Gocce di luce: Gesù parla ad un'anima

       
       

Luglio 2017

"Questo è il tempo della Madre! L'Altissimo vi offre questa via.
Se non ci fosse stata l'Intercessione e l'offerta di Maria, Egli avrebbe già duramente colpito il mondo.
Quando la Chiesa e l'umanità comprenderanno che nel Cuore Immacolato di Maria sarà la rinascita?"

 

 

Ave Maria!

 

1 luglio 2017
"Offrendo i primi sabati del mese, così come da Lei richiesto,
riparate ai tanti oltraggi, le offese, l'odio che la Madre riceve;
togliendo le sue spine, Lei viene a togliere le vostre: nel suo Cuore voi trovate il rifugio, il riparo.
Ella vi conduce a salvezza e si prende cura delle vostra esistenza:
vi alimenta spiritualmente, vi rafforza nella fede".

"Mia piccola Maria, e così sarà, ricorda però che sempre intervengo, sempre accorro. "Signore, se ho ricevuto grazia ai tuoi occhi, non passare oltre!", m'invoca Abramo, e nel Vangelo il centurione mi supplica: "Signore, non sono degno che Tu entri nella mia casa, ma dì una sola parola e il mio servo sarà guarito!". Cosa attrae nel Signore Santissimo la sua compiacenza su di essi? È la fede! L'obbedienza nella carità ai suoi Comandi, che è per gli uomini il loro massimo bene. Abramo ne avrà un figlio, il centurione il servo sanato. Iddio vi chiede la fede, una fede che supera gli affanni e le tribolazioni, i vostri stessi limiti e miserie, per questo vi è venuto incontro, dandovi in soccorso la Madre Celeste, il suo Cuore Immacolato. In questo giorno del primo sabato, offerto in onore al suo Cuore, Ella ve lo presenta, a vostra cura: io sono il Medico, Lei la mia Medicina.

Offrendo i primi sabati del mese, così come da Lei richiesto, riparate ai tanti oltraggi, le offese, l'odio che la Madre riceve; togliendo le sue spine, Lei viene a togliere le vostre: nel suo Cuore voi trovate il rifugio, il riparo. Ella vi conduce a salvezza e si prende cura delle vostra esistenza: vi alimenta spiritualmente, vi rafforza nella fede.

La Chiesa cerca soluzioni alla sua credibilità e sussistenza in dibattiti, tavole rotonde, eccetera; l'uomo cerca cose contorte, Iddio vi offre quelle semplici, e vi offre il suo rimedio in questi giorni oscuri: la cura nel Cuore materno di Maria! Se la Chiesa accogliesse interamente, se vivesse l'invito del suo Cuore che chiama, esso congloberebbe in Sé ogni situazione, per quanto difficile e ardua: la discioglierebbe per darne in cambio la fede, l'ubbidienza, la salvezza. Credete questo? Dato che, se così fosse, non vivreste un tempo attuale così tanto sofferto.

Abbandonatevi fiduciosi nel Cuore della Madre, che è simile ad un utero materno nel quale vi depone, come embrioni, per nutrirvi alle sue e mie proprietà, che sono fuse, per riformarvi a nuovo essere; ne nascerà un figlio come ad Abramo, o verrà sanato il suo male come al servo del centurione.

Questo è il tempo della Madre! l'Altissimo vi offre questa via. Se non ci fosse stata l'Intercessione e l'offerta di Maria, Egli avrebbe già duramente colpito il mondo. Quando la Chiesa e l'umanità comprenderanno che nel Cuore Immacolato di Maria sarà la rinascita? Ti benedico".

 


2 luglio 2017
"È il mio Divin Sangue che, simile ad una madre che nel parto genera un figlio nel suo sangue,
o come a un martire che, nella sua effusione di sangue,
è seme di rinascita nella Chiesa: il Sangue è vita!
Invocate, irroratevi, abbeveratevi di Esso, che solo ha il potere di redimere e cancellare il peccato,
di sconfiggere il demonio: è il Farmaco, l'Antidoto ad ogni male"

"Mia piccola Maria, la Chiesa in questo mese fa memoria del mio Preziosissimo Sangue , che non è nemmeno menzionato dal sacerdote, eppure esso è fondamentale e vitale per la sussistenza della mia Chiesa e dell'umanità. È presente nei sacramenti: nell'Eucarestia di cui vi nutrite, nella Confessione, nel perdono dei peccati rimessi nel mio Sangue. Esso non è rimasto fermo, attaccato alla croce, ma è vivo, scorre, è inestinguibile: sana, guarisce, redime, santifica, rigenera continuamente. È il mio Divin Sangue che, come una madre che nel parto genera un figlio nel suo sangue, o come a un martire che, nella sua effusione di sangue, è seme di rinascita nella Chiesa: il Sangue è vita! Invocate, irroratevi, abbeveratevi di Esso, che solo ha il potere di redimere e cancellare il peccato, di sconfiggere il demonio: è il Farmaco, l'Antidoto ad ogni male.

Quando siete nel tormento, nella dura prova, o attaccati dalle tentazioni del nemico, meditate, contemplate, invocando il mio preziosissimo Sangue, la mia Santissima Passione che, ad ogni suo passo, ad ogni sua vicenda, è ricoperta, bagnata del mio Sangue. Persino i miei occhi erano irrorati, colmi di lacrime di sangue. Ammantatevi di esso! Simile ad un manto ricopritevene, sicché vi nasconda al demonio che, solo vedendo il mio divin Sangue, indietreggia fuggendo. Ah, se tutti gli uomini pregassero, supplicando per i suoi meriti! Quel Sangue è ancora presente, vivo, sulla terra, e da essa grida il suo potere, il suo riscatto e la sua vittoria. Amalgamate ad Esso ogni cosa per lavarla dal male, e per allontanare ogni forza demoniaca, dalla quale scaturisce ogni guerra, ingiustizia, desolazione.

Consacratevi al mio Preziosissimo Sangue! Rivestitevene, pregando e ricevendo l'Eucaristia! Abbeveratevi direttamente ad Esso: la vostra famiglia, il vostro operato, la vostra casa e tutto ciò che contiene, eccetera. Oggi tutto viene contaminato! Ma le vostre persone, le vostre mura, saranno asperse, come ai tempi dell'Egitto, del Sangue dell'Agnello innocente immolato, e l'angelo della morte passerà oltre.

Invocatelo, per lavare le colpe degli antichi della vostra progenie, e dalla loro maledizione: Esso cancella e annulla, trasformando in bene i patti cattivi. Ugualmente, come le anime suggellano con il nemico il patto attraverso il proprio sangue per avere vantaggi e potere, cosi il mio Divin Sangue ha il potere, il solo, di superarlo e dissolverlo. Infusi del mio Divin Sangue in voi, nelle vostre vene scorre la linfa della sua salute, della sua benedizione, del suo esorcismo, e il diavolo non avrà presa su di voi: non sarete alla sua mercé e possesso perché in voi scorre il Sangue di un Dio. Io offro il mio Sangue per ricreare l'Alleanza con il Padre e gli uomini: voi rimanete stabili e fedeli alla sua effusione per mantenervi uniti all' Alleanza divina, a cui vi ho conquistato. Ti benedico".

