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Ave Maria!
3 aprile 2009
"Oggi la Chiesa celebra i dolori di mia Madre"
"Mia piccola Maria, abbi fiducia! Vieni a
me, non perdere la speranza, non perdere la speranza! Tu
vedrai ... Lo so: è nuvoloso, ma dietro le nuvole c'è il mio
Sole radioso, ci sono Io.
Oggi la mia Chiesa celebra i dolori della Madre mia. Il
sacerdote in questa Santa Messa, non ne fa nemmeno menzione.
Se i dolori di una madre verso i figli sono benedetti, e
ogni suo dolore si fa santo, il dolore di mia Madre non è
solo santo e benedetto, ma è eccelso. Lei ha partecipato e
condiviso la sofferenza di suo Figlio, che è un Uomo – Dio:
una sofferenza morale, spirituale, ma anche fisica, in
quanto questo suo Cuore trafitto e squarciato dalla spada
del dolore, ha investito le intere sue membra. La Madonna
soffriva per Me già nella mia infanzia nella conoscenza del
mio martirio; e nella sua crescita, nel tempo che ad esso si
approssimava, Lei soffriva nella mia vita pubblica quando,
pur ad ogni ritorno poi mi vede ripartire e andare lontano
verso le persecuzioni, e piange, ogni volta, alla chiusura
della porta di casa.
La Madonna geme nell'ultimo abbraccio, nell'ultimo saluto,
prima della Santa Passione; ed è ancora Lei che mi
accompagna con le preghiere e patisce, pur da lontano, le
pene del mio orto; mi accompagna verso il Calvario quando
ogni suo passo è strazio. Mi vede colpire, attaccare,
dilaniare e... sotto il suo sguardo!... Ancora mia Madre è
lì, sotto la Croce, presente alla mia crocifissione: è nella
mia crocifissione, è nella mia agonia e morte. É in ogni mio
singhiozzo, in ogni mio spasimo, in ogni mio anelito al
respiro, in ogni mia lacrima, in ogni mia piaga; sicché
Maria si può ben dire che è morta nella mia morte: nello
Spirito, nel Cuore, la Madonna ha sofferto la sua vera
morte.
Mi ha visto poi discendere con la Croce nella terra, aprire
la terra, e discendere agli inferi, e ancora là, con il suo
Spirito e il suo Cuore, mi segue, ma rimane viva per grazia
specialissima e per disposizione divina, perché potesse
continuare la sua missione nel mondo. E la Madre così ancora
continua nella sua sofferenza per la mancanza di Me.
Pregate, meditate, amate i dolori della Madre mia, il suo
pianto, le sue lacrime discendono su di voi e, come il mio
Sangue, vi lavano dai peccati, il suo dolore, amato e
partecipato, vi offre Grazia, vi rigenera, vi dà Salvezza.
Ti benedico".
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4 aprile 2009
"Ancora la Madonna soffre, ancora è Addolorata,
pur nelle bellezze del Cielo"
"Mia piccola Maria, non è poca cosa offrire
la Santa Messa, in riparazione al Cuore Immacolato di Maria
in questo primo sabato del mese a Lei dedicato, e prima
dell'inizio della settimana santa, che vi indica il suo
Cuore Immacolato ma anche dilaniato dai dolori. Avete
celebrato la mia santa Passione (*) e, seppur nel Vangelo
non se ne fa riferimento, questo mio dolore è tutto permeato
nella sofferenza della Madre, che l'ha completamente
investita nell'intero suo Essere: ne ha così partecipato da
essere la Crocifissa. Sono queste sue sofferenze che, unite
alle mie, hanno partorito la sua Maternità sull'intero
genere umano che in lei, chi vuole, può riacquistare una
rigenerazione alla vita nuova, la vita della Grazia.
Ancora la Madonna soffre, ancora è Addolorata, pur nelle
bellezze del Cielo, ove è felice; Lei ancora geme per gli
uomini sulla terra, e non avrà felicità perfetta, nella sua
pienezza, fintanto che i figli degli uomini non siano
entrati tutti nel Regno del Cielo, al sicuro.
Il suo Cuore viene colpito e lacerato dal peccato delle
creature, dal loro disamore; viene colpito dagli attacchi
contro la mia Persona e dalle dissacrazioni effettuate
contro la Chiesa e i miei Sacramenti. É ferito dagli
attacchi ai sacerdoti, le suore, i consacrati; è colpita dal
peccato che vuole distruggere la vita stessa e la sua
difesa, per l'aggressione alla famiglia e per ogni uomo che
cade e perisce. Il Cuore della Madre è tutto ferito,
piagato, è lacero: non c'è pezzetto di questo Cuore di Carne
che non sia sanguinante. Ne è interamente ricoperto, ed Ella
ancora offre la sua sofferenza; è lì che intercede preso il
trono del Padre per chiedere conversione e rinnovamento per
il genere umano. Come Madre Addolorata però pur Lei desidera
consolazione, riparazione, sostegno dai suoi figli che
L'amano e che possono, con la preghiera, l'offerta della
propria vita, consacrandosi a Lei, celebrando Sante Messe;
essi fanno così riparazione e danno balsamo, ristoro al suo
Cuore; leniscono e danno di nuovo impulso, vigore, sostegno,
ripresa alla sua Opera d'intercessione, di difesa,
d'intervento per il rinnovamento nel bene, nella salvezza
che è grazia per tutti i suoi figli. Ti benedico".
(*) La lettura del Passio
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5 aprile 2009
Riguardo all'ipnosi...
"Mia piccola Maria, abbi pace, ritrovi il
quaderno a casa. Accelerate l'invio dei messaggi, dato che
il demonio ostacola, non vuole. Tutto ciò che ti ho rivelato
su ... è autentico ma, per far sì che questo si possa
realizzare, c'è bisogno che questo Padre sia solo un
sacerdote povero, umile, ubbidiente.
Riguardo all'ipnosi: Io torno a ribadire, con vigore, ciò
che ho già detto, e cioè che: l'ipnosi è peccato, lo è per i
laici, ed è gravemente peccato per un sacerdote. L'uomo va
sanato nel cuore, nella sua piena volontà, non tramite
l'imposizione di un'altra mente alla sua, pur se è per fini
buoni, e tanto meno usata per cose futili. Nel sacerdozio da
me dato c'è gia tutto, basta al suo servizio. Questo metodo
è da Me sgradito e non voluto. E la legge di Dio non va
discussa ma si obbedisce.
