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Ave Maria!
8 febbraio 2014
"Vi fate sale nella sofferenza, nella prova offerta...
Vi fate luce nella preghiera, nell'adorazione"
"Mia piccola Maria, qui ti attendevo. É stato un periodo
di prova, ma se ora sei qui è perché viene superato; se sei
qui non puoi che superarla. Mia piccola bambina, le tenebre
del nemico si dileguano e ritorna la mia luce. Stasera nel
vangelo Io chiedo ai cristiani di essere il mio sale e la
mia luce; Il sale che dà sapore al loro cristianesimo nella
mia Sapienza, luce che è testimonianza nella verità, dato
che se il sale perde il suo gusto non sala, se la luce si è
fatta spenta non illumina: diviene un cristianesimo senza
senso e né fine, dissolto. Come poter avere questo sale e
questa luce? L a prima lettura stasera vi risponde: nella
carità, nel dono, nel dare voi, offrendovi, salate voi
stessi poiché il Padre Santissimo vi dà, per essa,
benedizione e vi arricchisce della sua Sapienza.
Vi fate sale nella sofferenza, nella prova offerta, che si
fa simile al sale gettato sulla ferita: brucia, dà dolore,
ma disinfetta e la guarisce. Nell'essere sale voi riempite
il vuoto dell'insulsaggine nel colmarlo della sostanza del
bene. Vi fate luce nella preghiera, nell'adorazione nella
quale, posti dinanzi all'infinità del mio chiarore, vi offro
la mia Luce, e divenendone portatori: vi fate testimoni
della Verità. Simile a chi in una casa oscura accende,
illumina e, nella luce acquisita, ne rivela lo sporco che la
occupa; mentre il demonio tende a nascondere, ricoprendola
di tenebre; riconosciuta nel suo sudiciume, se ne viene
disgustati e anche presi dal desiderio di ripulirla per
renderla atta ad esser casa che mi può accogliere ed
abitare. Nella sapienza del bene, nella testimonianza alla
verità vi fate sale e luce; il vostro cristianesimo si fa
vivo e fa vivere: dà vita! Ti benedico".
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13 febbraio 2014
"Non c'è età, non c'è tempo, per quanto uno sia stato anche
santo,
che non possa perdere la ragione al bene.
Il demonio
è sempre alle porte per la rovina dell'uomo"
"Mia piccola Maria, continua "Gocce di luce" per quello che
puoi sino a quando certe situazioni non si sistemano.
Spedisci a don Armando ciò che hai scritto nel passato: è
sempre attuale; è mia parola. La Sacra Scrittura stasera vi
presenta il grande Salomone, "il Sapiente", che aveva goduto
di ricchezze, di grazie e di straordinari doni da parte di
Dio e che, nella tarda età, perdette il senno: si dette al
culto degli dèi pagani, perdendo la via della verità nella
fede all'unico Dio. Il peccato della sua idolatria divenne
offesa e dolore al Cuore del Padre Santissimo sicché gli
proferì che il suo potente regno sarebbe stato tolto alla
sua discendenza, lasciandone una sola parte, per i meriti
del suo servo Davide.
Figli miei, questo v'insegni che non c'è età, non c'è tempo,
per quanto uno sia stato anche santo, che non possa perdere
la ragione al bene. Il demonio è sempre alle porte per la
rovina dell'uomo. L'umiltà e l'obbedienza vi mantengono
fedeli alla Verità di Dio. Ricordate che il vostro peccato
non riscattato ricade sulla vostra progenie, e che il figlio
non è solo un connubio di elementi naturali trasmessi, ma
egli porta con sé il bagaglio di una eredità spirituale di
bene compiuto o di male, di benedizione o maledizione, di
cui siete responsabili (*). Quanti bambini, quanti fanciulli
sono, già all'albore della loro vita, tormentati, vessati, a
volte posseduti dal maligno, e ne portano il segno, il
retaggio dalla colpa degli adulti, spesso dei genitori che
si sono dati all'occulto, che hanno operato con il nemico; e
il male richiede il suo pagamento, il suo possesso che
ricade sul sangue della vostra generazione di figliolanza.
