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Ave Maria!
1 maggio 2018
"Quanto ha lavorato Giuseppe! Le sue mani
parlavano per lui;
guardandole, se ne comprendeva
l'operosità,
la fatica di questo Santo che, nel suo operare
faticoso ha soccorso alle necessità della Famiglia,
ma ha
anche sostenuto alla carità di molti fratelli"
"Mia piccola Maria, oggi voi ricordate la festa del
lavoro. "Il lavoro, voi dite, nobilita l'uomo!", e dite
bene: il lavoro realizza l'uomo, lo costruisce, lo redime,
da' funzione alla sua esistenza, gli permette, nel suo
sacrificio, di soccorrere l'altro, mentre chi non lo adempie
e vive senza lavoro, si disperde nel fatuo, nel vuoto, se
non nel vizio e nella sua disgregazione. Voi oggi ricordate,
nella persona di San Giuseppe, il protettore del lavoro, ed
egli, l'uomo giusto, l'uomo delle virtù, colui che è capo
della Santa Famiglia e che fa le veci della Potenza Divina
sulla terra, a Me, vostro Signore, è anche l'uomo del
lavoro. Quanto ha lavorato Giuseppe! Le sue mani parlavano
per lui; guardandole se ne comprendeva l'operosità, la
fatica di questo Santo che, nel suo operare faticoso ha
soccorso alle necessità della Famiglia, ma ha anche
sostenuto alla carità di molti fratelli. Egli del suo lavoro
ne ha fatto Redenzione, offerta al Sovrano Celeste, offerta
dell'intera sua vita che comprende anche l'intarsiare del
legno con il suo sudore, perché tutto fosse a supporto di
Me, della mia predicazione e Redenzione. La sua vita è stata
totale dono, pur nella quotidiana opera lavorativa.
Giuseppe, l'uomo del silenzio, che si fa orante, pur
plasmando le cose, nelle sue pause nelle quali si pone in
adorazione. Egli è anche l'uomo dell'allegria che, nel suo
fare gioioso e nel sorriso, era sempre disponibile a
chiunque chiedesse. Ma Egli è stato anche una creatura che
ha pianto quando è stato duramente provato e gravato da dure
situazioni.
Egli vi è posto ad esempio: è posto ad indice di emulazione
pure per il lavoro, che non deve essere fine a sé stesso,
senza per affannarsi per la propria autoaffermazione, per la
rincorsa ossessiva del denaro, e né per il primato del
proprio esistere. Ma il lavoro deve essere a servizio della
Volontà di Dio, di colui che si adopera per il bene altrui,
per soccorrere alle necessità dei suoi cari e dei fratelli
che possono bussare alla propria porta: lavoro offerto per
la crescita nello spirito ad edificazione, alla santità,
perché sia mezzo di carità e si faccia per tutti espressione
d'amore. Ti benedico".
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3 maggio 2018
"Prima, la vostra parola deve
concretizzarsi nell'opera, deve testimoniare ciò che si dice
di credere:
vivere il Vangelo, dato che la Parola richiede
che deve essersi fatta carne in voi, nella vostra
testimonianza;
allora potrete essere accolti e accolta la
vostra richiesta nel mio nome"
"Mia piccola Maria, nel Vangelo vi viene detto: "Chiedete
nel mio nome e vi sarà dato". È mia Parola; ma chiedendo
cose buone, giuste, sottoposte alla Santa Volontà di Dio. Se
così fate di certo sarete esauditi. "E quando, direte, pur
chiedendo cose giuste e sottoponendole al Volere Divino, non
venite esauditi?". Questo avviene per saggiare la vostra
fede. Prima, la vostra parola deve concretizzarsi
nell'opera, deve testimoniare ciò che si dice di credere:
vivere il Vangelo, dato che la Parola richiede che deve
essersi fatta carne in voi, nella vostra testimonianza;
allora potrete essere accolti e accolta la vostra richiesta
nel mio nome. Così come Io porto il mio Verbo che si attua
nelle opere del corpo e portano in sé testimonianza della
presenza del Padre in Me; e ciò che Io chiedo a Lui mi viene
beneficiato.
