Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Maggio 2013

Due sono le realtà che attraggono lo Spirito, e sono: la Madonna e l'umiltà

 

 

Ave Maria!

 

11 maggio 2013
Ascensione del Signore:
"Questo tempo terreno è solo di transizione,
segno per indicare la vera vita alla quale protendere: la Casa Celeste!"

"Mia piccola Maria, gioisci per...! Ella viene a Me. Verrà solo lambita dal Purgatorio poiché ha già effettuato il suo già qui sulla terra. Esulta perché vengono sciolte le catene del suo dolore per venire a gioire della luce piena del Sole. Ella vi sarà poi di aiuto e sostegno. Ecco, oggi nel giorno che anticipa la mia Ascensione al Cielo nel Vangelo, dico: "Io torno al Padre mio!". Io torno nel luogo donde sono venuto. Questo tempo terreno è solo di transizione, segno per indicare la vera vita alla quale protendere: la Casa Celeste! Se mi amate, se credete in Me non temerete la morte, dato che chi mi ha amato non morirà: egli viene al mio Regno, all'esistenza autentica che non è quella di questo mondo ove ogni incertezza è stabilità, ogni transitorietà è eternità: ogni gioia qui sulla terra è fallace, ma in Cielo si fa perfetta e non vi verrà tolta. "Chiedete e otterrete, pregate e vi sarà dato", vi dico nel Vangelo: chiedete nel mio Nome, ma non solo ciò che è nel bisogno materiale; chiedete di non aver paura della morte, di non averne l'angoscia, di non esserne tormentati, poiché in uno spirito liberato, pur in mezzo a mille problemi, c'è il mio Trono, ed Io vi regno. In uno spirito ilare le mille croci non vi sopraffaranno, non vi toglieranno la speranza, dato che in esso regna e già vive il Paradiso.

Non temete la morte dei vostri cari: se essi mi hanno amato, se per loro si è pregato ed avrete amato, non andranno persi. Essi vengono finalmente sciolti dalle catene di questo mondo, da una vita che è solo temporanea, dalle prigioni del dolore, per vivere la libertà della Casa di Dio nella gioia piena. Ciò che vi è e vi verrà tolto, vi viene ridato per riviverne uniti; e vivrete per amare nella gloria senza fine. Ti benedico".

 


13 maggio 2013
Festa della Madonna di Fatima:
"La Madonna, come Mamma, cerca di aiutare i suoi figli,
di prevenire nel risparmiare loro tante sofferenze e tribolazioni
per vivere sulla terra in pace"

"Mia piccola Maria, non ti angosciare! Sei come un cucciolo tanto spaventato, mia figlia così emotiva: prendi pace! Non tocca a te, alla tua richiesta, il tempo della dipartita di...: la sua data è già segnata dal Padre Eterno, e non un minuto prima, né un minuto dopo del suo Volere, ma è accolta la grazia di un abbandono sereno, come in un dolce sonno e un risveglio nella gioia.

Oggi la Chiesa celebra e ricorda l' apparizione di Fatima: la Madre che viene a richiamare i suoi figli tanto amati, alla realtà sussistente del Cielo e dell'inferno, per il raggiungimento del primo e dal discostarsi dall'entrare nell'altro, nell' emendamento di una vita esente dal peccato. É il peccato che attira il male: tanto più si pecca e più impera il demonio, maggiormente, simile ad una calamita, il male vi si acuisce contro, vi si scaglia addosso. E si moltiplicano, si maggiorano le malattie, le guerre, i dolori, le afflizioni. É il Padre Santissimo che, per i meriti della mia Redenzione, ve ne offre in essi poi un mezzo di riscatto: li eleva a via di salvezza, di purificazione e santificazione.

La Madonna, come Mamma, cerca di aiutare i suoi figli, di prevenire nel risparmiare loro tante sofferenze e tribolazioni per vivere sulla terra in pace, ma ciò Le è possibile se vi allontanate dal peccato e nel percorrere la via del bene: stolti gli uomini che non L'ascoltano! Quanto più il peccato si compie e si protende, e maggiormente si riempiono gli ospedali di ammalati, la terra rimane coperta di cadaveri nelle guerre, il grido di disperazione per l'ingiustizia grida nel cuore degli uomini.