 


3 luglio 2017
"Ecco perciò che Io cerco il vostro aiuto e la vostra collaborazione, anime mie,
divenute la mia Carne spiritualizzata, la mia Carne ove io vivo:
siate mio Cuore e mio respiro, sicché toccando voi, guardandovi,
essi riscoprano la mia presenza fattiva;
le loro mani tocchino i segni della vostra carne che si è fatta mia,
ed esauditi e contenti, tornino alla mia adorazione, ove la loro materia si piega
per farsi duttile al mio amore e, come Tommaso, facciano la loro testimonianza di fede
professando: "Mio Signore, e mio Dio!"

"Mia piccola Maria, oggi la Chiesa celebra San Tommaso, uomo pratico, concreto, pragmatico, abituato a lavorare con le mani nel trasformare la materia dei metalli per forgiarli a preziosi monili, in ori finissimi con abile incesellatura e di ottima manifattura. Tommaso, che pure mi amava, doveva fare un salto di qualità: varcare l'amore umano per abbandonarsi ad un amore spirituale, che va oltre, nella propria fede. Al mio mancato incontro, egli dice agli altri apostoli: "Se non metto il dito nelle piaghe e la mano nel costato non crederò!". Per questo motivo alla mia prossima visione Io gli intimo: "Metti qui il dito e qui la mano nelle mie carni, e non essere più incredulo, ma credente!". In quell'istante tutte le sue resistenze decadono ed esclama: "Mio Signore, e mio Dio!".

Il suo amore non avrà più transenne per donarsi fino alla testimonianza del martirio. Ora Io chiedo anche a voi una fede che ama senza aver bisogno di certezze in visioni, o nel tocco fisico della mia Persona. Io ci sono! Vi ho lasciato segno di Me nella realtà presente e vivente dell'Eucarestia, nella mia Santa Parola nella quale ancora vi parlo e insegno, nei Sacramenti e nella Chiesa.

Ma "Io sono!", e do testimonianza di Me stesso nel miracolo della vita di ogni creatura e della creazione. Se voi mi cercate, se mi desiderate, se volete come Tommaso sentirmi, Io vedo, scruto il sincero desiderio, e vi vengo incontro: mi faccio percettivo, mi faccio presente, mi faccio sentire nel vostro cuore. Io vi tocco, e vi faccio vibrare della mia presenza nella preghiera.

Molti cercano giustificazione alla mancanza di fede e di amore verso di Me, interpellando questo episodio di Tommaso, ma vi dico che egli mi cercava e pregava, essi invece non mi cercano, non mi vogliono, non mi desiderano. Ecco perciò che Io cerco il vostro aiuto e la vostra collaborazione, anime mie, divenute la mia Carne spiritualizzata, la mia Carne ove io vivo: siate mio Cuore e mio respiro, sicché toccando voi, guardandovi, essi riscoprano la mia presenza fattiva; le loro mani tocchino i segni della vostra carne che si è fatta mia, ed esauditi e contenti, tornino alla mia adorazione, ove la loro materia si piega per farsi duttile al mio amore e, come Tommaso, facciano la loro testimonianza di fede professando: "Mio Signore, e mio Dio!". Ti benedico".

 


7 luglio 2017
"La preghiera è il miele che addolcisce la durezza, ed ogni amarezza.
È l'olio che insaporisce e ridona gusto alla primitiva insipienza.
È luce che penetra le tenebre e ridona la vista, la visione della realtà.
Ogni prece è simile a un mattoncino: l'uno sopra l'altro,
costruiscono l'intero edificio della guarigione e della liberazione"

"Mia piccola Maria, pazienta, pazienta! La grazia della liberazione dal Cielo l'hai già ricevuta, ora però bisogna attendere l'alternarsi degli eventi che nel tempo umano ne portano l' attuazione. Il nemico non avrà l'ultima parola: la vittoria su questo figlio sarà piena. A casa troverai provveduto a ciò che chiedi.

Vado incontro a Matteo, nel Vangelo di questo giorno, per liberarlo dal suo peccato. Egli, esattore delle tasse, defraudava i poveri e i disperati, ma il mio incontro lo sana dalla sua idolatria, e Matteo passerà il resto della vita a saldare i suoi debiti con il Signore, contratti verso questi miei poveri figli. Cosa lo ha liberato se non la preghiera? Egli riceveva sì imprecazioni e maledizioni dai suoi debitori, ma aveva anche amicizie che aveva beneficato, degni figli di Israele che, per lui, avevano interceduto e supplicato il Signore Dio, ed Io vengo!

Io sono il Medico che viene a curare i malati, i poveri, i peccatori: vengo per sanare sia per le malattie del corpo, che pur hanno sostanze che possono placare il dolore, come per le malattie dello spirito, alle quali spesso la sofferenza non da tregua e scava fino all'intimo delle proprie viscere, sì che debbo intervenire, dato che solo Io posso placare e dare pace. Anche il vostro Salvatore e Medico ha bisogno però, per soccorrere, del vostro richiamo, della vostra preghiera, del sacrificio donato per essi: tutto si fa offerta d'amore, cura per le creature che si unisce e viene condito con il mio amore divino che sana.

La preghiera è il miele che addolcisce la durezza, ed ogni amarezza. È l'olio che insaporisce e ridona gusto alla primitiva insipienza. È luce che penetra le tenebre e ridona la vista, la visione della realtà. Ogni prece è simile a un mattoncino: l'uno sopra l'altro, costruiscono l'intero edificio della guarigione e della liberazione. Pregate, abbiate fede, persistente, pur nelle situazioni più aspre, inestricabili! Pregate, chiamatemi, poiché Io vengo! Ti benedico".

 


9 luglio 2017
"Se la Chiesa si facesse umile, come la terra
che, bagnata dalle proprie lacrime e sacrifici, si fa umida, morbida e si lascia plasmare,
Iddio ne farebbe dei vasi per racchiudere le sue gioie più preziose,
e ne arricchirebbe la Chiesa in sempre maggiore santità:
si sarebbe già diffusa e sarebbe stata accolta già da tutti i popoli"

"Mia piccola Maria, non ti abbattere, figlia, non ti abbattere! É bene che tu vada per fare questo passo: si è maturato il tempo giusto per farlo; esso è la porta che introduce alla liberazione. Vieni a Me! Non ti aspettare in questo mondo comprensione, consolazione, sostegno: sei circondata da persone dure, senza compassione, poiché non hanno Dio. Sono Io il tuo rifugio, il tuo riparo, la tua consolazione.

"Venite a Me, dice il Vangelo di stasera, voi tutti che siete affaticati e tristi, ed Io vi ristorerò!". Io cerco i miei piccoli, i miei fedeli che si fanno creature nel cuore: gli umili. Se guardate la storia della salvezza, da sempre il Padre Santissimo ha scelto i piccoli, i dimenticati, per attuare i suoi piani. Sceglie Davide, il pastorello, il più minuto e scordato; fa nascere suo Figlio nell' umiltà più profonda, e lo manifesta per primo a poveri pastori; Io scelgo e chiamo alla mia sequela, come Apostoli, uomini semplici.

