Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Maggio 2014

 "Chi crede e vive di Gesù Cristo, di Me, anche il Padre e lo Spirito Santo è con Lui"

 

 

Ave Maria!

 

17 maggio 2014
"Chi crede e vive di Gesù Cristo, di Me, anche il Padre e lo Spirito Santo è con Lui"

"Mia piccola Maria, sei ritornata da Me… ecco, è la Madonna che nella sua casa riapre le porte, per far si che tu, ritemprata, riprenda il cammino. Ti basti l'assoluzione del confessore, senza attendere che egli ti comprenda, dato che, non essendo il tuo padre spirituale, non ti conosce ed è preso dall'ascolto di molte persone. Il vangelo di oggi vi richiama al mistero della Santissima Trinità: "chi vede Me, vede il Padre" e se Io sono nel Padre, è con Me lo Spirito Santo. Chi crede e vive di Gesù Cristo, di Me, anche il Padre e lo Spirito Santo è con Lui. Anch'egli si fa vita risorta, e via per sé e per il cammino dei fratelli. È stato, figlia mia, tempo di prove che purificano e forgiano il cuore a Me: ad essere sempre più un cuore redentivo e, se redentivo, diviene pure sempre più creativo e santificante. Ti benedico".

 


19 maggio 2014
"E come, Signore, possiamo essere fedeli al tuo Insegnamento,
e docili ai Comandamenti?"

"Mia piccola Maria, Io ti sono ancora più vicino poiché vieni sempre a Me, nonostante il sacrificio, e per questo ti benedico. Stasera nel vangelo io vi chiedo testimonianza all'amore che dite di professarmi. A chi mi dice di amarmi, Io dico: Chi mi ama obbedisce ai miei Comandamenti, da' concretezza alla mia Parola nel suo vissuto, dato che le parole volano e i sentimenti, se non attuati, rimangono chiusi e si disperdono nel cuore mentre, se si porta testimonianza nella realtà partecipata in un amore condiviso nel suo rapporto con Me e nella sua offerta ai fratelli, esso si fa costruzione, edificazione reale della casa della vostra anima nella quale posso prendere dimora. A chi vi dice di amarvi a parole, ai suoi sentimenti, voi ne richiedete la prova, la prova della partecipazione nel vostro vissuto, particolarmente nei tempi di dolore e bisogno, poiché richiedete dall'altro il dono della sua persona: l'amore è il dono per l'altro. Lo stesso fa il Signore Dio vostro: nell'adempimento ai suoi Comandi voi rinnegate voi stessi perché non seguite ciò che voi desiderate, ma fate ciò che Dio vuole, ed è in questo stato che ci si fa dono, si ha capacità d'amare. Mi direte: " E come, Signore, possiamo essere fedeli al tuo Insegnamento, e docili ai Comandamenti?". "Pregate, invocate continuamente lo Spirito Santo! Egli ha il compito di dare luce alla mia Parola, al suo significato, di interiorizzarlo nella vostra anima. Ha il compito di legare la Parola al cuore, e il cuore alle mani, alla sua opera: la fa divenire carne viva spiritualizzata nella quale io vivo. Nell'edificazione fattiva della vostra casa spirituale voi dovete collaborare nel farne spazio aperto, nel liberarla dalla sozzura del male e dai vostri idoli, di cui parla San Paolo nella prima lettura, da tutti gli ingombri che occupano e sporcano: il culto di sé, la lussuria, la vanità, le cupidigie, l'avarizia, l'ingordigia, la prevaricazione ecc. per far si che si faccia dimora degna, pulita e radiosa, in modo che il Padre Celeste vi ponga il suo trono di misericordia, di bontà e di santificazione. Ti benedico".

 


22 maggio 2014
"Io vi porto la gioia. Vi voglio nella gioia.
Sono l'Uomo della gioia, e voglio che in voi sia piena"

"Mia piccola Maria, stasera nel vangelo vi viene rivelata una grande verità: Io vi porto la gioia. Vi voglio nella gioia. Sono l'Uomo della gioia, e voglio che in voi sia piena. Voi mi direte: "Signore, ma non sei l'Uomo dei dolori, il Crocifisso, che ha il Cuore lacerato per i peccati degli uomini, e vuoi che portino la croce? E la croce è dolore!...". Si, figli miei, Io sono tutto questo e rimarrò sulla Croce sino a quando ci sarà una creatura sulla terra da salvare, ma sono anche la pienezza della felicità, gaudio che nasce dall'amore. Sono l'Amore che travasa per voi, quell'amore che va oltre il patire, che congloba, irrora e si fonda alla sua Croce e ne gode per il bene che ne trae.