Oggi che celebrate il martirio di Giacomo e Filippo che
hanno concretizzato la loro fede con il sangue voi, figli
miei, con che la testimoniate? Se mi conoscete mi amerete e
mi vivrete, e la vostra opera lo verificherà e metterà in
atto tale amore; mentre, se non mi conoscete, cercate prima
di conoscermi, imparate ad amarmi, e il mio amore in voi
rifletterà la presenza della mia Persona. La vostra fede è
nel vostro frutto, che è opera d'amore, ed anche la vostra
prece di conseguenza verrà accolta, e si attuerà. Ti
benedico".
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4 maggio 2018
"Questo Cuore che è nato per essere dato a
voi, prendetevelo e immergetelo nel vostro
e allora, fusi ad
esso, comprenderete la natura di Dio e imparerete ad amare
tutte le creature"
"Mia piccola Maria, oh, se tutti comprendessero quale tesoro
sono i primi nove venerdì! E, se verranno fatti, ad ognuno
verrebbero legati alla loro salvezza. Con essi tu unisci G.
a Me e alla sua salvezza.
Il mio Cuore: oh, se gli uomini pensassero ad Esso! Pensano
invece a un Dio lontano, chiuso nella sua potenza, che gode
nelle altezze del Cielo; e non sanno Chi è, non Lo
conoscono. Non sanno che è un Cuore crocifisso che sanguina
e geme per il peccato da cui viene colpito da un'umanità che
va in perdizione. Il mio Cuore è partecipe: soffre, vive,
pulsa, è immerso nella realtà umana, è immerso nelle sue
vicende, ama e patisce. Voi siete ognuno come delle cellule
che ne fanno parte e se la cellula è sana sparge la sua
sanità, se santa la sua santità, se malata alla sua
putredine che ne infetta, se odia sparge il suo disamore.
Il mio Cuore è composto di amore: da esso ne riceve la vita;
è la sua stessa natura che perpetuamente si ricrea, mentre
il peccato che gli è estraneo Lo fa agonizzare. Cosa lo
ravviva, cosa gli dà nuova energia ed azione se non l'amore?
Lo dico nel mio testamento nell'ultima cena: "amatevi fra di
voi come Io ho amato, da amici!" al quale ho fatto conoscere
tutto ciò che mi è stato rivelato dal Padre mio, e ho fatto
a voi dono della mia vita. Ora da amici è richiesta la
vostra unione: un amico si fa partecipe della realtà
dell'altro, sì che condivide ogni confidenza e familiarità;
si fa anche egli dono della sua vita per l'altro. La vostra
devozione al Mio Divin Cuore non deve essere sterile,
sarebbe come un frutto vuoto che dentro non ha nessuna
consistenza al quale nutrirsi.
La devozione deve sussistere basata sul Vangelo: chi mi ama
da amico ubbidisce ai miei Comandi, e allora quando chiederà
qualcosa a Dio gli verrà concesso ciò che chiede. Iddio ne
vedrà vissuto il Vangelo, sentirà il palpito mio. Questo
Cuore che è nato per essere dato a voi, prendetevelo e
immergetelo nel vostro e allora, fusi ad esso, comprenderete
la natura di Dio e imparerete ad amare tutte le creature. Ti
benedico".
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6 maggio 2018
"Ognuno deve evangelizzare secondo la propria condizione,
con la parola, l'opera, lo scritto, i gesti, l'esempio,
e persino con lo sguardo, eccetera; nella casa, con i figli,
nel lavoro o nell'incontro con gli altri
"Mia piccola Maria, per d.F. puoi dire che sarebbe bene che
andasse ed Io lo sosterrei; l'opera si riprenderebbe; ma è
libero di decidere, dato che essa ha solo poco tempo: ricade
poiché non è costruita, non é fondata su un pilastro
spirituale, ma sono solo mura esterne. I loro monaci non
corrispondono alla loro vocazione, non sono fedeli ai loro
Voti, la loro preghiera è solo di rito. Non vivono né quella
comunitaria né quella personale. Non hanno devozione alla
Madonna: non La invocano, e se non si vive lo spirito,
l'opera non porterà frutto alcuno.