Gli umili sono la mia attrattiva, dato che Io sono "l'Umile": mi sono simili! Sono Io che mi piego ad essi e parlo con loro, poiché solo gli umili mi sanno ascoltare ed accogliere; sono Io che li prendo e li poggio sul mio divin Cuore, e ne svelo ad essi i segreti e la sua intimità: scopro il lembo del manto che nasconde e vi preclude di conoscere i misteri del Cielo.

Ah, se la Chiesa vivesse l'umiltà, l'infanzia dello spirito! Se lo comprendessero gli uomini di Chiesa, che a parole dicono: "Dovete diventare come bambini per entrare nel Regno dei cieli!", ma poi non si piegano, poiché in loro vive la superbia, la prosopopea, l'ambizione. Se la Chiesa si facesse umile, come la terra che, bagnata dalle proprie lacrime e sacrifici, si fa umida, morbida e si lascia plasmare, Iddio ne farebbe dei vasi per racchiudere le sue gioie più preziose, e ne arricchirebbe la Chiesa in sempre maggiore santità: si sarebbe già diffusa e sarebbe stata accolta già da tutti i popoli.

In Paradiso entra solo chi si è fatto umile, piccolo; nell'inferno non può entrare l'umiltà. Come averla? Primo di tutto ricercatela nella preghiera come fate per richiedere la fede. Secondo: pregate e onorate il mio divin Cuore e il Cuore Immacolato di Maria, la cui sostanza è tutta composta di umiltà. Terzo: fate un servizio, ponetevi al servizio che è più difficile per voi fare, più umiliante per voi da accettare, senza acclamazioni, ma nel nascondimento: esso vi amalgama l'anima di umiltà.

Siate umili, perché Dio è umile! Siate umili, perché il Regno divino si conquista con la piccolezza e l'umiltà. Ti benedico".

 


10 luglio 2017
"Andate spesso alla ricerca affannosa di veggenti, sacerdoti, carismatici,
per la risoluzione dei vostri affanni, e ciò può anche essere d'aiuto per la preghiera che se ne riceve;
ma se avrete la fede che Io chiedo, la confidenza e la fiducia che cerco forte e inossidabile in voi,
pur non spostandovi, riceverete le grazie.
Stando in ginocchio dinnanzi al tabernacolo,
al sole radioso dell'Eucarestia ove Io sono, chi potrà più di Me?"

"Mia piccola Maria, la strada è aperta, rimani fiduciosa! A cosa invita stasera il salmo? "Siate confidenti, abbiate fiducia! Chi crede nel Signore non resterà confuso". È la confidenza, l'abbandono, la fede, che fanno discendere grazie, e si attuano i miracoli. Lo evidenzia anche il Vangelo stasera: l'emorroissa pensa: "Se solo toccherò il lembo del suo mantello, sarò guarita!". E a tale fede viene esaudita e sanata dalla sua malattia. Un padre mi chiede per la sua bambina ormai esanime: "Poni la tua mano sulla fronte e tornerà in vita!". É dinanzi a questa fiducia in Me che la bambina risorge! Ah, se questa fede sussistesse nel cuore degli uomini! Una pioggia di miracoli, di salute e grazie discenderebbero sulla terra; e quante soluzioni e problemi risolti a necessità inestricabili!

Le richieste però rivoltemi Io le vedo trascritte nei cuori nello scetticismo, nel dubbio, nella titubanza. Andate spesso alla ricerca affannosa di veggenti, sacerdoti, carismatici, per la risoluzione dei vostri affanni, e ciò può anche essere d'aiuto per la preghiera che se ne riceve; ma se avrete la fede che Io chiedo, la confidenza e la fiducia che cerco forte e inossidabile in voi, pur non spostandovi, riceverete le grazie. Stando in ginocchio dinnanzi al tabernacolo, al sole radioso dell'Eucarestia ove Io sono, chi potrà più di Me? Anche quando però, pur avendo pregato con veemenza e fede, e non venite esauditi, credete che tale croce, se vi è lasciata, è per la gloria di Dio, per i suoi disegni, e che Iddio ve l' apporta ad un bene maggiore: vi sarà accanto e di sostegno senza mai abbandonarvi, maggiorerà il vostro merito, porterà salvezza e vi sarà di glorificazione.

Chiedete la fede, chiedete! A chi la desidera e vuole che si accresca, se è un sincero desiderio, volete che il Signore non ve la concederà? Se un figlio vi chiede di mangiare un piatto pieno di cibo per nutrirsene, voi non ne date? E se ancora ne volesse altro non glielo ricolmereste? Chi ha fede in Me, chi ha confidenza e fiducia di Me non resterà deluso! Ti benedico".

 


11 luglio 2017
"Benedetto guarda in questo tempo i suoi monaci mesto:
vede la barca del monachesimo con le sue molte falle, una barca che decade,
e dalle cui acque del mondo viene sovrastata e quasi sommersa"

"Mia piccola Maria, non ti crucciare per ciò che pensa tuo marito di te, e gli altri che gli sono intorno che, se non si ravvedono, rischiano la perdizione. Pensa che hai Me, il più grande tesoro, l'immensa ricchezza nella tua persona. Rallegrati di ciò che Dio pensa di te!

Oggi nel 50º dell'anniversario di sacerdozio di Don A…, io lo benedico. Ho benedetto il suo sacerdozio: passo dopo passo, e in questi anni, gli ho camminato accanto; ed anche quando ha commesso degli errori l'ho tratto, e l'ho sollevato di nuovo a Me. Ho amato di lui la sua profonda preghiera e il suo cuore amante e misericordioso nella ricerca sempre del primato della mia Persona. La Madonna l'ha continuamente rivestito e ricoperto del suo manto di amore, di predilezione e sul suo Cuore verserà il suo ultimo respiro. Lo porrà a godere nel suo giardino, mostrando a tutti coloro, che pure lo discriminavano per l'amore a Lei, dicendo: "Questi è il figlio di cui mi sono compiaciuto e allietato l'animo, e che amo". E per l'amore da lui avuto, Io lodo.

Oggi celebrate San Benedetto, il grande Benedetto: che è stato l'orante, l'eremita, il fondatore, il padre, per la cui grandezza di fede si è fatto cardine, muraglia, che ha tenuto salda le mura della Chiesa per far sì che non crollasse. Ha posto ad indice il primato dell'Unicità di Dio, il primato del suo amore, che nella sua unicità rende uniti i fratelli. Ha basato la sua missione in una preghiera profonda personale e comunitaria, nel lavoro offerto, sia manuale che Intellettuale, a gloria Dio; e il distacco dai beni del mondo per essere sua offerta di santità.

