia. Dov'è la sequela al mio
Insegnamento per porsi in conversione?"
"Mia piccola Maria, ad ogni invocazione e preghiera
veritiera e intensa c'è la risposta di Dio. Il demonio ha
cercato di porti i suoi ostacoli, ma Io pongo le mie vie di
uscita e la sua cura. Io sono il Medico per eccellenza, sono
la cura e il farmaco: niente mi è anteposto alla guarigione,
ed ho potere di darla nel corpo e nello spirito. Colui che
ha creato le membra, i suoi organi con le sue funzioni, ha
potere su di essi e li ricrea, riportandoli alla loro
primitiva sanità. Ho potere su ogni virus e batterio, su
ogni demonio, che sono sottoposti alla mia ubbidienza.
Mi portano nella casa di Pietro, ove pongo le mani sul capo
della suocera, liberandola dalla forte febbre, e vi portano
in essa innumerevoli malati e, da molti, escono spiriti
maligni: tutti ne vengono sanati. La mia Energia creativa e
perennemente vitale, opera sempre, ma attende il richiamo,
il desiderio della creatura. Ove sono le masse, le
moltitudini che pregano, che supplicano per la guarigione in
mio Nome? Dato che, se così fosse, piogge di grazie
pioverebbero, dando liberazione e sanità ad ogni malattia.
Dov'è la sequela al mio Insegnamento per porsi in
conversione? E come si può chiedere grazia, se non ci si
pone in stato di grazia? Non sapete che la malattia è sempre
retaggio del peccato proprio o altrui? E spesso anime
innocenti pagano l'espiazione per le colpe commesse da
altri, simili a Me, simili a Gesù Cristo, per liberare il
mondo dalla sua cancrena.
Il demonio ha potere di fomentare malattie nel corpo, e
corrodere, come un tarlo, la mente. L'iniquo viene a
possedere le creature: a vessarle, a tormentarle, a
prenderne dimora, devastando gli organi fisici e lo spirito
stesso. E dov' è l'opera di liberazione, che nella Chiesa
potrebbe molto? Dove sono i sacerdoti che si pongono al
servizio di tale ministero: che amministrano l'olio degli
infermi ai fedeli, e a tutti essi? Dovrebbero esserci file
di malati nella Chiesa e, come una cura, quanti figli
verrebbero sanati! Ad ogni Confessione dovrebbe esser dato:
l'umanità dovrebbe accorrere alla Confessione, che lava
l'onta della colpa, e libera l'uomo dalla prigionia del
nemico, rendendolo libero, e spesso lo mette sulla via di
ritrovata salute, anche fisica.
E quando il percorso è giunto al termine della sua prova, e
si apre il ritorno alla Patria, quanti sono i fedeli,
parenti e cari, amici, che si pongono in preghiera per i
morenti, li soccorrono con i Sacramenti e con le Sante Messe
per accompagnare l'anima alla piena nascita, al Cielo, ormai
tutta risanata in sé? Figli miei, perseverate nell'orare,
accanto ai Sacramenti, in grazia di Dio, con la confessione!
Fate celebrare Sante Messe! Non perdetevi d'animo! Spesso,
se c'è attesa nell'essere esauditi, è perché la vostra cura
è anche per molti fratelli per cui nessuno prega. Ma viene,
viene poi il giorno improvviso in cui il Medico giunge, e
bussa alla porta per portare guarigione a voi, e a tutti i
suoi malati. Ti benedico".
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8 settembre 2017
"Andate dalla Madre, pur informi, sgraziati! Ponetevi nel
Grembo della Vita:
il Suo, che vi prende in Sé e vi rimodella per far sì che
rinasciate alla Grazia di Dio!"
"Mia piccola Maria, celebrate la Natività di Maria.
Nascita grande poiché è dalla sua Nascita che sorge la mia:
che viene la nascita di Cristo. Lei è l'Aurora che precede
Me: il pieno giorno! È il Grembo che racchiude Dio e può, in
Lui, contenere l'umanità perché sia nascita alla sua Grazia.
La Madre nasce per essere ponte tra due realtà: divina e
umana. É uno spartiacque che, per mezzo della sua Nascita,
unisce Dio e l'uomo, per far sì che l'uomo nasca a Dio.
Maria è l'emblema, il modello perfetto di creatura umana nel
quale il Creatore vuole vedere riflesso in tutti i suoi
figli. L'ha pensata, creata, modellata nel suo pensiero così
come L'ha desiderata e voluta a sua Immagine, nella quale
tutto se ne irradiasse, pregustando, dagli albori della
creazione, di darne forma umana e vederla venire alla luce,
perché portasse la sua luce nel mondo.
La Madonna nasce non per opera dello Spirito Santo: il suo
concepimento viene da un atto umano di pura donazione, che
non ha in sé concupiscenza o possesso: Lei viene e sorge
alla terra direttamente dalle mani del Creatore, e ne porta
la purezza per ammantarne l'umanità. I suoi genitori tanto
hanno pregato per avere la creatura e, quando le speranze
sembravano svanite per la tarda età, Sant' Anna ricevette,
in visione dell'Angelo, così come accadrà poi a sua Figlia,
l'annuncio della Nascita della meraviglia di tale dono e
della missione datagli dal Cielo. Ella accolse, pur timorosa
per la responsabilità di sì grande venuta, ma l'accolse con
il suo sposo come un dono d'amore.
Ogni giorno della sua gestazione Anna stava ritirata in
casa: si appartava per custodire, curare e proteggere
l'evento; si raccoglieva in totale preghiera e venerazione.
Ella sentiva il digrignare, lo stridore, dei denti dei lupi
che s'appressavano e s'affannavano rabbiosi intorno alla
casa: cosa non avrebbero fatto per distruggere questa
gestazione di cui sentivano, e ne avvertivano la grandezza
di salvezza! Il Padre Santissimo la rincuorava, mostrandole
le miriadi di Angeli che le stavano intorno, a sua
protezione e della Santissima Bambina.
Nel corso del progredire e la crescita del grembo le offriva
il premio, il regalo, di poter vedere, come in un video,
simile a un cristallo trasparente, la formazione della
Santissima Figliola. Maria nacque all'alba di un nuovo
giorno che si stava aprendo, con un parto che non portò con
sé travaglio e dolore, ma partecipato con canti, inni e
invocazioni all'Altissimo, poiché tale Anima, privilegiata e
benedetta, esente dal peccato, non necessitava di nascere e
venire nel dolore del riscatto, come accadrà poi nel suo
ultimo respiro, innalzandosi senza il fremito della morte.