Per quel che riguarda ... Io dico che questa donna, per
quanto sia in buona fede, vive un'esperienza negativa.
Questo tipo di preghiera (*), come lei la chiama, è una
forzatura, una chiamata evocativa, un'invocazione rivestita
di preghiera che ha l'intento egoistico di volere i santi
fra loro. Dio manda i Santi liberamente, secondo la sua
volontà, e non alla chiamata dell'uomo, al quale risponde
solo il demonio. Esso si camuffa da santo, a volte si rivela
per quel che è, a volte si riveste nei panni del Santo e lo
fa per dare inganno. Dona anche cose buone, offre benefici,
pur nello spirito, per attrarre e per ottenere, soprattutto
nei riguardi dei sacerdoti, una forma di suggestione che
egli domina, di legamento a sé. Il diavolo, ad ogni
invocazione e sua venuta, manda una specie di torpore alla
mente e tiene legato al suo inganno. É bene che questa donna
interrompa immediatamente, senza farlo più, e vada a
confessarsi da un sacerdote. C'è bisogno di riparare, dato
che, per molti anni, si è perpetuato questo male che l'ha
investita, ed ha bisogno di esorcismi, un sincero
pentimento, la confessione e di darsi completamente al
Signore, lasciando tanto tempo vissuto in un lavoro che
supera del necessario, nel tempo che viene usato vanamente
per l'arte, che verrà poi interamente bruciata quando
giungerà il Fuoco dello Spirito Santo. Faccia celebrare
sante Messe, digiuni, si dia ad opere di misericordia verso
l'uomo, che necessita, ed è la vera arte che contiene Gesù
Cristo. Viva un'intensa vita di adorazione. Ti benedico".
(*) Una specie di evocazione dei Santi
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6 aprile 2009
"Maria nella casa di Lazzaro mi unge il capo e i piedi..."
"Inizia, da oggi, la settimana santa e
questi avvenimenti, questi dolori del terremoto con i suoi
lutti, le sue sofferenze, preannunciano la mia Passione. Non
è il Signore che provoca i cataclismi, i terremoti: è il
peccato dell'uomo che dà potere a satana, che viene per
distruggere e a far perire gli uomini. Dio lo permette per
trarre da una storia di dolore, la salvezza, la rinascita.
Oggi è necessario rimanere fedeli a Dio e ci vuole molta
preghiera, e ciò è per la difesa; è come baluardo
all'attacco del nemico.
É la settimana santa, e anche a Me è preannunciata la mia
crocifissione e morte. Come uomo ne sento tutto il dolore,
la paura, ma comprendo che essa è rinascita e risurrezione
per l'umanità di tutti i tempi, e mi sottopongo ad essa.
Maria nella casa di Lazzaro mi unge il capo e i piedi con
profumo prezioso, che annuncia la mia prossima sepoltura. É
il tramonto del mio ultimo giorno sulla terra, ma questo
gesto d'amore verso di Me mi consola, rafforza l'amore per
le creature e il desiderio di dare salvezza ad esse. Il
demonio subdora ciò, e per questo si scaglia tramite Giuda.
Ora, figli miei, tocca a voi vivere la vostra parte di
dolore, quanti su questa terra sono al tramonto del loro
ultimo giorno e non se ne danno peso, non pregano, sono
lontani da Dio... e la morte, come un ladro di notte, viene
a rapirli e non sono pronti. Per questo vi dico: "Pregate!".
La preghiera è baluardo e difesa all'attacco del nemico, è
vigilanza nell'attesa del ritorno a Me. Meditate la mia
Passione, essa vi fa accogliere i vostri dolori e vi aiuta a
pregare e a offrire per voi e per gli altri, perché siano
rinascita e risurrezione. Ti benedico".
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8 aprile 2009
"I Giuda ci sono in tutti i tempi..."
"Mia piccola Maria, ...stasera, che viene
meditato il tradimento di Giuda, Io ti dico che allora è il
tradimento che mi ha posto nelle mani dei miei nemici, ha
permesso la condanna e la crocifissione, ma i Giuda ci sono
in tutti i tempi e le generazioni che si sono susseguite
nella Chiesa, nei sacerdoti, nell'alta gerarchia
ecclesiastica, persino nei Papi. Ecco: mi tradiscono per
pochi denari, per il potere, per i soldi, per pochi piaceri;
sono lo stesso baratto che satana offre per dissacrarMi,
attaccarMi, per farMi morire. Questo uccide ancora il mio
Cuore, dato che sono quelli che vivono con Me, che sono alla
mia mensa, che intingono il mio boccone, si nutrono del mio
Pane, che mi tradiscono. Essi Mi barattano e lasciano così
che il maligno entri nella Chiesa per dissacrare
l'Eucaristia, i miei Sacramenti, per travisare la mia
Parola, sicché il popolo non mi ritrova, viene fermata
l'ascesa alla santità, verso lo Spirito, e poter così
arrestare molti dei piani di Dio.
Io cerco sempre i Giuda di ogni tempo a convertirsi, e
ancora lascio che Mi si baci sulla guancia come ad amico, ma
difficilmente coloro che Mi hanno tradito, che mi hanno
venduto nell'Eucaristia e barattato, che mi hanno stravolto
nella mia Parola, cambiano. Per questo il mio sguardo segue
Giuda, dopo il bacio, lo sguardo, accorato, andare nel folto
del bosco, per sempre lontano da Me. Il mio Cuore lo chiama,
la mia preghiera ancora lo supplica a tornare, ma Giuda sino
alla fine si è rivoltato contro di Me. Contro di Me è stato
indisposto, contro di Me che lo amavo, e da solo si è
condannato e precipitato agli inferi. Già la mia Parola
aveva decretato la sentenza: "Non fosse mai nato!...". Non
cambiate il senso della mia Parola. Io chiamo i miei diletti
fedeli a lavare con la loro sofferenza, con le loro lacrime,
il bacio di Giuda, il segno che ha scavato profondamente una
piaga purulenta sulla mia guancia perché si risani e,
lavandola, vengono spezzate le funi che tengono legate a
satana le anime, perché si convertano e siano libere. Ti
benedico".