Queste creature, nella loro sofferenza innocente, espiano
per l'intera famiglia. Se aiutati dai loro cari con
preghiere, con Sante Messe, esorcismi, e se fattisi
sostenere da una comunità, dato che la preghiera comune
accellera, abbreviando il tempo della liberazione, il bimbo
o il fanciullo si sanerà dal male, dalla zampata del leone;
se invece viene lasciato a sé, non assistito da tale carità,
crescendo, Iddio gli verrà incontro per illuminarlo perché
faccia la sua scelta; e se opterà per il bene, se sceglierà
di offrire la sua sofferenza a Me Cristo Signore, al mio
Sangue, egli si farà dono d'amore che spezza le catene con
il diavolo perché ne ottenga sanità per lui e per la nascita
di una nuova discendenza nella benedizione e nella santità.
Guardate stasera il vangelo della cananea: ella grida a Me
per la liberazione della sua creatura, posseduta dal
maligno; grida con veemenza, è intrepida, tenace,
perseverante, e non demorde dinanzi al mio silenzio, alla
mia apparente indifferenza, si fa umile e grida per amore.
La lascio implorare per saggiare la sua fede e perché fosse
di esempio a voi. Come non poterla esaudire? La bambina fu
liberata. Per chi ne soffre e ne è oppresso, per i vostri
cari, fatevi simili alla cananea: abbiate fede, siate
audaci, persistete, fatevi aiutare dall'orazione altrui:
l'unione fa la forza! Se spesso dovete attendere è perché il
Signore Dio vostro ne fa purificazione per altri, per
l'intero contesto famigliare, o perché c'è bisogno di
ulteriore lavaggio a tanto male compiuto, per farne una
storia di santità; ma Iddio guarda, ascolta e, prima o poi,
giunge la sua liberazione. Il tempo sulla terra, quando si è
nel dolore, par essere senza fine, ma è solo un bagliore,
una folata di vento dinanzi all'eternità. Ti benedico".
(*) É da tener presente anche Giovanni 9, 1 - 17
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16 febbraio 2014
"Vi voglio retti, limpidi, dato che solo nella trasparenza
di tale onestà Io posso essere"
"Mia piccola Maria, tutto si compie, tutto si compie!
Stasera il vangelo scandaglia la sua interiorità, va alla
profondità della sua interiorità. Sono venuto non a cambiare
la santa Legge ma a portarla perfezione affinché non
rimaniate superficiali o grossolani, ma perché ne viviate la
pienezza del suo senso; non siate come chi vede la propria
immagine sbiadita e informe nelle acque e non comprende la
sua completezza. Io mi faccio specchio per far sì che in Me
voi vediate l' interezza della vostra persona, che solo
nella limpidezza, nella chiarezza, mi si fa più simile. Per
questo, così come dico nel vangelo, è sempre valido il
comando della legge "non uccidere", ma uccidere l'altro non
è soltanto nel corpo: lo si uccide ingiuriandolo,
opprimendolo, umiliandolo. Lo si uccide dentro, spingendolo
ed esponendolo a fatti più gravi.
É sempre valido il Comando della Legge "non rubare", ma non
è un furto solo rubare denaro o cose: è furto defraudare
sulle paghe degli operai, non pagare ciò che è dovuto o
dovete, usurpare il posto di un altro, infangare il suo
onore, derubargli la stima, fare un cattivo servizio, un
lavoro mal fatto e recepire ugualmente il pagamento, ecc… Ed
è sempre valido il Comando "non commettere adulterio", ma Io
vi dico che lo si compie già nel desiderio coltivato nel
proprio cuore, nell'impurità del proprio pensiero, nella
malizia dei propri atti, ecc…
Vi voglio retti, limpidi, dato che solo nella trasparenza di
tale onestà Io posso essere. Vi invito a contenervi nel
vostro comportamento, non soltanto quando siete in mezzo
agli uomini, ma anche quando siete soli con la vostra
coscienza: Iddio vi guarda sempre. Non giurate per voi
stessi o altro; tutto ciò che siete, e vi è intorno, non vi
appartiene, e non ne avete podestà. Dite il vero e date solo
la vostra parola: Il vostro parlare sia pulito e senza
condanna, ma pure senza lungaggine del vuoto ove entra la
coda del nemico: sia essenziale e volto al bene.
L'Eterno non obbliga le creature a vivere i Comandamenti:
invita, esorta, lo desidera, per la vostra salvezza e per il
bene comune; così come la Santa Parola in Geremia stasera.