Da lui è nata l'intera figliolanza dei monaci, a lui proseguiti nel corso dei secoli; e dai suoi monasteri fari di luce che rifulgono accoglienza e carità per il popolo. Benedetto guarda in questo tempo i suoi monaci mesto: vede la barca del monachesimo con le sue molte falle, una barca che decade, e dalle cui acque del mondo viene sovrastata e quasi sommersa. Al posto dell'orazione e alla ricerca dell'unicità di Dio spesso c'è la ricerca dei beni terreni e finanziari, al posto del lavoro, pur umile, all'affermazione di uno sfoggio di cultura umana e boriosa. Dice il salmo: "Dalla bocca di Dio escono scienza e sapienza", ora dalla bocca di questi figli esce la vanagloria dei propri studi, e parole.

Benedetto allarga le sue braccia per raccogliere l'Europa, di cui è Patrono, ma la vede disperdersi poiché abbandona le sue radici cristiane e non ricerca unità con il suo Creatore, e chi non ne ricerca unione con Lui non potrà unirsi fra i vari stati.

O monaci, guardate al vostro Padre Fondatore! Ritornate all'integrità della sua guida e della sua Regola, e ritroverete il fulgore delle vostre origini! Così come vi dice il Vangelo stasera: "Oh, Signore! E noi che abbiamo lasciato per te: terra, figli, mogli, beni, eccetera, cosa ne avremo?". "Coloro che saranno a Me fedeli riceveranno mille volte tanto, in mezzo a persecuzioni, e la vita eterna". Il vostro frutto seguirà oltre il vostro passo sulla terra, nel cuore dei vostri figli. Ti benedico".

 


13 luglio 2017
"Quando un'anima vive unita alla divina Volontà, obbedendo ai suoi divini Comandi,
confidente nel cuore, egli vive già nel suo giardino, passeggia nel suo orto, che è provvidente di ogni bene"

"Mia piccola Maria, passo dopo passo, la strada si apre, e tu non te ne avvedi, e porta alla sua risoluzione: tante lacrime, preghiere, Sacrifici Eucaristici offerti portano il suo frutto nella liberazione.

Oggi il Vangelo vi richiama alla fiducia nella Provvidenza di Dio, ad essere abbandonati al suo intervento, al suo soccorso. In un tempo in cui viene inneggiata l'efficienza umana l'uomo corre e si affanna al possesso di ogni bene terreno, che dà senso alla sua esistenza nell'autoaffermazione e nella rincorsa delle ricchezze, mentre la mia Parola vi richiama a non ambire e a non ricercare oro o argento, né denaro avvolto alle vostre cinture. Soprattutto nel praticare l' apostolato, che è missione divina, vi invito ad essere poveri, simili a chi non si preoccupa delle provviste, di aver sandali o tuniche di riserva, ma fiduciosi e ricchi della fede nel proprio Signore che sfamerà ogni vostra necessità.

Quando un'anima vive unita alla divina Volontà, obbedendo ai suoi divini Comandi, confidente nel cuore, egli vive già nel suo giardino, passeggia nel suo orto, che è provvidente di ogni bene. Non che non dobbiate operare, lavorare e porre mani alla fatica, dato che, come dice la santa Parola: "chi lavora ha diritto al suo nutrimento", ma con il cuore povero di sé e ricco di Cielo: che non si affanna, non rincorre il mondo con la paura di essere miserabili e sprovvisti del necessario alla vita; chi è con Dio e si occupa delle sue cose è saziato di ogni fame. Chi vive di sé stesso, e non ha Dio, è un affamato mai appagato, è un indigente ad ogni sazietà: ha perso la figliolanza con il Padre Celeste, che è il Provvido, che provvede alle sue creature.

Guardate a Giuseppe, nella prima lettura, guardate come il Santissimo Signore, da un gesto malvagio quale la sua vendita ad un Paese straniero, da parte dei suoi stessi fratelli, ne trae un bene maggiore. Da un figlio a Lui fedele nella Legge, in Giuseppe, dalla sua preghiera e dalla sua vita santa, pur vissute nella sofferenza di una primaria ingiustizia, essa diviene un'anticipazione alla carità di una carestia mortale, soccorrendo la fame del popolo egizio e dei suoi stessi cari.

Abbiate l'animo rivolto al munifico Sovrano, che è generoso e di ogni abbondanza: nel nuore svuotato della terra, Egli colmerà di Sé. Abbiate le mani aperte di chi chiede in umiltà e necessità, e il Creatore ve le ricolmerà pienamente. Ti benedico".

 


15 luglio 2017
"Il Seminatore di questi tempi è la Madonna che, con le sue lacrime, si riversa su ogni terra rocciosa,
cercando di far nascere fiori, pur in mezzo a massi, e oasi tra i deserti,
ma gli uomini spesso respingono tali lacrime, ne recidono i fiori, ricoprono con la sabbia le Oasi.
Lei cerca di dare tempo anche al terreno più inaridito con la sua cura,
ma per lo più ne viene respinta, e il suo dolore con quale rammarico ne duole
poiché Iddio è già pronto, con la sua mano, a recidere ciò che è inutile"

"Mia piccola Maria, stasera nel Vangelo vi viene presentata la parabola del seminatore che si basa su tre punti fondamentali: il seminatore, i semi, la terra. Il seminatore è il Signore Dio vostro che, munifico, sparge il suo Seme, la sua Parola, su ogni terra; Egli non bada alla sua conformazione e proprietà, ma a tutti si dona perché porti la sua salvezza. Il Seme è la sua santa Parola, i suoi talenti e beni che sono le ricchezze, il farmaco, le virtù, per formare la terra al suo raccolto. La terra è la terra dell'anima vostra che è formata dagli ingredienti di cui è composto il vostro cuore. Se la terra è rocciosa, colma di pietre, perché il vostro cuore è duro, insensibile, il Seme non vi può attecchire. Se la terra è sabbiosa, simile ad un deserto, è perché il vostro cuore è arido, aspro, vuoto e fatuo: non ha acqua di saggezza che ne amalgami a ricevere il Seme. Se la terra è irta di rovi e di erbacce che la soffocano: sono gli affanni della vita, le sue preoccupazioni e la sua ricerca nell' avidità, non danno spazio alla semente. Se la terra è popolata di uccellacci e bestiole voraci che ai primi germogli li divorano, non dando possibilità alla sua fioritura, è perché il vostro cuore è insidiato dai diavoli per i vostri vizi.

Quando invece la terra è buona, pulita, umida, ben coltivata, essa si fa grembo che accoglie il Seme, che la penetra e ne assimila, amalgamandosi, per portare il suo raccolto.

Sulla vostra terra e conformazione c'è bisogno del vostro lavoro, della vostra collaborazione con l'orazione, I sacramenti, la carità, la mortificazione; tutto è opera in Dio che ne libera dalle asprezze, ne pota gli intralci, ne taglia le erbacce, ne caccia le bestiole nocive, ne lubrifica il terreno per renderlo buono.

