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Ave Maria!
4 ottobre 2014
"Dovrò tornare Io, Cristo Signore, perché me ne prenda cura di nuovo,
togliendo le erbacce e ciò che la devasta, bruciando le
foglie secche"
Mia piccola Maria, per quanto tutto sembra decadere ci
sono Io a sostenerti. Non lasciarti né abbattere, né
prendere dall'agitazione. Deponi e lascia ogni cosa nelle
mie mani. Stasera la Santa Parola declama la vigna prescelta
del Signore, che è la Casa di Israele, la terra a cui era
deposta e attesa la cura di una vigna il cui frutto doveva
essere fine per un raccolto che portava impresso il segno
del suo Creatore e la sua santificazione, ma proprio questo
popolo ha percosso e lapidato i Santi che mandava presso di
esso; ed erano i miei profeti. Ha mandato il suo stesso
Figlio perché se ne prendesse cura e ne ridesse vita, e
l'hanno ucciso. Per questo la vigna prescelta gli è stata
tolta e data a un popolo di gentili e pagani di allora che
nei secoli l'hanno lavorata e fatta fruttificare e diffusa
nel mondo intero.
Ora però di nuovo questa vigna si è fatta incolta e arida,
abbandonata agli avvoltoi che non ne permettono nemmeno la
crescita, e che possa persino germinare. Cosa fare? A chi
affidarla? Dovrò tornare Io, Cristo Signore, perché me ne
prenda cura di nuovo, togliendo le erbacce e ciò che la
devasta, bruciando le foglie secche, potando i rami
inariditi, per far si che riprenda con più vigore la sua
rinascita e il suo raccolto. Nel frattempo chi è che mi
vuole ancora seguire, lavorare per essa? Sono coloro che
pregano e servono, quelli che lottano per la giustizia e la
pace, che evangelizzano, che soccorrono i malati, i poveri,
gli abbandonati ecc, creature che, oltre a saper parlare,
colmarsi di belle parole, si sporcano le mani nell'opera e
le colmano di bene e testimonianza nell'attesa del mio
ritorno.
Per amore di essi ancora Io tornerò sulla terra e le ridarò
nuova vita perché si faccia vigna florida e illimitata, che
darà grappoli copiosi da cui trarre il mio vino divino. Qual
è la vostra piccola vigna? La vostra anima. Dovete lavorarla
per renderla preziosa ai miei occhi, feconda, perché mi
allieti del suo frutto, santa, perché Io mi abbeveri del suo
profumo e del suo succo. Ti benedico".
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18 ottobre 2014
"Chi dobbiamo seguire, le leggi dello stato o le leggi della Chiesa?"
"Mia piccola Maria, stasera il Vangelo vi interpella:
"Date a Cesare ciò che di Cesare, date a Dio ciò che è di
Dio". E tutt'ora lo confermo. Molti chiedono: "Chi dobbiamo
seguire, le leggi dello Stato o le leggi della Chiesa?". Ed
Io rispondo: date nel servizio concreto alla carità e nel
tributo allo Stato per il bene comune, siate osservanti
delle leggi per non violare la libertà dell'altro. Date però
al Padre Celeste tutto voi stessi, la vostra vita e il
vostro amore, dato che tutto nasce da Lui e che da Lui vi è
stato dato.
"E quando, Signore, i tributi sono pesanti, duri, le leggi
ingiuste, che penalizzano l'uomo?". Figli miei, fate tutto
ciò che la vostra retta coscienza vi dice di fare
nell'assolvere in esse il vostro massimo bene in ciò che
potete, sappiate poi chiedere aiuto a Dio e agli uomini. "E
quando le leggi umane sono contrarie a quelle divine?".
Quando esse legittimano ciò che non è volere del Signore
Dio, voi rimanete fedeli, osservanti, aderenti alla verità
del Vangelo: esso vi offre ogni risposta; e se un'anima
prega, è unita ai sacramenti, la sua coscienza è illuminata
sulle scelte e la via da seguire. Quando una creatura vive
nello Spirito, lo Spirito Santo alberga in lei e dona
chiarezza, discernimento e forza, dà forza per far si che la
persona sappia rinunciare ai propri interessi per difendere
e assoggettarsi all'insegnamento, alla Verità divina; sa
piegare se stessa per compiere la volontà del Padre.
Figlioli miei, passano le politiche degli Stati, si coprono
di polvere i codici civili, le leggi umane mutano e si
dissolvono a secondo dei vari governi e dettami di ogni
pensiero, nell' intercalare delle generazioni e dei secoli,
ma la legge dell'Eterno sovrasta su di esse, le supera
poiché è immutabile, fondata sulla Verità e la Sapienza di
Colui che è intelletto, cuore e bene; e se siete rimasti
fedeli ad essa, il dito di Dio timbrerà a fuoco il vostro
cuore nei codici divini, e ne avrete la degna ricompensa. Ti
benedico".
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25 ottobre 2014
"Non può il mio amore esser vinto o perire; esso risorge sempre su tutto"
"Mia piccola Maria, Io non t'abbandono, io non
t'abbandono mai, ti amo e sono sempre con te. Il segreto
della felicità, la chiave per aprire la porta vi è data dal
Vangelo di stasera: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il
cuore, con tutta la mente, con tutte le tue forze".
Incontrare, conoscere, possedere l'amore di Dio è la
felicità: dona la pienezza della gioia sì da poterne
travasare sui fratelli; esso supera e dà ragione ad ogni
dolore, prova o tormento, non che la vostra natura umana non
ne abbia a soffrire, a non esserne toccati, poiché Iddio non
oltrepassa, non cambia la vostra umanità, ma il suo amore l'
arricchisce, la nobilita, l'innalza, offre fortezza e vi
rende liberi: una libertà che colma del suo di amore pieno,
che è capace di non richiedere più, o attendere, l'altrui
amore, e né si piega, per averne, ai suoi compromessi: ama
per amore. È l'amore vero, puro, che rende liberi. E chi ve
lo può offrire se non Io? E come riceverlo? Tanto più ne
siete affamati che ve ne sazio a piene mani.
Cos'è il Paradiso se non il possesso della pienezza e la
perfezione dell'amore di Dio non più intaccato dai limiti
umani? Dinnanzi ad un mondo che decade ove molte sono le
battaglie vinte dal nemico, e ovunque è la sua desolazione,
Io vi dico che la vittoria è mia. Non può il mio amore esser
vinto o perire; esso risorge sempre su tutto. Quand'anche la
terra fosse solo ridotta a cenere, tornerebbe a risorgere la
vita. Quando anche la distruzione la rendesse un deserto
tornerebbe a riformarsi nella vegetazione e nel suo
rifiorire. Quand'anche ogni uomo perisse, ritornerebbe a
rinascere e a risuonare di vagiti di neonati, sino a quando
non sarà decretata la fine del ciclo del tempo umano.
"E per quelli Signore che sono già periti?". Per coloro che
mi avevano già preceduto, ma che mi hanno accolto ed hanno
amato il bene, sono tutti qui tra le mie braccia avvolti nel
mio amore ove vorrei non ne mancasse nemmeno uno. Ti
benedico". |
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