Sì allietarono i genitori, mirandola e contemplandola per la
sua bellezza: in così piccolo Essere era racchiuso il bene
di tutta l'umanità che, con la sua venuta e il suo consenso,
permetterà l'accesso al Salvatore. La toccavano quasi
timorosi di sfiorarla, e l' amavano, curandola con
venerazione, comprendendo che, ancor prima di essi, a cui
era stata data la grazia della gestazione e della
genitorialità, Ella era di Dio! E a Lui ogni giorno La
offrivano, preparandoLa all'intero abbraccio della sua piena
offerta al tempio.
Andate dalla Madre, pur informi, sgraziati! Ponetevi nel
Grembo della Vita: il Suo, che vi prende in Sé e vi
rimodella per far sì che rinasciate alla Grazia di Dio. Ti
benedico".
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9 settembre 2017
"Persino lo sguardo, o l'alito del respiro, Mi trasmette se
Mi si vive!
Chi mi ama mi diffonde, dato che l'amore non può essere
trattenuto a sé.
Se si è nel mio ardore. Il calore non può che espandersi e
riscaldare.
Se si sta nella mia Luce, essa si dilata e illumina, pur se
foste nelle tenebre.
Chi se porta in sé la mia pace, la trasmette. Ognuno porta,
e dà ciò che è"
"Mia piccola Maria, questo tuo figlio sarà ‘vittoria', e
ti dico che sarà tra i figli quello che più ti sarà accanto
e ti amerà. Il Vangelo di oggi di interpella: andate ed
evangelizzate! Tutti siete chiamati ad evangelizzare, a
portare il mio Amore su tutta la terra: non solo i
missionari, i consacrati, o i catechisti, ma ogni creatura
che possiede questo Amore divino; e lo può nella sua
testimonianza di vita: non basta la parola, ma nelle scelte
effettive, nell'educazione, nell'operato. Persino lo
sguardo, o l'alito del respiro, Mi trasmette se Mi si vive!
Chi mi ama mi diffonde, dato che l'amore non può essere
trattenuto a sé. Se si è nel mio ardore. Il calore non può
che espandersi e riscaldare. Se si sta nella mia Luce, essa
si dilata e illumina, pur se foste nelle tenebre. Chi se
porta in sé la mia pace, la trasmette. Ognuno porta, e dà
ciò che è.
Quindi se l'anima è nel gelo, nell'oscurità, nella guerra,
cosa si potrà dare se non la povera miseria di sé stesso?
Come ricolmarsi di questo Amore se non andando alla sua
dispensa, se non abbeverandosi alla sua fonte? "Chiedete e,
come dice il Vangelo, vi sarà dato!". Se un figlio chiama
suo padre, pure se pare distante da lui, lungo la strada che
percorre, cosa può fare il padre se non accorrere e
accostarsi per chiedere al figliolo: "di cosa hai bisogno?",
"cosa desideri?". E volete che, se chiedete l'Amore di Dio,
non vi verrà donato? Pregate, continuate a chiedere nella
preghiera, e il cesto della vostra anima ne verrà colmato a
sazietà! Pur se vivete una vita nascosta, anonima, pur non
uscendo dalle proprie mura per molteplici impedimenti, Io vi
dico che, se avete amato, pregato, operato, in mio nome, la
vostra testimonianza è incenso che si espande e si diffonde
fino a giungere ad evangelizzare fino agli estremi confini
della terra. Ti benedico".
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10 settembre 2017
"Fate gruppi di preghiera in ogni casa, Cenacoli: punti
luce, perché, come dice il Vangelo:
"Ove due o tre persone sono unite nel mio nome, Io sono
presente!",
e fiumi di grazie e benedizioni vi saranno date.
La preghiera comunitaria è importante, è ulteriore forza
alla sua intercessione"
"Mia piccola Maria, tu sei preoccupata per le indigenze,
ma Io ti verrò sempre incontro e non ti farò mancare la
provvidenza alle tue necessità. G. giungerà dinanzi
all'evidenza della sua situazione. Tutto è nelle mie mani,
rasserena il tuo spirito! Oggi la Santa Parola vi aiuta a
vivere la fraternità, a non vedere l'altro come un rivale da
combattere, o un estraneo che non esiste, e a cui dare solo
indifferenza. Fate vivere l'amore fraterno per divenire ed
essere un' unica carne, un' unica figliolanza. Se così
fosse, se fosse vissuto tale amore, si adempirebbero tutti i
divini Comandi inerenti alla fraternità delle creature, si
formerebbe una muraglia forte e impenetrabile contro cui le
forze degli inferi non riuscirebbero a scardinare, né ad
attaccare l'uomo. L'infido crea divisione e lotte, e le
creature non hanno sapienza di comprendere, come voi dite,
che: "l'unione fa la forza!".
E poi ove sarebbero le ingiustizie nel mondo? Siete chiamati
ad essere fratelli non solo nelle tempo della gioia e del
banchetto, ma soprattutto quando vi visita il dolore, cioè
nel bisogno; mentre invece è proprio quello il tempo in cui
dipartono lontani gli amici, e la solitudine affligge i
malati, gli anziani, i poveri. Vivete la fraternità,
preoccupandovi delle vicende dell'altro e dell'altrui
salvezza! Se il prossimo vostro decade nell'errore, e fa
soffrire, abbiate la carità e il coraggio di richiamarlo a
non temere di perdere la stima, l'amicizia, o subire
rimproveri e rifiuti. Seppur non vi accolga, lo avrete
fatto, e il fratello non avrà giustificazioni presso di Me,
e a voi sarà accreditato a giustizia e merito. Pregate,
pregate sempre prima, per chiedere al Padre Santissimo la
parola, il modo, la verità che dia luce!
Fate gruppi di preghiera in ogni casa, Cenacoli: punti luce,
perché, come dice il Vangelo: "Ove due o tre persone sono
unite nel mio nome, Io sono presente!", e fiumi di grazie e
benedizioni vi saranno date. La preghiera comunitaria è
importante, è ulteriore forza alla sua intercessione: il
rintocco del bussare alla porta, quando viene effettuato da
molti, fa più rumore, non può non essere ascoltato, e il
padrone non uscire di casa per aprire. Cercate prima di
tutto l'unità con Dio e nella preghiera, che vi unisce a
Lui. Egli vi darà la grazia di saper vivere santamente
questa fraternità. Ti benedico".
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12 settembre 2017
"Voi, colloquiando con Me, Mi toccate, ricevendomi Mi
toccate, adorando Mi toccate,
sicché le vostre mani si fanno mio tocco nel quale Io opero
le mie guarigioni a secondo della vostra fede,
e vi trasfondo la mia vitale Energia. E cos'è quest' Energia
se non l' Amore di Dio?
È il mio Amore in voi che risana!"