Il Seminatore di questi tempi è la Madonna che, con le sue lacrime, si riversa su ogni terra rocciosa, cercando di far nascere fiori, pur in mezzo a massi, e oasi tra i deserti, ma gli uomini spesso respingono tali lacrime, ne recidono i fiori, ricoprono con la sabbia le Oasi. Lei cerca di dare tempo anche al terreno più inaridito con la sua cura, ma per lo più ne viene respinta, e il suo dolore con quale rammarico ne duole poiché Iddio è già pronto, con la sua mano, a recidere ciò che è inutile. Quando però il mio sguardo si posa su una Terra buona ecco che cospargo di ogni abbondanza di semi e ne faccio giardini mirabili, frutteti copiosi e orti rigogliosi, al quale nutrimento molti figli verranno per forgiare la terra delle anime loro. Io trapianterò questi giardini, orti e frutteti nell'Eden, nel Giardino celeste, e me ne diletterò a mia gloria, facendoli attraversare dai miei Beati.

State attenti! Guardate al Seminatore, e alle sue mani, ove sparge il suo seme, per accoglierlo e riceverlo in voi: ne farà una sua nuova creazione. Ti benedico".

 


16 luglio 2017
"Una dimensione mistica che i primi eremiti sul monte di Elia hanno ricercato e vissuto,
nel distacco dal mondo, per incontrarsi e unirsi al Padre Eterno:
farsi un tutt'uno con Lui, trasfondere la propria anima nella sua Anima,
il proprio spirito nel suo Spirito, il proprio cuore nel suo Cuore, ed anche la propria corporeità,
che i vari Santi e Mistici hanno incarnato, portandone anche segni fisici di questo abbandono e proprietà.
Iddio ha preso completamente dimora in essi!"

"Mia piccola Maria, ogni giorno l'attesa si fa salita che, scalino per scalino, ti conduce con la sua fatica alla porta che si apre, e non ha più grate, ma la via è completamente libera. Oggi la Chiesa celebra la Madonna del Carmelo, la Madonna delle divine altezze che indica la via del Cielo. Ella vi indica di salire verso l'alto, di distaccarvi dalla terra per incontrarvi con Dio e, fusi a Lui, ricolmi delle sue proprietà e beni, far discendere tali ricchezze su tutta l'umanità. Vi distacca dalla terra per portare il Cielo sulla terra.

Ricordate anche l'apparizione di Maria a San Simone, e il dono del suo Scapolare che porta in sé tanti benefici, segno della sua appartenenza e protezione, viatico per l'aldilà; ma per far sì che sia effettivo e che porti nel concreto le sue promesse, Ella vi chiede di vivere ciò che vi indica, e cioè la via dell'interiorità, l'intimità profonda del dialogo nella fusione con il vostro Dio, nella contemplazione dei divini Misteri, che si fanno adorazione perpetua; una dimensione mistica che i primi eremiti sul monte di Elia hanno ricercato e vissuto, nel distacco dal mondo, per incontrarsi e unirsi al Padre Eterno: farsi un tutt'uno con Lui, trasfondere la propria anima nella sua Anima, il proprio spirito nel suo Spirito, il proprio cuore nel suo Cuore, ed anche la propria corporeità, che i vari Santi e Mistici hanno incarnato, portandone perfino segni fisici di questo abbandono e proprietà. Iddio ha preso completamente dimora in essi!

Questa Via celestiale di ascesi ha proprio per frutto la salvezza e la redenzione per il mondo intero, che si compie con una vita di oblazione offerta, e unità d'amore nel Santissimo Signore: incenso che si innalza, che penetra il Cielo e si incontra con l'Altissimo Sovrano che lo benedice e lo trasfonde, ricolmandolo della sua santità, facendolo ridiscendere come pioggia di benedizioni su tutta l'umanità: esso si fa luce che acceca Satana e ne svela le trame di inganno, riporta la Verità e si fa baluardo, muraglia, che ferma il nemico a protezione delle creature. È calore che scioglie i cuori induriti e riconduce a conversione verso il Santissimo, anche per quelli che pur, non essendo cristiani, li riforma e riconduce a vivere secondo coscienza e nella rettitudine.

Figli miei, la Madonna vi chiama e vi dice: "Seguitemi!". Ella vi indica la scala da salire, che è quella della vostra croce, che vi conduce alla santità; anche se non raggiungerete le grandi vette simili ai Santi, ponete la vostra buona volontà, e aggrappatevi a Lei, che vi precede nella salita e, scalino dopo scalino, salite, e non vi fermate! Troverete già fatto, già tracciato dalla Madre questo percorso, e uniti a voi, aggrappati a voi, ci saranno molti vostri cari e anime, che Iddio vi ha affidato, che nella vostra ascesi non andranno perdute.

Guardate a Lei! E, come quando si sale sui sentieri pur impervi dei monti, ne gusterete l'aria che si fa più pura e tersa, l'ossigeno più leggero, la visione che si amplia nei suoi più vasti orizzonti, sicché, giunti alla cima, vi incontrerete con il Padre vostro: occhi negli occhi, uno sguardo nell'infinito, che non vi lascerà mai più. Ti benedico".

 


19 luglio 2017
"Guardate a Davide che sconfigge il gigante Golia,
o ai giovani tra le fiamme di fuoco salvi, come Daniele nella fossa dei leoni!
Se avrete fiducia in Dio, Egli sarà il vostro scudo, la vostra spada, il vostro elmo.
Il Potente, da solo, potrebbe, con il suo solo sguardo, o con un battito di ciglio, vincere la vostra battaglia,
ma chiede la vostra collaborazione, il vostro intervento, sennò che merito ne avreste?"

"Mia piccola Maria, prosegui la strada che stai facendo! Nella prima lettura Iddio si manifesta a Mosé nel Roveto ardente e gli intima di tornare in Egitto per fronteggiare il faraone in suo Nome. Mosé si spaventa:"Io, Signore?!... un pover'uomo, rivestito ormai di pelli di animali, fronteggiare il faraone, portare alla liberazione l' intero popolo ebreo, schiavo di una potenza come l'Egitto?". E il Padre Santissimo risponde: "Io sarò con te!". Ciò basta! Se si è con Dio di che cosa temere?

Guardate a Davide che sconfigge il gigante Golia, o ai giovani tra le fiamme di fuoco salvi, come Daniele nella fossa dei leoni! Se avrete fiducia in Dio, Egli sarà il vostro scudo, la vostra spada, il vostro elmo. Il Potente, da solo, potrebbe, con il suo solo sguardo, o con un battito di ciglio, vincere la vostra battaglia, ma chiede la vostra collaborazione, il vostro intervento, sennò che merito ne avreste? Questo lo dico per voi in ogni situazione gravosa, in ogni difficoltà che vi pare enorme, ardua, quando mi dite: "Io, Signore, come potrò?". Ed Io rispondo: "Se pregate, se state uniti a Me con i sacramenti, se vivete con Me, Io sarò con voi, e ne sarete vittoriosi".

A chi viene data questa fortezza, questa fede, che crede, e si fa nella persona verità primaria, che supera la paura di perdere anche la propria vita, se non nei piccoli, nei semplici, negli umili? Come dice il Vangelo: la Sapienza divina, i suoi segreti, vengono rivelati non ai dotti del mondo, ma ai minimi, ai piccoli di spirito che, bimbi nell'animo, sono a Lui abbandonati e, fidenti della sua protezione, come bimbi che danno e stringono la mano al Padre, si lasciano condurre, pur se Egli li porta per vie e terre pericolose e impervie, ma fiduciosi, dato che sanno che il Padre protegge e viene in soccorso, viene ad essi data una fortezza e fiducia speciale, che nasce da quest'incontro e infusione nell'amore.

