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Ave Maria!
1 dicembre 2016
"Non chiamo solo gli apostoli, i sacerdoti e consacrati alla
mia sequela,
ma chiamo i laici, i fedeli; chiamo tutti a divenire
pescatori di anime.
La mia chiamata non è solo per i giusti, ma anche per i
peccatori"
"Mia piccola Maria, sto operando su G., sarà lui stesso a
chiederti di andare. Ora hai il cuore oscurato per la pena e
non sai vedere che la liberazione è imminente.
Ecco, il Vangelo vi dice stasera: "Seguitemi, vi farò
pescatori di uomini!". Chiamo i miei apostoli: "Seguitemi!",
ed essi lasciano subito le reti della pesca e mi vengono
dietro. Non chiamo solo gli apostoli, i sacerdoti e
consacrati alla mia sequela, ma chiamo i laici, i fedeli;
chiamo tutti a divenire pescatori di anime. La mia chiamata
non è solo per i giusti, ma anche per i peccatori: tra di
loro c'era Giovanni che era innocente, ma pure Matteo un
pubblicano. Non disdegno di stare e condividere la mia
persona, la mia parola, la tavola, con i peccatori: chiamo a
Me la Maddalena come Zaccheo, ed ogni figlio dell'uomo; non
temo di sporcarmi le mani con essi poiché sono venuto per
salvare tutti. Io vi dico anzi, che tanti giusti non
giungono a grandi mete di santità, che invece hanno
conquistato molti grandi peccatori riscattati.
Ognuno di voi è chiamato a diffondere la mia Voce, il mio
richiamo, a divenire miei apostoli, e lo potrete se prima
siete voi a seguirmi, ubbidirmi, e siate a Me abbandonati.
Al mio seguito, nella fiducia dell'abbandono, se voi vivete
questi presupposti, divenite apostoli poiché mi testimoniate
con la vostra vita. Il vostro vissuto è mia testimonianza,
le vostre mani si fanno reti per pescare le anime, il vostro
cuore che ama è l'amo con il quale pure le attraete a Me, e
con le parole si fanno mio eco che accompagna l'intera
vostra persona, che si fa barca nella quale verranno
depositate, perché voi vi adoperate per condurle al porto
sicuro della salvezza, ove spanderete e presenterete a Me il
grande Pescatore, il vostro pescato di anime, che Io
benedirò, ed immergerò loro e voi negli sconfinati mari
della mia santità. Ti benedico".
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2 dicembre 2016
"Offro la mia Divina Eucarestia, che se poteste vederla,
è tutta ricoperta di sangue per i colpi degli oltraggi che
subisce,
perché cos'è l'Eucarestia se non Carne del mio Cuore
lacerato?
"Mia piccola Maria, Io sono in te, nella tua sofferenza.
Sono nel tuo patimento, figlia mia! Il demonio cerca di
fuorviarti nelle cose umane, ma Io ci sono. Sì, potrei, con
un battito della mano, con il battito di un ciglio, cambiare
la situazione e dare liberazione, ma Io cerco la
collaborazione dell'uomo. La tua sofferenza non è stata
circoscritta a tuo figlio: essa si è fatta redentiva, ed ha
aiutato, ha portato soccorso, a molti altri giovani nella
stessa condizione. Ne vedrai l'adempimento del suo frutto
nell'altra vita. Io sono con i perseguitati, i tribolati,
con i malati, nel dolore delle creature; se gli uomini
credessero a questo, alla mia presenza nella condivisione
alla loro pena, quante angosce, quante paure svanirebbero, e
quanti mali verrebbero sanati!
La prima Parola stasera vi dice: ‘il Libano diverrà un
frutteto, il tiranno verrà abbattuto, gli spiriti traviati
apprenderanno la sapienza…, e come potrà accadere ciò? Con
la vostra fede, con la richiesta, con il grido intenso a
Colui che è medicina e cura, che solo può guarire e
riportare, a questa terra oscurata e permeata nelle tenebre
del male, la sua luce.
Io riporterei ogni sole di giustizia e sanità di guarigione,
sì che non solo un frutteto sarebbe questo mondo, ma si
farebbe giardino di delizie: ogni tiranno che vi opprime e
domina verrebbe fatto decadere, ogni insipienza che offusca
il vero verrebbe cancellata, e gli spiriti illuminati.
Perché questo accada c'è bisogno di fede. Cosa accade oggi
nel Vangelo di stasera? I due ciechi mi gridano: " Gesù,
Figlio di Davide, abbi pietà di noi!", ed Io soggiungo:
"Credete voi che Io possa fare questo?" Dalla loro conferma
Io intimo: " Sia fatto secondo la vostra fede!", e riebbero
la luce della vista.
Oggi, 1° venerdì di avvento, lo offro come un farmaco di
cura alla cecità del mondo il mio Cuore Divino, un Cuore
ricoperto e travasato di Sangue, tanto è forato dai colpi
del peccato, e non solo ferito per l'incredulità, per la
mancanza di fede nell'umanità, e il mio Cuore ne geme di
dolore poiché vedo i miei figli andare perduti.
Io offro con le mani aperte alle creature il mio Cuore, ma
essi vengono poi per colpirlo. Offro la mia Divina
Eucarestia, che se poteste vederla, è tutta ricoperta di
sangue per i colpi degli oltraggi che subisce, perché cos'è
l'Eucarestia se non Carne del mio Cuore lacerato?
Cosa potete fare voi, piccole anime mie? Invocate voi,
chiedete e siate i miei consolatori per riparare al mio
Cuore. Adorate la mia Eucarestia per esserne amanti. E voi,
figli, che possedete un poco di luce, unitela a Me! Insieme
potremo dare molto chiarore, illuminare molti ciechi che non
solo non riescono più a vedermi, ma nemmeno ad invocarmi: si
fanno muti che non sanno nemmeno chiedere e cercare luce, in
modo che molti di essi, tramite la vostra intercessione,
potranno riavere la vista dello spirito e salvarsi.