La mia gioia non è il riso vuoto e sguaiato che vi offre il mondo e che il demonio vuole; la mia gioia ha origine nelle viscere della serenità del cuore, nella pace dell'anima, che viene a nascere anche in voi. dalla vostra retta coscienza. Essa vi deriva a questo vostro stato vissuto per l'obbedienza ai divini Comandi. Nella fedeltà ad essi venite nutriti all'amore di Dio che in voi si riverva e dà senso alla vostra esistenza, dà valore al vostro dolore, non vi schiaccia, ma vi eleva. Gioia che supera la pena, ne sa riconoscere il traguardo, sa vivere oltre i tempi di tristezza, guardando ad un tunnel in cui c'è la speranza alla sua luce ritrovata, ne ha ilarità nell'attesa del nuovo giorno. Il demonio vi vuole oscurare, appesantire senza altri obiettivi se non di una morte perenne che non offre una vita nuova, e vi distrugge la speranza e la gioia. Io sono la costruzione di rinnovati tempi, sono la liberazione dalle prigioni, la pace al suo tormento. Io sono Risurrezione! Solo nell'amore di Dio l'uomo trova la sua felicità, la sua realizzazione e completezza.

Pensate a chi è innamorato, ed è amore grande per l'altro, o all'amore donativo di una madre: per quanto ogni rapporto comporta le sue battaglie, i suoi problemi, le sue sofferenze, la gioia che se ne partecipa della sua condivisione è la sua forza ed è superiore all'intero suo vissuto. Infelicità sarebbe perderli. Il mio gaudio è stato provato e assimilato nei Santi di cui conoscete spesso solo le tribolazioni e i martiri: sì, che hanno pianto e sofferto, ma non conoscete pure la profondità di estasi sublimi, di godimenti celestiali inappagabili che hanno dato vigore e rivestito le loro sofferenze: quella beatitudine, quella gioia mistica che il mondo non può dare e conoscere.

Maggiormente l'anima si attrae all'Altissimo e ne partecipa l'ardore, tanto più sa appagarsi e riconoscere anche le piccole gioie quotidiane; sa godere di tutto ciò che sempre il Padre Creatore offre e la creatura ne sa rivelare e ne gode nei suoi svariati e multiformi colori e sfumature, che l'esistenza e il creato vi dona. Inversamente più ci si allontana dall'amore di Dio e meno si sanno riconoscere, le si ritengono scontate: l'occhio vede, ma il cuore non ne gioisce, non ne gode né il momento e non se ne comprende la bellezza.

Chi vive di Me, vostro Signore Gesù, si libera dalle sue paure, o almeno ne acquista sostegno nel conviverne e farne offerta all'Eterno. Con Iddio niente va perso, e tutto acquista preziosità. Chi mi ama e vive la mia Alleanza non teme più nemmeno la morte; essa non esiste, poiché in Me è solo un passaggio, un transito al mio Regno. Nella mia amicizia la morte è gioia e non ne avrete più timore nello spauracchio che invece vi offre il mondo. Non verrà a voi l'angelo oscuro e malvagio, ma l'Angelo della luce, la cui bellezza e bontà è meraviglia che vi abbraccia e vi conduce alla vita. Io sono il sorriso, …se poteste contemplarmi mentre sorrido, vi scoppierebbe il cuore di felicità. Io trapasso, trasfondo nel mio sorriso la vostra croce, e l'infondo e l'irroro di esso per condurvi in Cielo, ove sarà la perfezione e la pienezza del riso, del godimento della vostra croce risorta. Ti benedico".

 


24 maggio 2014
"Io dimorerò in voi e voi vi farete miei fari"

"Mia piccola Maria, a chi mi dice: "Mio Signore, ti amo!"; mi chiama "Signore", ma poi vive seguendo i suoi desideri, corrompendosi al compromesso, cercando di piegare i medesimi Comandi divini alle sue vedute, in modo che seguano i propri interessi, Io dico: che valenza ha questo amore? È un non-amore, dato che non è vissuto. Chi mi ama, mi segue, e il frutto della sua adesione è lo Spirito Santo che viene in lui per fonderlo alla sua Sapienza, per formarlo ad essere quella creatura spirituale che il Padre Santissimo vuole. Quanto più si è fedeli ai divini Dettami, tanto più lo Spirito vi irrora, vi penetra, vi plasma, pur in mezzo a mille vicissitudini e problemi, a mille solitudini. Egli non vi lascia orfani: lo Spirito vi abita per forgiarvi alla perfezione, all'amore e alla Verità che è, e che Io e il Padre siamo. La mia Parola risana, educa, vi ricrea: vi risana con la Grazia nell'anima e anche nel corpo, vi educa nella via del bene, vi ricrea e forma alla santità.