"Mia piccola Maria, il colloquio con il parroco andrà
bene. Nel Vangelo stasera vado per le strade d'Israele e
risano le folle, che mi cercano con desiderio. Le risano da
malattie e da spiriti maligni: possedevano una povera fede,
ma di cuore e sincera nella ricerca di Me. Cercavano in ogni
modo di toccarmi, dato che da Me usciva una Forza
prodigiosa, un'Energia risanante. Erano folle di cui si
poteva anche giustificare la loro povertà di fede poiché
ancora non formati, non preparati alla mia piena conoscenza.
Oggi, come allora, Io posso risanare da ogni male ma, seppur
i fedeli sono invece stati educati, catechizzati alla mia
conoscenza, molti cercano ancora sì grazie e miracoli, ma
solo in effetti eclatanti, in prodigi esteriori, mentre Io
cerco l'interiorità: la mia ricerca è nel loro cuore.
L'uomo vive tuttora, come dice la prima lettura, la sua
circoncisione della carne nella sua appartenenza a Dio; ma
Io cerco una circoncisione nel cuore ove sia inciso,
stampato a fuoco, il mio Nome e la mia Croce, che viene poi
alimentato, e sia crescita nell'intensa preghiera, nei
Sacramenti, nella carità. Voi, colloquiando con Me, Mi
toccate, ricevendomi Mi toccate, adorando Mi toccate, sicché
le vostre mani si fanno mio tocco nel quale Io opero le mie
guarigioni a secondo della vostra fede, e vi trasfondo la
mia vitale Energia. E cos'è quest' Energia se non l' Amore
di Dio? È il mio Amore in voi che risana! Ti benedico".
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13 settembre 2017
"Ah, se poteste contemplare il gaudio dei Beati che,
estasiati, non rimembrano più degli antichi dolori!
Essi vivono nel trionfo. Se poteste invece vedere e
ascoltare lo strazio dell'oscurità che urla senza speranza!
Ove sono i loro godimenti passati: a che è valso…?"
"Mia piccola Maria, lo so: è dura, fa male! Ma ogni prova
ha il suo termine. Oggi il Vangelo vi presenta le mie
Beatitudini: "Beati quelli che piangono, quelli che hanno
fame, che sono poveri, che sono perseguitati e oppressi",
eccetera. Il mondo ha inversamente le sue di beatitudini che
sollazzano nei piaceri terreni, che sfociano per lo più nel
peccato a discapito spesso dei fratelli, o nel riso vuoto e
fatuo che non porta senso alla propria esistenza. Come
possono queste due realtà contrapposte convivere? Quale
quella giusta e quella errata? E come poter aver beatitudine
nella sofferenza e gioire nel dolore?
Figli, che patite su questa terra e, sottoposti chissà a
quali ingiustizie, voi siete beati nella vostra appartenenza
a Me, Cristo Crocifisso; simili al vostro Salvatore, voi vi
fate Redentivi: pagate il riscatto per il Regno dei cieli a
gloria del Divin Padre. Le vostre lacrime si faranno perle
rilucenti, il vostro sangue manti regali, il sorriso pieno e
perfetto di una gioia che colma ad ogni sazietà. Cosa sarà
per quelli che hanno vissuto, sollazzandosi degli istinti e
del godimento terreno, che il padre loro, il nemico, ha dato
per legarli a sé? Hanno vissuto vanamente, e i loro piaceri
vissuti saranno la melma che li inghiottirà in eterno,
l'infelicità di una fame e sete che non troverà nessun
appagamento: continuamente sbranati dai denti dei loro
aguzzini, che richiedono il conto del loro pagamento.
Figli, non barattate una manciata di anni per l'eternità! Il
demonio vi illude d'essere eterni, Iddio vi svela la
transitorietà del tempo sulle vostre età, su un suolo in cui
tutto è fugace e fallace. Lo so! Fa male, e si piange.
Anch'io ho pianto e gridato al Padre mio: mi stringevo a Lui
nel mio dolore, trasformandolo in dono d'amore per voi.
Anche voi piangete e gridate al Padre vostro, abbracciandovi
a Lui; anch' Egli vi darà corrispondenza in un rapporto che
Egli racchiude nel suo Cuore, dandovene in grazie di
santificazione per voi e per il mondo intero.
Ah, se poteste contemplare il gaudio dei Beati che,
estasiati, non rimembrano più degli antichi dolori! Essi
vivono nel trionfo. Se poteste invece vedere e ascoltare lo
strazio dell'oscurità che urla senza speranza…! Ove sono i
loro godimenti passati: a che è valso…? Ti benedico".
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15 settembre 2017
"Forse che ora la Madre non soffre più? Questa spada le è
stata tolta in Cielo, ma il suo Cuore è ancora trepido,
ansioso, e le sue lacrime scorrono per i figli della terra,
che vede andare perduti.
Ella li ama più delle loro madri terrene;
e se per una mamma umana è un tormento perdere un figlio che
muore,
quanto più la Madre Santissima che, a fiumi, ne vede perdere
in eterno.
Voi meditate della Madonna spesso solo per i suoi favori
celesti, per i suoi doni mistici;
ma a Lei non è stato risparmiato nessun patimento"
"Mia piccola Maria, i giorni si fanno lunghi quando sono
accompagnati dal dolore. Io ti dico che la grazia è già data
poiché Iddio guarda nel presente dell'eternità, ma giunge a
te nell'evolversi dei suoi eventi. Contempla la Madonna del
dolore che, pur patendo, nei suoi giorni, mai si è
sfiduciata.
Oggi celebrate la Madonna Addolorata. Simeone le disse: "Una
spada di trafiggerà il cuore!". Una trafittura, vissuta non
solo nel tempo del mio patire, ma della sua intera vita. La
Madre Santissima ha vissuto una sua spaccatura interiore,
una lacerazione che la divideva nel dolore: tra l'amore che
l'innalzava all'Altissimo e la sofferenza per l'offesa
arrecatagli dagli uomini, e poi l'amore nella sua tenerezza
materna a difesa dei peccatori bisognosi di salvezza. La sua
anima, sì trasparente e pura, ma anche infuocata nella sua
adorazione, si lacerava nella interiorità, che si
incrementava e maggiorava in una finezza di sensibilità da
filtrare e patire per ogni minima scoria di peccato. Ella,
allora e sempre geme, amando, lacerata tra lo Spirito Santo
e la grossolanità della materia umana che, nel peccato,
infanga la creazione.
Forse che ora la Madre non soffre più? Questa spada le è
stata tolta in Cielo, ma il suo Cuore è ancora trepido,
ansioso, e le sue lacrime scorrono per i figli della terra,
che vede andare perduti. Ella li ama più delle loro madri
terrene; e se per una mamma umana è un tormento perdere un
figlio che muore, quanto più la Madre Santissima che, a
fiumi, ne vede perdere in eterno. Voi meditate della Madonna
spesso solo per i suoi favori celesti, per i suoi doni
mistici; ma a Lei non è stato risparmiato nessun patimento:
ha vissuto, come donna, la sofferenza della sua vita mistica
e gli eventi del suo peregrinare terreno, a cui nulla le è
stato precluso a suo privilegio.