Fermeremo insieme l'avanzata del nemico, che getta
continuamente caligine di oscurità sulla terra, e
diffonderemo e riporteremo la mia Vita che è luce nella mia
verità.
Io sconfiggo sempre il demonio e il suo potere: non può egli
vincermi, ma chiedo la partecipazione dell'opera umana per
condurre a salvezza il genere umano. Ti benedico".
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4 dicembre 2016
"Nella conversione c'è la felicità; la felicità sorge dalla
pace nel cuore,
dalla retta coscienza, dal buon agire"
"Mia piccola Maria, la via di liberazione per G. è
aperta, la vedrai attuarsi ogni giorno che passa. Chi si
consacra al mio Cuore e al Cuore di mia Madre mi offre la
sua vita e la sua morte, tutto è nelle mie mani, anche come
morirete. Ed Io ti dico che per te sarà un dolce sonno
poiché già la tua esistenza è stata così gravosa e dolorosa:
ti viene data in grazia una morte di pace.
Dice il Vangelo di stasera: "Chi vi ha fatto credere di
poter fuggire all'ira imminente?". Chi può dire di poter
aggiungere un giorno solo alla sua vita? Quanti di voi
uomini non giungeranno alla sera, e molti non vedranno il
mattino; e coloro che non sono pronti andranno incontro
all'ira della propria condanna. Io invito, esorto, chiamo,
supplico: "Convertitevi! Convertitevi!", ma quanti
ascoltano? Il grido del Battista si unisce al mio:
"Convertitevi!", già la scure è posta alla radice
dell'albero, e chi non dà buon frutto verrà tagliato e
gettato nel fuoco.
Ma come convertirsi? Giovanni vi incita: "Lavatevi!",
lavatevi dalle lordure del peccato che deformano la vostra
immagine di figli di Dio, lavatevi nella purificazione della
mortificazione, nelle opere di misericordia, lavatevi nel
sacramento della confessione che è così fondamentale e
semplice nella sua funzione! Non abbiate timore; ci vuole
solo l'umiltà per accostarsi e sviscerare le proprie colpe
ed essere una nuova creatura: un giorno quanto la
rimpiangerete! Purificatevi nella mortificazione del
sacrificio accolto, nell'emendamento di vita, nel pentimento
che lava e vi modella a nuova creazione. Fate vivere l'amore
nella carità: essa copre molti peccati e come fuoco brucia
le scorie delle colpe, e vi rinnova! Nella conversione c'è
la felicità; la felicità sorge dalla pace nel cuore, dalla
retta coscienza, dal buon agire. Essa, se vissuta, vi pone
in comunione con Dio e con gli uomini: vivrete nella verità
i vincoli familiari, i rapporti con gli amici, e in ogni
rapporto anche in ambito lavorativo. Darete pace alla
natura.
Persino quando subirete, per la mia sequela, sofferenze e
persecuzioni, esse saranno vissute per l'amore, si faranno
redentive e vi condurranno alla santità: voi farete vivere
il vostro Battesimo in Spirito Santo e fuoco, dando vita;
mentre chi continua nel suo peccato si farà paglia secca,
buona solo per essere bruciata in altro fuoco oscuro ed
inestinguibile.
Figli miei, sono a braccia aperte! Ma come potrete vivere
l'amore di Dio se restate sporchi con Chi è la purezza di
ogni santità? Ti benedico".
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7 dicembre 2016
"La Madonna ha sempre il ventre rigonfio, continuamente in
gestazione dei figli di Dio"
"Mia piccola Maria, Io ti dico che la liberazione di G.
si sta attuando, anche se non ne puoi notare l'evidenza:
lascialo a Me, solo a Me! Bussa e vedrai che ti verrà
aperto. Stasera voi celebrate, alla sua vigilia,
l'Immacolata Concezione di Maria, la Tutta Splendente, la
Tutta Santa, Colei che non è stata velata di ombra, esente
da ogni peccato, la Tutta Pura. Lei vi precede, ed è segno
per l'umanità di ciò che deve divenire: benedetta, santa e
immacolata. Tutti i bambini nascono segnati dall'antica
colpa dei progenitori, che poi viene lavata nel Battesimo;
la Madonna nasce perfetta, intatta, esente da ogni
imperfezione spirituale, fisica, e psichica. Lei è
l'Immagine della perfetta Figliolanza Divina, la simbiosi
unitiva e continuativa tra il Padre Santissimo e l'essere
umano. Maria nasce da un amore puro e santo dei suoi
Genitori in un concepimento privo di concupiscenza, formato
di pura donazione. Questo favore celestiale che Ella ha
recepito è stato però maggiormente sublimato da Lei che
accresce e maggiora nelle sue virtù e i suoi meriti:i è
simile ad un abito di bianco candore che si riaccende di
continua luce, si riillumina nell'obbedienza vissuta nella
sua donazione, nella sua umiltà, che si inabissa per porsi a
servizio di Dio e delle creature. Maria offre la sua persona
e la gemma che la contiene nella sua Maternità per essere
Fonte di perenne vita per gli uomini. La sua Immacolata
Concezione si adorna, si ricolma di ulteriore bellezza, si
riveste di gioie preziose. Poteva Colei,che doveva essere la
Casa di Dio, esser solo lievemente adombrata da un peccato?
Colei che doveva contenere il Bene del Gioiello eccelso,
essere uno Scrigno meno prezioso? Divenire Tabernacolo
dell'Altissimo ed essere meno Santo?