Siate combattenti, in qualunque campo sociale! Operate per Me! Sarete coloro che hanno lasciato il solco nella storia, forgiandola al mio bene, sia che sia in missioni in terre sperdute, sia in magistrati, che operano nella giustizia, o nei medici per difendere ad ogni costo la vita, eccetera, anche quando sembra umanamente una causa perduta.

Se combattete in mio Nome, Io ne farò riscatto, vittoria e raccolto pieno. Ti benedico".

 


22 luglio 2017
"Perché Signore? Perché non strappi la zizzania da questa terra
he tutto cerca di inquinare e marcire, Tu che tutto puoi?".
Ed Io, come nel Vangelo, intimo: "Bisogna attendere il tempo della mietitura,
il tempo del raccolto perché non venga strappato anche il bene con il male,
per dare al grano il merito e alla zizzania il tempo di convertirsi e trasformarsi in buono"

"Mia piccola Maria, sei desolata: tutt'intorno a te si fa deserto, ti senti abbandonata; anche i tuoi figli non rispondono al tuo richiamo: non hanno di te il desiderio e non comprendono la tua sofferenza, né la tua storia, poiché il demonio li smemora di te, hanno una fede debole e non vivono di profonda preghiera, per questo il nemico ha gioco facile con loro, ma cambieranno; ricorda la profezia di Don…: torneranno e cambieranno, allora ti cercheranno e comprenderanno in pieno la tua persona.

Oggi il Vangelo vi presenta il campo con il grano buono e la zizzania, che lo invade e cerca di soffocarlo. Il grano buono sono le anime Sante, la zizzania quelle malvagie. Questo mondo è diventato un campo disseminato da sì tanta zizzania per l'abbondanza dell'infestazione della malvagità e corruzione, che cerca tutto di corrompere e devastare, sicché si eleva alto il grido delle messi buone: "Perché Signore? Perché non strappi la zizzania da questa terra che tutto cerca di inquinare e marcire, Tu che tutto puoi?". Ed Io, come nel Vangelo, intimo: "Bisogna attendere il tempo della mietitura, il tempo del raccolto perché non venga strappato anche il bene con il male, per dare al grano il merito e alla zizzania il tempo di convertirsi e trasformarsi in buono".

Ma come riconoscere ciò che è grano dalla zizzania? Dal peccato! La zizzania è il peccato, mentre il grano è la virtù. Spesso però ha il potere di camuffarsi così bene da non essere riconosciuto e distinto, simili a certi animali in natura che si mimetizzano in modo da nascondere le loro insidie. Per questo motivo, per avere discernimento, dovete essere uniti al Signore Dio nella preghiera, e nei sacramenti, che solo vi può dare luce e far comprendere, e che sono l'antidoto al veleno che il demonio, mordendo, sparge già alle radici del suo germoglio.

Diffondete il Bene e vivete il bene! E si diffonderanno spighe sane, dorate e mature. "Come, mi direte, possiamo, Signore, noi piccole e semplici creature, cambiare la zizzania in grano?". Voi foste pure il più piccolo dei semi di senape, come insegna il Vangelo, se irrorati, abbeverati e nutriti dello Spirito Santo, dell'amore divino e della santità, per quanto minimo esso sia, crescerà e si farà il più grande tra le piante e i cui semi si spargeranno ovunque, nelle campagne e nei campi circostanti, sì da divenire praterie di messi di grano, da cui nascerà una farina ottima, con la quale fare un pane sano, un pane che cura con i suoi ingredienti alle virtù: mangiandolo, ne trasformeranno a loro volta le erbacce, le ortiche, ogni pianta selvatica e cattiva in spighe di grano ricche e dorate.

Iniziate, figli miei, da voi stessi, estirpando dal vostro cuore il peccato, le sue radici maligne, con la confessione e la conversione; ed ogni vostro stelo di grano migliorerà il mondo con la sua presenza: ad ogni stelo se ne aggiungerà un altro da formare un campo, al quale si aggiungerà un altro, sino a scomparire allo sguardo umano. Ti benedico".

 


24 luglio 2017
"Io vi dico che vi saranno dati segni nel cielo presto,
come vi predicono molte profezie, Santi e Medjugorie
 ma ancora torno ad affermare che la massa, la moltitudine non crederà:
ne darà spiegazioni razionali e scientifiche, perché non c'è fede.
Solo "il piccolo Resto", una parte, li accoglierà, poiché crede in Me.
E beati loro, perché avranno così il tempo di prepararsi, nella mia misericordia, ed essere salvi"

"Mia piccola Maria, sempre ti perdono: Io so che mi cerchi per amarmi. Stai nella pace: sei nella mia Grazia! La prima lettura vi evidenzia la vittoria di Dio, alla cui potenza tutte le potenze umane e spirituali si piegano. Egli libera il suo popolo dall'oppressione della potenza egizia, ma dinanzi alla debolezza della fede degli israeliti, mentre fuggono, è Mosé che esorta vigorosamente: "Siate forti! Iddio agirà per voi: voi non vedrete più gli egiziani, e sarete tranquilli!". Questa esortazione alla fede è per ogni tempo e per oggi. Credete nella vittoria del Supremo che è il Padre, che non conosce sconfitta, la cui potenza è autorità suprema che non può essere scardinata: essa opera, agisce alla sua fiducia.

Quando, anche ora, siete schiacciati dagli aguzzini, dalle prove di ogni genere, spesso fomentate e, attivati dagli egiziani, dai diavoli, che cercano di distruggervi, credete in Me! Abbiate fede! Riponete con fiducia il vostro carico a Me, ed Io interverrò alla vostra liberazione. Non fermatevi però alla prima invocazione o a poche preghiere: perseverate nella preghiera! Ogni cura ha bisogno dei suoi tempi. Guardate alla Cananea come grida verso di Me che pare non ascolti, mentre saggio la sua fede e ne do in premio la piena liberazione.

Lo stesso voi, pur se si richiedessero dei periodi a voi lunghi, credete che Io ne aprirò il tunnel alla sua uscita. Ne è richiesta anche la vostra opera, il vostro combattimento, sennò che merito ne avreste? È quello il tempo che sana, che sta guarendo e porta al suo termine, alleàti a Me vostro Signore. Abbiate fede!

Molti mi chiedono, come nel Vangelo, di avere un segno per poter avere fede, un segno portentoso! Ma io dico che è una generazione perversa e malvagia che non merita e che gli basta il mio Segno, il Segno della mia Persona, della mia vita: morte e risurrezione. E per ottenere tale fede c'è bisogno di conversione, prima di chiedere grazie, favori e segni miracolosi. Siate alla ricerca autentica e sincera di essa, e Iddio ne verrà in soccorso. Cambiate prima la vostra interiorità, e poi vedrete segni di cambiamento nella vostra esistenza e intorno a voi. La vostra interiorità, illuminata dalla fede, vi darà sapienza e luce per comprendere i segni esterni, i segni esteriori, che il Creatore può dare.