Davanti ad ognuno è presente la via della benedizione o
della maledizione, la via della salvezza o quella della
perdizione: a voi la scelta! Non abbiate però, giunti al
vostro tempo compiuto, pretesa di nessuna giustificazione o
difesa. La strada d'oro dei Comandamenti, irrorata dalle
lacrime del Sangue mio, irradiata dalla luce dello Spirito,
è Sapienza della nobiltà del divino che conduce alla gloria
dei Cieli.
Questa Sapienza i grandi difficilmente la comprendono; chi
sceglie la sapienza umana è sapienza della terra che tutto
dissolve, paga subito in piaceri, diletti e potere, ma ha
brevità di tempo e non rimane. La mia, figli miei, non vi
risparmia la croce o la sofferenza, ma vi porta la serenità
e la pace, e vi dona l'amore che è la ricchezza più grande,
sia in questo mondo e poi nell'altro, ove godrete l'amore
risorto perfetto dove, come dice san Paolo, vivrete "ciò che
occhio o parola non può descrivere per l'estasi delle sue
altezze, delle sue meraviglie celestiali. Ti benedico".
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19 febbraio 2014
"Si richiede una purezza della lingua, mentre invece c'è un
oltraggiare continuo,
una dissacrazione, nella critica e
nell'accusa verso il fratello"
"Mia piccola Maria, stasera la santa Parola vi esorta "non
cedete nell'ira!": l'ira conduce a compiere ciò che non è
giusto dinanzi al Signore. L'ira porta alla vendetta, a
colpire l'altro, sino all'omicidio. E come non potervi
cadere anche quando ne sentite ragione? Sempre la lettera di
San Giacomo vi risponde: "Siate non solo ascoltatori, ma
praticanti della Parola di Dio". Essa plasma, rende duttili,
ammorbidisce, piega gli istinti dell'uomo, finalizzandoli al
bene; e quando, pur ci fosse una caduta, se ne comprende
subito l'errore e, nel pentimento, si riprende la via della
dolcezza e della pazienza. Quanti cristiani, pur venendo
alla Santa Messa, sembra che ascoltino, ma il loro ascolto
si ferma all'udito e non scende al cuore: si trincerano
nelle loro case, chiusi ai loro interessi: che fede è?...
La santa Parola richiama alla carità, a servire i poveri,
gli orfani e le vedove. Si richiede una purezza della
lingua, mentre invece c'è un oltraggiare continuo, una
dissacrazione, nella critica e nell'accusa verso il
fratello… e allora che valore hanno le loro devozioni? É un
cristianesimo cieco, che non dà luce. Diversamente
l'obbedienza ai divini Comandi è luce che dà pieno
significato all'esistenza, è chiarore al percorso di vita, è
giorno che illumina nel bene e rivela ogni ombra, e il male
non può nascondersi; dà luce e scopre le sue manovre che
portano al peccato, debella e fa guarire dall'ira, dalla
maldicenza, dall'egoismo.
Come si può guarire dal male? Operando in tutto ciò che è
buono. Il male al male è tenebra profonda: solo la mia luce
la cancella: Io sono il Maestro che ve la offre. Nel vangelo
mi portano un cieco da sanare, ed Io impongo la saliva della
mia bocca sui suoi occhi, ridandogli di nuovo la vista: ciò
che esce dalla mia bocca guarisce, non solo il mio tocco, ma
la mia Parola che dà chiarore allo spirito; guarisce
l'interiorità dell'uomo. Chi nega e rifiuta il mio
Insegnamento, si allontana dai sacri Decreti: è simile ad un
cieco che sbanda nell'oscurità senza avere più discernimento
alla via da seguire, al suo senso: và alla ricerca dei
piacere che offre la terra, come un disperato, in una corsa
senza fine che non ha mai appagamento. La mia luce è il
pieno giorno che dà forza e significato ad ogni cosa: ne
rallegra l'animo, dà pace; ne riveste non solo la vista
degli occhi, ma ne ricolma il cuore e le mani sicché,
traboccanti, al suo passo, la travasino, spargendola a
terra, al cui segno molti ne seguiranno la scia. Ti
benedico".
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20 febbraio 2014
"Ove si volge il cuore umano, ove il desiderio degli uomini?
