Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Quaresima

 

 

Ave Maria!

 

25 febbraio 2009
"Oggi inizia la quaresima con le ceneri"

"Mia piccola Maria, anche se tutte queste tribolazioni, molestie, e attacchi ti vengono dal maligno, sappi che Io sono le Ali premurose che, tutt'intorno, ti cingono e ti proteggono. Gli permetto ciò che tu puoi accogliere, e perché questo ti dà una sofferenza che tu poi unisci a Me sull'altare. E ciò ti è di beneficio, non solo per la tua famiglia, ma per i miei figli sacerdoti. Tu rimani fissa in Me. Io ti proteggo, ti circondo, ti salvo, ti sano, ti libero.

Oggi inizia la quaresima, con le ceneri, che vi ricordano il tempo che passa, e la terra a cui ritornate. Siete impastati della terra, e solo lo spirito, che Dio vi ha immesso dentro, vi dà vita. Esso sostenta la vostra esistenza. Ma il corpo è terra, e alla terra ritorna. Lo spirito vivrà per sempre, ma vi chiedo di ammantarlo, di rivestirlo delle opere di Dio, del suo Amore; allora vivrà di Lui. Ma se, quando il corpo si spegne, lo spirito è nudo, non porta niente in sé, o si è ammantato di opere malvagie, non solo la terra, ma sotto di essa viene assorbito per vivere negli abissi degli inferi.

Rivestite il vostro spirito delle opere che il Vangelo vi elenca: la carità, la preghiera, il digiuno. Ma vivetele nell'umiltà e nel nascondimento. Solo nell'umiltà e nel nascondimento si ama, si vive l'Amore di Dio. Chi, pur compiendo cose buone, ne fa magnificenza per il mondo, glorifica se stesso e ruba, toglie la gloria a Dio. Solo chi s'impoverisce di sé dà maggior gloria al Signore, ed Egli, nella sua grande generosità, ne prende di sé per rivestirne l'anima, per la beatitudine dell'eternità. Ti benedico".

 


27 febbraio 2009
"C'è un digiuno che riguarda la castità, di cui poco si parla"

"Mia piccola Maria, richiamo anche te al digiuno, che può essere effettuato nei suoi svariati modi d'essere: c'è il digiuno dagli alimenti, in ciò che è puramente fisico e vi fa sentire la privazione del cibo, la fame. Ciò vi dispone in un atteggiamento di povertà, di bisogno, mediante il quale comprendete di quanto siate poveri, limitati dalla vostra materia, e ad avere necessità della presenza e del sostegno di Dio. C'è un digiuno che vi conduce a vivere, in questo tempo particolare, nell'impoverire voi stessi nel donare il vostro tempo, il vostro agire, nel dare soccorso ai malati, ai poveri. Date pure il vostro denaro, del necessario, per soccorrere il fratello.

C'è un digiuno che riguarda la castità, di cui poco si parla, nell'offrire al Signore un tempo di purezza e di astinenza dalla concupiscenza, per gli sposi. C'è un digiuno nel quale limitate, o fate rinuncia, nello sguardo da letture, film, immagini, telefonate, divertimenti, da ciò che è pur lecito, e non ciò che è comunque peccato, e vi è sempre vietato, ma di quello che il Signore vi dona per farne gradita offerta, sacrificio santo al Padre, ed esprime che c'è una ricerca sincera di Dio, e un cammino nello Spirito. C'è poi un digiunare, per le anime sante, che è quello di un tempo nel quale non si è allietati dalla presenza di Cristo, che c'è sempre, è accanto, ma si nasconde ad esse. Egli le pone in un digiuno in cui ci si priva delle consolazioni, delle gratificazioni, delle sensazioni, che si fanno percezione della presenza amorosa del suo Cuore, per cui si vive una grande sofferenza: accogliendola, se ne fa offerta, un tesoro d'offerta al Cuore rinnegato di Cristo.