Io vi dico che vi saranno dati segni nel cielo presto, come vi predicono molte profezie, Santi e Medjugorie; ma ancora torno ad affermare che la massa, la moltitudine non crederà: ne darà spiegazioni razionali e scientifiche, perché non c'è fede. Solo "il piccolo Resto", una parte, li accoglierà poiché crede in Me. E beati loro, perché avranno così il tempo di prepararsi, nella mia misericordia, ed essere salvi.

Oggi molti cercano alleanza con i diavoli per aver potere ed essere dio: stolti! Vanno contro il proprio Creatore, che li ama, e non sanno che loro, da creature, vanno contro la propria natura? E non sanno che il Santissimo Sovrano è il Vittorioso che non può essere sconfitto? Siate savi, ed alleatevi con Dio, e con lui sarete vincitori! Ti benedico".

 


25 luglio 2017
"Io vi darò una casa grande e aperta, che non ha spazi al suo sguardo e né confini,
la cui luce sovrasta e tutto irradia: vi farò viaggiare nell'amore di Dio,
farò conoscere le meraviglie di luoghi e natura simili alla terra
ed altri mondi sconosciuti nelle sue bellezze e delizie.
Vi farò incontrare solo sguardi terzi e limpidi
che vi ameranno e da cui non esisterà più inganno.
Voi godrete della Casa di Dio!"

"Mia piccola Maria, non sai riconoscere i Segni? Non vedi che le grate alle finestre si vanno dissolvendo per aprirsi al cammino della completa liberazione? Per queste manifestazioni sataniche, celebrate anche pubblicamente, per cui preghi che non avvengano, ti dico che esse sono un attacco alla mia Persona, e spargono, come vedi, la loro caligine sul mondo; ma ci sono anche preghiere di altri che si elevano a loro riparazione, che cingono, e non permettono che possano maggiormente diffondere il loro male; e povere queste anime assatanate che vivono e vanno per la via della loro maledizione!

Oggi il Vangelo vi presenta la dimora che vi attende in Paradiso, e che, dall'eternità, è stata preparata apposta dal Creatore per ognuno di voi. A Salòme, che viene per intercedere e chiedere i posti di eccellenza nel Regno per i suoi figli: che siano posti, uno a destra e l'altro a sinistra del mio trono, Io le dico che non è dato a Me, ma al Padre Celeste disporre ad ogni creatura il posto, e che tale rilievo è ottenuto dalla grande santità vissuta, dal calice amaro dal quale ci si è abbeverati di una sì dolorosa croce.

Ognuno, per conquistarsi la dimora celeste: tanto più essa s'innalza nelle altezze divine, che deve aver vissuto in pieno la missione che Iddio gli ha predestinato, il disegno che deve aver portato a termine. A voi è dato il compito di attuare nella santità la vostra missione, grande o piccola che sia: un piccolo orto come una vasta prateria, che abbia però portato il suo raccolto di bene e salvezza, se avete in essa amato, e se a Me vi siete offerti e affidati.

Non rimpiangete, non abbiate recriminazioni se siete vissuti in case povere e anguste nelle quali anche la luce del sole fa fatica ad illuminare, se siete stati rinchiusi in case di cura o prigionieri del vostro stato misero in esse, se non vi siete appagati della bellezza del creato, non avendo viaggiato e conosciute le delizie della terra, pur nel suo lecito, o se non avete assaporato le dolcezze delle amicizie sincere, ma ingiustamente trattati: Io vi darò una casa grande e aperta, che non ha spazi al suo sguardo e né confini, la cui luce sovrasta e tutto irradia: vi farò viaggiare nell'amore di Dio, farò conoscere le meraviglie di luoghi e natura simili alla terra ed altri mondi sconosciuti nelle sue bellezze e delizie. Vi farò incontrare solo sguardi terzi e limpidi che vi ameranno e da cui non esisterà più inganno. Voi godrete della Casa di Dio!

Come compiere tale missione, per giungervi, se non ponendovi a servizio di essa? Nella misura in cui avrete servito sarete serviti nella Dimora del Cielo. Ti benedico".

 


26 luglio 2017
"Figli miei, pregate per la vostra genealogia! Pregate, e invocate il preziosissimo Sangue:
offrite Sante Messe perché esso scorra e attraversi, irrorandole,
le vostre generazioni passate e odierne, ed ogni sua anima,
in modo che veniate santificati dal loro bene, che non viene mai cancellato,
e in voi continua ad operare; e venga redento ogni male non riscattato,
il peccato annullato e ogni maledizione dissolta,
perché la vostra di vita sia redenzione per loro e benedizione per la vostra discendenza"

"Mia piccola Maria, le sofferenze che in terra avrai provato saranno le gemme preziose e i fini ori con cui verrà intessuto e stampato il tuo abito in Cielo, e cospargeranno, al tuo passo, il suo sentiero. Io ti amo, mia diletta sposa, e non sai quale grande posto ho preparato per te! Ora guarda come le reazioni di questo figlio si vanno ammorbidendo e si avviano alla sua risoluzione. Fidati di Me! Fidati, e non aver paura di nulla! Chiamami, ed Io accorro in tuo aiuto.

Oggi ricordate i miei Santi Nonni e Genitori della mia Santissima Madre in Gioacchino ed Anna. Essi vi riportano all'evidenza di come siano fondamentali le generazioni dalle quali provenite, la discendenza che vi ha preceduto: voi siete il composto di esse: ne siete formati e ne riportate le conseguenze, l'eredità nelle fattezze fisiche nella vostra umanità, come anche nello spirito. Ognuno di voi riporta un bagaglio ereditato di beni e dei mali dei vostri avi, simile a come accade per la salute o le malattie, per le forme caratteriali o nella benedizione o nella maledizione, a seconda della vita che essi hanno vissuto, o nella santità e nell'alleanza con Dio e nel bene fatto, come nel peccato e nel male non riscattato, se non persino abbiano fatto alleanza con il nemico!

Gioacchino ed Anna, pur essi, provenivano maggiormente da dinastia benedetta che ha tralasciato loro ricchezze di beni di santità, che essi hanno innalzato e maggiorato nel loro operato. Sono stati santi vissuti, protesi e offerti nella loro esistenza dl adorazione a Dio, e con le mani aperte e generose ad una carità sì grande da essere chiamati Genitori, Padre e Madre, di carità verso i fratelli. Il Santissimo Padre si è così edificato del loro amore, che ha decretato di dare in dono ad essi la Perla della sua creazione umana in Maria, Colei che doveva esser Scrigno del suo Figlio Divino.

Seppur in tarda età, essi accolgono, pieni di lode, tale mirabile Creatura, che nasce da anime grate, colme di speranza nell'accogliere un Bocciolo di rosa, bella nelle sue fattezze esterne e candida come gemma preziosissima nella sua interiorità, simile ad un virgulto di giglio, che essi crescono e preparano perché sia offerta, sempre più degna e perfetta, da rioffrire a Gloria del Divin Padre.