Come voi potete raggiungere tale meta? Andate da Lei,
tuffatevi nelle sue Acque immacolate così come siete:
sporchi, peccatori, coperti da coltri di sudiciume di ogni
onta! Non temete, Ella non vi disdegna, e vi accoglie: le
sue Acque sono le Acque che provengono direttamente dal
Creatore ed hanno il potere di dare creazione, vita,
rigenerazione. Sono irrorate e fecondate dallo Spirito
Santo, e danno santificazione; sono state toccate e bagnate
in modo intangibile dal Sangue di Cristo Signore e danno
Redenzione: le acque immacolate della Madre Santissima
portano impresse in sé l'impronta, la presenza, l'energia
vitale della Santissima Trinità.
La Madonna ha sempre il ventre rigonfio, continuamente in
gestazione dei figli di Dio: nel suo Grembo c'è il calco di
suo Figlio; non è capace quindi che ridare vita
nell'immagine e nella forma del Suo Signore e vostro. Lei vi
lava nelle sue Acque, vi riforma, vi modella, vi partorisce
per essere benedetti, puri, sino a raggiungere l'Immacolatezza
del Cielo. Ti benedico".
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9 dicembre 2016
"Voi però non guardate né a destra né a sinistra:
andate diritti per la vostra strada, seguendo solo Me,
senza cercare giustificazioni o plauso alla vostra opera
fedele, solo per amore di Dio, per Me"
"Mia piccola Maria, Io sento il tuo grido di afflizione;
la prova è dura, e ti sono vicino: la liberazione è vicina.
Devi pazientare un poco: è proprio la tua sofferenza che ne
dà liberazione.
Ecco, alla Sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere,
e chi è la Sapienza se non Dio? Io vengo presso gli uomini,
ma essi non mi riconoscono e non mi accolgono; rifiutano la
Sapienza che è attestata dalla mia Opera compiuta, dalla sua
santità e dai portenti che danno testimonianza della mia
persona. Perché chi non vuol credere non crede, chi non vuol
intendere non intende, pur dinanzi all'evidenza a ciò che è
palese e reale presente ai propri occhi, ma lo rifiuta a
priori.
Oggi, in questa generazione malvagia e perversa, come è duro
dare significato della propria fede, così come dice il
Vangelo: "Sia che si balli e si gioisca per testimoniarmi, e
si viene indicati a beoni e mangioni, poveri sciocchi! Sia
che mi si testimoni con il dolore e la sofferenza, si viene
presi per poveri pazzi o indemoniati, dato che chi non vuole
non accoglie nessun segno, non accoglie il Cielo, lo rifiuta
a prescindere: non c'è ragione che ne possa dare
giustificazione del suo senso. Voi però non guardate né a
destra né a sinistra: andate diritti per la vostra strada,
seguendo solo Me, senza cercare giustificazioni o plauso
alla vostra opera fedele, solo per amore di Dio, per Me.
Operate indefessamente! Le vostre fatiche siano sante, la
vostra carità rigogliosa, il vostro seme diffusivo. Saranno
proprio le vostre opere a darvi giustizia e gloria presso
l'infinita Sapienza. Per quanto è difficile, e la tenebra
più oscura, Io mi farò più presente a chi mi ama: il Cielo
scenderà accanto a voi presso la vostra terra. Iddio vi darà
la forza e le energie per perseverare in Lui. Ti benedico".
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10 dicembre 2016
"Vengo al mondo nel tempo della mia Nascita, e vengo a
nascere nel cuore degli uomini,
e negli ultimi tempi alla gloria dei Cieli: Io vengo sempre!
Io ci sono!"
"Mia piccola Maria, sento la tua afflizione e la tua pena
dolorosa, e sono con te nel condividerla; sappi che quando
sembra che non ci sia più niente da sperare, inizia la
liberazione. Non preoccuparti dei sintomi dei tuoi
malesseri, non è per essi che morirai, c'è ancora tempo, ed
Io ti sostengo.
Cosa dice stasera il Vangelo? Il Battista è preso da dubbi,
il suo cuore si oscura, il demonio lo tormenta: "Sei Tu
Colui che deve venire o è un altro?". Ed Io mando a
rispondergli: "Ecco, i ciechi vedono, i sordi odono, gli
zoppi camminano, i morti risorgono ecc.; e chi può operare
questo se non Dio?". E molto si rasserena Giovanni, e si
sente liberato dal tormento a cui lo aveva sottoposto il
nemico. Quando la prova è acuta, si oscura lo spirito e
sembra spegnersi ogni luce: credete che Io vengo! Io ci
sono! Se chiedete a Me, se Mi pregate e Mi desiderate, Io
intervengo. La vita è una prova continua. Non vi ho mai
detto che la croce vi sarebbe stata tolta, ma con Me non
siete più soli a viverla: Io vi sollevo, vi sostengo, la
partecipo, ve ne tolgo il peso maggiore, vi libero
dall'angoscia e dall'oppressione del diavolo, ve ne faccio
un trono di gloria. Gli uomini possono dimenticarmi e
tornare ai loro brindisi dimentichi: Io sono sempre presso
di voi, accanto al vostro dolore, per aiutarvi.
Nel tempo dell'Avvento nel quale attendete il Signore che
viene a nascere in una culla, Io vi dico che vengo
continuamente in chi mi attende, vengo durante l'intero
percorso della sua esistenza, e al suo termine: al suo
giudizio. Vengo al mondo nel tempo della mia Nascita, e
vengo a nascere nel cuore degli uomini, e negli ultimi tempi
alla gloria dei Cieli: Io vengo sempre! Io ci sono! Ti
benedico".
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13 dicembre 2016
"Come acquisire continuamente luce?