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9 aprile 2009
"Voi che mi fate compagnia siete le piccole lanterne che mi
fanno luce"
"Io sono accanto all'altare del Cenacolo,
attorniato dai miei Apostoli. Offro il mio Corpo, la mia
Eucaristia, la vera Pasqua, che è l'Agnello che s'immola per
voi e offre il suo Sangue perché le vostre anime se ne
irrorino e sia vinta la morte, che viene dal nemico, che
vuole farvi perire. Gli Apostoli ancora non comprendono che
Essa vi è acquistata a caro prezzo, a tanto dolore: devo
attraversare la valle delle tenebre, ammantarmi della sua
oscurità.
E la vostra preghiera, per la notte del Getzemani, è simile
a chi torna indietro, e quel tempo e si fa presso di Me.
Siete le piccole lanterne che Mi fanno luce in tanta
oscurità. Siete la mani consolanti che asciugano il mio
sudore. Siete i cuori che pulsano e Mi dicono "Rimaniamo con
Te! Combattiamo con Te!". Mi tenete forte la mano.
Sì, il male più grande attacca Me. La vastità della sua
massa colpisce Me e Io ne prendo tutti i colpi, ma voi per
alleggerirMI, venite presi da graffi, ferite, lacerazioni;
siete disposti a rimanere con Me, ad accompagnarmi, mentre
Io vado avanti nella tenebra, per primo, a seguirMi. Ed è
questa tenebra che vissuta, bevuta, infusa in Me e accolta
nella preghiera e nell'Amore che si fa vittoria e permette
che, dalla più profonda oscurità, nasca un nuovo giorno.
Non solo allora, ancor oggi Io passo questa notte tra le
tenebre, il buio del mondo, passo attraverso il vostro
peccato, e ancora verso Sangue sulla terra per vincere il
suo male. Ma sono così solo, abbandonato, incompreso a
vivere la mia battaglia; come allora, l'inferno Mi si
scaglia addosso, torturandoMi e lacerandoMi le Carni; la
terra viene a colpirMI per condurMi a crocifissione; il
Cielo non risponde alla mie grida, alle mie suppliche: è
tutto silenzio! Sono così desolato e, come Uomo, gemo. Solo
lontano c'è mia Madre che combatte per Me: è preda di
angosce di morte, e chiede su di Sé l'oscurità per alleviare
il Figlio e gli uomini, suoi figli. Un Cuore così generoso
ed eroico quello di mia Madre...! Voi che mi fate compagnia
siete le piccole lanterne che Mi fanno luce, forza e nuova
speranza al mio Cuore.
Mia piccola Maria, rimani con Me, non mi lasciare in questa
agonia, sono così solo, e inizia la notte del dolore! Ti
benedico".
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10 aprile 2009
"Ancora oggi giro per le strade del mondo, carico della
croce"
"Mia piccola Maria, il tuo tremore, la tua
paura è il mio tremore e la mia paura. Credi tu che Io non
abbia avuto paura come uomo? Il mio tremore diveniva terrore
di battitura di denti. Il dolore Mi ha così scandagliato
sino alle profondità delle mie viscere; per questo Io ti
dico che non è bene ciò che ha detto questa donna
sull'altare, che il Venerdì Santo non bisogna fare lutto,
che è una festa, che si deve gioire come in una festa. Il
dolore è dolore!... Lo si accoglie, lo si ama, lo si offre e
si giunge persino ad averne la gioia per amore di Dio, ma
non si può fare festa. Il dolore Mi colpiva e Mi penetrava
sino a spaccare, a sviscerare Me stesso, ogni particella del
mio Essere, e cercavo, con accorato sguardo di lacrime, che
qualche creatura ne avesse compassione, partecipasse alla
mia sofferenza. Ancora oggi giro per le strade del mondo,
carico della Croce, per aiutare gli uomini a salvarsi, e
cerco anche che partecipino dei miei dolori, che li
meditino, che ne abbiano compassione! Partecipando, vi
farete miei amici. Ecco Io muoio, ma mia Madre rimane: è
sola, sgomenta, vuota, così desolata. Il suo dolore La
trapassa da una parte all'altra, e in questa sofferenza
immane Ella partorisce Sé stessa nella sua Maternità al
genere umano. Non lasciateLa sola! Compatite il suo dolore!
Rimani accanto ad asciugare le sue lacrime. Ella cerca oggi
chi La consoli. Chi L'aiuta a sostenere tanto dolore...? Ti
benedico".
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12 aprile 2009
"Nei nuovi tempi ancora la mia Risurrezione viene a vincere"
"Io risorgo, e vinco su ogni male, su ogni
peccato. Ancora oggi, e in ogni tempo, anno dopo anno, per
ogni generazione, la mia vittoria si eleva sino a quando,
all'ultimo dì, le creature saranno entrate nel Regno.
Pure qui in questo luogo, dedicato al Monfort, ove la vita
ti conduce, Io vengo a vincere, a sanare, a guarire, a
liberare su questo popolo che mi è lontano perché non viene
più preparato, educato, formato a Me. Questi figli del
Monfort non vivono quasi più la spiritualità del loro Padre
Fondatore, e Mi tengono lontano dal popolo. Nei nuovi tempi
ancora la mia Risurrezione viene a vincere, e si tornerà
anche in questa chiesa, in questo Ordine, a vivere
intensamente la sua spiritualità. Vengono spezzate le catene
che il diavolo ha posto al portone della chiesa, tenendola
chiusa per far sì che i miei figli non s'incontrino con Me.
La mia vittoria, la mia Risurrezione sarà perché giungano
questi tempi, e questa nuova libertà. Ti benedico".
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14 aprile 2009
"A chi appaio per prima, nella Risurrezione, se non alla
Maddalena?"
"Mia piccola Maria, ho accolto la
sofferenza che Mi offri, ma anch'Io ho sofferto con te. Ero
in te mentre tua figlia gettava parole così dure contro sua
madre. Io ti dico che esse sono le parole del nemico, che
cercano di colpirti per far sì che tu perda la speranza, e
ti sfiduci e non preghi più per lei. Continua con la
preghiera. Tu la vedrai tornare completamente trasformata e
sinceramente di cuore pentita.
Per don... dico: questo Padre rimane nel silenzio come gli è
stato detto di fare e sta pensando, combatte, ma tu lo
rivedrai come Padre rinnovato, che ha compreso che quelle
cose erano peccato. Farà un taglio netto con il passato,
anche lui viene con un cuore sinceramente pentito.