Il dolore l'ha trafitta fin dalla più tenera età nel
distacco precoce dai suoi genitori, all'incomprensione delle
compagne nel tempio, nella discriminazione dei paesani, che
non capivano la diversità di questa fanciulla: ad una
maternità crocifissa dalla sua genesi in una gestazione che
lasciava perplessi anche i Santi, come Giuseppe. Maria
viveva a mia difesa, nascondendomi come il bene più prezioso
da proteggere: l' Offerta che è la Gemma che va preservata
incontaminata nella sua sacralità, che è la primizia massima
in dono all'Altissimo Signore e all'umanità. Il suo
peregrinare nella povertà e nei disagi nella lotta del
quotidiano in terre dominate dall'idolatria, la cui oscurità
e l'odore nauseabondo le erano presenti, la cui pesantezza
era affanno ad ogni suo respiro. La battaglia con i demoni
che l'hanno sempre avversata e il suo nascondimento ad essi,
l'accompagnare Me, il Figlio, in tale battaglia per porsi
accanto, a mio sostegno, pur nelle lontananze dei territori,
ma vicini nello spirito.
L'acume, il culmine del suo patimento che, con grida e
lacrime nel suo segreto eleva al Cielo per Me, si attua
sotto la Croce, quando la Carne della sua Carne, dinanzi ai
suoi occhi, ne è smembrata senza pietà, ed Ella non vi può
portare minimo soccorso o sollievo nella sua sollecitudine
materna così istintiva e naturale, per non togliere un velo
d'ombra alla mia tribolazione, poiché ogni suo travaglio è
tesoro di salvezza, tolto ai figli dell'umanità.
Maria muore sotto la Croce misticamente. Ella non ha più
moto di senso nell'anima: tutto si ferma, ma continua a
vivere di una vita in ubbidienza al divin Volere. Ti
benedico".
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17 settembre 2017
"Quando si afferma: "Non gli perdonerò mai!", è perché non
si vive più il cristianesimo,
non c'è nell'animo né pietà, né misericordia:
non vive l'amore di Dio per riconoscere nel prossimo il
proprio fratello.
"E quando, mi direte, l'onta ricevuta è gravissima?". Date a
Me, chiedete a Me la grazia al suo perdono!"
"Mia piccola Maria, oggi la Santa Parola e il Vangelo vi
richiamano ad avere un cuore svuotato dal risentimento, dal
rancore, se non addirittura dall'odio: essere privi di
questi cattivi sentimenti, che non permettono di amare. Il
cristiano è chiamato al perdono!
Nella parabola di stasera un re condona ad un suo suddito un
grosso debito, mosso a compassione, ma il suddito,
incontratosi a sua volta con un suo debitore, seppur di una
somma minima, non condona e, accusandolo, lo fa precipitare
nelle prigioni. Questo accade perché quando il torto subito
è il vostro, la fiamma di dolore per l'offesa fattovi
brucia, mentre quando siete voi a ferire nell'ingiustizia
non ve ne date conto della sofferenza arrecata all'altro.
Quando si afferma: "Non gli perdonerò mai!", è perché non si
vive più il cristianesimo, non c'è nell'animo né pietà, né
misericordia: non vive l'amore di Dio per riconoscere nel
prossimo il proprio fratello. "E quando, mi direte, l'onta
ricevuta è gravissima?". Date a Me, chiedete a Me la grazia
al suo perdono, ponetevi in un percorso di guarigione che,
con preghiere e Comunioni, posti sotto la mia Croce,
chiedete per i meriti del mio perdono dato ai miei
crocifissori mentre mi scarnificavano e mi uccidevano
ingiustamente, o della mia Santissima Madre, che
partecipava, dilaniata, alla mia Santissima Passione,
perdonando, pur vedendo distruggere il Figlio.
Invocate per tali meriti, e vi verrà data in dono questa
grazia!
Sappiate che una moltitudine di malattie insorgono: fisiche,
mentali e persino possessioni o disturbi dello spirito, per
mancati perdoni, per la presenza di un risentimento mai
risanato, per la vendetta che vige nel cuore, dato che essi
si fanno intralcio, si fanno massi che ostruiscono lo
scorrere della linfa della Grazia divina, che è salute.
Quando l'anima riesce a perdonare ne consegue spesso anche
la guarigione; il perdono raggiunge l'altro, pur da lontano,
e lo aiuta nella sua conversione; ed anche, se ne riceve in
cambio un rifiuto che fa da muro al cambiamento, esso
ridiscende su di voi con la sua pace, nella sua santità, nel
suo proseguo della vita.
Cosa potreste fare, figli miei, se al male anteponete altro
male? Al male ricambiate con il bene, che ne da vittoria e
liberazione! Alla maledizione date benedizione, che
ridiscende a prosperità sulla vostra famiglia! Al torto
subìto, il perdono che vi fa vivere la mia vita! Ti
benedico".
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19 settembre 2017
"C'è però il grido più grande, il pianto più doloroso: viene
dalla Madre Santissima che,
pur nella beatitudine del Cielo, piange dinanzi al trono
dell'Altissimo per la perdita di quanti,
quanti suoi figli giovani, già morti alla vita terrena, nel
precipitare agli inferi!
Ah, se non ci fosse stato il pianto di Maria, cosa sarebbe
stato ormai di questo mondo?"
"Mia piccola Maria, su tutti i malati che mi porti Io mi
protendo, portando ciò che occorre a ciascuno di loro in
questo loro tempo di vita, anche per chi è chiamato ormai a
tornare alla Casa celeste. Per G. è una corda che si va
sfilacciando, figlia: lascia parlare gli eventi. Il Cenacolo
andrà molto bene: Io sarò con te!
Oggi, nel Vangelo, Io entro nella città di Naim e incontro
un corteo funebre e il grido accorato di una madre che
piange sul suo unico figlio morto giovinetto. Il suo pianto
mi lascia sgomento e commosso: in lei vedo anticipatamente
lo strazio e il pianto che colpirà la mia diletta Madre, ed
accorro alla donna dicendogli: "Non piangere!", e tocco il
giovinetto, ridandogli risurrezione alla vita. Oggi quanto è
grande lo strazio accorato e le lacrime delle madri nel
mondo, che giunge con il loro dolore sino al Cielo, per i
loro figli che muoiono improvvisamente sul ciglio delle
strade, uccisi da ogni forma di droga e corruzione, che si
fanno sordi ad ogni loro supplica al bene, dandosi alla
perdizione; figli di questa generazione perversa: persi,
vuoti, e irresponsabili, che non hanno obiettivi e non hanno
senso al futuro, gettandosi ad ogni compensazione nel
peccato.