Cosa si fa quando in casa non c'è più acqua, quando il
secchio ne è vuoto?
Si va alla fonte che ne sgorga sempre, si va direttamente
alla sua sorgente.
Così per essere illuminati venite a Me"
"Mia piccola Maria, la liberazione è alle porte, è
prossima, più vicina di quanto tu creda!
Oggi celebrate Santa Lucia, la Vergine saggia che ha
anteposto la sua persona all'amore di Dio, che ha
sacrificato la luce dei suoi occhi per ridare chiarore
all'oscurità di molti alla Verità. Lucia ha sofferto molto,
ma ne ha fatto dono al Signore, per far sì che la sua
sofferenza si facesse lucerna per illuminare tanti
ottenebrati nello spirito. Il Vangelo vi presenta di nuovo
le vergini sagge che hanno alimentato l'olio delle lampade
per mantenere viva la fiammella che ha dato modo di avere
luce e riconoscere ed accogliere lo Sposo che viene, ed
esserne altrettanto accolte. Chi sono le vergini sagge?
Coloro che posseggono la sapienza di saper riconoscere e
dare valore all'assoluto Bene che è Dio.
Forse che questo tempo possiede tale saggezza? Questo mondo
ha questa sapienza? No! Le tenebre sono fitte, e l'oscurano,
perché ottenebrato dal peccato della corruzione, della
lussuria, dell'egoismo, e non sanno riconoscere in tale buio
le luci che Iddio pone nel cammino per far sì che proseguano
per la via del bene. Cosa fare? Io cerco altre S. Lucie,
altre Vergini sagge, che sappiano offrire la loro luminosità
nell'amore, nella sofferenza, nel sacrificio, per dare luce
all'oscurità di molti fratelli; ed Io vi dico che molti se
ne avvantaggerebbero, per salvarsi.
Come acquisire continuamente luce? Cosa si fa quando in casa
non c'è più acqua, quando il secchio ne è vuoto? Si va alla
fonte che ne sgorga sempre, si va direttamente alla sua
sorgente. Così per essere illuminati venite a Me, alla
radiosità primaria pura e cristallina che viene generata
perennemente dal mio Fuoco inestinguibile: Io ve ne darò in
abbondanza con i Sacramenti, l'adorazione, la preghiera, che
illumina con l'olio della Grazia Divina: la terrà accesa per
donare la luce del giorno a voi e a molti che attendono. Ti
benedico".
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14 dicembre 2016
"Molti santi hanno vissuto questa esperienza mistica
che a voi e per i più non è data, tanto è gravosa!
Ma pure voi, figli miei, dovete portare la vostra di croce
che ora considerate una perdita, una sconfitta,
ma è ciò che vi farà conquistare il Paradiso"
"Mia piccola Maria, stasera celebrate S. Giovanni della
Croce, Colui che si è inabissato nella tenebra più oscura
dell'anima per salire le vette dello Spirito. Giovanni, da
giovane, aveva conosciuto l'intimità del cuore con il suo
Maestro, la dolcezza e la consolazione della mia unione,
l'intimo colloquio con l'Amato e il suo Signore, ne aveva
gustato la Luce e la Grazia di una fede illuminata e
gioiosa, ma egli fece rinuncia di questi doni per darne in
offerta per le tenebre della Chiesa e degli uomini: un dono
fattosi redentivo, riportando luce, liberazione e
risurrezione.
Cos'è un dono se non dare ciò che è buono e prezioso e ci
appartiene a chi ne è povero e non lo possiede? Giovanni
entra nella notte dell'anima: un'esperienza mistica che lo
associa alla prova del mio deserto e del mio Getzemani, si
pone in combattimento con sé stesso e con i demoni, per
mantenere una fede che vuole far sopravvivere, nonostante la
pena di ogni abbandono e consolazione umana e divina, nella
condizione di una durissima e pura desolazione, quando pare
non varcare più luce di speranza ad ogni senso e motivazione
alla propria fede, quando non c'è risposta al proprio grido
d'aiuto e la notte farsi così fitta da non aprirsi ad
oltranza nel tempo a nessun chiarore di giorno.
Egli prende su di sé solo l'amarezza e l'asprezza della
croce che pare senza esito e utilità, ma che ne assapora in
ogni suo patimento. Giovanni entra negli inferi ove
l'oscurità ricopre ogni melma di incredulità, rifiuto di
Dio, di visione del male. Egli la penetra, precipitando
nell'inferno dell'anima altrui, partecipandola: se ne
ricopre, l'assorbe, ma ne diffonde la luce della sua grazia
che vive, di una fede crocifissa che supera ogni morte; ne
soffre ogni disgusto su di sé per liberare le anime
prigioniere: le mette sulle sue spalle, ne patisce il loro
malessere; ma nella fatica egli le trae dall'oscurità
malefica, mentre sale la montagna che le porta in alto in
salvo, quando giungendo alla vetta, riaffiora il bagliore
del sole che torna a nascere, e nella sua luce prendere
forma la bellezza del firmamento.
Molti santi hanno vissuto questa esperienza mistica che a
voi e per i più non è data, tanto è gravosa! Ma pure voi,
figli miei, dovete portare la vostra di croce che ora
considerate una perdita, una sconfitta, ma è ciò che vi farà
conquistare il Paradiso: salirete con essa il vostro piccolo
monte per raggiungere i Cieli. Ti benedico".