A chi Io appaio per prima, nella Risurrezione, se non alla
Maddalena? Eppure ella grandemente aveva peccato e Mi aveva
ferito. Sono apparso però prima a lei perché sinceramente
pentita, e desiderosa con ardore di amarMI. Sono apparso a
lei che è proprio l'emblema di ciò che la Risurrezione
attua: la trasformazione della creatura nel cuore e
nell'anima, nella vittoria dal male, e che cambia in bene la
totalità dell'essere. É dono per le sofferenze vissute per
voi e che ha, per frutto, la Risurrezione, il vostro
riscatto. Dinanzi a chi Lo accoglie, il Signore risorge di
nuovo in lui, e compie una nuova creazione. E se ciò è
avvenuto con la Maddalena, può avvenire con ciascuno di voi;
basta un cuore sinceramente pentito e il desiderio di amarMi;
e al resto penso Io che, pure da una storia di male, ne
faccio risurrezione e meraviglie.
Così tu, mia piccola; la tua sofferenza accompagna la tua
preghiera, proprio per i figli perché ne ricevano
risurrezione. Essi si ricrederanno. Io stesso stamperò in te
la mia immagine di Risorto nella tua persona, nella loro
mente e nel loro cuore (*). Ti benedico".
(*) Tutto quello che Gesù dice alla piccola Maria lo dice
anche ad ogni mamma (don...)
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15 aprile 2009
"Vedi i discepoli di Emmaus..."
"Mia piccola Maria, il tempo... dai al
tempo, ad esso che guarisce le ferite, dà luce ai cuori, fa
rinsavire le coscienze. Questo tuo dolore offerto
illuminerà. Sei eucaristia, figlia, sei pane che viene preso
a morsi perché molti, nutrendosi della bontà, abbiano a
cambiare la loro sostanza, il loro essere.
Vedi i discepoli di Emmaus: pur camminando con loro, non mi
riconoscono, pur sentendo il cuore pieno di calore,
sentendoMi parlare delle Scritture, non mi riconoscono. Solo
allo spezzare del Pane, in mezzo ad essi, si fa luce alle
loro menti; riconoscono la mia Persona, e sono in grado di
annunciarMi ovunque. Le anime che Mi amano e si nutrono
della mia Eucaristia si fanno mia Eucaristia, prolungamento
di Me: Carne e Sangue mio, che raggiunge coloro che sono
lontani, quelli che non vengono a nutrirsi di Me, non Mi
riconoscono. Nutrendosi al vostro pane buono, formato di Me,
lievitato nei miei elementi. Queste anime cambiano per
tornare di nuovo all'altare di Dio. Ti benedico".
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16 aprile 2009
"Sono presente nella vostra storia di ogni tempo"
"Mia piccola Maria, lo so che Mi ami e che
cerchi la verità; vuoi essere nella verità, ma la verità,
figlia mia, costa fatica farla accettare soprattutto quando
tocca al vivo la persona.
Questo Padre accoglie, figlia mia, accoglie, anche se si è
dibattuto, fa fatica. Egli accoglierà. La Madonna lo vuole
come porta per far entrare la sua luce e per la fortezza,
l'intensità, la perseveranza di andare fino in fondo. Don...
lo aiuterà.
La verità, figlia, è in Me. E quanto ho dovuto penare per
farla accogliere dagli altri nella mia Persona! Mi sono
fatto accanto ai discepoli di Emmaus perché credevano che Io
fossi morto. Ma Io sono Colui che è sempre, il Vivente. Mi
sono fatto presente agli Apostoli, mi sono persino nutrito
dinanzi ad essi perché credessero che Io sono, Colui che è
Persona, il Vivente.
Sono presente nella vostra storia di ogni tempo: Io vi vedo,
vi ascolto, opero, agisco: ci sono! Non sono un Dio lontano,
assente, dimentico; ma con voi Io vivo. Voi credete di avere
una storia infinita, e siete solo un'istante della mia, ma
che ha valore se si impreziosisce della mia Persona, della
mia Presenza, allora essa sarà vittoria su ogni male, per
ogni tempo, sino alla fine dei tempi, per raggiungere la
vittoria del Regno.
Dì a questo Padre che è al tramonto della sua vita; gli anni
che ha già vissuto per sé, errando, è cenere che è rimasta
sparsa nella terra; ma i pur pochi anni rimasti, vissuti con
Me, nella mia Presenza, docile all'ascolto della via che gli
indico, si fanno grano buono, grano dorato, maturo, che è
eucaristia. Tu sei l'agnellino per offerta per..., per
questi Padri, figlia, e la sofferenza inizia così anche con
queste pene, che a Me offri. Ti benedico".
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17 aprile 2009
"Siate umili e abbandonati a Dio,
e Dio opererà in voi meraviglie di santità"
"Mia piccola Maria, sono felice del ritorno
e la scelta di questo Padre, che s'immette così nel percorso
di Luce, che porta sino a Me, al mio Regno, e fa da scia
perché, attraverso di esso, molte anime lo seguano. Egli ama
molto la parabola del Figlio Prodigo perché sa che è quella
che più gli è simile, che è misericordia di Dio che lo
vince, vince ogni suo male, in questo Amore di cui rimane
ancora meravigliato. Continua a pregare per lui, dato che il
demonio non lascia facilmente la sua preda, e avrà degli
attacchi. Continua a pregare.
La Serva di Dio... ha anche intercesso e ottenuto questa
grazia, che la luce facesse chiarore alla sua mente, alla
sua anima, perché egli fosse portatore di Luce. É gioiosa
Lei di vedere qui radunati questi fratelli, che vengono ad
onorarla, ancor di più felice che questo Padre indirizzi la
via verso Colui che è l'Artefice della sua santità, Cristo
Signore, e la sua Santa Madre. Se Ella ha potuto vivere ciò
è perché si è fatta docile strumento nelle Loro mani, si è
fatta piccola, umile, duttile e il Signore ne ha fatto
santità. Lei è un segno che testimonia l'Amore di Dio. Il
gruppo che la rappresenta deve vivere tutto questo mentre
invece si è fermata a celebrare la sua persona. Devono
vivere le virtù che Lei ha testimoniato, che indicano la via
all'amore di Cristo.
Siate semplici strumenti, buoni conduttori, sapendo che è da
Dio che ricevete la Grazia, e i mezzi per santificarvi.