Ecco, dice il Vangelo stasera: "Sono Io che scelgo voi e non
voi Me". Sono Io che vi scelgo nella vostra prima
formazione, che è l'anima che vi plasmo e infondo alle
vostre membra. La prima scelta è la chiamata alla vita. Vi
chiamo a vivere per far sì che amiate. La mia seconda
chiamata è all'amore. Tutti siete chiamati ad amare: se un
cristiano non vive l'amore, anche se fedele a tutti i riti e
i precetti, ma non ama, è simile ad una bella scatola
esternamente, ma dentro è vuota; mentre, anche se la
creatura appartiene ad altre religioni e non conosce la mia
Persona, lo Spirito Santo supplisce, dando lumi alla
conoscenza, illuminando sulla scelta dell'amore; e se l'
accolgono e la vivono, vivono Me, e quando ci incontreremo,
fosse pure al Giudizio, essi mi accetteranno perché hanno
amato.
La terza chiamata e scelta è per i cristiani chiamati
all'evangelizzazione; ed è non solo per i sacerdoti e
religiosi, ma per tutti, che devono diffondere la mia
Parola, che è Amore. Se non evangelizzano sono svuotati del
loro senso cristiano, hanno perso il loro significato.
Ognuno deve evangelizzare secondo la propria condizione, con
la parola, l'opera, lo scritto, i gesti, l'esempio, e
persino con lo sguardo, eccetera; nella casa, con i figli,
nel lavoro o nell'incontro con gli altri. Siete stati scelti
per essere i miei missionari che diffondono il mio Nome, e
ciò che rappresenta.
Come potete rispondere a tale chiamata e scelta? Divenendo i
miei amici, cercando di vivere in unione alla mia Persona.
Io vi offro la mia mano: sono Io che vi scelgo per amici,
tocca a voi volerla stringere per esserlo, e se lo sarete
imparerete ad amare tutti come amici, corrispondendo alla
mia chiamata ad amare poiché sarete guidati dall'Amore.
Nella misura in cui vi rapportate e stringete a Me, voi
sentirete più forte la mia scelta e la mia chiamata ad
essere miei. Ti benedico".
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8 maggio 2018
"Cosa vado a fare in Cielo? Sono in cammino
perenne per amare e infondere amore. Sono innestato nelle
Tre Santissime Persone in moto perpetuo nel fuoco che arde
nell'Amore. Solo tramite esso, infuso a voi, potrete entrare
nel Regno ove ne conoscerete la pienezza, la sazietà, il
compimento, il gaudio di felicità perfetta"
"Mia piccola Maria, nel Vangelo di stasera Io preparo gli
Apostoli alla mia dipartita, al mio distacco, al ritorno
alla Casa del Padre Mio, ma nessuno ha il coraggio di
chiedermi: "dove vai Signore?". Vado al Padre Mio, nel mio
Regno, ove sempre sono stato e ho vissuto; per breve tempo
sono disceso sulla terra per aprire a voi le sue porte, per
spalancarle, in modo che tutti vi possano accedere. C'è però
bisogno, per entrarvi, del vostro desiderio, del vostro
consenso a Me, della vostra adesione alla mia Persona: che
ve ne tracci il cammino.
Cosa vado a fare in Cielo? Sono in cammino perenne per amare
e infondere amore. Sono innestato nelle Tre Santissime
Persone in moto perpetuo nel fuoco che arde nell'Amore. Solo
tramite esso, infuso a voi, potrete entrare nel Regno ove ne
conoscerete la pienezza, la sazietà, il compimento, il
gaudio di felicità perfetta. Sono andato al Cielo per dare a
voi lo Spirito Santo, che discendesse per irrorarvi della
sua Persona che è santità. Egli viene per colmarvi con le
sue proprietà divine: rendervi spiriti plastici, morbidi,
malleabili, che si rendono eterei, soffici, sì che si
possano innalzare verso le altezze. In questo percorso però
c'è bisogno del vostro combattimento contro voi stessi e
contro le vostre passioni; dovete sradicare le maligne
erbacce delle vostre colpe e desideri malevoli, perché, solo
esenti e liberi dal peccato, potrete presentarvi dinanzi al
Giudizio del Santissimo Sovrano, degni di poter essere
rivestiti del suo santo amore che, già qui sul suolo
terreno, ne potrete portare e divenire la sua effigie
ovunque.