Nel Vangelo una donna si alza tra la folla e grida: "Benedetto il Grembo che ti ha portato e il Seno che ti ha allattato!" Ma Io ribadisco: Benedetti piuttosto coloro che ascoltano e vivono il richiamo, i Messaggi della Madre mia, dato che essi riconducono sempre al'Insegnamento mio, alla Verità del Santo Vangelo, che è la vera liberalizzazione dell'uomo, la sua salvezza, l'autentica sua realizzazione. Ti benedico".

 


15 maggio 2013
"Pregate per la Chiesa in modo che le catene che la legano al denaro vengano recise"

"Mia piccola Maria, stasera nella Santa Parola Paolo si accomiata dalla Comunità che aveva curato ed educato alla fede con tanto amore. Prima del suo ultimo saluto li invita ad essere però vigilanti e prudenti poiché anche fra di loro sorgeranno lupi che cercheranno di fuorviarli dalla vera via, di porli in confusione, di condurli al male. E come poter sconfiggere tali lupi? Evitando la cupidigia, la brama del possesso, la vanagloria: nel farsi dono di sé senza porsi nell'atteggiamento di dover ricevere. Anche Io prego il Padre mio per i miei Apostoli: so di mandarli nel mondo in mezzo ai lupi, non per essere del mondo, ma per portare la Parola di Verità. Prego il Padre per far sì che li protegga dalla brama, dalla ferocia dei lupi e del maligno, pronto a ghermirli e a distruggerli. Come potranno salvarsi da essi se non vivendo la Verità a cui sono consacrati?

Dico a voi, miei amati: pregate per i sacerdoti; in questo tempo di grande crisi di santità del sacerdozio, pregate per loro contro i quali forte è l'attacco del diavolo con la sua tentazione: pregate per la Chiesa in modo che le catene che la legano al danaro vengano recise, che siano tagliate le funi e i fili che la intrecciano ad esso, e per mezzo del quale il diavolo la lega, la imprigiona e la soffoca. Pregate perché esse si spezzino, e che si faccia povera del suo potere temporale: tanto più si farà povera nel denaro e nel potere, e tanto più si farà Regno spirituale, una Potenza nello Spirito, nel quale forte divamperà il Soffio libero dello Spirito Santo, e al quale innumerevoli anime troveranno parto di salvezza e santificazione. Ti benedico".

 


17 maggio 2013
"Quando eri giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi,
ma quando sarai vecchio…"

"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo Io dico a Pietro: "Quando eri giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, un altro ti vestirà, e ti porterà dove tu non vuoi". Lo dico a Pietro, ma lo dico anche a voi. Per molti giunge il tempo delle canizie con il cedimento fisico e il decadimento della lucidità mentale; giunge anche il tempo delle malattie e delle prove durante le quali il maligno vaglierà la vostra fede. Io dico: preparatevi! L'uomo, da giovane, pensa di essere eterno ed è baldanzoso, spreca il suo tempo; Io vi esorto finché siete nel vigore: arricchitelo di beni spirituali, di opere di carità, di preghiera, poiché giungerà per tanti la vecchiaia con il suo disfacimento, e sarete soggetti ad altri che vi porteranno ove non vorrete, che vi presteranno la loro opera anche nei servizi umani più umili, e dovrete attenervi alle loro disposizioni. Non potrete più essere voi i detentori della libertà di agire della vostra persona. Per far sì che non abbiate a cedere per questo nello sconforto, nella solitudine, nella perdita della fede o nella disperazione, arricchitevi prima di beni spirituali: essi saranno le scorte che verranno a supplire poi alle vostre mancanze, alla vostra povertà e fragilità del momento; vi daranno forza, saranno riparo all'incomprensione degli altri. L'amore di Dio, che nei tesori spirituali avrete acquistato e accumulato vi verrà in soccorso: essi vi daranno sostegno, consolazione, forza; vi faranno superare gli atteggiamenti subordinati alle altrui energie che vi sottoporranno: vi eleveranno al di sopra di esse nello Spirito; vi faranno sentire sempre presente l'amorosa tenerezza del Padre Celeste, che vi sarà accanto senza mai abbandonarvi: vi avvolgeranno le sue braccia e le sue carezze che, al di là del comportamento degli uomini, vi sosterranno con amore.