I miei Apostoli compiono miracoli e sanano i malati, ma lo
fanno nel nome di Gesù; lo possono, dato che da Lui ne
ricevono l'energia vitale. Essi sono come la presa che va
posta nella corrente, e lì si riceve l'energia per la luce,
il calore, i benefici effetti che se ne ottengono. I miei
Apostoli non pescano nulla per l'intera notte, ma nel mio
Nome, fiduciosi della mia Parola, hanno pesca abbondante.
Siate umili, abbandonati a Dio, e Dio opererà in voi le
meraviglie della santità. Ti benedico".
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18 aprile 2009
"Non c'è Risurrezione senza il Calvario"
"Mia piccola Maria, Io sorrido, sì, sorrido
mentre guardo... la Serva di Dio, in questa celebrazione nel
suo abito bianco, per il candore e l'innocenza che Ella ha
vissuto, e sparge petali di fiori sulle persone che chiedono
grazie per sua intercessione. Quanto ancora vi ama e prega
per voi! Ma ciò che più desidera, e dice bene il sacerdote,
è che testimoniate ciò che ha vissuto, sia segno che
prendete in voi, che la facciate rivivere nell'accogliere le
sofferenze, quelle croci che il Signore vi dona, quelle
sofferenze che sono parte di redenzione che ognuno deve
vivere. Non c'è Risurrezione senza il Calvario. Dovete
vivere il dolore, quelle pene che vi fanno partecipi della
vita di Cristo, e che si uniscono come offerta nella Santa
Messa e vi fanno redentivi.
Il dolore viene addolcito, sostenuto, alleviato dall'amore
del Cristo, che ve lo motiva, ve lo rende prezioso, ve lo
rende amoroso.
Il Sangue divino è sceso su coloro per cui preghi, per le
tue intenzioni, e sugli scritti dei quaderni, e anche su
questo Padre per cui la offri, che ha preso la via della
Risurrezione, sapendo che anch'egli deve accogliere la sua
parte di redenzione, le sofferenze che deve offrire per la
salvezza e il riscatto di sé e dei fratelli.
Le sofferenze di tutti, se offerte e unite in tutti gli
altari del mondo, diventano una Celebrazione mondiale, un
grande Santa Messa che lava dal male, purifica dal peccato,
risana e fa rinascere la terra, facendola divenire più del
Paradiso terrestre, l'introduce nella Gloria dei Cieli, ove
le creature non saranno solo umani, ma spirituali e divini.
Ti benedico".
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18 aprile 2009
"Tutti quelli che si tuffano nella mia Misericordia Io li
rinnovo"
"...Sì che ti sto rinnovando, ti rinnovo
continuamente. Tutti quelli che a Me ricorrono e si tuffano
nella mia Misericordia Io li rinnovo. Io sapevo che l'uomo
era fragile, debole e che, nella sua miseria, quante cadute
avrebbe avuto, e per queste, pur non gravi colpe, Gli era
precluso l'entrata al Regno dei Cieli. La mia Misericordia
vi è venuta incontro, frutto del mio Cuore, che ha
compassione, che travasa di tenerezza, e trabocca di pietà
per la povertà umana. Il mio Cuore vi ha donato la
Misericordia che, venendo effusa nella Confessione, vi
ridona vita nuova.
La mia Misericordia è come una Madre che vi fa rinascere. E
interviene non solo per le colpe lievi, ma pure per quelli
che si sono macchiati di colpe gravi, se il loro cuore
sincero è ferito. Chi viene a Me con autenticità, Io dono il
perdono, lo trasformo completamente. La mia Misericordia
entra in tutte le viscere, e vi cambia il modo di pensare,
il modo di amare, il modo di agire; vi rende nuove creature.
C'è bisogno solo di Verità, di un sincero pentimento, poiché
Dio, che è la Verità, può accogliere solo in Essa. Le vostre
lacrime lavano, sono l'acqua che si unisce al mio Sangue e
vi danno riscatto e nuovo germoglio di vita.
In questo giorno particolare, nel quale ho chiesto alla mia
amata Faustina che la Chiesa celebrasse la mia divina
Misericordia, in questo giorno, quale travaso di Essa, quali
fiumi si espandono dal mio Cuore! E tutti quelli che, pur se
si sono macchiati delle più terribili nefandezze, se vengono
a Me con un cuore sinceramente contrito e umiliato,
desideroso di riscatto, che con dolore e pianto ha compreso
il suo male, e chiede perdono, pronto a dare la sua vita
nelle mie mani: a quest'anima Io do il mio perdono totale.
Egli esce dalla Confessione innocente, rivestito di purezza,
e veramente come un bimbo appena ricevuto il Battesimo!
Quale dono, eccelso dono del vostro Dio, che non riuscite
nemmeno a capirne l'intensità! Sappiate però che il demonio
è lì e cerca, in tutti i modi, di distogliere le anime dal
Confessionale, oppure vi si pone accanto, durante la stessa
Confessione, e cerca con falsi pudori, vergogna, e reticenze
varie, di non far dire tutte le colpe perché la Confessione
non possa effettuare il suo totale lavacro, non possa
ricevere il perdono, la giustificazione, per far sì che
l'anima sia rigenerata alla Grazia.
Per quelli che, pur non hanno commesso colpe gravi, la
Confessione è un perfezionamento, un'ascensione dell'anima a
Dio, che è Santo, dato che solo nella santità si entra in
Cielo, ove la mia divina Misericordia vi accoglie ancora.
E cos'è la Misericordia se non la Pietà, la Compassione,
l'Amore per voi, che gusterete e vivrete per l'eternità?
Ricopritevi di opere di Misericordia, fatevi cuori
misericordiosi, vivete la Misericordia, perché gli stessi
beneficiati vi benedicono, e il vostro essere si
impreziosisce dei tasselli che formano e compiono un mosaico
di questa Misericordia. Vivendo nella Misericordia, dalla
Misericordia sarete accolti, che vi rivestirà di Essa,
centuplicandola. Ti benedico".
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20 aprile 2009
"Vi indico il Cuore misericordioso di mia Madre"
"Mia piccola Maria, sì, vai a confessarti
domani. Non sono colpe gravi, ma imperfezioni che, lavandosi
nella confessione continuamente, sono come i detriti che
vengono a depositarsi, ma subito tolti, perché l'acqua
dell'anima rimanga chiara, trasparente, scorrevole; e lo
Spirito possa sempre dimorarvi.