Lo Spirito Santo vi plasma, vi forma, vi prepara per Me per
far sì che voi, innalzati dalla materia della terra, vi
ponete in volo verso le altezze divine che saranno vostra
patria per sempre. Ti benedico".
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13 maggio 2018
"Oggi è la Madonna di Fatima: quale è stato
il suo primo messaggio? "Vengo dal Cielo!".
Lei chiama a
guardare il Cielo, di rimirarlo uniti con la preghiera che
si fa cordone ombelicale
nel quale vi nutre di Sé, della sua
santità, in modo che voi veniate immersi nel suo Grembo"
"Mia piccola Maria, è già giunto l'augurio a tua madre, che
ne è felice. La mia benedizione discende su di lei, sulle
tue nonne e figlie, e su di te, oggi nel giorno della festa
della mamma. Per G. è per te grande pena: è una maternità
crocifissa, ma egli deve scendere al suo limite per poter
chiedere aiuto e potersi poi rialzare. Io ti dico che questa
prova non è per morire ma per la sua risurrezione.
Oggi celebrate la mia Ascensione: sono disceso dal Cielo
alla terra per portare la terra al Cielo. Terminato il mio
compito, compiuta la mia missione, sono ritornato ad esso.
Io sono il tramite, la corda, la scala che ve ne fa
accedere. E cosa vi ha preparato il Padre Celeste in
Paradiso se non un mulinìo di colori e di profumi? Lo
sguardo s'incanta nello stupore di una meraviglia che evolve
e cambia in infinite sfumature e variazioni in eterno. Il
Cielo è il candore di un luogo di luce nella sua
beatitudine; e se il luogo è l'infinita delizia, lo stato di
gaudio che vivrete è la magnificenza di una pienezza
perfetta di una felicità che colma ogni desiderio, eccetera,
e ciò che potreste ambire. Ogni sazietà del cuore sarà
sfamata.
Ciò che vi attende non si può descrivere: dovete entrare in
uno spirito che si è innalzato e reso degno per entrarvi e
vedere. La terra, la natura che Iddio ha creato è Benedetta,
tutto ciò che il Creatore ha fatto è cosa buona: il suo
Pensiero ne ha attuato l'esistenza, il suo Dito l'ha
plasmata, il suo Respiro ne ha infuso lo Spirito perché ne
prendesse vita, ma la materia va ricolmata da voi:
ricolmatela di Cielo! La vostra materia va irrorata dello
Spirito Santo attraverso la mia Persona perché si santifichi
e si faccia si leggera e lieve da alzarsi alle altezze
divine.
Cosa dovete fare? Lo dico del Vangelo: "Andate e ammaestrate
tutte le nazioni!", andate e divulgate il mio Insegnamento,
siatemi testimoni, testimoniando con la vostra vita. Per
riuscire a farlo però dovete saziarvi di Me, così come
quando si affronta un viaggio con il suo sacrificio;
similmente fate nel percorso della vostra esistenza: dovete
prima riempire la vostra bisaccia della mia Acqua e del mio
Pane: sono Io il vostro nutrimento! Allora potrete
testimoniarmi.
Oggi è la Madonna di Fatima: quale è stato il suo primo
messaggio? "Vengo dal Cielo!". Lei chiama a guardare il
Cielo, di rimirarlo uniti con la preghiera che si fa cordone
ombelicale nel quale vi nutre di Sé, della sua santità, in
modo che voi veniate immersi nel suo Grembo materno e farvi
rinascere a creature angeliche, trasformate dal suo Cuore ad
essere celestiali, per poter tornare a Casa, nel luogo che
il Padre Santissimo ha preparato per voi.
Guardate il Cielo e contemplate le sue bellezze; e se il
cielo della terra incanta con il suo chiarore e i suoi
giochi di nuvole e luci, nei colori dei suoi tramonti o nel
suo orizzonte stellato, cosa avrà preparato per voi la bontà
dell'Amore Divino dell'Altissimo Signore? Ti benedico".