Fate come le formiche che alacremente lavorano in estate perché siano ricolme di scorte di cibo e non abbiano a morire di fame nel lungo inverno. Così come voi vi adoperate mentre siete ancora in vigore nel lavoro in modo che abbiate a riporre beni e sostanze, che siano la pensione della tarda età che non avrà più forze al suo mantenimento, ugualmente, impreziosendovi e accumulando dei tesori dello Spirito, pregando e vivendo la carità, essi saranno gli averi riposti nella banca del Cuore di Dio che verranno poi a prestarvi soccorso e a sostenervi, irradiandovi di essi a suo tempo: vi daranno la capacità e l'energia anche di spalancare le braccia in offerta, in spirito di donazione e di oblazione al Padre Santissimo, coronandovi di una storia che si è fatta santa. Ti benedico".

 


18 maggio 2013
Santa Messa della Pentecoste Santa:
"Due sono le realtà che attraggono lo Spirito, e sono: la Madonna e l'umiltà"

"Ma piccola Maria, ecco scende lo Spirito Santo e penetra la terra: scende sull'umanità, sulla Chiesa, sulla natura, con particolare veemenza nel tempo di Pentecoste, dando a voi la possibilità della continua sussistenza, dandovi vita. Molti diranno: "Signore, scende lo Spirito, è Pentecoste, e come mai non vediamo cambiamento? Gli eventi non si trasformano e non si evolvono al bene, non si migliorano nelle sue situazioni, non si accendono a santità?". Figlioli miei, lo Spirito è presente, attivo e potente, ma è condizionato nella sua azione dalla vostra volontà. Egli può agire in profondità nella misura della vostra adesione di cuore, dall'autenticità del vostro spirito; a questo stato Egli penetra sin nelle viscere e porta a trasformazione, a conversione, al cambiamento, nella sua Energia creatrice vi porta a santità, dall'adesione del cuore ad una verità vissuta: dalla corrispondenza ai divini Comandi nasce il miracolo della sua azione a grandi e nuove cose.

Io dico nel Vangelo di stasera: chi mi ama obbedisce ai Comandamenti, e solo chi li vive testimonia questo mio amore, unito ad un' orazione vera, sincera, partecipata. Lo Spirito Santo ama essere invocato, desiderato, atteso e, ad una preghiera nella verità, Egli accorre ed effonde i suoi doni: arricchisce dei suoi Carismi per dare preziosità nel bene per il mondo intero. Anche Io pregavo il Padre che vi irrorasse dello Spirito poiché, senza lo Spirito Santo, non c'è vita, non c'è nascita alla santità.

Lo Spirito è il Cuore della Santissima Trinità, è il Soffio vitale che esce dalla Bocca del Padre: Cuore e Soffio vitale che si amalgamano e compongono la mia Persona: sono da Me posseduti in pienezza, ed Io li trasmetto a voi, nel suo Potere che dà salute. Due sono le realtà che attraggono lo Spirito, e sono: la Madonna e l'umiltà. Nello stesso modo come avviene nella fusione degli elementi naturali, quando le cellule si fondono e danno vita, ugualmente il Connubio dell'Amore di Maria in voi vissuto che vi trasmette la sua umiltà, richiama lo Spirito Santo che, fondendosi ad essi, irradia la sua Energia, simile ad un motore che si avvia, e crea, converte, purifica, evolve verso ciò che Egli è: l'Amore di Dio.