Oggi è il giorno che segue la celebrazione della mia divina
Misericordia, il trionfo della mia Misericordia, che si
estende su tutta la terra. Ma quanti figli ne hanno fatto
ricorso? Così pochi! Eppure nella mia Misericordia voi
venite lavati dai vostri peccati e rigenerati a creature
nuove.
Nicodemo viene di notte a cercarMi, dato che teme la parola
di giudizio dei giudei e dei dottori della Legge, ma viene a
interrogarMi perché è alla ricerca del Vero. Egli vuole
sapere qual'è la via per la conoscenza di Dio, e come
seguirla. Ed Io gli dico: si può conoscere Dio e la via da
percorrere per seguirLo se la creatura è rinata dall'alto,
dallo Spirito; solo nello Spirito saprà riconoscere il
Volto, le sembianze del Padre. E gli dico: "dalle acque e
dallo Spirito", perché l'acqua lava, e lo Spirito santifica.
E nella mia divina Misericordia, nella Confessione che vi
risana dalle colpe, voi venite lavati dall'Acqua e dal
Sangue della mia Sofferenza, che è la mia Misericordia, e
dal vostro pentimento, e santificati dallo Spirito, di cui
il Sacramento è formato.
Già nelle acque e nello Spirito del Battesimo voi siete
stati generati a Dio, ma poi l'uomo decade nei peccati, e ha
bisogno di ricorrere al mio Santo Lavacro, ove l'Amore
rinasce. Ma così pochi ne fanno ricorso! Per questo vi
indico il Cuore misericordioso di mia Madre. Andate da Lei,
tuffatevi nelle sue braccia materne, che vi depone nelle
acque del suo Grembo, santificate dalla mia Presenza e dallo
Spirito, che vivono in Esse; e verrete da Lei lavati,
purificati rinnovati. Andate a Lei, e nutritevi alla sua
tenerezza materna, che ha nel suo compito di Madre di farvi
crescere nella Grazia, di mantenere il vostro abito puro,
candido, l'abito della Grazia, che solo vi permette di
entrare in Cielo.
Nicodemo ha avuto uno spiraglio di luce nella sua ricerca
alla rinascita, ma Io gli indico una ricerca che è materna,
ma viene dall'alto, in Maria, nella sua maternità mistica:
dalle sue Acque santificate dallo Spirito Santo. Ti
benedico".
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21 aprile 2009
"La mia Parola oggi viene smembrata, travisata,
deformata..."
"Oggi la Chiesa celebra S. Anselmo, il mio
Anselmo. Quanto ha operato egli nella difesa della mia
Parola! Quanto ha insegnato nella verità di una mistica, che
non è solo medioevale! La sua autenticità è per ogni tempo.
S. Anselmo viveva di preghiera e di amore di Dio. Con essa
ha impastato e irrorato il suoi scritti. Lo Spirito Santo
dava luce alla sua mente, attestando Sé stesso. Oggi
esistono scuole, seminari, intitolati a S. Anselmo, che non
seguono però la luce che Egli ha dato.
La mia Parola oggi viene smembrata, travisata, deformata;
gli si dà un risvolto psicologico. E dicono: "Gesù ha detto
questo, ma voleva dire quest'altro". Non è così! La mia
Parola va accolta com'è, in modo integrale; non va cambiata
né una virgola, né un punto. Quel che è detto è detto!
Lo Spirito ha parlato e rivelata la sua Persona, che non può
essere cambiato. Oggi quanti teologi insegnano, non
irrorandosi della preghiera, non vivendo dell'amore di Dio!
Ciò che scrivono e insegnano è sapienza umana, è parola
d'uomo errata. E in questi insegnamenti vengono preparati
tanti figli al sacerdozio; e che sacerdozio sarà...? Essi
vengono preparati culturalmente, in modo nozionistico, di
bella facciata, ma non c'è lo Spirito di cui ha vissuto S.
Anselmo. Solo quando si guarderà in alto, verso Colui che è
l'unico Maestro, il Cristo Verbo di Dio, da cui hanno preso
luce nella Verità i suoi Santi, essi potranno comprendere,
amare e vivere la sacra Parola, e ciò sarà possibile quando
piegheranno le ginocchia nell'adorazione di Dio. Ti
benedico".
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22 aprile 2009
"Ancora Io innalzo nel cielo il mio Segno, la Croce "
"Mia piccola Maria, chi si rifugia, chi
confida in Me, non andrà deluso. Io sono Colui che dà
salvezza; solo in Me c'è la Via. In Gesù Cristo l'uomo trova
la via alla salvezza. Nicodemo viene di notte, per timore
del giudizio umano, per cercare questa Via, e Io gli indico
la Verità in Me, che viene vissuta dinanzi al sole, di
giorno, poiché essa compie le opere mie, le opere del bene,
che non hanno ragione di nascondersi. Mentre coloro che
operano nel male si occultano nella notte, nelle tenebre.
Saranno, questi ultimi, proprio quelli che finiscono per
perseguitare e uccidere quelli che operano nella luce, dato
che essi smascherano, rivelano la loro malvagità e le loro
opere cattive. Questa luce dà fastidio, in quanto anche il
malvagio giustifica se stesso, s'ammanta sempre di scuse e
perora il suo pensiero, dà forma al male, mascherandolo nel
bene, e la luce rivela l'oscurità, l'inganno.
Io sono sempre a braccia aperte, di giorno come anche di
notte, per accogliere e dare la salvezza. Oggi purtroppo
l'umanità, la maggior parte di essa, non vuole, ha il
peccato dell'apostasia, del rinnegamento di Dio, il suo
rifiuto. Satana è riuscito a iniettare nel pensiero umano
che Dio è inutile, l'inutilità nella sua esistenza, e
rendere così vana la mia salvezza. Cosa può fare, pur un
Dio, dinanzi a tanta cecità e durezza dell'uomo, al suo
volere? Può solo attendere che quelli rimasti fedeli, che
portano in sé la sua Persona, che vivono del suo bene, delle
opere della luce, riformino una nuova generazione di
santità. Essi sono la pur flebile alba che fa rinascere un
nuovo giorno, sono il poco amore che si lievita per far sì
che sia vissuto pienamente nei nuovi tempi. Ancora Io
innalzo nel cielo il mio Segno, la Croce (*), e do
possibilità di scelta, di ricevere la mia salvezza, a quanti
vorranno. Ma per chi rifiuta, non potrò più raggiungerli. Ti
benedico".