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20 maggio 2018
"Lo Spirito è Energia simile alla corrente
elettrica:
non si vede, ma dà luce e calore, offre tutta la
sua utilità;
ma se rifiutata, se oltraggiata e bestemmiata,
eccetera, come la corrente,
può colpirti e fulminarti per
bruciare agli inferi"
"Mia piccola Maria, gli eventi si dipaneranno da soli, tu
continua a pregare e ad avere fede. Oggi celebrate la
Pentecoste. Cosa ha di diverso questo giorno dagli altri,
cosa ha di diverso questo giorno dagli altri, cosa lo
differenzia? Sembra che nulla accada, eppure lo Spirito
Santo discende sulla terra e porta il suo effetto: viene, e
maggiora la carità, la fede, la speranza. Egli porta la
luce, la scienza, la sapienza; Egli infonde tutti i suoi
doni e le sue virtù, irradia l'essenza delle proprietà della
sua Persona, e ciò che è. Vi rende profeti, messaggeri,
operatori di pace, medici e medicine per vincere i mali di
ogni tipo, eccetera.
Egli viene e, a secondo della misura in cui è aperto il
vostro cuore, Egli opera e vi arricchisce. Ma chi avverte e
riceve i suoi doni se non coloro che hanno l'animo aperto,
sono disponibili, lo desiderano, lo hanno atteso e
ricercato? Coloro che hanno pregato, invocato con novene,
offerte e digiuni, e tempi di carità per soccorrere i
fratelli? Coloro cioè che danno la primizia di sé allo
Spirito Santo, allora egli viene, discende nei vostri cuori
e vi alberga, trasformandoli. Viene anche su chi, seppur
peccatore, ma vuole emendarsi e cambiare comportamento; ed è
lo Spirito che dà a lui la forza e la strada per tornare
alla grazia di Dio.
Lo Spirito Santo è Energia che divampa come un incendio
dinanzi a, tutt'intorno, al Trono dell'Altissima Maestà, ed
è Fuoco d'amore che crea continuamente. Egli è presente
dall'inizio e in ogni cosa creata, e si accende ad ogni
opera, dando vita sino al suo termine qui in terra. Scende
come fiaccole, come gocce di fuoco che vanno ad illuminare
l'umanità. Se oggi Egli non più incendia, nelle sue
manifestazioni, è perché è simile ad una torcia accesa ma
che trova il ghiaccio, il gelo, dagli uomini. Oggi non viene
più invocato, e non più si ama. Ove però la creatura è
pervasa dallo Spirito e ne porta ricolma l'anima, l'anima
non può trattenerlo a sé: la luce e il fuoco d'amore che
possiede, ovunque vada, accende ed offre radiosità e calore.
Lo Spirito è Energia simile alla corrente elettrica: non si
vede, ma dà luce e calore, offre tutta la sua utilità; ma se
rifiutata, se oltraggiata e bestemmiata, eccetera, come la
corrente, può colpirti e fulminarti per bruciare agli
inferi. E cosa saranno le fiamme del Purgatorio se non le
fiamme dello Spirito Santo? Esse bruciano e danno dolore,
dato che disintegrano, dissolvono nel suo Fuoco santo, il
peccato. Ma purificati da ogni sua traccia, tale fuoco si fa
balsamo soave, melodia dolcissima, amore che ricolma
d'abbondanza l'anima, d'unione e fusione intima di gioia
perenne nell'eternità.
Invocate lo Spirito Santo! Egli ama, e vi ama, e ricerca
anime umili e veritiere sulle quali tuffarsi per donarvi
tutto ciò che l'anima può trattenere e raccogliere in sé per
operare la sua Rivoluzione d'amore nel mondo. Egli è la Vita
che si accende nel suo Amore: è l'Amore che accende la sua
Vita. Ti benedico".
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21 maggio 2018
"Maria è il Grembo della Chiesa, che
partorisce continuamente i suoi figli a Dio.