Non c'è vita senza lo Spirito, e senza di esso non nasce né vita naturale, né quella spirituale: il pensiero, le attitudini, le capacità, tutto è dono del Paraclito in voi; ugualmente lo è il Sacerdozio, i Sacramenti, l'Eucaristia, la Chiesa, che da Esso prende origine, si accende, vive ed agisce. Quando la Chiesa e l'umanità vivranno nella fedeltà alla Legge Santa, quando vivranno l'amore a Maria, che infonderà loro l'umiltà e l'aiuto a integrarsi ed operare nei divini Comandi, allora il Santo Paraclito potrà attuare le sua Rivoluzione nel cambiamento, nella trasformazione di essi al massimo bene nell'attuazione dei suoi effetti, protesi alla purezza e ricchezza di ogni santità. Ti benedico".

 


21 maggio 2013
"La via dell'infanzia dello spirito è la via che conduce dritta alla santità"

"Mia piccola Maria, tu vedrai come la partenza di… da questa vita a Me, sarà dolce e soave. Dì a Don… che Io lo accompagno, lo sostengo in questo nuovo Ministero. Stasera nel Vangelo Io chiedo ai miei Apostoli su cosa stessero trattando lungo la strada; ed essi discutevano su chi fosse il più grande. É sempre il medesimo pungolo nella storia degli uomini: essere i più grandi, preoccuparsi dei primi posti per potersi auto affermare, per il plauso del mondo e la propria autostima, pur se di ciò non resterà, si dissolverà in uno sbiadito ricordo, sino ad annullarsi cenere su cenere! Eppure l'orgoglio dell'essere umano è in continua corsa per divenire grande in tutte le realtà, quelle visibili, importanti, plateali come: la politica, la scienza, l'arte, lo spettacolo, le realtà ecclesiastiche; come pure in quelle più private, intime, nascoste, che sussistono in certi ambienti lavorativi, o in famiglia, ecc. perché anche in essi l'uomo vuole dominare, essere potente, per prevaricare sui più deboli per essere servito e usufruire benefici alla sua persona, mentre Io richiamo all'umiltà, al servizio, alla piccolezza: quel servizio che è carità, e rimarrà tangibile a caratteri d'oro, non solo per l'utilità del prossimo nel presente e nel futuro, ma in Cielo nel Cuore dell'Altissimo.

Chiamo a vivere un servizio con lo spirito di un bambino poiché il bambino è fiducioso, opera per il cuore: la sua finalità è per il bene dei suoi affetti. La via dell'infanzia dello spirito è la via che conduce dritta alla santità; è il percorso che ascolta, accoglie la Parola di Dio e si sa amalgamare in modo uniforme e totale all'Eucaristia; è il percorso indicato sempre dal Vangelo, percorso che la Chiesa da secoli sottolinea e predica e che i Santi hanno testimoniato, ma quanti poi veramente, pur parlandone, lo vivono? Quanti fra voi, nel silenzio di sé, si chiedono: "Sono piccolo? …Cerco io di essere umile, di farmi tale? ...Vivo fiducioso con il cuore di un bambino?... Attuo un servizio per puro amore?... Domino sugli altri?.... Voglio imporre le mie vedute, i miei punti di vista anche in chiesa?"…

Figli miei, ponetevi ogni giorno in ginocchio e pregate lo Spirito Santo che faccia luce all'anima vostra che continuamente si ricopre di un velo di tenebre che non vi fa vedere ciò che realmente siete e fa giustificare sempre voi stessi e vi fa credere che siete migliore degli altri. Lo Spirito farà sì luce che toglierà tale oscurità, e simile ad uno specchio voi vi vedrete per quel che effettivamente siete, e non potrete nasconderlo ai vostri occhi: solo allora riconoscerete i limiti, le miserie e il pungolo dell'orgoglio che possedete, in questo modo riconoscendoli, potrete affrontarli ed essere pronti poi per accogliere lo spirito di un bambino che, nella piccolezza, si fa fiducioso, opera di cuore e vi fa riconoscere e vivere la gioia della vera fede. Ti benedico".