(*) Nei tempi della grande prova tutti gli uomini vedranno
la Croce gloriosa di Cristo che brillerà luminosa in cielo,
e saranno chiamati a battersi il petto e a convertirsi
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23 aprile 2009
"Chi anela al Cielo, guarda al Cielo, vive del Cielo!"
"...Nicodemo indico il Cielo che è
superiore a tutto. Chi anela al Cielo, guarda al Cielo, vive
del Cielo. Chi è proteso alla terra, alla terra appartiene.
Il tuo Cielo, figlia mia, renderà sempre più sottile questa
terra e quella dei tuoi figli, la renderà sabbia, polvere,
che si potrà alzare ed unirsi agli elementi del Cielo. Ti
benedico".
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24 aprile 2009
"Ormai i tempi sono prossimi... A che cosa serve perdere la
pace?"
"Mia piccola Maria, di che temi? Ci sono Io
a vegliare su tutta la situazione. Dice bene il tuo Padre:
non pensare alle cose del passato, non farne memoria. Esse
ripresentano un'ingiustizia che ti riapre le ferite per
allontanarti così dallo spirito della preghiera e
dell'adorazione a Me.
...Non prenderti maggior pena per i tuoi figli, li
ritroverai cambiati e trasformati,... ormai i tempi sono
prossimi. A che cosa serve prendersene pena? Gli avvenimenti
si susseguiranno nei dolori, nelle persecuzioni alla Chiesa
e nei segni del cielo, che ancora aiutano l'uomo a scegliere
Dio. É ormai vicino, è prossimo questo tempo. A cosa serve
perdere la pace? Ti benedico".
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25 aprile 2009
"Io alito su di essi il mio Spirito perché abbiano fede"
"...Io ti vengo ad illuminare e a darti
ulteriore certezza che la tua famiglia risorge. Lo so,
guardandoti intorno ora, è tutto perso, è sfacelo. Il
demonio è passato nella tua casa devastandola, ma Io ti
dico: risorgerà! É come quando, Crocifisso e agonizzante,
tutto era fallimento per quelli che passavano sotto la mia
Croce, e scotendo la testa e dicevano: "Voleva salvare il
mondo e non è riuscito a salvare Sé stesso!". Ancora Io
appaio risorto dinanzi agli Apostoli, ed essi sono ancora
increduli della mia Persona, perché increduli alla Parola di
Dio; c'è poca fede ad essa, che è veritiera, reale, e si
compie, poiché le Scritture parlano di Me e della mia
Risurrezione. Per questo Io alito su di essi il mio Spirito:
perché abbiano fede e luce nella Sacra Parola, per
amalgamare le loro anime nel vigore, nella certezza, alla
fede, per far sì che lo Spirito Santo, quando poi scende, li
trovi pronti.
Così tu, figlia mia, ritirati nella preghiera, vivi unita,
intrecciata a Me, in questa mia intensa unione, mia piccola
sposa, e scrivi. Cosa puoi fare di più? Hai già lottato
tanto, figlia. Ora rimani abbandonata in Me, e prega; ciò si
fa terreno che tu prepari e amalgami nell'attesa della
discesa dello Spirito Santo, che fa risorgere. Ti benedico".
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27 aprile 2009
"Io che posso sfamare il corpo posso dare un Pane del Cielo"
"Mia piccola Maria, vivi abbandonata a Me
perché tu possa tuffarti e inabissarti in questa unione
sponsale, vivendo nel desiderio della mia ricerca e della
mia unione. Trova il tempo per scrivere e poi, svolto il
lavoro più gravoso, torna al Cenacolo. Ti voglio vedetta che
vigila, nell'attesa del mio Ritorno e che, nel tuo desiderio
ardente, indichi alle creature l'amore, la trepidazione, la
ricerca del tuo Signore per gridare ancora e dire: "Dov'è il
Signore, dov'è ?", e porsi sopra, in alto le mura, per
guadare lontano, simile ad un falò che rimane acceso per
avere la luce del mio Ritorno e riconoscerMi, mentre sto
giungendo sulla terra.
Anche ai miei tempi mi cercavano: "Dov'è il Signore,
dov'è?", e la barca era vuota. TrovandoMi, dicevano: "Rabbì,
dov'eri ? ". Ecco, loro Mi cercavano ansiosi, ma Mi
cercavano non per amore ma perché la mia Persona li aveva
sfamati dalla fame dello stomaco. Ed Io indico allora questo
segno: che, sì, Io che posso sfamare il corpo, posso dare un
Pane del Cielo, un Pane che sfama lo spirito, e che è la mia
Carne; è sempre la mia Persona, l'Eucaristia, il Pane nel
quale Dio arricchisce l'uomo di Sé stesso.
Nella fusione al suo Pane, alla sua divinità, si fa parte di
Sé, parte del suo Corpo. Se allora però Mi cercavano per la
fame fisica, oggi non Mi cercano più, nemmeno per essa;
l'uomo basta a sé stesso: le sue tavole sono ricolme, lo
stomaco è pieno. La sua abbondanza non gli fa alzare lo
sguardo al Cielo, se ne fa suo possesso e suo merito. L'uomo
non loda il Padre Celeste per il grano che biondeggia e di
nuovo è maturo per la falce; non ringrazia per la
Provvidenza che ricolma nelle case; non ringrazia per
l'ossigeno con il quale respira.
E, se l'uomo non mi cerca per il cibo materiale, ancor meno
mi cerca per il cibo dello spirito, per la fame nell'ardente
desiderio dell'Eucaristia, che è fonte di Vita, che sfama
ogni fame, dal quale nasce e si dirama ogni esistenza
creata, che vi vuole fondere e amalgamarsi alla carne
dell'uomo perché vi facciate Carne di Dio.
Per questo chiamo i miei diletti a farsi vedette
nell'oscurità di questo tempo; essi sono l'aurora, fanno
luce con il falò della loro fede, che Mi testimonia un amore
che Mi cerca con desiderio, e aiutano i loro fratelli, nel
buio della loro notte, per far sì che, nella loro scia, Mi
possano ancora vedere, ancora riconoscere e tornare a Me.