C'è un digiuno nella fede provata, che non dà luce, sembra senza risposte, e si sente il buio, eppure l'anima persevera, e crede; ed è un digiuno offerto nella fiducia. C'è il digiuno di un'intera vita, offerta nella preghiera, vissuta per amore di Dio e dono per i fratelli. C'è il digiuno dell'offerta del proprio corpo, del proprio essere, quando la propria esistenza diviene solo dono e riscatto, e si rinuncia a sé, in un digiuno che è perenne, e che diviene oblazione gradita, e redenzione con Cristo.

Il digiuno vi prepara a liberarvi dal peccato, purificandovi per essere pronti alla risurrezione. Ti benedico". 

 


17 febbraio 2010
"La quaresima è il tempo della rinascita"

"Oggi inizia la quaresima, il tempo nuovo che il Signore Dio offre, simile ad una pagina nuova della vostra vita, dal quale poter iniziare un nuovo libro, una nuova storia, per rincominciare, per ritornare ad essere alla prima età, alla primizia, al principio della creazione dell'anima che torna bambina così come è uscita dal grembo materno.

La quaresima è il tempo della rinascita, che può essere vissuta nei mezzi che la Chiesa stasera vi indica, e che sono: la preghiera, la mortificazione, la carità.

La preghiera: nell'intimo colloquio con il Padre Celeste, vissuta continuamente in ogni giorno del vostro esistere. Così, come non vi stancate di mangiare, di dormire, così sia la preghiera: vita partecipata con Dio.

La mortificazione: che si effettua nella accoglienza della croce che il Signore vi ha donato nell'amore, vivendola nella grazia dei santi Comandamenti, nell'offrire le vostre rinunce e digiuni, ciò che potete, che sono atti d'amore offerti al Cielo.

La carità: nella rinuncia di ciò che siete e avete, per condividerle con i fratelli. Preghiera, mortificazione e carità che vanno vissute nell'amore e nell'adempimento della Legge divina. Anche ai miei tempi ciò era vissuto dai sacerdoti e dai farisei: preghiera, digiuno e la carità nelle opere, ma era per essere lodati, per ricevere lodi e ammirazione dagli uomini, un vissuto per l'esteriorità, la gratificazione personale, che riconduce a sé stessi, alla propria gloria.
Mentre Io richiedo di vivere tutto ciò nel nascondimento. Sia per voi uno scrigno geloso nel qual deporre le vostre gemme, i gioielli dei vostri doni, e che venga sepolto, nascosto agli occhi umani, nella terra della vostra anima, e che si aprirà, a tempo debito, dinanzi al Giudizio di Dio, nel quale vi sarà di giustificazione, e ne darete Gloria al Padre che vi benedirà! Siate umili, nascosti; vivete l'interiorità, la confidenza del cuore di ciò che siete, e vivete con il Signore Dio vostro, che sarà presente. La vostra storia sarà presente allo sguardo del Padre, che se ne rallegrerà, e vi ricoprirà di Sé nella sua benedizione. Ti benedico".

 


19 febbraio 2010
"La quaresima vi invita alla purificazione, che avviene mediante il digiuno"

"Oggi il vangelo e la Chiesa, all'inizio di questa quaresima, vi invita alla purificazione, che avviene mediante il digiuno, digiuno che si fa pure fisico, dato che il digiuno fisico dà forza a vivere lo spirito: le membra si fanno più deboli, la materia si abbassa ma lo spirito s'innalza e si fa forte. Il digiuno del pane vi aiuta a vivere il digiuno dell'anima per giungere a Me, alla mia fusione.

Per far sì che la creatura giunga a Me deve purificarsi dal suo male e vivere in adesione alla mia di Vita. L'anima si piega, si fa duttile, riconosce i suoi limiti e la povertà di sé stessa. Si fa umile e quando l'anima si fa umile, Dio s'incontra in lei. Nell'umiltà dell'anima che si mortifica, si piega, c'è la testimonianza del suo incontro con il Signore; diviene segno, e nella sua anima umile Egli vi depone altre anime, che vengono fecondate dalla sua umiltà. Queste anime vengono a loro volta aiutate a piegarsi per poter così anch'esse incontrarsi nell'abbraccio del Cielo.