Sono figli che si perdono, e ciò accade perché:
- 1 – É stato ordito un piano diabolico, proprio dal nemico,
per distruggere questa generazione di giovani, in modo che
non ci sia una successiva società stabile e ben formata, ma
priva di ogni vita e di capacità di progettare e creare al
bene. Il nemico forma i suoi adepti per tali disegni, e paga
bene con i suoi denari nel vizio e nel potere, offrendo
anche posti ad alti livelli nei governi, che progettano a
tavolino la loro distruzione con ogni dipendenza: alcol,
droghe, prostituzione, mancanza di lavoro e prospettive,
dando disperazione in ogni vuoto e senso all'esistenza e al
loro futuro.
- 2 – C'è stata la responsabilità della famiglia che ha
tolto ad essi la fede, l' educazione ad essa; la massa lì ha
privati della conoscenza della partecipazione di Dio. Non
hanno pregato, né dato testimonianza, né infuso amore
divino, con tutte le conseguenze che ne sono state
riportate; senza questa difesa, il nemico è penetrato ed ha
posseduto.
C'è però il grido più grande, il pianto più doloroso: viene
dalla Madre Santissima che, pur nella beatitudine del Cielo,
piange dinanzi al trono dell'Altissimo per la perdita di
quanti, quanti suoi figli giovani, già morti alla vita
terrena, nel precipitare agli inferi! Ah, se non ci fosse
stato il pianto di Maria, cosa sarebbe stato ormai di questo
mondo? Se tutti i genitori, tutti, e non solo le mamme,
piangessero uniti alle Lacrime di Maria, e a Lei offrissero
il loro dolore, alla sua Maternità sempre trafitta! A questo
pianto santificato Io accorro, rivedo mia Madre,
l'Addolorata, e con la mia Parola ancora direi: "Giovani,
alzatevi, risorgete alla vita!".
Però, se pur un'unica mamma è rimasta sola sulla terra a
piangere il suo figlio, che non ha pietà né della sua
distruzione e né del dolore del suo cuore lacerato, non
demorda! Preghi, consacri ogni giorno hai Sacratissimi Cuori
questo figlio perso, faccia celebrare Sante Messe,
esorcismi, porti e ponga ovunque sacramentali, faccia
pregare, si dà far barriera al demonio: il suo pianto a Me
offerto, lava; e la sua sofferenza è travaglio, che lo
ripartorisce alla Vita eterna. Ti benedico".
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20 settembre 2017
"Cosa servirà per salvare questo mondo allora? Oggi sarà il
sangue!
Ed oggi che celebrate la ricorrenza dei Martiri coreani,
ricordate che con il loro sangue hanno evangelizzato:
un sangue che ancora grida e vive sulla terra, che si è
unito al sangue di tutti i Martiri,
e al Mio divino, che perennemente dà Vita.
Sarà ancora il martirio, sarà ancora il sangue a purificare
e a lavare l'umanità, la Chiesa, la terra"
"Mia piccola Maria, sono le mie mani che scavano tra le
macerie. Ecco, Io chiamo in mille modi le creature per far
sì che vengano a Me. Sono il megafono, che grida il suo
richiamo, che offre inviti d'amore; sono a braccia aperte,
ma la moltitudine mi volta le spalle. Lo dice il Vangelo
stasera: sia che sia venuto Giovanni Battista, con la
mortificazione e la penitenza, ad invitare alla via di Dio,
e lo si è considerato un indemoniato; e sia che sia venuto
il Figlio dell'uomo, vostro Signore che, con la carità, si è
aperto ad accogliere i peccatori per evangelizzare, cenando
anche con essi, venendo accusato di essere un mangione e un
beone. Qualsiasi sia il mezzo, l'invito, il richiamo, se
l'uomo non vuole credere, non crede.
Quando si vive l'ipocrisia e la menzogna, se non si vuole
Dio, se non si è alla ricerca della Verità e, a priori,
dinnanzi a mille giustificazioni, mi si rifiuta, è perché si
vuole vivere per sé stessi: si vuole essere dio della
propria vita. Tuttora, oggi, Io ancora chiamo, ma non c'è né
ballo o canto, né dolore e purificazione, per chi non vuole
credere, e seguirmi: non basterebbero né prodigi, né
miracoli, o che di nuovo risorga da morte, dato che ad essi,
i molti, rifiutandomi, troverebbero e darebbero mille
risposte nelle loro concezioni.
Cosa servirà per salvare questo mondo allora? Oggi sarà il
sangue! Ed oggi che celebrate la ricorrenza dei Martiri
coreani, ricordate che con il loro sangue hanno
evangelizzato: un sangue che ancora grida e vive sulla
terra, che si è unito al sangue di tutti i Martiri, e al Mio
divino, che perennemente dà Vita. Sarà ancora il martirio,
sarà ancora il sangue a purificare e a lavare l'umanità, la
Chiesa, la terra. E per voi, figli miei, che volete
seguirmi, date la vostra testimonianza per quel che potete,
e dinanzi ai vostri cari, ai figli che non vogliono
ascoltarmi, fate come Santa Monica, come a lei disse Sant
Ambrogio: "Non parlare di Dio ad Agostino, ma parla a Dio di
Agostino".
Portate a Me! Offrite per essi il mio divin Sangue, le Sante
Messe! Consacrateli al mio preziosissimo Sangue! Sarà sempre
il Sangue, il mio, l'ultima ancora di salvezza per loro. Ti
benedico".
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21 settembre 2017
"Riconoscetevi, figli miei, peccatori! Io non intervengo in
modo particolarissimo,
come con gli apostoli, chiamati ad una missione
specialissima e di eccelsa responsabilità,
ma ognuno è comunque chiamato a seguirmi nella risposta,
nell'adesione della sua missione;
e lo potrete se vi riconoscerete bisognosi della mia
salvezza, come poveri peccatori,
dei quali Io sono l'unico Lavacro e Porta della propria
trasformazione"
"Mia piccola Maria, non temere! Domani il Cenacolo sarà
un trionfo per rallegrare il Cuore della Madre. Io sarò con
te, Io parlerò in te! Oggi nel Vangelo Io ribadisco: "Non
sono i sani ad aver bisogno del medico, ma i malati".
Dinanzi ai farisei che si scandalizzavano di Me, del mio
operato: che mi intrattenevo e mangiavo con i peccatori, Io
affermo: "Non sono venuto per i giusti, ma per i
peccatori!", nessuno escluso. Io sono il Medico e la cura
che si fa terapia nel percorso alla mia sequela. Alla mia
chiamata però c'è bisogno della risposta, ed ad un consenso
dato c'è già la sua porta che si sta aprendo, poiché Iddio
richiede la vostra volontà per la vostra guarigione.