Lei si mantiene
perennemente fedele al suo compito; tocca poi al popolo, e
soprattutto ai sacerdoti,
ai suoi consacrati, agli alti
prelati nelle loro gerarchie, vivere, accogliere,
abbandonarsi nelle braccia di questa Madre, simile e come fa
un piccolo
che si affida completamente fiducioso alla sua
mamma"
"Mia piccola Maria, Io sostengo la tua situazione: fidati di
Me! Fidati di Me! Celebrate la Madre della Chiesa. Maria è
la matrice. Senza Maria non ci sarebbe stata la Chiesa. È da
Lei, dal suo consenso all'Incarnazione del Verbo di Dio che
viene a nascere al mondo, e con lui la Chiesa. È dalla
Maternità crocifissa di Maria che, sotto la croce, nei suoi
dolori, partecipa e raccoglie il Sangue di Cristo che ne
prende vita. È dalla Pentecoste, nella quale la Madonna è il
fulcro: Ella invoca il suo Santissimo Sposo, che si infonde
in Lei. Egli La irrora e La ricolma suo Spirito, e da Lei si
dipartono le sue fiamme che vanno, una ad una, per fecondare
ogni Apostolo, dando ad ognuno forza e fede perché vadano
per il mondo per diffondere il Santo Vangelo e dare le basi
della Chiesa ovunque.
La Santissima Madre, che sempre si è presa cura di questa
amatissima Figlia, che l'ha assistita, sanandola dalle
ferite inferte dai suoi persecutori, che l'ha irrorata di
una nuova luce per liberarla dalle eresie e mantenerla nella
Verità, che ne è stata guida per dirigerla nel retto cammino
della Volontà divina alla sua fedeltà, Lei che si porta
dinanzi alla sua difesa per combattere l'eterno nemico che
vuole distruggerla, che si pone a sua protezione durante la
persecuzione, e la riporta nell'umiltà quando vive il suo
trionfo temporale.
Maria è il Grembo della Chiesa, che partorisce continuamente
i suoi figli a Dio. Lei si mantiene perennemente fedele al
suo compito; tocca poi al popolo, e soprattutto ai
sacerdoti, ai suoi consacrati, agli alti prelati nelle loro
gerarchie, vivere, accogliere, abbandonarsi nelle braccia di
questa Madre, simile e come fa un piccolo che si affida
completamente fiducioso alla sua mamma; allora in questo
abbandono vissuto, che si irradia della sua presenza, la sua
figura, e ne partecipa, voi vedrete gremire la rigenerazione
di anime alla fede, parrocchie rinascere di vita, la Chiesa
trionfare nel suo spirito di Verità. Ove c'è la Madonna
torna la Salvezza, la Santità, la Verità. Lei è la Madre che
genera sempre Grazia per i suoi figli, che perpetua la vita
della Chiesa. Ti benedico".
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27 maggio 2018
"Le Santissime Persone vivono interscambiandosi vicendevolmente,
amando, la loro munificità e generosità, e si attua per dare arricchimento.
Essa vive per arricchire, ed offre la sua bellezza nella sua
fioritura,
le sue fronde per la frescura e il riparo, il
frutto per il nutrimento"
"Mia piccola Maria, la notte sta finendo e già all'orizzonte
si staglia l'alba con il suo primo chiarore per tuo figlio.
Sii fiduciosa nella mia Provvidenza!
Esulta, figlia cara, esulta! Oggi si celebra la Santissima
Trinità e nel Regno si giubila di esultanza: gli Angeli si
prostrano adoranti ad Essa, i Santi e i Beati inneggiano di
lode; e dal Trono Santissimo si dipartono le fiamme del loro
amore che maggiora la loro santità e la loro beatitudine. La
Santissima Trinità vive fusa e unita in una Sostanza, pur
nella diversità delle Persone; unica Sostanza dell'amore che
opera nella diversità dei loro carismi. La Santissima
Trinità è da sempre, e per l'infinito vive: Essa è! Il suo
Cuore ama per dare vita come un'unica pianta, ha però rami
diversi che si protendono per varie direzioni, ma la linfa
dell'Amore che L'attraversa è la stessa.