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17 dicembre 2016
"Maria meditava ogni giorno la Parola di Dio,
e incontrando la profezia della Vergine che avrebbe dato
nascita al Messia,
si chiedeva tra sé: "Ma Chi sarà questa mirabile Creatura?",
non pensando mai a sé stessa"
"Mia piccola Maria, G. si libererà! Un figlio per cui si
è tanto pregato e pianto, non può che avviarsi nella sua via
di liberazione. Non affliggerti per ‘Gocce di lucÉ! Il
demonio fa il suo gioco, ma sarà solo una interruzione
transitoria, poi si riprenderà; e per l'incontro con Don C.
che ti ha deluso, ti dico che, se pur breve e di poche
parole, egli ne prende le intenzioni e le creature, e le
porta a Me.
Stasera il Vangelo vi presenta l'Incarnazione del Verbo nel
Grembo verginale della Madonna. Questo evento è stato da
sempre presente nel progetto del Padre Santissimo.
Dall'inizio della creazione Egli conosceva della
trasgressione degli uomini, e ne preparò già il suo
intervento: dal male Egli recupera e ripara dando il bene,
dalla morte offre nuova vita, dall'annullamento del nemico,
sulle creature la risurrezione. Iddio preparò la Generazione
che avrebbe dato i natali a Maria in una dinastia di
benedetti, e prepara in Lei, nel suo pensiero creativo
all'albore della Genesi, già l'Anima sua a scrigno eccelso
per essere Tempio santo che accoglierà il suo Figlio Divino.
La farà nascere nel tempo maturo della storia da Genitori
santi. La forma nel tempio nella preghiera costante, nella
Parola Divina e nella Carità profusa e incessante, e Lei ne
cresce come un Giglio illibato, un Fiore vermiglio di
oblazione che offre tutta Sé stessa alla Maestà Altissima:
la verginità, l'innocenza di cuore, l'offerta della sua vita
e persona in riscatto dell'umanità e a gloria sua. Il Padre
Amatissimo, che L'ama di predilezione unica, si ammanta di
questo suo pieno e cristallino amore di Lei, accoglie
estasiato, ma nel suo disegno è di rendere e dare fulgore
nei suoi doni alla sua Maternità: è di renderla Madre.
Maria meditava ogni giorno la Parola di Dio, e incontrando
la profezia della Vergine che avrebbe dato nascita al
Messia, si chiedeva tra sé: "Ma Chi sarà questa mirabile
Creatura?", non pensando mai a sé stessa; la sua meraviglia
continuò anche dinanzi l'apparizione e all'annuncio
dell'Angelo Gabriele e, ritenendosi un nulla si stupì,
rimase dubbiosa, ma ne accettò il Mistero e il suo
adempimento, per compiere la Volontà divina. Ed Io venni e
vengo! L'ombra dell'Onnipotente La ricoprì, lo Spirito
discese con la sua Fiamma per incontrarsi e fecondare le
acque verginali della Madre, e darmi Carne. Io venni accolto
da un Cuore amante, da un Grembo generoso, da Braccia
protettive: Ella mi accolse per donarmi, per donare la sua
Divina Maternità alla salvezza umana. Anch'Io però mi ero
presentato dinanzi alla Maestà del Padre mio, offrendomi e
chiedendo di andare Io nel mondo, di prendere Carne e
nascere, farmi uomo: conseguendo di andare a morire. Iddio
progetta, ma attende sempre il consenso libero della piena
adesione al suo Pensiero. L'incarnazione è l'esplosione
della vita che sussegue nei vari stadi: la prima è avvenuta
nella creazione, nel sorgere dell'universo, della nascita
delle creature e di ogni cosa. La seconda esplode nella mia
Venuta, che genera vita, offrendo la Redenzione, il
riscatto, e che genera continuamente nel cambiamento degli
eventi e della storia. La terza venuta è nella risurrezione
che apre alla discesa dello Spirito Santo e all'
edificazione della Chiesa con i suoi Sacramenti. Ora tocca a
voi vivere la vostra esplosione di vita nell'incarnazione
personale di Me Cristo Signore, dell'acquisto in voi
dell'amore di Dio che vi genera alla Grazia, e vi fa vivere
un' esistenza superiore, che vi partorisce a quella eterna.
Ti benedico".
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22 dicembre 2016
"La Chiesa ormai vive il suo spaccato:
la lacerazione si farà palese, e richiederà una scelta.
Una parte di essa rimarrà fedele e ancorata ai Dettami della
fede integra al Vangelo,
l'altra parte vorrà essere innovativa, formando le sue nuove
leggi:
e anche il Papa dovrà fare la sua scelta"
"Mia piccola Maria, ubbidisci alla Chiesa; sarà un tempo
transitorio, ma poi ‘Gocce di Luce' avrà il suo riscatto.
La Chiesa ormai vive il suo spaccato: la lacerazione si farà
palese, e richiederà una scelta. Una parte di essa rimarrà
fedele e ancorata ai Dettami della fede integra al Vangelo,
l'altra parte vorrà essere innovativa, formando le sue nuove
leggi: e anche il Papa dovrà fare la sua scelta. Quel che Io
ti ho detto su di Lui è vero: è stato un Pastore nella
carità, ma si è lasciato fuorviare da false dottrine;
entrando poi in Vaticano, menti potenti ed oscure lo
plasmano, per cercare di portare ad una Chiesa in loro pieno
possesso, ed oscurata, per una pretesa misericordia a tutti
i costi, che vuole superare, e và oltre, la Verità, entrando
nell'errore. Questa diventa una misericordia malata, che non
può sanare, se non vive unita alla Verità di Dio, e ai suoi
Dettami.
Per questo Io interverrò; per punire e purificare: il mio
castigo è per non permettere che Essa venga conquistata dal
demonio, e per liberarla.
Oggi nel Vangelo la Madonna esulta nel suo grido di giubilo
all'Altissimo, Ella inneggia nel Magnificat riconoscendo la
podestà del suo Padre Creatore e Iddio si riversa,
inabissandosi a Lei, all'umiltà della sua serva per farne
meraviglie.