Nei nuovi tempi sarà il Regno Eucaristico, nel quale
l'Eucaristia regna in mezzo all'umanità, da cui diparte e
ravvolge l'energia della vita. Se oggi la materia sovrasta
lo spirito, nell'Eucaristia lo Spirito sovrasta e regna, dà
vita su ogni fisicità, su ogni materia; innalza la materia a
farsi Spirito. Ti benedico".
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26 aprile 2009
"In questa luce si costruiscono le case per le anime"
"...Tutto torna a Dio, e sarà Risurrezione.
Non credere che la tua preghiera sia vana, poiché essa si fa
mattone. Ogni preghiera è un mattone che si deposita
sull'altare per costruirne la casa. Si inizia con pochi
mattoni sino a quando non sarà completo di tutti, per
l'intera costruzione, composta di tutti i suoi elementi che
occorrono e con il tetto che la ricopre. Allora sarà pronta
per accogliere i tuoi figli, che vi entreranno per ricevere
la luce con cui si è potuta formare, poiché irradiata dallo
Spirito santo. Credi, figlia mia, che Io sono la Verità e,
cementata in Me, questa casa, chi vi entra, non riceverà che
la mia Verità.
Così i miei Apostoli, quanto hanno dovuto operare in sé per
costruire il loro edificio spirituale, con la mia Persona e
il mio insegnamento, e con la preghiera. Ma ciò che ha
compiuto l'intera costruzione è stata la mia morte e
risurrezione perché ne ricevessero luce e li trovasse pronti
alla discesa dello Spirito, che ha composto, mattone dopo
mattone, l'intero edificio della Chiesa.
La casa, che solo quando è stata completa della mia luce, ha
spalancato le porte perché le anime venissero a riceverla,
luce che irrora e dà vita nel dare frutto perpetuo della mia
morte e risurrezione. In questa luce si costruiscono le case
delle anime, in ogni parte del mondo, per far sì che essa si
diffonda ulteriormente, la luce si espanda, e sia
risurrezione. Ti benedico".
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28 aprile 2009
"Rimango così solo nei tabernacoli..."
"Mia piccola Maria, e ancora dubiti che Io
sia a rivelarmi in te? E come avresti potuto scrivere tanto,
e come tutto questo scritto non ha errore, pur nella sua
semplicità, se non fosse mio? Ecco, esso ti nasce dalla tua
fusione nell'Eucaristia ove Io sono.
Io chiamo i miei figli a nutrirsi di Me. Con Me si
sfameranno di tutto. Ma si saziano del pane sulle tavole e
mangiano varie volte al giorno. E... perché consentano la
fame dello Spirito? Cercano con avidità l'amore ovunque e
non lo trovano, non sono mai sazi, e rimangono delusi. E...
da Me che sono "l'Amore" non vengono. Fanno file dai potenti
per essere ricevuti, ed Io che sono il Re, e non faccio
attendere, non vengono.
Attendo che le creature vengano a Me, ...e rimango così solo
nei tabernacoli!... Attento le anime da Re, che tutto posso,
e ogni questione viene risolta.
Io sono Luce e Vita e sono l'Autore dell'Amore che anela
darsi e fondersi nelle anime. Io sono il Padre che desidera
ed ha nostalgia dei figli. Io sono la Madre che vuole
rigenerare ulteriore vita alle sue creature; sono il
Fratello che dà se stesso per i fratelli, sono l'Amico che
mai abbandona, che è fedele, ed è sempre accanto. Eppure
sono lasciato solo, e così poco amato! Chi viene a Me?
Molti, ma non Mi conoscono: alcuni vengono, ma in modo
superficiale; altri non credono; altri sono venuti ma poi se
ne sono andati, altri ancora vengono per dissacrarMi, per
colpirMi.
Sono così pochi quelli fedeli che mi amano, che si nutrono
di Me! Beati quelli che si nutrono di Me in Grazia e Mi
amano: sono i benedetti! Beati quelli che, in questo stato,
mi ricevono ogni giorno, Io dico: mi si fanno simili, come
Me sono Pane del Cielo, sono parte della mia Carne, si fanno
Me. Chi si nutre di Me, vive di Me; la mia Carne si fa sua,
il mio Sangue è nelle sue vene, il mio Amore pulsa in loro,
ed Io ancora vivo per loro. Ti benedico".
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30 aprile 2009
"Anche in Paradiso la sua conoscenza è interminabile"
"Mia piccola Maria, ciò che senti sono le
mie parole. É tutto vero, autentico. Io vengo per dare
insegnamento, per approfondire la vita dello spirito. Sempre
il Signore si compiace, in ogni tempo, di rivelare la sua
conoscenza. C'è sempre bisogno di profeti, sacerdoti, anime
benedette, che siano miei portavoce, coloro che pregano e
diffondono l'insegnamento della Parola, mantenendola nella
sua Verità.
Cosa fa l'eunuco lungo la strada, cercando di capire le
Scritture? Prega nel suo cuore che gli venga dato un aiuto e
Dio manda Filippo, suo Apostolo, perché ne scevri la
comprensione nell'insegnamento, nella Verità. La Sacra
Parola non contiene in sé tutta la Sapienza di Dio; l'Eterno
non si esaurisce mai e, in ogni tempo, tramite i suoi, si fa
conoscere più profondamente; è un trasmettere con più
evidenza, per arricchire di Sé.
Anche in Paradiso la sua conoscenza è interminabile, non ha
fine, mai si esaurisce perché è l'irraggiungibile. Ma ogni
stadio acquista della sua conoscenza, e vi dona un gaudio
infinito.
Perché il Signore vi dona la sua parola? Perché amiate!
Conoscendo Colui che è l'Amore, sappiate amare. La Parola
può esser compresa solo nell'Amore. Deve essere irradiata
dallo Spirito per far sì che dia Amore e si compia. Oggi è
un mondo dal cuore duro, freddo, sterile. Gli uomini, ma
anche molti sacerdoti, sono così duri e freddi, non amano, e
la Parola che predicano non insegna poiché non è fusa
nell'Amore. Io mando ulteriore parola poiché Mi si conosca e
Mi si ami. Queste mie parole rimarranno; nascono da Me, e
molti cuori si formeranno ad esse. Si scriverà un libro, non
per accrescer la tua persona, ma per accrescere la
conoscenza, l'amore, la gloria di Dio. Ti benedico".
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