La moltitudine si prostra ai potenti, ai ricchi, ai sani"
"Mia piccola Maria, stasera la santa Parola vi chiama a non
fare favoritismi, a non discriminare a favore dei ricchi,
dei potenti e dei sani, i poveri, i deboli, i malati, e ve
ne descrive l'esempio: "Se in una vostra riunione entrasse
un ricco rivestito del suo lusso e voi lo favorite dandogli
i primi posti, elogiandolo, mentre se entrasse un povero in
lacere vesti, umiliandolo, lo riponeste in un cantuccio, voi
avrete discriminato, avrete peccato contro la carità.
E ove si volge il cuore umano, ove il desiderio degli
uomini? La moltitudine si prostra ai potenti, ai ricchi, ai
sani; ricerca pure la sola ombra di essi per usufruirne dei
loro vantaggi e agi. Piegano anche la propria coscienza, la
propria anima ai compromessi: servono il potente per
lusingare sé stessi. Si prostrano riverenziali all'idolatria
del mondo. Quanti sono quelli che si pongono al servizio dei
poveri, dei deboli, dei malati? La minoranza, poiché debbono
mettersi in gioco, impoverire le proprie persone per
arricchire il fratello che è pur bisognoso, e ne costa
sacrificio! Eppure è proprio nel povero, nel debole, nel
malato che Io sono; ed è per mezzo di essi che ancora do'
redenzione al mondo e glorifico il Padre; e chi si pone al
loro servizio serve Me stesso. Quanti favoritismi anche
nella Chiesa, nelle parrocchie: si dà predilezione e si
ricercano coloro che sono più capaci, che ne danno lustro,
coloro che possono dare, e si discriminano e si pongono ai
margini quelli meno efficienti, più bisognosi, i
dimenticati, che fanno solo numero ed il contorno.
Chi sono Io per la gente?", chiedo agli Apostoli, "chi sono
Io per voi?...". Sì, sono l'Altissimo Signore che regna
nella magnificenza della beatitudine gloriosa, ma sulla
terra sono venuto per comandare? per vivere in sontuosi
palazzi alla ricerca del continuo star bene…? Sono venuto a
servire, ad offrire la vita, a farmi uccidere per darvi
risurrezione. San Pietro dichiara: "Tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio!". Se anche per voi sono il Cristo,
affermatelo e testimoniatelo, non anelando e sospirando alle
grandezze e alle vanità umane, ma accogliendo la propria
sofferenza, la croce, e nel porvi a servire la vita. Iddio
ve ne darà in gloria nel Regno: vi farà potenti nella sua
potenza, ricchi nella sua ricchezza, sanità nella salute
della sua perfezione. Ti benedico".
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22 febbraio 2014
"Il Padre dei Cieli è semplice; l'uomo, anche nella Chiesa,
fa tutto complicato:
incontri, riunioni, dibattiti e
catechesi infinite, ecc… ma poi non amano!
"Mia piccola Maria, Io provo la tua sofferenza, Io provo il
tuo cruccio, il tuo dilemma, e sono qui per condividerlo con
te. Stasera il vangelo vi dice: "Amatevi l'uno con l'altro",
amatevi con l'amore mio. Se la Chiesa avesse vissuto, nella
sua totalità, tale precetto nella testimonianza, che è un
servizio fattivo nell'amore vivo, da tempo le religioni si
sarebbero già volte a Me, e le popolazioni convertite alla
vera fede; dando una testimonianza che è carità verso gli
ultimi: i poveri, i malati, i bisognosi, coloro che sono nel
dolore, sofferenti e indifesi, ecc…; invece è stata parziale
e spesso contaminata dall'uomo che porta sé stesso, mentre
nel mio amore si fa gratuità, disinteresse sincero: si dà
per amor mio.
Quando questo potrà accadere? Quando la Chiesa si farà santa
negli uomini che la partecipano, vi vivono e collaborano;
santa si farà quando accoglierà in pienezza ciò che Io
chiedo: solo allora si farà mia anima e potrà ricevere la
mia Alleanza nella completezza della mia benedizione, il mio
beneplacito, ecc…, quando accoglierà in concretezza la
Parola di Dio che comunica, che darà ad essa purificazione,
redenzione, conversione, cambiandola, trasformandola al mio
bene: sostanza di ciò che sono; acquisendo questo stato
vissuto potrà ricevere l'abbondanza, l'effluvio delle grazie
del mio amore. Io vedo i cuori, e come le creature che vi
sussistono ne cerchino continuamente gloria e onori per la
propria persona, persino mediante le omelie, o le catechesi,
per dare sfoggio della propria cultura e conoscenza; nei
canti per dare risalto alla propria bravura, e si prosegue
così in ogni ambito. Invece di porsi realmente all'ascolto e
alla contemplazione di Dio, danno ascolto e seguono il
frastuono e la scena, la teatralità degli uomini, ed Io
volgo la sguardo altrove.