 


25 maggio 2013
Festa della Santissima Trinità:
"E cosa è la Santissima Trinità?
É l'Altissimo Signore che vive, opera, regna nelle Tre Persone"

"Mia piccola Maria, Io anestetizzo il dolore di... La grazia è stata accolta. Stasera la Chiesa si accinge a celebrare la Solennità della Santissima Trinità. E cosa è la Santissima Trinità? É l'Altissimo Signore che vive, opera, regna nelle Tre Persone; Esse sono distinte dalle loro potenzialità: Pensiero del Padre che crea, Sacrificio ed Offerta del Figlio che redime, Energia santificante dello Spirito che dà santità; e sono unite dallo stesso Motore che genera Amore: un Fuoco che è un incendio che divampa, brucia, dà ardore, che non si estingue, evolve e si accresce, crea e non si consuma. Ed è questo Motore-Amore che, nella sua combustione, ardendo, forma il Pensiero nel Padre che dà nascita alla vita, e che, bruciando, dà offerta al Figlio che offre in Sé Redenzione che, nella sua Potenza che divampa, dà Energia che santifica allo Spirito Santo.

E tanto più poi il Padre Santissimo, nel suo Pensiero crea, tanto più l'incendio avvampa; e maggiormente il Figlio si dona e redime, il Fuoco si intensifica e maggiora; e lo stesso nello Spirito Santo: più Egli nella sua Energia dà santità, tanto più il Fuoco dell'Amore si accresce e trabocca sul'intera creazione. Comprendere la Santissima Trinità è un Mistero al quale potrete accedere, nella sua pienezza, quando voi stessi vi farete spirito, poiché avrete quelle potenzialità che vi permetteranno di poterne acquisire la conoscenza che, da velo che la ricopre, si fa trasparenza, che però nell'eternità si evolve in una Sapienza che non avrà un termine.

Voi ne avete il barlume che si accende in voi per poter sapere che sussiste, ma in Me ne avete il pieno possesso: in Me in cui vive l'Eterno con la facoltà del suo Pensiero, la mia Offerta che è Redenzione, e lo Spirito che agisce con la sua Energia. In Me vostro Signore e Maestro voi la potete vivere: Io ve ne offro e trasmetto i suoi attributi e poteri nella misura in cui potete riceverne; potrete così essere collaboratori della vita, accogliendola, difendendola, amandola e ponendovi al suo servizio, sia che sia la vita naturale come in quella spirituale.

In Me voi vi fate a Me simili diventando, a vostra volta, donativi, offerenti della vostra persona e quindi redentivi. Nello Spirito che vi dono vi santifico, e potrete santificare. Farete vivere in voi la Santissima Trinità: ne glorificherete l'Altissimo Signore, Padre dell'eternità, e darete all'umanità i suoi effetti, la sua bellezza, la sua Salute. Ti benedico".

 


29 maggio 2013
"Non preoccupatevi del posto da occupare in Cielo,
preoccupatevi piuttosto come accedervi; il dopo è nelle mani di Dio"

"Mia piccola Maria, le grazie che hai chiesto ti sono state già concesse, ma si attuano nel ciclo dei tempi umani che portano al suo compimento. Stasera nel Vangelo gli Apostoli mi domandano posti di eccellenza nel Regno: esser situati a destra e a sinistra dell'Onnipotente, ma Io dico: "Non spetta a Me poiché essi sono predisposti da sempre dal Padre-Eterno". Piuttosto chiedo: Siete disposti a bere il calice che Io bevo, ad essere battezzati nel Battesimo con il quale Io sono battezzato?". E qual è questo calice da bere, questo Battesimo se non il sacrificio di sé, l'immolazione di sé in riscatto per la salvezza? Essi mi rispondono: "Lo possiamo!". Ora Io dico a voi ugualmente: "Non preoccupatevi del posto da occupare in Cielo, preoccupatevi piuttosto come accedervi; il dopo è nelle mani di Dio. Sappiate però che anche per il più piccolo che è nel Regno, tutti godono della visione e della pienezza del suo Amore: tutti siete nel suo Cuore. Preoccupatevi quindi di potervi giungere, e lo potrete se avrete portato a compimento il vostro Battesimo, che è un dono nel quale divenite parte di Me, venite fatti partecipi dei miei privilegi; ma poi c'è bisogno della vostra opera: che il Battesimo sia attivato, sia fatto vivere. Nella misura del suo compimento voi potrete entrare in Paradiso.