"Seguimi!", dico a Matteo stasera, e lo dico a voi, nel
seguirmi, passo dopo passo, dietro la mia Persona: c' è la
strada che vi libera dai demoni, dai peccati mortali, che vi
risana dalle miserie, sicché vi uniformiate alla mia Natura,
che si fa simile alla Sostanza di Dio, degna di
ricongiungersi in modo perfetto a Lui. Cosa accadde a Matteo
alla mia chiamata? Cosa permette che lasci subito il banco
delle imposte e mi segua? È la mia Parola, che intìma, e
trasmette la sua autorità divina che si compenetra in lui
come una scossa elettrica: il mio sguardo infonde la mia
Energia santificante; egli rivede nella mia trasparenza di
santità tutto lo stato malato e tenebroso della sua anima, e
riconosce in Me una potenza e un amore che è il suo unico
riscatto.
Riconoscetevi, figli miei, peccatori! Io non intervengo in
modo particolarissimo, come con gli apostoli, chiamati ad
una missione specialissima e di eccelsa responsabilità, ma
ognuno è comunque chiamato a seguirmi nella risposta,
nell'adesione della sua missione; e lo potrete se vi
riconoscerete bisognosi della mia salvezza, come poveri
peccatori, dei quali Io sono l'unico Lavacro e Porta della
propria trasformazione.
Voi siete simili a feti ancora informi: l'abbozzo di un
potenziale di vita, che solo in Me può formarsi a
completezza, e rinascere ad una vita superiore che vi
partorisce alla Grazia di Dio. Seguitemi, figli miei,
riconoscendo in Me il Medico, il Pastore, il Maestro, il
Salvatore; ed Io mi prenderò carico di voi: sarò la cura, la
guida, l'insegnamento, la Salvezza che vi conduce a varcare
la soglia della santità. Ti benedico".
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23 settembre 2017
"San Pio è stato chiamato, ed ha lavorato per il Signore fin
dalla prima ora del giorno della sua vita; ma quante anime
si sono fatte sante, anche al suo tramonto! Non è il tempo
che santifica, ma l'intensità del cuore. Un'anima può, pur
per pochi istanti, bruciare d'amore, e tutto in lei riarde e
si consuma: ci sono popoli che, chiamati ad essere la prima
ora nella loro primizia di predilezione, non hanno poi
seguito e accolto la mia Persona e la mia Fede, che altri
invece hanno fruttificato"
"Mia piccola Maria, San Pio si è sempre proteso su tuo
figlio e la tua famiglia. Oggi che si ricorda la sua
dipartita al Cielo, è vivo nella memoria della sua
sofferenza: è egli il crocifisso che si è così fuso con
l'adorazione a Dio, nel suo patimento, per essere salvezza
per le anime. In cielo San Pio guarda sempre il mondo, la
Chiesa e gli uomini, ed intercede per essi, particolarmente
per coloro che si fanno suoi figli spirituali ed a lui
ricorrono per chiedere aiuto e protezione: l' Eterno concede
per i meriti della sua crocifissione d'amore.
San Pio è stato chiamato, ed ha lavorato per il Signore fin
dalla prima ora del giorno della sua vita; ma quante anime
si sono fatte sante, anche al suo tramonto! Non è il tempo
che santifica, ma l'intensità del cuore. Un'anima può, pur
per pochi istanti, bruciare d'amore, e tutto in lei riarde e
si consuma: ci sono popoli che, chiamati ad essere la prima
ora nella loro primizia di predilezione, non hanno poi
seguito e accolto la mia Persona e la mia Fede, che altri
invece hanno fruttificato.
Quanti Martiri, che nel percorso precedente e iniziale della
loro esistenza sono vissuti lontano da Dio, in un impeto di
passione poi hanno offerto la loro vita in riscatto in un
ardore che le moltitudini dei giusti non hanno mai
conosciuto. O di grandi peccatori che, ravveduti, hanno
patito una battaglia interiore conosciuta solo dal Padre
Santissimo, che molti devoti non hanno mai sofferto. Come
dovrei valutarli? Iddio non guarda alla grandezza
dell'opera, alla vastità del campo coltivato, ma dai frutti
nati dall'amore.
Il pagamento è dato a tutti uguale, e c' è la possibilità di
accedere al Regno, ma in esso ognuno avrà i suoi posti e le
sue dimore, a secondo della santità e carità vissute. Iddio
non valuta secondo i vostri schemi umani, non giudica
secondo le vostre ristrettezze di giudizio. Dio è l'Amore e
valuta dall'amore. Ti benedico".
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25 settembre 2017
"La fede è per illuminare, e vi si richiede di essere
irradiati per dare luce ovunque che,
pur se in una valle oscura, voi dovete essere il chiarore
che ne riapre il giorno.
Anche solo con la vostra persona voi ne irrorate e ne
riconoscete l'effetto nella reazione di chi incontrate"
"Mia piccola Maria, G. avrà il suo punto di ritorno. Io
vi chiedo nel Vangelo di stasera di essere luci, delle torce
accese nella testimonianza della vostra fede, poiché se
vivrete la vostra fede solo nascosta in voi, nella chiusura
della vostra penombra, che utilità ha? La fede è per
illuminare, e vi si richiede di essere irradiati per dare
luce ovunque che, pur se in una valle oscura, voi dovete
essere il chiarore che ne riapre il giorno. Anche solo con
la vostra persona voi ne irrorate e ne riconoscete l'effetto
nella reazione di chi incontrate: se sono creature che
cercano il vero, esse vi accolgono e vi seguono; ma se
vogliono le tenebre, voi gli create attrito, e vi combattono
rifiutandovi. Nella luce voi avete scienza di ciò che è bene
dal male, di ciò che è veritiero dalla menzogna, da ciò che
è cattivo a ciò che è buono: potete discernere bene!
E come acquistare tale luce? È nell'ascolto della Parola di
Dio, ascoltata con attenzione e silenzio, nella sua
meditazione, e vivendola.
Seconda tappa: nutrendovi, in grazia di Dio, dell'Eucarestia,
da Colui che è la Luce che v'intesse e vi permea della sua
radiosità: farete così il percorso della vita,
distribuendola e, passati oltre il varco del percorso del
vostro viaggio, rimarrà il lampione acceso del vostro
passaggio, pur nel viale oscuro; non si spegnerà e
accompagnerà nella sua testimonianza.
In Cielo la vostra fiammella di luce si riunirà alla sua
immensità. Ti benedico".
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26 settembre 2017
"La Madre mia è l'Amata, l'Eletta! Ed Io L'amo: chi più di
Lei ne è degna?
Colei che ha incarnato e portato Me, il Verbo, nel suo
Grembo?