É dall'umiltà che nasce ogni santità, mentre all'opposto la
superbia è la radice di tutti i mali, da essa nasce la
disubbidienza che è l'origine di tutti i peccati che sviano
dal retto sentiero, dato che nel peccato il demonio possiede
ed ottenebra il pensiero.
L'umile è colui che è nudo di sé, alla sua povertà il Padre
Celeste soccorre ammantandolo di se stesso e delle sue
ricchezze. L'umile è chi si rallegra di ciò che è e
possiede, pur nella sua povertà magnifica ogni giorno nella
sussistenza provvida della vita che il Signore dona e a Lui
si abbandona. É il piccolo che si riconosce per amor del
vero per quel che è nei suoi limiti e miserie e Iddio lo
ammaestra arricchendolo dei suoi beni e della sua sapienza.
A chi si insegna il proprio sapere se non a chi vuole
ascoltare, a chi umile si porge all'ascolto e l'accoglie?
L'umile sarà colui che non smarrirà il sentiero della verità
e che verrà glorificato. Ti benedico".
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23 dicembre 2016
"Figli miei, anche voi, quando dopo aver fatto
tutto ciò che umanamente è possibile fare
dinanzi ad un evento, un problema gravoso,
una situazione inestricabile, una malattia, ecc,
date al Signore, date a Me!
Ed Io non potrò che intervenire a secondo della Santissima
Volontà Divina!
"Mia piccola Maria, non affliggerti! Io dilato la tua
preghiera su molti altri figli malati e prigionieri: la tua
sofferenza è anche per la liberazione della loro situazione.
La porta si aprirà per tuo figlio, ora ti vengono tutte
chiuse dal demonio poiché non è giunto il suo tempo che
avverrà né un minuto prima, né un minuto dopo. Solo Dio vi
può intervenire e la porta si aprirà da sola.
Stasera vi viene presentato nel Vangelo la prodigiosa
Nascita di Giovanni Battista: grande, poiché di chi si
celebra la nascita di un Santo nella Chiesa e si parla in
acclamazione nella Bibbia se non di Giovanni? La sua nascita
al mondo è unita alla Mia: egli nasce per Me, vive per fare
il solco alle mie orme. É miracolosa perché se non è per
opera dello Spirito Santo, Iddio però ha operato per la sua
venuta, Zaccaria ed Elisabetta erano in tarda età ed
Elisabetta era troppo anziana per divenire madre: il
Creatore stesso ne ha dato miracolosa fecondità.
Quando ad un progetto divino l'opera umana non può
intervenire per obbligo di giustizia il Santissimo Padre
compie.
Figli miei, anche voi, quando dopo aver fatto tutto ciò che
umanamente è possibile fare dinanzi ad un evento, un
problema gravoso, una situazione inestricabile, una
malattia, ecc, date al Signore, date a Me! Ed Io non potrò
che intervenire a secondo della Santissima Volontà Divina.
Cosa hanno fatto Elisabetta e Zaccaria per avere tale dono?
Hanno sempre pregato fervorosamente, sono stati ricolmi di
carità, hanno vissuto secondo la legge di Dio e, a questa
condizione partecipata ed unita ed unitiva con il Padre
Celeste, Iddio risponde nella sua generosità, offrendo un
capolavoro in un figlio santo come il Battista. Anime mie,
dinanzi a situazioni dolorose che sembrano senza uscita ,
perseverate, non disarmatevi , pregate sempre, siate
caritatevoli, vivete in grazia di Dio, poiché il Signore
verrà; giungerà il tempo della vostra liberazione, busserà
alla vostra porta e se gli aprirete, inonderà la vostra casa
di tutta la sua Luce. Ti benedico".
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25 dicembre 2016
"Oggi si celebra il Santo Natale, la mia Nascita.
Ecco, Io lascio l'infinita luce per entrare nell'oscurità
del mondo.
É l' Infinito che si incontra con il finito, la notte con il
mio Giorno, il peccato con la mia Vita"
"Mia piccola Maria, verrà trovato il problema e la giusta
terapia ai tuoi malori, lo stesso per la grazia che chiedi
per G. . Puoi dire a Don F. ciò che avevi avvertito già nel
tuo cuore: non è bene che egli pubblichi questo libro a suo
nome, 1° perché Io sono molto geloso della mia Opera e non
voglio che altri ne prendano titolo, né tu, né lui, e
nessuno. 2° il messaggio viene così svilito, perde il suo
valore, che dà credito e il suo significato nella sacralità
della sua provenienza, in Me. 3° si fa confusione con Gocce
di Luce già scritte. Venga la sua pubblicazione posticipata.
Gocce di Luce verranno di nuovo accreditate.
Oggi si celebra il Santo Natale, la mia Nascita. Ecco, Io
lascio l'infinita luce per entrare nell'oscurità del mondo.
É l' Infinito che si incontra con il finito, la notte con il
mio Giorno, il peccato con la mia Vita. Entro nella storia
dell'uomo, nella materia, non per cambiarne la sostanza ma
per fonderla al mio Spirito e santificarla sicché, nella sua
oscurità, venga irrorata da Me a nuovo candore perché possa
ritornare e ricongiungersi all'origine dell'eterna Luce. Il
Fuoco divino entra nel Grembo di mia Madre, unendosi alla
sua Umanità per farsi Carne, e nel tempo maturo, compiuto
alla mia Nascita, vengo al mondo, varco per la parete del
suo Ventre senza varcare soglia alla sua Verginità, e come è
stato possibile? É lo Spirito che dà vita, e può prendere
Forma, così come lo Spirito mio è entrato nelle mie spoglie
esanimi nel sepolcro, riunendosi e ridando risurrezione.