Le Santissime Persone vivono interscambiandosi
vicendevolmente, amando: la loro munificità e generosità, e
si attua per dare arricchimento. Essa vive per arricchire,
ed offre la sua bellezza nella sua fioritura, le sue fronde
per la frescura e il riparo, il frutto per il nutrimento.
Cosa dovete fare voi, figli miei, se non adorarLa? Adorando
il Padre Santissimo che è il Pensiero al cui solo fruscio
crea, ma in lui vi è presente e vive il Figlio e lo Spirito.
Adorando il Figlio che è la Parola e la Redenzione, e
adorandolo, si adora anche il Padre e lo Spirito, che Lui
vive. Adorando lo Spirito Santo che è Santità, voi adorate
anche il Figlio e il Padre, che nello Spirito sono presenti.
E come adorarli? Non tanto scandagliando il mistero che a
voi, nella sua piena conoscenza, vi è precluso poiché la
vostra natura non è ancora atta e capace ad assimilarlo e
comprendere nella sua totalità, ma vivendola. Voi L'adorate
se obbedite ai divini Comandi, cercando di stare in stato di
grazia, se incarnate la parola del Vangelo, se fate vivere
in voi il Sangue dei Sacramenti, e se operate nella carità,
che vi santifica. Dato che, seppur fate processioni,
devozioni, e novene, eccetera, che sono cose buone, ma senza
ottemperare alla Santissima Volontà di Dio, quale ne sarà
l'utilità?
Voi siete chiamati ora a servire la Santissima Trinità con
la vostra vita nell'attesa del suo raggiungimento quando,
nello stupore della contemplazione, nella sua meraviglia,
voi vi assimilerete ad Essa, partecipando nell'incanto del
suo possesso, pur nella diversità della vostra natura, vi
renderà fusi e uniti alla sua Sostanza si dà essere Fuoco
che divampa e non consuma: arde nell'Amore, e farà trasalire
l'animo vostro al Cuore di Dio. La Santissima Trinità è
eterna, e voi sarete coloro che sono per sempre. Ti
benedico".
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28 maggio 2018
"Iddio vi pone alla prova, vi saggia nella
vostra fedeltà attraverso l'adesione ai Comandamenti.
Egli
tasta, vi esamina, perché siate atti e degni per poter
accedere al suo Regno.
Ma quanti sono quelli che, pur
accolgono il concetto del loro richiamo,
ma messi poi alla
prova, non li abbandonano?"
"Mia piccola Maria, la sua liberazione sarà come quando la
finestra prima era chiusa e subito dopo aperta. Stasera nel
Vangelo un giovane mi chiede come poter avere la vita
eterna. Ed Io indico l'ubbidienza ai divini Comandi che sono
la via, la luce, il senso alla vostra esistenza. Oggi quanti
si pongono il problema, che si affannano per la conquista
del Regno divino, che credono che oltre la propria vita
attendete l' eternità? Perché se così fosse si darebbero da
fare per conquistarla, come chi crede con certezza che
dietro la porta ci sia un favoloso tesoro e, pur di
possederlo, scardina anche la porta per entrare e prenderlo.
Iddio vi pone alla prova, vi saggia nella vostra fedeltà
attraverso l'adesione ai Comandamenti. Egli tasta, vi
esamina, perché siate atti e degni per poter accedere al suo
Regno. Ma quanti sono quelli che, pur accolgono il concetto
del loro richiamo, ma messi poi alla prova, non li
abbandonano? Chi, se dopo aver giurato fedeltà, e non
provando più gli stessi sentimenti per lo sposo o la sposa,
si ritengono giustificati a commettere adulterio? Chi, se
offeso pur da ingiustizia del comportamento dei propri
genitori, continua ad onorarli? E medesima cosa per un
fratello o un amico, disposti poi al perdono? Quanti, poiché
gravati da un'altra gravidanza non voluta, non è invece
pronto ad uccidere la propria creatura? Eccetera eccetera.