Colei che più di ogni creatura ha incarnato la Parola di Dio
nella sua Persona e nel suo vissuto?
Io ve La presento a modello, a Segno: se L'amate, voi
vivrete ciò che Io ho insegnato
e lo concretizzerete nella vostra vita"
"Mia piccola Maria, puoi dire a D.F.: " Figlio, non ti ho
mai abbandonato, nemmeno quando erravi e andavi a braccetto
con il nemico, tradendomi, quanto più ora che potresti
combatterlo in mio nome, Io ti sarei accanto. Non ti viene
imposto: è un invito. E se anche tu rifiutassi, Io non
t'amerei di meno; ma se accogli, mi faresti gioioso: mi
daresti gloria per la salvezza di molte creature che,
sofferenti e prigioniere del demonio, vanno errando,
cercando una via di uscita, e trovano spesso solo porte
chiuse; e fra quelle che più vogliono liberarsi, ce n'è una
massa che vive tale croce innocentemente.
Non temere! Io prendo la tua persona, sostengo le tue membra
e il cuore: Io sono in te; e sono sempre Io che esorcizzo e
caccio il diavolo; da te voglio solo l'umiltà e la
preghiera: al resto penso tutto Io.
Per D. A.: sia sottoposto alle decisioni dei superiori, pur
se gli è lecito poter chiedere un anno sabbatico: sia
abbandonato, e gli si aprirà la strada.
Stasera nel Vangelo mi vengono a riferire: "ci sono i tuoi
fratelli, e c'è tua Madre, venuti a trovarti!", ma io
rispondo: "Chi è mia Madre, e chi sono i miei fratelli?".
Sono nel pieno del mio Insegnamento; e non si può
interrompere, non si può togliere di dar da mangiare la
Santa Parola ai figli, nemmeno per la Madre, e per tale
Santissima Madre! Perché ciò sia a voi di esempio e di
testimonianza che niente, nemmeno i vincoli più sacri,
possono anteporsi al primato di Dio, alla sua Missione.
La Madre mia è l'Amata, l'Eletta! Ed Io L'amo: chi più di
Lei ne è degna? Colei che ha incarnato e portato Me, il
Verbo, nel suo Grembo? Colei che più di ogni creatura ha
incarnato la Parola di Dio nella sua Persona e nel suo
vissuto? Io ve La presento a modello, a Segno: se L'amate,
voi vivrete ciò che Io ho insegnato e lo concretizzerete
nella vostra vita.
A cosa servono preci e processioni, se poi fate compromessi
con il mondo, con il suo fatuo senso, se anteponete voi
stessi e i vostri cari, posticipando Dio? Mettete in pratica
ciò che Io vi dico e, come nel Vangelo, la stessa Madre vi
invita a fare: "Fate ciò che Egli vi dirà!", e voi sarete
pienamente figli. E per Me non solo fratelli e Madre, ma
parte di Me: carne della mia Carne, spirito del mio Spirito.
Ti benedico".
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27 settembre 2017
"Anche voi, figli miei, fatevi Carità, fatevi amore!
E date per quel che potete, mediante le preghiere e i
sacramenti, attraverso le opere.
La vostra carità vi precederà in Cielo, e parlerà di voi"
"Mia piccola Maria, non demordere! Vai avanti con i
Cenacoli: non guardare ai risultati, fai tutto quello che
puoi, e poi considerati una serva inutile; ma avrai fatto
tutto ciò che potevi. Oggi ricordate San Vincenzo de Paoli,
un cuore grande che si è proteso su tutti senza esclusione:
allargava il suo mantello per ricoprire le miserie umane, i
loro bisogni sia fisici per saziare fami e curare malattie,
sia per portare ordine ai tanti disordini morali, o per
ricondurre i peccatori a Dio, e per alleviare le piaghe
delle creature. La sua fiamma ardeva nella carità, fiamma
sempre presente che mai si spegnerà.
Anche voi, figli miei, fatevi Carità, fatevi amore! E date
per quel che potete, mediante le preghiere e i sacramenti,
attraverso le opere. La vostra carità vi precederà in Cielo,
e parlerà di voi: essa vi accompagna, e andrà oltre la
vostra umanità, poiché appartenente a Dio. La carità spezza
da tante catene, risana da tante ferite e dolori: conquista
molti cuori! Ti benedico".
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29 settembre 2017
"San Michele, poni su di me le tue Sante Ali, coprimi con il
tuo elmo;
dinanzi a me sfodera la tua spada e cingimi con il tuo scudo
per ripararmi dai dardi del nemico.
San Gabriele, infondimi l'amore che vivi nel rapporto
unitivo
con il Salvatore e Maestro perché in me Egli viva.
San Raffaele, nel buio del sentiero sii tu la guida
che illumina e mi accoglie, curandomi dalle mie ferite!"
"Mia piccola Maria, puoi dire a questo padre che prenda
pace e si rassereni: continui a pregare, porti il suo figlio
alla Santa Messa, e si accosti ai Sacramenti; attenda poi in
orazione, nel percorso del tempo, sino alla sua maturazione.
Oggi la Chiesa celebra i Santi Arcangeli: i miei valorosi
Condottieri, i Generali dei miei Eserciti celesti, alla cui
guida essi sono posti per miriadi e miriadi di angeli di un
numero infinito, al cui solo sguardo o gesto sono pronti ad
attuare il Comando ricevuto. Condottieri di fuoco, che
ardono intorno al trono dell'altissima Maestà! Essi si
infiammano delle fiamme che si dipartono da Essa, e bruciano
nella loro adorazione. Sono i più prossimi al Seggio divino
poiché sono i più adoranti e i più umili.
Gli Arcangeli sono potenti, e molto possono nel loro
soccorso agli uomini, ma soccorso dipendente dalla volontà
umana. Possono agire nella misura in cui sono invocati,
desiderati, e pregati. Ah, se poteste vedere il mondo come
pulluli di diavoli! Ovunque si ramificano e avanzano:
penetrano nelle chiese, e ardiscono ormai salire sugli
altari e nei confessionali; si attaccano come aggrovigliati
sugli uomini, che ne portano come zavorre il peso, mentre
essi vi si nutrono, come larve, del loro spirito.
Se gli Arcangeli fossero onorati, amati, pregati, non in un
unico giorno della loro memoria, i diavoli sarebbero tutti
cacciati agli inferi. Cosa potete fare contro di loro voi
povere creature umane? I demoni mantengono intatti i loro
poteri spirituali, ma li usano nella malvagità: chi può
combattere contro di essi nella loro superiorità angelica,
se non gli Angeli fedeli a Dio? Invocateli! Chiedete loro
soccorso, la loro cura e protezione, chiedete che vivano
nella vostra casa con voi, che vi siano accanto,
particolarmente nei tempi di prova, quando il nemico vi si
scaglia contro, perché vi aiutino ad incarnare la santa
Parola, e Cristo viva in voi, a fare insieme il percorso
della vostra esistenza per far sì che vi conducano illesi e
salvi alla Casa celeste, e vi siano di balsamo alle ferite,
balsamo che purifica e guarisce le vostre colpe.