Come possono ricevere il mio amore? Lo potranno se la Chiesa
si fa unitiva e fedele. Invece Io la vedo lacerata al suo
interno, divisa, e rivale in molteplici cammini e gruppi,
tra gelosie e competizioni, di cui ognuno si chiude
all'altro, credendosi l'unico detentore di Dio e della sua
Verità. Gruppi che finiscono per essere fini a sé stessi, in
cui Iddio diviene il mezzo per mantenere il senso del loro
stare insieme, ma non il fine, spesso idolatrandone i
fondatori o coloro che li dirigono: danno onori e rilievo
alle loro parole, sottoponendo spesso a secondaria la
medesima Parola divina. A cosa servono tante braccia alzate,
preghiere di espressioni e atteggiamenti di ogni genere se a
suddette riunioni e a fiumi di parole il cuore rimane chiuso
e le mani raccolte a sé? Quando la carità viene lasciata
fuori al proprio dolore e ai propri problemi il fratello che
piange nella sua solitudine, a chi abbisogna? Il Papa
invita… Uscite da voi, dalle vostre stanze chiuse, dalle
vostre sicurezze nei sacri muri e, dopo avermi adorato e
chiesto a Me l'amore, la forza, andate: ponetevi in cammino
con Me, vostro Signore, verso l'altro.
Il Padre dei Cieli è semplice; l'uomo, anche nella Chiesa,
fa tutto complicato: incontri, riunioni, dibattiti e
catechesi infinite, ecc… ma poi non amano. Io richiedo:
Santa Parola, adorazione, e servizio! Verrà un tempo in cui
la Chiesa sarà santa, unita e amorosa dato che vi sarò Io al
centro di essa, esposto perpetuamente nell'Eucaristia in
ogni parrocchia, Basilica, cattedrale, ecc… per ricordare ad
ogni creatura che vi entra, che viene per Me, viene a porsi
in unione a Me. Non ci saranno più Gruppi, Cammini,
Movimenti, ma un unico popolo che prega insieme dinanzi a
Me, vostro Maestro, per ricevere l'amore mio, quel Fuoco che
arde, quel Cuore che palpita, quell'alito che vive e si
diffonde verso le creature. Solo allora si farà
testimonianza verace, fattiva, che è luce che riporterà la
nazioni dell'umanità all'unico vero Dio. É l'amore che
congiunge e dà valore e verità alla vostra fede. Ti
benedico".
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23 febbraio 2014
"La Verità è immutabile e non soggetta a condizionamenti, ma
la carità e la misericordia debbono entrare nel peccato per
ricondurre alla Verità"
"Mia piccola Maria, non ti disarmi, non ti ferisca
l'atteggiamento del sacerdote; molti di essi sono ligi ai
precetti della verità, ma non entrano nella dimensione
dell'interiorità dell'uomo: non si immergono, non
partecipano nella storia dolorosa che ha provocato certi
errori per poter sanare: Gesù è più misericordioso dei
sacerdoti. La mia Misericordia supera quella dei preti; Io
sono la Verità, ma entro nelle vicende della creatura:
valuto, e sono alla conoscenza della sofferenza che hanno
portato alle sue cadute. Nella mia compassione e
partecipazione Io risano.
La Verità è immutabile e non soggetta a condizionamenti, ma
la carità e la misericordia devono entrare nel peccato per
ricondurre alla Verità. Quella carità e misericordia che
chiedo stasera a voi in questo vangelo, che è una sferzata
per i cristiani: "amate i vostri nemici!"… ad uno schiaffo
dato porgete l'altra guancia, se ti si chiede di fare un
miglio, fanne due, ecc… I più mi dicono: "Come è possibile,
Signore?"… non è umano: come ci si può comportare così verso
qualcuno che continua a distruggerti la vita? Figli miei,
Iddio non chiede niente che non sia possibile all'uomo.