Gioacchino, uomo giusto fra i giusti, ligio e rigoroso alle Sacre Leggi, pronto a dare la vita, trasparente nella sua correttezza, e pur così tenero e premuroso a difesa della sua famiglia. Anna, candida Colomba protesa all'amore, Donna attiva e generosa: Lei, madre della Maternità in Maria Santissima, Lo è stata in ogni sua fibra per tutte le creature che ha avuto accanto e incontrato nella sua vita. Il loro bene prosegue e li precede in eterno.

Figli miei, pregate per la vostra genealogia! Pregate, e invocate il preziosissimo Sangue: offrite Sante Messe perché esso scorra e attraversi, irrorandole, le vostre generazioni passate e odierne, ed ogni sua anima, in modo che veniate santificati dal loro bene, che non viene mai cancellato, e in voi continua ad operare; e venga redento ogni male non riscattato, il peccato annullato e ogni maledizione dissolta, perché la vostra di vita sia redenzione per loro e benedizione per la vostra discendenza. Ti benedico".

 


28 luglio 2017
"In questo tempo i Comandamenti, come non mai, sono visti dall'uomo come manette
che imprigionano la sua vita, mentre sono proprio la via della sua libertà
che lo rende creatura degna e santa per il Signore.
Fuori dalla Legge l'uomo diviene il prigioniero di sé stesso, del mondo, di satana.
I Comandamenti sono libertà per il Regno: chi li vive trasforma la sua persona, la sua famiglia,
ramifica il suo bene ovunque, ed ogni anima, che li incarna in sé, incarna Dio nel mondo"

"Mia piccola Maria, ogni anima a Me portata è un fiore che, pur se disseccato, riarso, oscuro, o che abbia perso le sue forme, nella mia benedizione Io ne riformo i suoi colori e dono nuova vitalità. Oggi la Santa Parola vi presenta il Decalogo, i Divini Comandi, che sono immutabili, e non possono variare nel suo insegnamento di Verità. È l'abito perfetto che il Creatore vuole, su misura, su ogni creatura che la riforma a sua immagine, è il faro che illumina la strada che il demonio cerca sempre di oscurare in modo che non si riconosca più il percorso di salvezza.

In questo tempo i Comandamenti, come non mai, sono visti dall'uomo come manette che imprigionano la sua vita, mentre sono proprio la via della sua libertà che lo rende creatura degna e santa per il Signore. Fuori dalla Legge l'uomo diviene il prigioniero di sé stesso, del mondo, di satana. I Comandamenti sono libertà per il Regno: chi li vive trasforma la sua persona, la sua famiglia, ramifica il suo bene ovunque, ed ogni anima, che li incarna in sé, incarna Dio nel mondo.

Iddio vi chiama all'osservanza dei primi che sono fondamentali: l'unione al Padre Celeste che, nel suo adempimento di amore, vi dona il vigore, la carità, il senso per rispettare ed onorare gli altri Comandi nel prossimo. Seguendoli, vi danno conoscenza della loro fratellanza poiché figli dell'unico Padre. Per poter adempiere ad essi dovete però prima fare silenzio, silenzio in voi, nel vostro intimo, dal vostro 'ego', bombardato da tutti i suoi messaggi e richieste. Silenzio dal mondo che stordisce con i suoi rumori. Il Padre Celeste chiama all'ascolto.

"Ascolta Israele!": ascolta, anima mia, dato che solo nel silenzio mi potrai ascoltare ed imprimere, incarnare, la mia divina Legge che trasforma la tua persona e la tua esistenza, portando il suo effetto di bene al mondo intero. Mi direte: "E quando, Signore, siamo tentati o siamo caduti nel suo inadempimento?". Figli miei, vi ho data la preghiera che irrora di Spirito Santo e dà nuova forza per riprendere il cammino.

Vi chiamo poi alla penitenza: una parola che non piace oggi, ed è quella mortificazione che piega il vostro egoismo, ne fa riconoscere i limiti e i bisogni. La sua difficoltà ad accoglierla e viverla si fa superiore alla tentazione stessa; la mortificazione si fa offerta d'amore data a Dio, che vi costa nel vostro sacrificio ma acceca, allenta la presa di satana, che si allontana.

Vivete la Santa Legge non solo nell'asprezza del suo rigore, ma intessuta ed amalgamata dalla dolcezza e dall'intimità dell'amore! Da solo il cuore, dato a caso, senza la legge che lo diriga, diventa dispersivo, si fa vuoto; ma nella loro unità è la perfezione e la via del riscatto e l'effetto del suo bene. Ti benedico".

 


30 luglio 2017
"Oggi la Santa Chiesa, l'uomo, il mondo è insipiente,
perché se possedessero la Sapienza divina ascolterebbero Dio e la sua Parola,
avrebbero discernimento nella sua retta coscienza e il giusto percorso di fraternità e giustizia da vivere"

"Mia piccola Maria, su tutte le creature per cui preghi Io veglio, e conduco chi per la via della liberazione, chi della guarigione, chi della conversione. La preghiera è luce per il loro cammino. La Santa Parola di stasera vi parla della Sapienza. La Sapienza è il dono più prezioso da chiedere: Salomone la proferì a tutte le ricchezze, gli onori, la salute e il potere, poiché essa è Maestra: insegna e guida. Senza la Sapienza perdete il senso della virtù da vivere. Cosa sarebbe la fede, la speranza, la carità, se non guidicata dalla Sapienza? Diverrebbero caotiche, dispersive, come i soffioni che, sparsi al vento, si perdono lontano senza portare semenza.

Oggi la Santa Chiesa, l'uomo, il mondo è insipiente, perché se possedessero la Sapienza divina ascolterebbero Dio e la sua Parola, avrebbero discernimento nella sua retta coscienza e il giusto percorso di fraternità e giustizia da vivere. Qual è il tesoro che dovete possedere, quale la perla preziosa di cui parla il Vangelo, se non la conquista e il possesso della mia Persona, del vostro Maestro e Redentore? E chi ne dà cognizione e ragione se non la Sapienza? È essa che svela la mia preziosità, la nobiltà che mi riveste e dà discernimento alla sua ricchezza, che maggiora e intensifica le virtù della fede, della speranza e carità, che vi fanno conquistare il Regno dei cieli.

Chiedete la Sapienza, ambìtela, ricercatela! Essa fa rifulgere la luce della Verità della mia Persona, che dà comprensione e conoscenza della mia autorità e della mia potenza, quale unico mezzo per la salvezza. San Paolo vi indica la mia priorità: la fede in Cristo Signore, che è il tesoro per eccellenza da scegliere al di sopra di tutto ciò che offre il mondo, e che egli considera 'spazzatura'. La Sapienza fa brillare come gemma il mio amore in voi nello scrigno delle vostre anime. Quando sarete giunti al Regno, Iddio aprirà lo scrigno dell'anima vostra e, incantato dalla luminosità della vostra gemma, la depositerà nei suoi tesori divini.

Ad una gemma rilucente dell'amor mio, quale ricompensa vi darà l'Eterno?! Ti benedico".