Dinanzi a Filippo che, nella prima lettura, predica, parla di Me, alla mia Parola che viene ascoltata e accolta le anime si liberano dei demoni, i zoppi guariscono e riprendono il cammino, la città è piena di gioia.

Oggi, se le anime rimangono tormentate e prigioniere dei diavoli, i mali di ogni genere imperversano, i cuori degli uomini rimangono chiusi nella tristezza, è perché la mia Parola non è vissuta, i Comandamenti trasgrediti, i Sacramenti dissacrati, dato che la Parola divina porta il suo esito, ha il suo effetto. La mia Parola è data dal Sovrano Signore per la guarigione, per il benessere tutto intero dell'uomo: fisico, spirituale e psichico. I Comandamenti sono un dono dell'Altissimo, dati non per essere restrizione, ma per il bene assoluto dell'essere umano. Quando se ne è lontani, rifiutati o trasgrediti entra la menzogna e l'inganno: fuori dalla Verità entra l'ingiustizia. Cosa fare? Siate voi, figli miei che mi ascoltate, siate cristallini all'adempimento della vostra coscienza; la medesima vostra condotta ne è testimonianza, la vostra interiorità ed esteriorità parli di Me. E a chi mi ama Io mi manifesterò a lui, perché a chi desidera con Me parlare ed intrattenersi Io non potrò che rispondere, a chi vorrà darmi la mano non potrò che stringerla, a chi mi vuole abbracciare non potrò che contraccambiare con il mio abbraccio. Io dimorerò in voi e voi vi farete miei fari, ovunque andrete sarete diffusori della mia Luce, accecherete il maligno, risanerete nella Grazia, diffonderete gioia nella santità. E ognuno di voi, quanti ne potrà salvare…! Ti benedico".

 


29 maggio 2014
"Date a Me le vostre pene, offrite i vostri affanni, i vostri dolori che pur passeranno"

"Mia piccola Maria, a tutti li depongo nel mio cuore. Il vangelo di stasera vi dice: "La vostra tristezza si trasformerà in gioia!". Moltitudini di creature piangono, versano lacrime nella disperazione, ma Io vi dico che non si disperderanno nel vento, né si cancelleranno nella terra: se, deposte nel calice delle mie mani, Io le raccoglierò una ad una e le trasformerò in gemme, nel tesoro della vostra felicità. "Per un poco non mi vedrete, ma poi mi vedrete", dico agli apostoli. Li preparo al mio distacco nella mia Passione, e Morte e poi di nuovo alla letizia della mia presenza gloriosa.

Dico lo stesso a voi: per un poco non mi vedrete nel tempo di questa esistenza terrena, che è un tempo transitorio, che passa velocemente, portandosi via le età, ma se avrete creduto in Me, se avrete avuto fede in Me, vostro Signore, voi godrete della visione della beltà incomparabile della mia Persona, della mia allegria nel cuore, del mio abbraccio ardente, del gusto della mia dolcezza infinita alla sua fusione, che sarà il pasto del gaudio della vostra eternità!

Date a Me le vostre pene, offrite i vostri affanni, i vostri dolori, che pur passeranno e, se offerti a Me, cosa ve ne resterà se non la gioia, nel futuro gaudio? Io li trasformo nel vostro bene assoluto, nel valore acquisito che in Me è santità in cui nulla si perde e tutto si acquista: il suo massimo senso nella beatitudine che vi attende, e… ove i dolori passati…? Ove la perdita dei vostri cari che mi hanno amato, le lacrime sparse sulla terra…? I loro volti sono cambiati nel radioso sorriso che prorompe, scoppia, ed esulta nell'estasi divina. Date a Me, abbiate fede! Datemi anche i vostri carboni spenti ed Io li cambierò in un fuocherello giocondo. Datemi pure degli sterpi ormai rinsecchiti, ed Io ne farò un mazzo di fiori variopinti. Datemi delle ossa disperse ed inaridite: ne farò un corpo rigoglioso e un volto nell'età della sua giovinezza. Datemi un'anima ottenebrata dal male, ed Io la riformerò, irrorandola della mia Luce piena.

Figli miei, vivete nella mia presenza e, pur negli affanni, voi gusterete l'amabilità e il sostegno della mia Persona: già in questo mondo la vostra tristezza si trasformerà in gioia! Ti benedico".