Siete cristiani, appartenete a Cristo: guardate a Me! Io
vivo in voi, Io vi dono la capacità e la forza per attuarlo.
Io vi offro la carità e la misericordia per viverlo, Io vi
infondo il mio amore che supera i limiti umani. Il Padre dei
Cieli è comprensivo e pietoso e sa venirvi incontro: valuta
secondo le situazioni più o meno gravose, guarda ed accoglie
già il buon intento, lo sforzo, la buona volontà di agire
per il bene e che al male non rispondiate con il male.
Se, dopo aver operato nella risposta con gesti caritatevoli,
il malvagio non cambia, per tutelare voi e la vostra
famiglia, dovete allontanarvi. Egli non vi condanna ma
richiede però se avete pregato, offerto Sante Messe, e che
nel cuore non ci sia l'odio ma la benedizione. Il buono
della vostra anima, la benedizione che è in voi già cancella
le ombre, dissipa tante cattiverie, annulla tanto potere
malvagio. Il male è simile al nauseante puzzo di putredine
che tutt'intorno vi invade, e voi siete la folata di vento,
d'ossigeno puro, che lo disperde e lo discioglie. Solo nella
carità e nella misericordia sconfiggete ciò che ne è
contrario, e solo l'amore ne ha il potere.
E quando le situazioni persistono, sono dure, irreparabili,
quando esse sono create dal diavolo e vi sussiste, come
potete? Anime mie, voi fate ciò che vi è possibile,
l'impossibile datelo a Me! Quanto più i lupi feroci
digrignano i denti per lambire le vostre carni e non sapete
cosa fare, chiamate Me, guardate Me: voi guardate Me e Io
guardo loro; chiudo le loro fauci e molti li ammansisco,
altri fuggiranno via impotenti. Voi da soli non potete, ma
con Me voi riuscite, ed amate. Tanto più v'innalzate
nell'amore di Dio, tanto più il potere del nemico evapora,
si dissolve. Io combatto per voi il male, e vi dico: " Ove
sono i nemici…?". Ti benedico".
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28 febbraio 2014
"C'è una manovra, che è di ispirazione massonica, che ha per
fine quello di
distruggere i cardini che sostengono la
stabilità del popolo che sono
la fede, il matrimonio, la
famiglia, la maternità"
"Mia piccola Maria, dagli eventi non sembra, ma Io sto
operando. Sto operando come ora che mi ricevi: il mio
respiro e le mie mani si posano su di te per dare salute ai
tuoi bronchi e al tuo cuore. Stasera nel vangelo i farisei
mi domandano, per pormi in tranello: "É lecito per un marito
ripudiare la propria moglie?". Io ribadisco l'integrità, la
sacralità, l'unitività del matrimonio per la vita. E come
mai c'è divisione e rottura? "Per la durezza del vostro
cuore", poiché vi siete allontanati dal pensiero delle
origini del Creatore che aveva dato a tale unione fra uomo e
donna la sacralità della sua benedizione.
Come mai oggi questo sacramento è sconquassato, lacerato,
dissacrato?… e guardatene le conseguenze! Il pensiero comune
profuso dal nemico è che l'amore equivale al sentimento;
terminato esso, non è più tale e, per la futilità di ogni
minima difficoltà, per la pretesa di una illusoria libertà,
il matrimonio è rinnegato. Come il demonio ha lavorato
bene…! Il matrimonio è l'origine della famiglia: sono le sue
radici. Recise esse, inizia la sua spaccatura con le sue
ferite. La famiglia è sinonimo di concretezza, certezza,
rifugio, stabilità, accoglienza, cura; eliminato il
matrimonio, si deturpa la famiglia; distrutta la famiglia,
vengono meno le basi, i cardini della società, così l'uomo
rimane devastato e disorientato nella sua interiorità, perde
i suoi punti di riferimento, rimane e vive la cultura di ciò
che è provvisorio, illusorio, vano, dispersivo ed egoistico.