Invocateli, quando siete accanto ai moribondi che affrontano
la loro ultima battaglia, quando l'iniquo viene, nella
debolezza dell'agonia, a voler strappare ad essi il loro
consenso, pregateli perché aiutino gli agonizzanti nella
loro ascesa al Cielo.
Michele è sempre pronto per custodire la Chiesa e l'umanità
contro il maligno, e grida forte il suo alt! a colui che,
diabolico e superbo, sfida l'Altissimo: "Chi è come Dio?",
sfoderando la sua spada.
Gabriele, il Fortissimo, è sempre sollecito nell'infondere
l'amore a Maria perché in voi si incarni il Verbo e sia
vissuta la sua Parola.
Raffaele accorre per accompagnare nel giusto sentiero, per
non farvi disperdere dalla via del bene, per lenire le
ferite, per guarire dai tormenti e sanare dalle colpe,
portandovi con sollecitudine al Confessionale.
Pregate così:
‘San Michele, poni su di me le tue Sante Ali, coprimi con il
tuo elmo; dinanzi a me sfodera la tua spada e cingimi con il
tuo scudo per ripararmi dai dardi del nemico. San Gabriele,
infondimi l'amore che vivi nel rapporto unitivo con il
Salvatore e Maestro perché in me Egli viva.
San Raffaele, nel buio del sentiero sii tu la guida che
illumina e mi accoglie, curandomi dalle mie ferite!'.
Se voi li amerete, se sempre lì pregherete, li avrete
continuamente accanto, soprattutto nella vostra dipartita,
soccorrendovi e difendendovi. Porteranno poi l'anima vostra
dinanzi al mio Giudizio, perorando la vostra causa. Ti
benedico".
-Segue il 29 settembre 2017 (durante la seconda Messa):
"Mia piccola Maria, come noti, Io ascolto la tua preghiera e
sono corso incontro alle tue necessità. A. è in Paradiso: è
esultante e meravigliata di tanta inattesa e sconosciuta
felicità. Non rammaricatevi, non addoloratevi per coloro che
muoiono in grazia di Dio: essi sono vivi: "Nella Casa del
Padre mio ci sono molte dimore", ed essi tornano alla loro
Casa. Lo so, fa male e si piange per il distacco, ma è solo
un arrivederci. lo spirito immesso dall'Eterno non può
perire. Pensate ad un esempio: se vi fossero amputati degli
arti e posti sotto terra, fanno parte di voi e marciscono;
ma voi continuate a vivere: il vostro pensiero sussiste, le
vostre emozioni si fanno sempre percettive nella gioia e nel
dolore. Ugualmente sarà il vostro distacco terreno: si
lasciano, e spesso si dimenticano alla terra le membra, ma
l'anima con la sua essenza è presente e vive.
Piangete per quelli che muoiono in disgrazia di Dio, poiché
essi vivranno di una vita di morte continua e perenne
(l'inferno!). State sempre uniti a Me, che sono la Vita!
Ricolmatevi della mia Linfa vitale, della mia Energia vitale
che la rinnova! E se siete vissuti di Me, sarete i miei
Viventi, e a Dio ritornerete. Ti benedico".
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30 settembre 2017
"Fate i primi cinque sabati del mese a sua riparazione, così
come da Lei richiesto a Fatima!
Offriteli per le tante necessità, per le altrui anime, e non
solo per voi stessi"
"Mia piccola Maria, non preoccuparti: Io vengo a te così
come sei, tra i tuoi rossori e le tue paure. Io sento e
accorro al tuo perenne bisogno. Offri questa Santa Messa al
Cuore della Madre Santissima, in sua riparazione: un Cuore
che travasa ormai lacrime di sangue, tanto l'umanità si è
fatta dura e si allontana dal suo accorato richiamo! Ella
chiama, ma sempre maggiormente i figli vanno per la loro
strada che conduce a perdizione. È il suo Cuore:
misericordia, accoglienza, pronto a prendere in sé anche i
più malvagi, che però ritornino sui loro passi nel ritorno a
Dio.
Quanti di coloro che, pure dal primo richiamo l'hanno
seguita, si sono invece ora dispersi o, pur venendo in
chiesa, fanno connivenza, e si prostituiscono agli dèi del
mondo. Lo afferma stasera la prima lettura: se il giusto
cambia la sua condotta e si fa ingiusto, mentre invece il
malvagio riflette sulla sua condotta e si converte, chi
verrà giustificato dal Padre? Anche, nel Vangelo, il padre
richiama il primo figlio al lavoro nella sua vigna ed egli
prima rifiuta ma poi, pentito, si fa solerte al suo lavoro;
invece il secondo: prima è preda dell'entusiasmo ed accetta,
ma poi non va. E a chi verrà dato credito? Iddio misura chi
ama nel presente, e chiede all'uomo il cuore e l'umiltà per
poterlo servire. Come dice stasera la santa Parola: "Cristo
non si è compiaciuto della sua somiglianza con Dio ed ha
umiliato Sé stesso, rinnegandosì, svuotandosi, per la
salvezza dei figli fino a morire, a morire di Croce". Come
poter avere tale cuore e umiltà?
É per questo motivo che Iddio vi offre la Madre: vi offre il
suo Cuore come ultima tavola di salvezza. Persino i più
iniqui, dinanzi alla propria madre, si inteneriscono; e se
non L' accoglierete, cosa vi resterà? Ella ve lo dona il suo
Cuore come rifugio. E cosa è un rifugio se non una casa di
protezione dai lupi del mondo? È una casa, un grembo, è un
compendio di ogni perfezione di adorazione e di tutte le
virtù per una creatura umana. Cos'è il suo Cuore se non
questa Sostanza Santa, alla quale nutrirvi, in modo che ne
possediate le sembianze, ad ogni sua somiglianza che
glorifica Dio?
Fate i primi cinque sabati del mese a sua riparazione, così
come da Lei richiesto a Fatima! Offriteli per le tante
necessità, per le altrui anime, e non solo per voi stessi;
voi così li ancorate alla Santissima Madre, alla sua
Maternità divina, alla Donna che è perennemente in
gestazione dei figli a Lei affidati, e di cui si prenderà
cura. Se veramente La si segue, e la si ama da anime a lei
consacrate nelle loro qualità da Lei acquisite, si farebbero
lievito che fermenta la moltitudine della Chiesa, che nel
vissuto torna a servirmi. Ti benedico". |
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