Chi digiuna? Coloro che si mortificano e digiunano si fanno offerta e dono al Padre Celeste; l'anima loro si fa accogliente e sa accettare la sofferenza e la purificazione, che avviene nella vita mediante le varie prove e i dolori che ne derivano. A cosa serve la mortificazione, la penitenza, il sacrificio? É acqua che lava. Vi rende degni del Signore, che è Santo, per rendervi santi; vi pulisce dal peccato e fa sì che si trasformi in voi l'esistenza in dono, offerta d'amore per il Signore e per i vostri fratelli.

Poiché non sono gli agi, i diletti, i piaceri, e lo star bene, che vi conducono a Me, ma la penitenza, il digiuno, perché esso vi costa di più; è perla preziosa che solo può essere offerta, dono d'amore, e via di santificazione. Ti benedico".

 


 

21 febbraio 2010
 "La quaresima inizia nell'annuncio della mia Passione, del mio deserto"

"Oggi la quaresima inizia, nella prima domenica, nell'annuncio della mia Passione, del mio deserto, ancora poco sondato dalla Chiesa. L'ho vissuto, nella mia Umanità, nella persecuzione del diavolo, come nessun uomo e l'ho vissuta per voi, per espiare le vostre persecuzioni, per darvi forza nel tempo della sua prova.

É il deserto tempo di purificazione, di cui Io non necessitavo, ma vivevo per voi, per purificare le vostre persone, per prepararmi alla predicazione, che da lì avrei iniziato, per entrare nei cuori delle genti, e così farsi feconda.

Io vivo quaranta giorni di Passione che anticipa quella futura: vengo dilaniato nella carne e nello spirito, nelle vessazioni del diavolo. Colpito continuamente dalle pietre, lacerato, e morse le mie membra, e quanta oscurità che, in apparenze bestiali, mi si presentavano: quanti scorpioni e serpenti si avventavano, e tentazioni di ogni tempo, che mi invadevano ovunque.

Io le soffrivo tutte in Me. Vedevo il peccato degli uomini dell'intera umanità, e in ogni generazione, cadere nelle trappole infernali, e l'inferno stesso. Io sono stato immerso nell'inferno. Chi può capire ciò che ho vissuto? Solo mia Madre ha dato sostegno al mio dolore e alla mia solitudine, e una roccia alla quale mi sono aggrappato e sulla quale ho riversato le mie lacrime. É stata la battaglia con l'inferno, che Io vivevo, e vincevo per voi; e come la vincevo se non con la preghiera, la sofferenza e il digiuno?

Ancora voi, come potete vivere e vincere le prove del maligno, le tentazioni a cui siete sottoposti, le tenebre che cercano di offuscarvi la vita se non nella preghiera, offrendo la sofferenza, il digiuno?

Le tentazioni de diavolo sono le stesse, dalla notte dei tempi, ma pure i mezzi, che il Signore vi ha dato, sono di sempre: i mezzi divini attraverso i quali voi lo potete, ogni volta, sconfiggere e vincere.

Pregate la mia Passione nel deserto quando siete tentati, e nella prova. Chiedete per i meriti di essa, per i meriti acquisiti nei miei inenarrabili dolori a cui la Chiesa ancora non ha sondato nella sua profondità, e voi ne riceverete fortezza, luce, protezione, vittoria. Per i suoi meriti il maligno verrà fatto fuggire, e ne sarete sempre vittoriosi. Meditate la mia solitudine, il mio freddo che penetrava le ossa, la mia fame, le sofferenze fisiche e spirituali, alle quali il diavolo mi ha sottoposto. Io l'ho vissuta per dare a voi, se la pregate, la mia vittoria, Ti benedico".