Siete pronti a scavalcare Iddio, pur di soddisfare i vostri
desideri. Ed anche quando siete fedeli alla Sacra Legge, il
Padre del cielo chiama ad andare oltre nei percorsi di
dolore, di malattie, lutti o altro,e quanti sono disposti a
rimanere fedeli davanti alla sua Sacra Volontà? Lo so è
dura, ma il Regno è dei violenti, che fanno violenza a sé
stessi per possederlo, quello che il Padre Creatore vi aveva
offerto gratuitamente per la vostra disubbidienza ora voi
dovete lottare per averlo con il vostro sacrificio. Ma Io
non vi lascio soli, figli, ma vengo da voi e vi offro il mio
braccio per sostenervi nel cammino. Io vi aiuto; vi basti
offrirmi il vostro che si appoggi al mio: un braccio che si
forma con la preghiera, una vita sacramentale, la vostra
carità; i bracci si uniscono, si aderiscono a Me e non vi
permettono di perdervi: troverete la porta aperta,
spalancata, per entrare nel gaudio infinito. Ti benedico".
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31 maggio 2018
"Ancora la Madre va: a quante piccole anime
confida i suoi segreti,
appare in modo plateale o in modo
intimo e nascosto a varie creature per portare il suo lieto
messaggio.
Io, il Cristo, vivo in Lei, ed Ella vuole donarmi
a tutti poiché Io possa nascere in voi.
E solo unendosi alla
sua Maternità divina che la creatura sarà feconda"
"Mia piccola Maria, tu mi deponi le tue intenzioni sulle mie
mani, Io le vedo, le valuto, mi dispongo ad esse secondo
delle necessità. Oggi celebrate la visitazione di Maria a
Santa Elisabetta; e cosa porta la Madonna se non il dono più
prezioso che è il suo Figliolo Divino, la mia Persona per
arricchire le creature che, se la accolgono in sé, lo
Spirito le feconda per santificarle. Elisabetta spalanca le
porte di casa e le braccia, e la Madre Santissima entra, e
vi viene a vivere; e dal suo incontro con la mia venuta
nella sua divina maternità ne farà scaturire una storia
santa nel piccolo Giovanni atteso di Elisabetta, e si farà
il più grande dei profeti: sua madre santa, Zaccaria suo
padre un martire. Questa è la missione perenne della
Madonna: portare suo Figlio e la sua Salvezza a tutte le
creature; e benedetti coloro che l'accolgono poiché Maria ne
farà di ogni storia un Magnificat per il Cielo; persino
quando sarà una vita sconosciuta per il mondo, quando si
intreccerà nella semplice quotidianità, fatta di piccole
cose che cantano però l'amore di Dio; già dalla terra il suo
Magnificat porterà l'effetto della sua benedizione, anche
quando non sarà compreso e ne potrà vivere la completezza e
il suo fine nel suo canto in Paradiso!
Maria ha sempre il Grembo rigonfio e va; ed il suo cammino,
già nella sua vita terrena, mai ha avuto posa il suo piede
non solo nella visita ad Elisabetta, ma nei frequenti
viaggi: a Gerusalemme per le feste di rito, andando in
esilio nei paesi circostanti ad Israele, in Egitto, nel suo
peregrinare, venendo dietro nel mio apostolato con il suo
sostegno, e dopo la mia morte ancora in viaggio per recarsi
ad Efeso.
Ancora la Madre va: a quante piccole anime confida i suoi
segreti, appare in modo plateale o in modo intimo e nascosto
a varie creature per portare il suo lieto messaggio. Io, il
Cristo, vivo in Lei, ed Ella vuole donarmi a tutti poiché Io
possa nascere in voi. E solo unendosi alla sua Maternità
divina che la creatura sarà feconda: è chiamata a divenire
sua materia materna nell'anima, e potrà dare figli nello
Spirito. Iddio vuole figli, e un grembo sterile nell'anima
non avrà posto in Paradiso.
Figli cari, state accanto alla Madonna! Siete nati per
conoscere Me e per arricchirvi della mia Nascita: è dalla
mia Nascita il senso della vostra vita, ed è anche lo scopo
della vostra morte, e su questo sarete giudicati. E solo dal
Cuore di mia Madre io posso nascere e vivere in voi. Ti
benedico". |
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