Simile a come sono passato nel cenacolo attraversando i
muri, senza passare per la porta, così come sono in ogni
luogo: in Cielo, in terra e in ogni Tabernacolo. Nulla è
impossibile a Dio! Egli può smaterializzarsi per un istante,
e poi riprendere Carne, può varcare la materia senza
intaccarla, dato che lo Spirito ne ha il potere: è superiore
ad ogni realtà fisica. Credete quindi, figli miei, che se
vengo a nascere per gli uomini, e lascio le altezze con le
sue meraviglie per le angustezze umane e limitate, è perché
voglio la vostra salvezza, il vostro bene in ogni creatura.
Credete a Me, oltre l'inspiegabile! Abbiate la mia speranza,
e oltre la morte, la fede. Il demonio porta sempre la sua
devastazione, ma Io nasco, e nasco per voi, per la vostra
vittoria. Ti benedico".
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27 dicembre 2016
"Come poter attuare, accogliere la mia Nascita?
Chi mi ha dato i Natali, chi mi ha partorito al mondo, se
non la mia diletta Madre?
Andate da Lei, amatela, pregatela ogni giorno, offritele la
vostra intera esistenza"
"Mia piccola Maria, non allarmarti per questi
sbandamenti, basterà cambiare terapia. Per G. ti confermo la
liberazione prima di quanto meno ti aspetti, e la vittoria
di ‘Gocce di lucÉ.
Stasera nel Vangelo vi viene presentato, pur se in periodo
natalizio, la mia Risurrezione. Il sepolcro è vuoto, e gli
Apostoli ne trovano solo i teli, e il sudario ben riposto.
Ciò dà credito ad essi dell'adempimento della mia Parola e
il credo alla mia Risurrezione. Come mai tale episodio in
tempo natalizio? Perché è dalla mia nascita che si è potuto
avere il suo compimento. Anche voi: è dall'accoglienza alla
mia Nascita la vostra di risurrezione e vittoria, che si
attua nell'accettare la mia Persona che viene a vivere nel
vostro cuore, e che, pur se non mi vedete, sentite, toccate
è nell'adempimento di una fede che si fa concreta, tangibile
che manifesta il vostro credo e la mia presenza.
Come poter attuare, accogliere la mia Nascita? Chi mi ha
dato i Natali, chi mi ha partorito al mondo, se non la mia
diletta Madre? Andate da Lei, amatela, pregatela ogni
giorno, offritele la vostra intera esistenza: Ella vi donerà
il suo piccolo Bambino Gesù e ve lo porrà nell'anima, ve lo
farà vivere nella sua Luce. Andate dal mio Padre Giuseppe,
che vi accompagnerà alla capanna di Betlemme: vi aiuterà a
santificare la vostra povera umanità, a nobilitare il vostro
lavoro, e a vivere l'intima familiarità con il vostro
Signore. Amate e onorate gli Angeli, che cantano l'annuncio
della mia Nascita e la Gloria di Dio: Essi vi indicheranno
sempre il retto percorso per raggiungermi e vi forgeranno a
vivere il lieto annuncio. Vi plasmeranno ai valori del
Natale della povera capanna, nell'umiltà, nella povertà,
nella purezza, nella Verità, a quei valori essenziali del
Vangelo che Io sono venuto a portare, e che concretizzo in
voi la santa Parola.
Il vostro cuore si forgerà per divenire la mia culla, e con
Me la fede nel vostro vissuto, che sarà vittoria e
resurrezione sparsa e diffusa, tramite il vostro credo, per
molti fratelli. Ti benedico".
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29 dicembre 2016
"Un'altra parte, quella dei buoni, dei giusti, saranno
coloro che verranno salvati e preservati per la
ricostruzione: è il ‘piccolo Resto'"
"Mia piccola Maria, mia piccola figlia, e cosa credi che
Io farò se non dividere ed estinguere la zizzania dal grano
buono, come dice il Vangelo? Verrò per abbattere i malvagi,
e il male che hanno diffuso, una parte dell'umanità sarà
martire delle genti, poiché già predestinati ad esserlo:
sono nati per il martirio e per dare il sangue della loro
purificazione; ma la Grazia supplirà alla loro debolezza,
che ne darà fortezza e ardimento. Un'altra parte, quella dei
buoni, dei giusti, saranno coloro che verranno salvati e
preservati per la ricostruzione: è il ‘piccolo Resto'. La
moltitudine che vive nella sua perdizione, rinnegando Dio,
periranno nella loro ostinata scelta.
Stasera il Vangelo vi parla della mia Presentazione al
tempio. Ecco, Io vengo portato, entro in esso, per essere
presentato al Padre Santissimo, come se il Padre mio non mi
conoscesse e già a Lui non appartenessi! Io e Lui siamo una
Cosa sola, da sempre: la mia Vita è presente in Lui; ma Io
vi accedo per essere offerto in modo ufficiale come vittima
consacrata in libagione e riscatto per la salvezza degli
uomini; Offerta che passa attraverso le mani del sacerdote,
in Simeone. Nasco e mi offro per essere frammentato,
triturato: per essere Dono!
A quei tempi venivano offerti al Cielo animali, denaro e
opere pubbliche; c'era un distacco tra il Creatore e le
creature, e pochi avevano compreso che Iddio desiderava
invece il cuore, la vita, la persona dell'uomo dai suoi
figli, come l'avevano compreso Simeone ed Anna, che vivevano
nel tempio offrendosi ogni giorno, o i Profeti, o altri
benedetti; ma la moltitudine, gli stessi dottori della
legge, vivevano una divisione nel rapporto con il Padre
Celeste e la propria vita. Davano dei propri beni, pensando
di affrancarsi con essi alla sua Giustizia, di assolvere ai
propri doveri incompiuti, pagando il Signore Dio, credendo
che, sfamandolo con le cose date al suo potere, di poter far
tacere ogni coscienza, che di conseguenza poteva
giustificare i propri atti e il proprio vissuto.