E come portarne il frutto? Accogliendo il calice della sofferenza, facendone donazione, offerta gradita al Signore, vivendo il servizio. Chiedete a Me la capacità, la forza, la coerenza, per far sì che il vostro Battesimo germogli nella sua fioritura, partecipandone con la preghiera e i Sacramenti, nell'avere un cuore infante. Solo nello spirito dell'infanzia voi saprete accettare e prendere in voi la sofferenza, farvi oblativi, farne donazione al Padre Santissimo, e porvi ad un sincero servizio, vissuto. Compiuto il vostro Battesimo, non vi rimarrà che regnare. Ti benedico ".

 


31 maggio 2013
Festa della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta:
"Corre la Madre mia sempre:
và continuamente su tutti coloro che La invocano, che La riconoscono Madre"

"Mia piccola Maria, la Madonna viene anche a far visita a… ma sappi che Io sono il Medico che le sta sempre accanto per curarla. Oggi ricordate la Visitazione di Maria ad Elisabetta. … Và la Madre mia, lesta nel suo passo della sua giovane età: Ella s'appressa verso Elisabetta per porsi al servizio della vita, della vita nascente, della vita di consacrazione, della vita nello Spirito, e lo può perché porta Me, la Grazia della mia Persona, infusa nella pienezza dello Spirito Santo, ricolma delle acque creative del Padre Eterno. Ella irradia tale Grazia, portando così la medicina di Dio, offrendo salute e, all'accoglienza di Elisabetta, diffonde benedizione, pace e santificazione sull'intera casa.

Corre la Madre mia sempre: và continuamente su tutti coloro che La invocano, che La riconoscono Madre; ed Ella viene portando la medicina per dare salute al bisogno, donando le ricchezze della Grazia di Dio che sono continue in Lei poiché è nella costante presenza di Me: Figlio e Signore, dello Spirito Santo di cui è feconda, dell'unione alla Volontà Santissima dell'Onnipotente. Maria è così: gravida perennemente nello Spirito della Grazia divina, e porta la vita, si pone al servizio di essa a secondo dello stato e del bisogno, sia nella vita naturale, sia spirituale e di consacrazione.

Come fare perché la Madonna riversi su di voi tale servizio, tale abbondanza e ricchezza di doni? La Madonna viene a coloro che La invocano, che La chiamano, e che, simili ad Elisabetta, la pregano e chiedono il suo aiuto, che Le corrono incontro gioiosi ed aprono le porte della loro casa per accoglierla: porte che non sono solo quelle delle mura, ma le porte del cuore che si aprono perché pronte, disponibili a lasciarsi cambiare, duttili al cambiamento, alla sua opera materna e al suo intervento, proprio come le creature che si pongono fiduciose in braccio alla madre per essere nutrite alle sue mammelle. La Madre vi dona, a quest'atteggiamento di abbandono, il suo Latte spirituale che vi forma, vi dona in esso la medicina di Dio: vi offre salute e vi colma di benedizioni, di pace e santificazione. Ti benedico".

 

 

 

Ave Maria! Carissimi, come vedete le Gocce di luce di maggio e maggio 2013 sono assai ridotte di numero e ciò è dovuto al fatto che la piccola Maria, per seri motivi di salute non ha potuto partecipare tutti i giorni, come prima, alla Santa Messa: Gesù parla al suo cuore, come già sapete, durante il ringraziamento alla Santa Comunione, e poi lei scrive tutto sul suo quaderno, come fa ormai da alcuni anni in qua. E senza la Santa Messa le Gocce di luce non nascono… Sosteniamo con la nostra preghiera questa 'piccola del Regno di Dio', e pregate anche per me! Noi preghiamo per tutti voi e per le vostre care famiglie, assieme alle quali vi benedico in Gesù e Maria. Pace e gioia! Don Armando Maria