Questo processo di scardinamento da chi proviene, chi ne ha
la responsabilità? La prima responsabilità è di origine
sociale ai cui vertici c'è una manovra, una guida come il
burattinaio che muove con i suoi fili, che è di ispirazione
massonica, ed ha per fine quello di distruggere i cardini
che sostengono la stabilità del popolo, che sono: la fede,
il matrimonio, la famiglia, la maternità, ecc… creando un
caos nel quale, con il disorientamento e la fragilità, potrà
manovrare per dare un nuovo orientamento, il suo, con i suoi
schemi e il suo potere. É una organizzazione di tipo
piramideo, alle cui basi c'è solo la manovalanza; ne seguono
in crescita logge, più o meno importanti e segrete, che si
accrescono a secondo del potere acquisito con il suo male
diffuso e perpetrato. All'apice c'è il grande burattinaio
che non è solo un'entità spirituale ma è una persona che lo
identifica e che è l'anticristo.
L'altra responsabilità è personale delle creature che non
vivono l'alleanza con il Padre Santissimo, che è l'unica
realtà che può contrapporsi ed è superiore per vincere tale
potere massonico. Ahimé, le genti vanno dietro alle chimere
del nemico come pecore senza meta, senza porsi in
discussione nella ricerca del vero Pastore che le possa
guidare, e combattere questo fumo nero che acceca. Lo
potranno se ritorneranno a Dio che può dargliene il lume e
la forza.
Non avendo più luce non danno più educazione spirituale alle
nuove generazioni che sia di sostegno e dia significato
all'educazione morale ed umana: figliolanza che cresce nel
nulla, giovani intessuti di vuoto che sono alla balia dei
venti opposti senza capirne la meta. E guardatene le
conseguenze…! Non attendete questo aiuto da uno Stato che
non dà soccorso, che non sostiene e non aiuta: tende solo a
reprimere e a punire la famiglia, a sottrarre ad essa,
creando perfino leggi che siano a favore di matrimoni
alternativi contro natura e aborriti dalla Legge di Dio.
Tornate a Me! Comprenderete che, per vivere la felicità,
l'unità delle nozze non è in un traguardo acquisito, ma è
nella conquista di ogni giorno che passa negli stadi di un
entusiasmo iniziale nel sentimento che giunge poi ad aprirsi
ad una fecondità nella condivisione e nella crescita dei
propri figli, all'età matura e alla vecchiaia che è cura,
partecipazione, empatia di un'unità stabile e scambievole:
tutto si fa amore poiché l'amore non è soltanto emozione, ma
l'amore è dono, non circoscritto, chiuso e finalizzato solo
alla coppia ma al dono di dare vita tra sé, intorno a sé,
insieme, in un cammino che porta alla conoscenza più
profonda dell'amore di Dio.
La sponsalità del sacramento delle nozze non può essere un
duo ma è trinitario, ad immagine della Santissima Trinità
che ama nelle Tre Santissime Persone e profonde il suo
ardore su tutto per darne vita. Non c'è sponsalità vissuta
se prima non è partecipata la sponsalità dell'anima con il
proprio Signore, se le mani degli sposi unite non vengono
tenute dalla mia che le ricopre. La coppia deve pregare,
vivere l'Eucaristia, il sacramento del perdono, l'ascolto
della divina Parola. Io elargisco l'amore fra di loro, Io
supplisco alle loro deficienze: Io rinsaldo le fratture, Io
mantengo l'unità.
E anche per quei matrimoni che, pur non separandosi, per
convenienze sociali, economiche, ecc… continuano a stare
insieme; ma sussiste l'odio, la divisione interna, o
l'indifferenza: Io vi dico che pur esso è già un sacramento
oltraggiato e dissacrato, e chi può ridargli vita
nell'amore, se non Io? Voi mi direte: "E, Signore, per quei
matrimoni gravati da situazioni e dolori grandi, ove ci sia
pure pericolo per la persona e la prole, o altro?...". Figli
miei, per essi già la Chiesa dispone un allontanamento che
non è peccato o divisione, ma un tempo di tutela, di attesa
e guarigione, posto nelle mie mani. Giungerà prossimo un
tempo in cui la Chiesa vaglierà caso per caso, l'urgenza, la
gravità, indisposizioni reali per una possibile
dichiarazione di nullità (*), ma saranno casi valutati nello
Spirito Santo che ne darà risposta ed esito. Io sono
l'incendio che brucia ed infiamma all'infinito… cosa volete
che sia dare amore a degli sposi? Venite a Me, al mio Cuore
divino, e ne succhierete la sua linfa: ne darà a profusione!
Ti benedico".
(*) Già esiste la Sacra Rota per questo problema, ma sembra
che Papa Francesco voglia semplificarla, accelerarla, e
renderla più accessibile, anche economicamente. |
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