Io nasco e mi offro per dare piena Sapienza, e ripristinare
il rapporto di partecipazione unitiva tra l'essere umano e
il suo Creatore. Iddio non vuole che la vostra esistenza sia
un'esclusiva sterile, ma una diffusione moltiplicata al bene
altrui. Vuole santificarvi, arricchirvi dei suoi attributi
perché possiate essere degni di entrare nel Regno. Vuole
possedere il cuore per partecipare nell'unità, per
infondervi e impregnarvi dei suoi tesori. Dato che se foste
venuti al mondo solo per vivere della terra vi avrebbe
lasciato all' effimero dei suoi godimenti, poiché con la
terra perivate, siete invece chiamati all'eternità, e vuole
farvi santi, nobilitarvi per rendervi atti a godere del
gaudio celeste. E come potete? Chi mi porta nel tempio se
non le braccia amorose di mia Madre, fuse all'abbraccio
protettivo di Giuseppe? Chi mi accolse se non il sacerdote
rappresentato in Simeone e la preghiera dei Santi in Anna?
Ad essi accorre lo Spirito Santo, che con il suo Fuoco
divino, passa attraverso l'Offerta, che Io sono,
benedicendo, santificando, dando maggiore potenza,
intensificando con i suoi doni nella sua azione la mia
Santissima Missione.
Pure voi, figli miei, offritevi dandovi nelle Braccia
amorose di mia Madre, nella protezione di Giuseppe,
nutrendovi ai Santi Sacramenti datevi dai sacerdoti, uniti
nella preghiera della comunione dei Santi; e lo Spirito
eccelso scenderà su di voi, benedicendovi e santificandovi,
per rendervi atti a divenire suoi: passerà con il suo Fuoco
purificatore e Potenza d'Amore per farvi suoi; non sarete
così solo dei poveri rami di legno secchi da poter gettare
nel fuoco, ma il Signore, nella vostra consacrazione
vissuta, vi farà pianta maestosa dai multiformi e variopinti
colori, abbondante del peso dei suoi frutti saporosi,
rimirata e desiderata dallo sguardo dell'Altissimo,
assimilata e assorbita da Colui che è ‘il Divino'. Ti
benedico".
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30 dicembre 2016
"Oggi se la famiglia vive la sua dissacrazione, la sua
lacerazione e divisione,
il suo decadimento, ciò accade poiché si è separata
dall'Immagine e Somiglianza con il suo Creatore,
si è distaccata dalla sua fusione,
dimenticando che è Dio il collante dell'amore,
il motore che ne dà origine e alimento"
"Mia piccola Maria, e ne dubiti...? Io sono con te, ogni
giorno, a condividere la tua piccola vita, e supplisco con
la mia presenza la mancanza anche del tuo sposo. Per G. ti
dico ancora che, seppur ora lo vedi nello stato in cui è, un
giorno si farà benedetto.
Stasera la Chiesa celebra la Sacra Famiglia. Son voluto
nascere in una famiglia umana perché l'Onnipotente l'ha
creata e fortemente voluta, riflesso della Sua Immagine a
somiglianza sua. Iddio è Famiglia in Cielo: da sempre il
Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono ‘Famiglia' nel
fondamento di unità vissuta della Comunione del loro Amore.
In Cielo Famiglia è la Santissima Trinità, in terra vi viene
presentata a modello, come un faro della sua luce, quella di
Nazareth nella sua eccezionalità in quanto nessuno mai come
Maria, Giuseppe con Gesù hanno vissuto il loro cammino,
dandogli senso e motivazione nel loro amore e unità con Dio.
Oggi se la famiglia vive la sua dissacrazione, la sua
lacerazione e divisione, il suo decadimento, ciò accade
poiché si è separata dall'Immagine e Somiglianza con il suo
Creatore, si è distaccata dalla sua fusione, dimenticando
che è Dio il collante dell'amore, il motore che ne dà
origine e alimento, nell'alternarsi delle stagioni che vanno
e le situazioni che si succedono, in un affetto che si
trasforma ma che è continuamente partecipato, vive! É il
Padre Celeste che tiene la mano della sposa e la mano dello
sposo, quando ci si distacca dalla sua presa i miraggi del
mondo, con le sue false luci, attraggono e tradiscono, danno
momentaneamente fulgori di lampi che brevemente si spengono,
portando le sue divisioni, problemi e lacrime. La vera
gioia, la felicità è proprio nell'intimità, nell'unità del
proprio nucleo familiare. Come viverlo, come alimentarlo?
Ogni giorno date un tempo alla lettura della Parola di Dio
dinanzi ai figli: Bibbia tenuta in posizione di rilievo in
casa, è Dio che parla e v'insegna. Pregate uniti, pregate il
Santo Rosario, colloquiate con il vostro Signore che vi
nutre nello Spirito. Benedite i pasti e il riposo, siate
fortemente partecipanti dell'Eucarestia, il sacramento
dell'amore. Gli sposi che entrambi l'ameranno verranno
generati nella loro unità, nonostante le prove e le
difficoltà. L'Eucarestia li farà ritrovare sempre partecipi
l'uno dell'altro.
Guardate e prendete esempio dalla Sacra Famiglia, imitatene
le virtù, andate controcorrente; non soffermatevi ad
osservare come fa il mondo. Anche la vostra famiglia si farà
santa: vi cresceranno figli santi e spargerete intorno e
ovunque vita. Ti benedico". |
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